Bè, Calvero ha postato due foto molto significative. Per lui il cinese che ha fronteggiato il carro armato è un Uomo. Carlo no. Allora, pocihè non credo che Calvero si riferisse al fatto che il cinese fosse un militante anti-governo cinese e, quindi, anticomunista (anche se la Cina è molto più anticomunista della Polonia) e Carlo invece era una "zecca", come gentilmente ci definiscono molti in questo sito e fuori, ne deduco che Calvero si riferisse al fatto di protestare pacificamente (anche se Carlo non aveva armi addosso quando è uscito di casa, ha preso quello che trovava nel momento dello scontro e già qui si vede un attegiamento non pretestuosamente violento). Bene, allora chiedo a Calvero e agli altri: i tibetani che hanno dato fuoco ai negozi dei cinesi in Tibet sono tutti teste di cazzo? O esprimono un'autentica e legittimissima ribellione popolare contro un regime che sta annientando la loro cultura, addirittura l'ambiente stesso in cui vivono? Sì, lo so, c'è invece il Dalai Lama che invita sempre alla non violenza e ad una visione quasi ultraterrena delle cose. Ma ho spiegato come la penso su questo in altri post su argomenti spirituali: l'eccessiva santità, a volte, genera mostri. A volte, bisogna sporcarsi con la realtà che è fatta anche e soprattutto di violenza.
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