Strapremetto che sottoscrivo in pieno il primo post di Nero..
Non bisogna commeter l'errore di associare a un determinato titolo di studio alcun connotato "intellettuale":avreste dovuto conoscere un po' dei miei compagni d'università per capire cosa intendo

Comunque, diplomato al liceo scientifico nel 2000, (cento!cento!cento!stile Ok il prezzo è giusto), mi son ritrovato a scegliere un'università di cui inizialmente non ero un caxxo convinto (economia).

E' successo invece che ora che mi son laureato (108) guardo indietro e son felice della scelta..

Per come son fatto (ovvero che faccio l'opposto di quello che vedo come un'imposizione) "per contrappasso" all'ambiente marcio e all'indottrinamento che spacciavano per insegnamento, ho alenato il mio cervellino a pensare più autonomamente.

Alcuni libri:
Dostoevskij-->"i demoni", "delitto e castigo", ma anche "il giocatore"
perchè LUI è la capitale dell'animo umano
Kapuscinski-->"ebano"
per cercare di capire un altro mondo, di un fascino senza tempo: l'Africa
Pasolini--> "scritti corsari", "poesie in forma di rosa"
per imparare il coraggio, l'analisi lucida, e un'incredibile dolcezza
kundera-->"l'insostenibile leggerezza dell'essere", "l'ignoranza" e altri..
perchè sto tipo mi dà sempre argomenti su cui riflettere
Baudelaire--"I fiori del male"
perchè ero fuori dal mio corpo mentre lo leggevo
Blumir-->"marijuana"
perchè mi faccio le canne
e così ho più strumenti per demolire espressioni supponenti e ignoranti

Ps: tccom, ma "le menzogne dell'impero" non era di Vidal? Validissimo libro, di chiunque sia

Ps2: midnight..sono tuo fratello spirituale, ma voglio pensare che sentirsi vecchio e depresso a 25 anni (quasi anch'io) è una sensazione che si supera... Mi è già successo altre volte, è una ruota che gira.. (non è che sei della vergine anche tu??Mi han detto qualche giorno fa che devo dar la colpa dei miei scazzi alle stelle..è anche un sollievo aver qualcuno da caricare )