Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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Avrei preferito che replicassi quotando tutto ordinatamente per ogni risposta, come ho fatto io, senza preoccuparmi se il tuo commento stesse in vista senza repliche così a lungo! Infatti leggendo i tuoi commenti, prima di replicare a mia volta, ho notato che molti punti sono stati saltati e alcune frasi sono completamente decontestualizzate dall’ambito in cui si trovano. Ciò rende difficile agli altri seguire le repliche perché li obblighi a cambiare videata per seguire i tuoi ragionamenti in relazione a quanto da me scritto.
Ne terrò comunque conto… @ pispax – n° 149
Pispax:
C'è un confine sottile fra revisione e revisionismo. Normalmente i revisionisti si riconoscono perché “fanno i furbi”. O perché danno un enorme rilievo storico a particolari secondari che però sono funzionali all'ideologia che stanno difendendo. Un po' come quelli che fanno le televendite di gioielli, che passano le ore a magnificare le lodi del castone in oro zecchino... “dimenticandosi” però di dire che la pietra è falsa.
Teniamo a mente questa ROBA sui processi revisionistici
1 - si prendono in considerazione solo le cose che portano acqua al proprio mulino
2 - si fanno collegamenti azzardati fra cose diverse
3 - si utilizzano metri diversi per valutare cose simili
4 - si prendono una serie di casi isolati come pretesto per generalizzare un comportamento. Anche te fai un certo uso in questa tua risposta di alcune di queste tecniche, più altre che sono legate alla dialettica piuttosto che alla storia. E' per questo che ti consigliavo di lasciarle fare al quelli del VHO alcune “deduzioni”. Poi campi meglio, credimi.
Shm:
Serve a poco accusare gli altri di questo atteggiamento quando, per primo, ti proponi tra tutti in veste di inquisitore, in luogo di semplice opinionista quale in verità sei al pari di tutti gli altri presenti in questo 3d! …leggendo certi commenti si può notare che questo confine di cui parli è stato superato da te abbondantemente più volte con le stesse modalità che elenchi. Inoltre aggiungerei a queste, un’ostinata tua auto-referenza fondata sul nulla(o al più, su tue “idee” personali non supportate) e, talvolta, su vere e proprie invenzioni di sana pianta. Ossia, cenni storici frutto della (tua) fantasia.
In seguito ci sarà occasione per mostrartene una grave(reiterata per ben 2 volte), di queste invenzioni, come eclatante esempio tra tutte, e indicatrice del tuo modo di fare, un po’ semplicistico e troppo sbrigativo.
Come ho già detto, a dispetto di tutto ciò manchi anche nell’esporre, una tua opinione alternativa. Ossia ciò che ti renderebbe credibile nel motivare le tue obiezioni.
...probabilmente, a tutti quelli che si son soffermati a leggere questo 3d, potrebbe esser parso di assistere ad un “dibattito” e non realisticamente, invece, alla critica di una singola opinione che finora, per quanto “dibattuta”, non è misurabile con un’altra opinione, eventualmente la tua, in alternativa.
E indubbiamente, non esponendo il proprio punto di vista, non si presta il proprio fianco a critiche e confronti. Forse temi le critiche… Forse no.
Forse hai paura di cambiare idea… Fatto sta che non è ancora dato sapere qual è la tua opinione sull’argomento!
Ma siccome sono ottimista, voglio credere che comunque tu ce l’abbia un’opinione tutta tua, e che per quanto sicuramente differente dalla mia sia, si basi su qualcosa di concreto che magari, più in là nel tempo, quando prenderai coraggio, esporrai.
In attesa, mi limito a replicarti per quanto si possa trovare da replicare nei tuoi interventi.
Per quanto riguarda la tua opinione sui revisionisti e sul revisionismo l’alternativa secondo te quale sarebbe?
Per quanto mi riguarda leggo qualsiasi cosa ma sul sionismo preferisco storici/revisionisti ebrei.
Pispax:
Quindi la mia obiezione resta valida: non c'è niente in quella citazione che entri in conflitto con quello che affermavo io.
Shm: …a meno che non si voglia ritenere il concetto di eguaglianza “rivoluzionario”, e in un certo senso potrei anche condividerlo, potrebbe non esserci nulla nella tua citazione che entri in conflitto con quello che affermavi. In realtà sappiamo che non è quello l’aspetto che ritieni rivoluzionario, no?
Pispax:
Rileggitela, e già che ci sei rileggiti anche la mia frase che ha dato inizio alla querelle (è nel mio primo intervento).
Shm: …questa è la tua citazione del primo commento: “il sionismo negli anni fra le due guerre era un movimento prevalentemente marxista.”
1°: Sternhell*, illustrando la politica sionista in Palestina in quegli anni, conclude che venne esplicitamente abbandonato e ripudiato da Ben Gurion. Se tu dici il contrario di Sternhell come hai fatto, dovresti almeno argomentarlo, sennò in mancanza di basi più solide la tua affermazione rimane fine a se stessa e un inutile ricorso all’autoreferenza…
2°: se mai di socialismo si dovesse parlare, bisogna andare ancora più indietro nel tempo salvo dover considerare che dagli inizi del ‘900 il socialismo, all’interno dei kibbutz, non sarà altro che una chimera di quest’ideologia poiché l’eguaglianza tra individui non venne rispettata ai danni degli arabi discriminati.
*non si trova il libro: né da Feltrinelli, né da Mel Books, né alla Salesiana…
Pispax:
Ora dimmi cosa rendesse vicini politicamente e ideologicamente un movimento violentemente antimarxista e antisemita come il nazismo e un movimento nazionalista ebreo prevalentemente marxista.
Shm:
Se avessi evitato di spezzettare il mio commento qua e là avresti evitato di replicare così, obbligandomi a riscrivere le stesse cose. Politicamente e ideologicamente: l’espansionismo colonialistico, la discriminazione razziale, l’espulsione forzata…
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