Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   SCAPAC
   SCAPAC 2 - Rigassificatori

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

  Vai alla fine    Discussione precedente    Discussione successiva
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
Re: SCAPAC 2 - Rigassificatori
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
Offline
Il prologo di Angela direi è molto sommario (questioni di tempo?), poichè sdogana la faccenda del "palombaro a cui chiudono il rubinetto" come un capriccio di chi manovra le valvole. Verosimilmente dietro a suddette questioni ci sono interessi ben più che semplici capricci.Interessi geopolitici molto specifici che accumunano Russia e USA.

I seguenti articoli sono molto delucidanti:

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=27389

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=27485

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/11592/48/

Un appunto per l'inizio del filmato. Si vedono scene di guerriglia urbana, ciò potrebbe portare a pensare allo spettatore che tali persono sono i "soliti facinorosi di sinistra" e non, invece, persone che si oppongono legittimamente al braccio forte dello Stato. Infatti lo speaker tenta di mascherare (o meglio lo insinua) l'accusa esplicita, che queste persone siano solo delle teste calde, parlando di sviluppo economico e CIVILE. Una maniera subdola per etichettare i manifestanti come barbari, adducendo nello spettatore la sensazione della protesta come un fenomeno incivile.

1) Si parte descrivendo il rigassificatore come "all'apparenza non sembra così pericoloso". Premesso che il rigassificatore è sottoposto alla legge Seveso relativa agli incidenti rilevanti, di conseguenza non può essere definito un impianto "privo di rischio", c'è stato uno studio redatto dal Dr. Jerry Havens (An assessment of the Potential Hazards to the Public Associated with siting an LNG Import Terminal in the Port of Long Beach), per conto del Consumer Protection and Safety Division - California Public Utilities Commissionche, che ha convinto la commissione approvante la costruzione di un rigassificatore nel porto di Long Beach a cancellare la costruzione dello stesso.
Non solo, è inutile che si tenta di rassicurare lo spettatore con la storia della presunta robustezza dell'impianto quando uno studio preparato per il Pentagono nel 1982 afferma che:“ È probabile che se il 9 % del carico di GNL di una nave cisterna fuoriuscisse sull’acqua. [...] Si trasformerebbe in una nube o un pennacchio e si disperderebbe lungo la superficie fino a incontrare una fonte di accensione. Tale nube potrebbe in dieci/venti minuti allungarsi sottovento almeno tre miglia. Alla fine potrebbe arrivare più lontano, dalle sei fino alle dodici miglia. [...] Come un palla di fuoco potrebbe bruciare qualsiasi cosa nel suo raggio, ed il suo calore radiante potrebbe causare ustioni di terzo grado e dar vita a incendi fino a uno/due miglia di distanza dalla nube. Una palla di fuoco di GNL diffondendosi in una città può causare un’enorme quantità di incendi ed esplosioni in una vasta area. Al momento o nel prossimo futuro non c’è modo di combattere un grande incendio di GNL.”. Secondo lo stesso studio:" L’energia sprigionata da una gasiera con un serbatoio di 125.000 metricubi sarebbe equivalente a 55 bombe di Hiroshima prive di radiazioni. Inoltre “Science and Environmental Policy Project” afferma che “L’esplosione di una gasiera di GNL è simile ad un'esplosione nucleare”.
Si sdoganano poi le emissioni dell'impianto solo a livello di "normale vapore acqueo". Andiamo invece nel dettaglio. Il terminale di Panigaglia è dotato di un pontile di scarico per le gaserie, ammodernato nel 1996, avente due serbatoi di stoccaggio per complessivi 100.000 m3 di GNL. Nel 2001 tale impianto ha immesso in rete 3,6 miliardi m3 di gas; la società GNL Italia (dal rapporto "Salute Sicurezza Ambiente" della società Snam rete gas) dichiara che:"Nel 2001 l'attività ha comportato l'emissione in atmosfera di 77.000 tonnellate di ossidi di azoto, 48.000 tonnellate di monossido di carbonio e 93.000 tonnellate di anidride carbonica. Le emissioni in atmosfera di gas naturale sono state di 1,77 milioni m3. Sono stati utilizzati 2,3 milioni m3 di acqua di mare per il raffreddamento degli impianti ausiliari".
La medesima società evidenzia che questi ultimi dati non si discostano da quelli degli anni precedenti, eccezion fatta per le emissioni di gas naturale che sono diminuite da 9,75 a 1,77 m3 nel 2001. Non si possono, infatti, ignorare i pericoli legati a perdite di gas col conseguente rischio di incendi ed esplosioni. Mangiando così anche il verde che circonda l'impianto ligure, tanto amato dallo speaker.
I rigassificatori inoltre sono estremamente pericolosi perchè danno un'enorme contributo ai cambiamenti climatici, poichè il metano è 21 volte più clima alterante dell'anidride carbonica. Per non parlare poi delle modificazioni dell'ecosistema marino.


2) La trasformazione in stato liquido ha sicuramente un costo che lo speaker scorda di enunciare. Infatti Rodger Doyle nel suo studio (Energy Geopolitics, Scientific American) afferma che il trasferimento del gas naturale via mare con metaniere a -161° è un processo che richiede molta energia e implica una gestione costosa e complessa. Non solo ma il passaggio dallo stato liquido a gassoso, in seguito, fa aumentare di volume il gas di 600 volte e in questo frangente il GNL tende, a causa della sua densità, a formare nubi compatte che, prima di dissolversi nell'atmosfera, possono viaggiare trasportate dal vento per km e km a pochi metri dal suolo. Vi lascio immaginare cosa può succedere se tali nubi incontrano una fonte infiammabile.

3) Si prosegue il discorso fornendo dettagli matematici sulla dipendenza energetica dell'Italia dai paesi esteri, senza minimamente accennare agli scenari che ci sono dietro.

4) Punto interessante è la dichiarazione dell'addetto dell'ENI il quale spiega che non ci sono mai stati incidenti significativi con metaniere e il servizio tende a rassicurare lo spettatore sulla sicurezza delle metaniere. Che c'è di strano? C'è di strano che Piero Angela nel suo libro "La Sfida del secolo" ritrae uno scenario apocalittico in caso di incidente di una metaniera:"Una grande nave metaniera, che trasporta 125 mila metri cubi di gas liquefatto a bassissima temperatura, contiene un potenziale energetico enorme. Se nelle vicinanze della costa, per un incidente, dovesse spezzarsi e rovesciare in mare il gas liquefatto, potrebbe cominciare una sequenza di eventi catastrofici. Il gas freddissimo, a contatto con l'acqua di mare, molto più calda, inizierebbe a ribollire, a evaporare e formare una pericolosa nube. Questa nube di metano evaporato rimarrebbe più fredda e più densa dell'aria e potrebbe viaggiare sfiorando la superficie marina, spinta dal vento, verso la terraferma. Scaldandosi lentamente la nube comincerebbe a mescolarsi con l'aria. Una miscela fra il 5 e il 15 per cento di metano con l'aria è esplosiva. Il resto è facilmente immaginabile.
Se questa miscela gassosa, invisibile e inodore, investisse una città, qualsiasi (inevitabile) scintilla farebbe esplodere la gigantesca nube. La potenza liberata in una o più esplosioni potrebbe avvicinarsi a un megaton: un milione di tonnellate di tritolo, questa volta nell'ordine di potenza distruttiva delle bombe atomiche.
Le vittime immediate potrebbero essere decine di migliaia, mentre le sostanze cancerogene sviluppate dagli enormi incendi scatenati dall'esplosione, ricadendo su aree vastissime, sarebbero inalate in "piccole dosi", dando luogo a un numero non calcolabile, ma sicuramente alto, di morti differite nell'arco d 80 anni. Si tratta di uno scenario assolutamente improbabile, ma non impossibile. Quello della metaniera, che si spezza vicino alla costa rappresenta il peggior scenario "energetico" possibile. Cioè l'incidente più catastrofico immaginabile fra tutte le fonti energetiche." Trovo bizzarro che Piero Angela nel suo programma dimentichi un particolare che lui sembra supportare nei suoi scritti. Semplice dimenticanza?
Non solo ma incidenti rilevanti con rigassificatori ci sono stati...Eccome! Certo, sempre che i media ce lo facciano sapere.

-20 ottobre 1944 - esplode l’impianto GNL di Cleveland (Ohio, USA): 131 morti - 225 feriti - 680 senzatetto;
-20 gennaio 2004 - a Skikda in Algeria esplode impianto GNL: 27 morti 74 feriti (il città si salva per il vento);
-31 luglio 2004 - in Belgio esplode un gasdotto di GNL: 15 morti - 200 feriti;
-30 agosto 2005 - in Nigeria esplode un gasdotto di GNL: 11 dispersi.
Inoltre il “The Norway Post”, il 20 settembre 2004, titolava “Gasiera di GNL in avaria a nord di Bergen - ora rimorchiata” e si legge “I motori della nave si erano fermati e con il cattivo tempo le ancore erano inutilizzabili. Comunque, due rimorchiatori erano riusciti a trainarla a circa 27 metri dalle rocce... intanto ci si preparava alla evacuazione degli 800 abitanti dell’isola di Fedje, per paura che la gasiera potesse esplodere se si fosse arenata sugli scogli”. Sul sito CNN.com, il 15 novembre 2002, si leggeva “Un sottomarino nucleare si scontra con una gasiera” e poi “A Barcellona (Spagna) la gasiera di GNL ‘ Norman Lady’ ha avuto una collisione nel Mediterraneo occidentale con il sottomarino USS Oklahoma City. Fortunatamente la gasiera aveva già scaricato il suo pericoloso carico”.

Ho trovato ulteriori 26 incidenti simili degli ultimi 60 anni. Se qualcuno è interessato all'elenco completo me lo faccia sapere.

5) Il tutto si chiude con la metafora delle 4 pentole, omettendo palesemente oggetti altamente importanti alla discussione come lo stoccaggio dei fanghi tossici, la dispersione dei vapori di boil-off, gli eventuali spillings (fughe di metano sia liquido che gassoso).
Inviato il: 27/8/2009 11:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Oggetto: Autore Data
     Re: SCAPAC 2 - Rigassificatori Lezik85 27/8/2009 11:39
       Re: SCAPAC 2 - Rigassificatori Alex_84 27/8/2009 19:04
     Re: SCAPAC 2 - Rigassificatori Lezik85 28/8/2009 2:44
       Re: SCAPAC 2 - Rigassificatori Lezik85 15/5/2010 11:46
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA