Effettivamente, Odifreddi appare tagliente e militante, forse è dovuto a casi personali. La sua frase "chi pensa non crede, e chi crede non pensa" non è del tutto originale. Penso che l'autore la mutui da Arthur Schopenhauer che scriveva "O si pensa o si crede. Scritti sulla religione" (testo che mi permetto di consigliare)
Schopenhauer diceva anche: "Solo quando il mondo sarà diventato abbastanza onesto da non impartire lezioni di religione ai ragazzi prima del quindicesimo anno di età, ci si potrà aspettare qualche cosa da lui. [...] Mediante il precoce indottrinamento, in Europa si è arrivati al punto che la credenza in un dio personale è letteralmente diventata, in quasi tutti, un'idea fissa."
Depurato da questo "accanimento", ritengo che il suo appello alla dignità dei non credenti non debba cadere nel vuoto. Hanno creato il termine (forse polemico) di "bright", "illuminato" o, se preferiamo "brillante", per indicare l'individuo che non professa credenze religiose. E un'autodifesa, come traspare dall'articolo, di tutte le persone che subiscono tentativi di emarginazione per la loro (non) credenza. Penso agli USA e alla Chiesa Cattolica. Mi ricordo certi discorsi del defunto Papa, in merito a scettici e atei.
Caro Santa, io mi sento di condividere l'appello di Odifreddi da te riportato:
" i non credenti hanno diritto a un rispetto uguale (se non maggiore di) a quello accordato a coloro che credono in fantasmi, spiriti, elfi, babbi natale e dèi."
L'aggiunta tra parentesi è chiaramente polemica, partigiana e provocatoria, lo ammetto. Togliamola insieme, ma insieme accettiamo tutto il resto. Naturalmente, non mi riferisco a te personalmente, che trasmetti, dai tuoi interventi, rispetto e tolleranza per tutti. Mi riferisco, in generale, a un certo modo di pensare l'ateo come concetto negativo, non di Dio, ma della persona che professa tale "credenza".
Facezie: probabilmente Odifreddi deve essersi nuovamente indisposto con "l'amico" Zichichi. Questo spiegherebbe l'acidità che traspare non solo nell'articolo che ho riportato, ma in tutto il libro. Inoltre, è interessante la spiegazione dell'origine del termine "cretino"; non la conoscevo.
Concludo riportando una frase conciliativa:
"La differenza più grande tra gli uomini non è quella che passa tra chi crede e chi non crede, ma tra chi pensa e chi non pensa" (Norberto Bobbio).
Vale
_________________ Tantum religio potuit suadere malorum
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