Certo, con tutti i limiti che una simile colossale impresa comportava. E anche con tutti i costi sociali che una rapida industrializzazione comportava. La colpa non è quindi del "comunismo", come ci racconta la propaganda dei mass-media, ma delle terrificanti condizioni oggettive che il governo sovietico si è trovato di fronte.
Basta definire venti milioni di morti come "costi sociali" e tutto diventa bellissimo
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