Quando sono entrato su LC la prima volta, neppure sapevo che ci fosse chi dubitava della dinamica degli attentati al WTC e al Pentagono.
La versione che avevano riportato i giornali tutto sommato mi andava bene.
Ci sono entrato perché credevo fosse un forum politico.

Dopo un po' che c'ero mi sono accorto che questa strana frazione, "9/11", ricorreva un po' troppo spesso e ho iniziato a seguire la questione.
Dopo svariate settimane di letture sia su LC che sui siti debuncheri sono arrivato alla conclusione che qualcuno mi stava prendendo in giro, e che era davvero parecchio difficile che gli attentati fossero successi così com'era stato raccontato.
(Niente di ché: è un'opinione personale. Se mai usciranno evidenze diverse non avrò difficoltà a rimetterla in discussione.)


Poi il sito mi era piaciuto e ci sono rimasto anche indipendentemente da quell'evento.

Fra le cose che mi piacciono apprezzo in modo particolare lo sforzo di conoscenza e di chiarezza della maggior parte delle persone.
Accade qualcosa, e il tutto viene spiegato in modo "ufficiale" da tv e giornali.
Questa "V.U." a volte ha delle contraddizioni: e di solito su questo sito c'è chi le nota e le riporta, fornendo spesso interpretazioni alternative.
Ma capita anche che queste "V.A.", le Versioni Alternative, abbiano a loro volta delle contraddizioni: e a volte c'è comunque chi nota anche le contraddizioni delle varie "V.A", le denuncia, e motiva e documenta il perché le ritiene contraddizioni.


Questo crea il "processo di sbucciamento della cipolla" di cui parla Massimo. Anche se è parecchio difficile arrivare ad addentare il cuore della Verità, però è possibile andarci un po' più vicino.
E' un processo difficile. Richiede di avere la mente aperta e di non innamorarsi delle proprie convinzioni, ma di essere più che disponibili a prenderle SEMPRE e solo come semplici ipotesi di lavoro.
Dopo un po' persino la parola "convinzione" inizia a sbiadire il proprio significato. I suoi confini diventano incerti. Piuttosto che muoversi con la forza delle proprie convinzioni si inizia a muoversi con la più debole forza dei propri dubbi.


In effetti è un processo talmente tanto difficile che accade abbastanza di rado.
C'è un certo numero di temi sui quali un numero straordinariamente grande di utenti trova più confortevole fermarsi al primo strato di cipolla.
"La tv sostiene questo: la tv ha torto". Tanto basta.
Di per sé il ragionamento è sensato: la tv ha torto molto spesso. E' sempre opportuno guardarla con occhio vigile.
Ma questo riguarda SOLO la tv?
Secondo voi internet è privo di minchiate?



Per ogni accadimento si trova il tutto e il contrario del tutto. Chi la dice calda e chi la dice fredda, chi sostiene A e chi sostiene Z, chi tiene il bianco e chi il nero.
Per ogni evento si possono leggere le opinioni più diverse, spesso anche parecchio conflittuali fra loro.

Eppure capita spesso che l'occhio sempre "vigile" di fronte alla tv, si spenga all'improvviso di fronte a questo oceano di roba.
Nello stesso forum per esempio (e questo è un esempio deliberatamente ipotetico: questa volta preferisco parlare per metafore) si legge gente che crede fortemente al "moon hoax", cioè la falsificazione del primo allunaggio, e gente che crede altrettanto fortemente che durante il primo sbarco sulla luna Armstrong e gli altri astronauti abbiano incontrato esseri extraterrestri e che questa cosa sia stata tenuta disperatamente nascosta.
Ci si aspetta che questi due gruppi arrivino allo scontro con grande rapidità: dopotutto uno NON crede nel successo della prima missione Apollo, l'altro crede nel TROPPO successo della prima missione Apollo. Sono due posizioni antitetiche.
Eppure questo scontro non arriva quasi mai.

Perché?
Quando una forza inarrestabile si scontra con un ostacolo inamovibile ci si aspetterebbe l'esplosione di una sacco di disastri, non il silenzio assoluto.
(O patetici tentativi di mediazione tipo "Armstrong ha incontrato gli alieni in orbita senza fare alcun allunaggio perché l'allunaggio è una bufala ma il decollo no e quindi gli alieni sono stati effettivamente incontrati, ma nel tragitto")
Però da questi "scontri" non arriva nessun fracasso: ognuno espone la sua tesi e la cosa finisce là. Una sorta di balletto delle statuine dei campanili tedeschi, che si mostrano al pubblico danzando meccanicamente senza mai toccarsi.
Tutta la FORTISSIMA passione che viene manifestata nell'esposizione della tesi scompare proprio al momento in cui si può lottare per dimostrarne la veridicità.
Invece subentra una "strana" indifferenza, o un tentativo reciprocamente condiviso di incorporare parte delle tesi dell'uno nelle tesi dell'altro.
Ci si aspettava un contrasto insanabile e invece ci si trova davanti a un'alleanza.

Chiedersi perché questo accada è una domanda legittima.
E le tesi portate nell'esempio (deliberatamente ipotetico) non sono certo le più bislacche che si leggono.
La cosa che le accomuna tutte è abbastanza semplice: queste tesi vengono difese strenuamente di fronte ad attacchi frontali, ma si è disposti con grandissima (e sospetta) tranquillità a modificarle di fronte ad attacchi più laterali. Talvolta queste modifiche sono tali da rendere la tesi finale quasi contraddittoria con la tesi di partenza, ma questo sembra non preoccupare nessuno.
Ciò è strano.


Se si gratta un po' si arriva all'unica soluzione possibile: le tesi che sostengono queste persone sono tesi PER FINTA.
Sono i baffi fasulli di Groucho Marx.
Non ci si arrabbia se qualcuno ci tira un baffo posticcio solo perché non si sente alcun dolore. Se invece qualcuno ci tira un baffo vero di dolore se ne sente parecchio, e la reazione scatta immediata e violenta.
Quindi non c'è dolore. Quindi sono semplici mascherature. Ok, questo è un buon punto di partenza.
Ma sono mascherature di cosa?

Forse sono solo oggetti strumentali che cercano di dimostrare una tesi più profonda: "Il Potere/i Media/i Burattinai ci stanno mentendo!"

Tutto sommato su questo non ci sono dubbi: il Potere / i Media / i "Burattinai" ci stanno effettivamente mentendo, in modi che vanno dal quasi innocente al quasi reato. E lo fanno in continuazione.

Però questa spiegazione non mi basta. Chiunque porti avanti un discorso di questo genere non può non rendersi conto di portare avanti una contraddizione difficile da sanare: per dimostrare che il Potere/i Media/i Burattinai ci stanno mentendo, possibile che l'unico modo possibile sia quello di mentire esattamente esattamente allo stesso modo del Potere/i Media/i Burattinai che ci stanno mentendo?

Indossare la maschera di attore menzognero per contrastare un Potere che indossa a sua volta la maschera di attore menzognero.. a che serve?
In che modo si è migliori di quel Potere che si sta criticando proprio perché ci mente?
E soprattutto facendo così in che modo ci si avvicina alla verità?


Questa spiegazione dunque è troppo grossolana per funzionare.
E allora, perché vengono indossate queste maschere?

Propongo un'ipotesi di lavoro che credo spieghi meglio il fenomeno: ci sono utenti di LC che indossano la maschera dell'opinione "imparziale" solo come strumento propagandistico per le loro Certezze.

E una Certezza, cazzo, è una Certezza!

Ha tutto un suo status. Per esempio di fronte a una Certezza mica serve a niente lo spirito critico. Ogni obiezione, per quanto sensata, diventa inutile; e chiunque la porta avanti è un Infedele.
Queste persone non hanno il problema di criticare i media perché mentono e propongono delle "V.U.".
Non c'è alcuna tensione morale in tutto ciò: il loro VERO problema è quello di sostituirsi ai media, perché la loro Certezza è molto migliore (secondo loro) della Certezza che ci viene proposta ogni giorno.

Si arriva a questa conclusione esaminando le maschere che decidono di indossare. Allora ci si accorge che ognuna di queste maschere ha la sua funzione.
Nessuna di queste propone elementi di visione critica: sono tutte scelte con cura per alimentare la Certezza. L'attacco alla maschera è combattuto solo se inficia la Certezza che sta dietro, ma non lo è se invece la rafforza. Una maschera è sacrificabile, una Certezza no.



Quando questo accade si notano fenomeni strani.
Tutto il grandissimo rigore con cui sono state affrontate le robe del 9/11 ( anche se non da tutti) scompare all'improvviso.
Sia dal punto di vita logico che da quello metodologico si apre il Festival dell'Approssimazione & della Minchiata. Vengono citate come prove incontrovertibili le semplici opinioni di qualche intellettuale; si utilizzano fonti schierate e si spacciano come obiettive, si dà il via a un processo circolare e completamente autoreferenziale di gente che cita altra gente che a sua volta cita altra gente che a sua volta cita altra gente.. che si limita a sostenere, senza provarlo in alcun modo, esattamente le tesi che si sta cercando di dimostrare. Di norma quando per dimostrare qualcosa si introduce quel qualcosa nelle premesse ("Napoleone andò a Waterloo sul suo cavallo bianco, e questo prova incontrovertibilmente che il cavallo di Napoleone era bianco") si parla di fallacia.
In questi particolari casi invece no: si parla di "fonti autorevoli".
Si prendono articoli "profetici" pubblicati anni fa e si decide deliberatamente di ignorare che nessuna di queste "profezie" si è avverata. Un po' come i Testimoni di Geova e i loro "calcoli" matematici che predicevano la Fine del Mondo - e quando si superava la data prevista e il mondo non finiva.. si limitavano a presentare un'altra serie di "calcoli" che "dimostravano" che il Mondo sarebbe comunque Finito da lì a poco.
Dopo aver criticato per anni la propaganda si propongono testi strutturati in modo pesantemente propagandistico, e poi si nega che lo siano.


Insomma: il Verbo fatto Dogma.


Chiariamoci: il Verbo fatto Dogma è tutto sommato un'affermazione dignitosa.
Questa roba viene sostenuta a spada tratta per esempio da tutti i religiosi indipendentemente dalla religione di appartenenza. Viene sostenuta con forza anche dal culto televisivo di cui Vespa è profeta.
C'è un grande numero di politici e/o demagoghi e/o commercianti e/o piazzisti che insistono disperatamente sul fatto che se LORO dicono una cosa allora è opportuno crederci senza discutere troppo.

Ogni prete, ogni Vespa, ogni politico, ogni demagogo, ogni commerciante e ogni piazzista ha dietro la sua bella moltitudine di gente che sceglie di spegnere il proprio spirito critico e di seguire senza farsi domande tutte le Verità che vengono loro proposte.


E' più singolare però che questo stesso atteggiamento venga praticato.. da chi disprezza quelli che lo praticano.
(No, dimenticavo: Loro hanno le Certezze.)



A me la metafora della cipolla piace. La trovo azzeccata. Avvicinarsi alla verità è un processo faticoso e doloroso esattamente come sbucciare una cipolla.
A ogni strato che si toglie di questa cipolla bisogna verificare se questa quantità basta per preparare il piatto che si è deciso di cucinare, altrimente tocca faticare ancora e togliere un altro strato. E anche per la verità le cose funzionano allo stesso modo: a ogni strato che si toglie tocca verificare se TUTTI gli elementi sono congruenti fra loro, altrimenti bisogna durare ancora fatica e cercare di arrivare allo strato inferiore. E dopo ripetere senza stancarsi tutto il procedimento di verifica.


A chi si muove animato da Certezze posso solo suggerire di ascoltare le parole dell'Unico Vero Dio (cioè Quelo):

"LA RISPOSTA E' DENTRO DI TE.
E PERO', E' SBAGLIATA".