Prendo spunto da alcune frasi di
redna per provare a introdurre ulteriori elementi di riflessione.
E' possibile che qualcuno leggendoli possa avere parecchio da
protestare, ma la cosa mi interessa abbastanza poco: quello che mi interessa davvero sono le cose che vengono poste per
obiettare.
Mi sono un po' scocciato della retorica continua.
Citazione:
non ci sarebbero nemmeno state guerre per ulteriore conquista di territorio se israele avesse accettato quello che l'ONU gli aveva assegnato come territorio legittimo.
Vero.
Però consideriamo anche il resto della storia.
Dopo tanto tempo perso a esaminare le chiacchiere, proviamo per una volta a basarci solo sui FATTI.
1) Israele quando è nato ha accettato i confini assegnati dall'ONU. Al contrario, nessuno degli Stati arabi che ha mosso guerra a Israele ha riconosciuto la 181. Anzi, quando questa è stata proclamata dall'ONU la cosa ha suscitato enormi proteste.
Si parla tantissimo delle Risoluzioni "non ottemperate" da Israele, ma di questo episodio
fondante chissà perché si tende a dimenticarcene: l'ONU ha approvato una risoluzione sulla spartizione della Palestina con una maggioranza qualificata dei 2/3, le nazioni arabe sono andate
bellamente in culo all'ONU e hanno mosso guerra.
2) Bene o male Israele non ha mai fatto guerre di conquista, fatta eccezione per l'occupazione del Canale di Suez del 1956 - e i territori occupati in quella guerra sono stati restituiti dopo pochissimo tempo su pressione degli USA.
Le altre tre guerre sono state difensive, compresa quella del 1967.
3) La strategia israeliana per la propria espansione territoriale è stata abbastanza semplice: ogni volta che gli arabi muovevano guerra Israele guadagnava
deliberatamente territori nella sua controffensiva.
L'ultimo mi pare sia stato il Golan.
Non avendo le Nazioni arabe riconosciuto la 181, e quindi non accettando i confini stabiliti dalla Spartizione, non potevano neppure appellarsi all'ONU per la restituzione delle terre senza a loro volta riconoscere lo Stato di Israele, cosa che non avevano nessunissima intenzione di fare. E quindi lasciavano le terre.
4) Questa strategia NON E' stata mossa da Tel Aviv.
L'iniziativa è sempre partita dai Paesi arabi confinanti. Che visto in prospettiva storica ci hanno sempre rimesso.
La posizione israeliana dopo ogni conquista territoriale è sempre stata "territori in cambio di pace". Gli arabi hanno sempre sdegnosamente rifiutato questa proposta perché la loro posizione non è mai stata - almeno ufficialmente - il ritorno ai confini del 1948, ma il ritorno ai confini di quando Israele non c'era.
In genere quando per gli sconfitti la condizione necessaria per la pace è il suicidio del vincitore, è abbastanza scontato per il vincitore non sentire la necessità di prendere in considerazione le loro opinioni.
Questo vale in qualunque situazione.
5) last but not least, il discorso "pace in cambio di territori" non era un bluff.
Bene o male dopo che l'Egitto ha riconosciuto ufficialmente lo stato di Israele (1979) ha riavuto indietro tutti i territori persi nella guerra dei Sei Giorni (1967).
Roba non da poco, visto che il Sinai restituito all'Egitto è il triplo della Palestina e ha pure il petrolio.
Citazione:
infatti è singolare che la granbretagna abbia una storia millenaria scritta e israele no. La storia inglese non è scritta sulla bibbia e nessun dio gli ha mai promesso (secondo loro) un territorio.
Distinguiamo fra sionismo e ortodossia religiosa.
A volte queste carte vengono mischiate fin troppo maliziosamente.
Chiedo: se le pretese "sioniste" sono fondate sulla Bibbia, perché cazzo c'è stata la necessità di aspettare Hertzl nel 1897?
Dall'inizio della diaspora son 18 secoli. Tanta roba.
E come mai fino al 1941, cioè per QUARANTACINQUE ANNI, infischiandosene della Bibbia i sionisti per la fondazione delle Stato ebraico hanno preso in considerazione anche territori che con Dio e con la Palestina non c'entravano niente?
Citazione:
Il fatto che israele pretende di aver dato al mondo la bibba (Ben Gurion nella proclamazione di indipendenza disse questo) è tutto da verificare.
Credo che sia indiscutibile che Israele abbia dato al mondo la Bibbia.
E se è per questo anche i Vangeli.
(Cosa questa su cui gli israeliani ortodossi tendono a soprassedere).
Allo stesso modo l'Italia ha dato al mondo Dante e l'Inghilterra ha dato al mondo Shakespeare.
Se però ci sforziamo di eliminare la retorica pura da questi discorsi, direi che l'argomento non ha troppa importanza.
Persino se viene fuori che Abramo era inglese, Dante ebreo e Shakesperare veneto i termini della questione pratica non cambiano.
No?
Citazione:
mio dddddio Pispax....Dopo che gli ebrei si ritengono il popolo eletto e tutti gli altri sono goym.....che costituzione vuoi che ne esca?
E'chiaro che i partiti non sionisti non ci stanno. Avrebbero solo da perderci....
Ho apprezzato questa distinzione fra sionisti e ultraortodossi religiosi.
Solo due considerazioni generali:
1) A leggerla così com'è scritta, pare che i sionisti stiano emancipandosi dal loro "ruolo" di
portatori di tutti i mali.
No?
2) Cerchiamo di capire se la "costituzione" - intesa come nuovo testo organico - è un problema serio o se è solo un feticcio.
Se facciamo che è un problema serio, credo che nessuno possa togliere agli israeliani il diritto di scriversene una come più gli piace.
E se le idee che si leggono sulla costituzione israeliana, intesa come NUOVO testo organico, sono quelle che riportavo prima.. a mio avviso è molto meglio per tutti, arabi israeliani in primis, se si sviluppano le leggi di rango costituzionale già esistenti, magari riordinandole e tappando i numerosi buchi.
Citazione:
la costituzione incompleta equivale ad una NON costituzione.
Secondo me invece una costituzione incompleta equivale a una costituzione incompleta; e basta.
Anche senza voler fare dell'ironia su Libia e Arabia Saudita che come "costituzione" applicano il Corano (!), basta ricordare come TUTTO il diritto costituzionale stia da decenni ricercando la Costituzione Perfetta.
Un po' come la ricerca del Graal, è una cosa chimerica.
L'Italia, che al contrario ha una costituzione "completa", direi che non sta meglio di Israele e della sua costituzione incompleta.
> L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
Chiedilo a uno dei tanti milioni di disoccupati.
> La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo
Chiedilo a Stefano Cucchi
> È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Chiedilo a qualunque figlio di cassintegrato che voglia andare a studiare alla Luiss o alla Bocconi.
Di nuovo, cerchiamo di capire se quando si parla di costituzione quello che si ha in mente è un banale feticcio o una cosa sostanziale.
Citazione:
L'identità ebraica di israele e il carattere democratico dello stato NON coincidono.
E' proprio quello che sostengo io. E' una contraddizione di termini.