Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ sick-boy ti ripeto l'esempio della sedia:
"In un altro post avevo fatto l’esempio della sedia, un po malconcia di cui io vorrei disfarmi, e che per me vale 5, ma c’è la persona che cerca proprio una sedia simile, anche da restaurare, per completare la sua serie, e sarebbe disposto a pagare anche 200. Quando il valore dell’offerente è inferiore a quello dell’acquirente, si troverà sempre un punto di incontro tra i due valori, più vicino a quello dell’uno o a quello dell’altro, a seconda delle abilità di compratore o venditore dei due."
metti che la paghi 100,( ma potrebbe essere anche 10 oppure 190) quello sarà il prezzo pagato. nota che già inizialmente l'uno l'aveva valutata 5 (unità di misura del valore) e l'altro 200, pur essendo verissimo che magari l'unirtà di misura del valore, vale per i due individui un valore diverso, che come ripeto, deriva dalla loro valutazione personale del momento.
ps. molto diverso il discorso sarebbe se io anzicchè UNA sedia di cui disfarmi, avessi una fabbrica di sedie, per cui il valore che pretenderei per venderla, dovrebbe tener conto di tutti i miei costi per produrla oltre al mio guadagno. Se poi nei dintorni ci fosse pure un'altra fabbrica di sedie, dovrei anche fare i conti con la concorrenza, pertanto non dovrei , col prezzo imposto, eccedere il prezzo del concorrente, a meno che possa dimostrare la superiorità della mia. ma qui entriamo nella formazione del prezzo sui beni di larga diffusione, che probabilmente tratterò in seguito. in tale "gioco" l'acquirente può solo più decidere SE acquistare la sedia, ma non il suo prezzo, oppure, nel caso di più offerenti, DOVE e a CHE prezzo acquistarla. Il discorso però è diverso.
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