Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
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Mia personalissima e stringatissima sintesi: - qualunque gruppo cerca l'alleanza con il più forte in vista di possibili vantaggi. La forza del nazismo, nei primi anni del suo sviluppo e della sua politica di conquista militare, "affascinava" (tutti) -soldati ebrei compresi- molto più di quanto possiamo percepire oggi, grazie a una storiografia immatura che perpetua la divisione inutile e ridicola tra "buoni e cattivi", grazie alla quale si viene agevolmente condotti su schieramenti ideologici opposti e inconciliabili... ottimo presupposto per non capire un benemerito fico secco e ripetere così, ogni errore, ad libitum.
- sionisti e arabi, ovviamente, non sfuggirono al fascino del potere nazista. Contare e soppesare i tentativi dell'uno non serve a alleggerire la posizione dell'altro. Disturba semmai, che ancora oggi ognuno cerchi di negare il proprio coinvolgimento per evidenziare (strumentalmente) quello dell' l'avversario. Ciò che mi colpisce è proprio l'uso della censura, non solo in questo "storico" caso ma anche nel più recente esempio del libro di Ariel Toaff "pasque di sangue", per non parlare dell'ostracismo totale nei confronti dei cosiddetti negazionisti o delle restrizioni all'immigrazione ebrea dalla germania agli stati uniti, e mi chiedo: a che scopo usare una censura su questi argomenti? Qual'è lo scopo di una tale censura? Qui si può trovare un nesso differenziale tra la situazione palestinese e il darfur. A me appare chiaro che il darfur è l'oggetto finale della conquista territoriale così come invece mi appare che la palestina sia l'oggetto iniziale della conquista territoriale sionista. Osservando la realtà, mi pare che gli stati arabi siano soddisfatti del fatto che israele abbia come problema prevalente la conquista della palestina. Sperano, gli arabi, che israele si accontenterà di stare chiuso in palestina? Non colgono le sue già espresse spinte nei territori circostanti? Non accettano la paura che israele abbia mire territoriali che vanno dall'ex iraq all'egitto? Cazzi loro, e anche di tutti noi... perchè un mondo che tace e si ferma di fronte all'arroganza di un israele qualunque, si merita di subire le conseguenze della sua arroganza e violenza, così come la subirono i nostri nonni e padri in epoca nazista. Il parallelismo tra sionismo e nazismo esiste, riguarda l'ignavia di chi, di fronte a segni sempre più evidenti di una strategia palese, si rifiuta di vedere la realtà e gira altrove lo sguardo, solo perchè è vinto dalla propria paura.
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