Bellissimo articolo, molto interessante. Sembrerebbe quasi avallare l'idea delle tre età dell'uomo, età dell'oro, età del bronzo, età dell'argilla, idea che torna tanto spesso in filosofia e anche in letteratura. Mi tornano in mente le parole di Vico che scriveva che l'uomo ai suoi primordi era in grado di parlare di capire il linguaggio degli dei, di Dio e che ogni suo atto era parte di una grande danza sacra, di una poesia cosmica.
Non credo che le credenze popolari siano scomparse dal mondo d'oggi, anzi!!! Semplicemente credo si siano adeguate ai tempi moderni, diventando quindi più subdole e difficili da ricoscere. Chi crederebbe oggi che se un gatto nero ti attraversa la strada sarai sfortunato per tutta la giornata? Ma quanta gente, anche acculturata, crede che al primo politicante da strapazzo che promette che se lo eleggiamo farà meno tasse per tutti? O che gli islamici sono puzzolenti, brutti cattivi e trattano tanto male le loro femminuccie? anche queste sono credenze popolari, solo che spesso non ce ne rendiamo conto (beh, sì, in questo sito tentiamo di rendercene conto!) e siamo veramente convinti di queste cose, come lo erano di altre i nostri antenati.
matelda
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Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
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