Ciao Pellot
Citazione:
se le temperature si alzano anche solo di pochi gradi (fenomeno che nessuno mette in discussione...il topic infatti è incentrato sulle cause) le conseguenze potrebbero essere disastrose. certo...non ci estingueremmo...ma di certo non potremo più vivere come prima. è questo il punto. nessuno pretende di cristallizzare il pianeta...si tratta solo di evitare comportamenti che modificano irrimediabilmente gli ecosistemi in cui viviamo.
Forse non mi sono spiegata bene: non ho detto che le conseguenze di un eventuale riscaldamento planetario sarebbero da prendere sottogamba, ovviamente molte popolazioni ne risentirebbero in modo disastroso.
Quel che intendevo è che comunque l'essere umano ha delle risorse (l'ingegno prima di tutto, oltre alla volontà e alla capacità di cooperazione in situazioni critiche) che lo rendono adattabile ai cambiamenti ambientali.
Prima delle grandi glaciazioni l'uomo non viveva in agglomerati urbani di 'tipo moderno' (seguiamo sempre la storiografia ufficiale), ma dall'ultima deglaciazione se ne sono viste di cotte e di crude su questo pianeta: intere popolazioni che si spostavano di continente in continente, città abbandonate per via della desertificazione, civiltà che emersero e scomparvero sotto la spinta di mutamenti nel clima.. ci sono esempi a iosa. Anche le civiltà stanziali hanno imparato ad adattarsi a stravolgimenti totali del proprio ambiente, non è una novità nella storia dell'uomo, anzi.
Questo intendevo.
Il fatto è che ogni generazione cresce secondo i parametri del momento (i famosi paradigmi), così per gli attuali ventenni la grande guerra è solo un documentario sbiadito dal tempo, e assuefatti al 'tempo di pace' non si rendono forse conto di quanto labile possa essere il confine -assai arbitrario- che separa 'pace' da 'guerra'. Solo per fare un esempio banale.
Siamo cresciuti secondo certi parametri ambientali. Oscillazioni climatiche anche annue sono normali, ma certo un mutamento a livello planetario che mettesse in ginocchio intere regioni è un pensiero estraneo alla nostra forma mentis. Siamo abituati alla 'certezza', alla stabilità. Ma questo non significa che non sapremmo comunque trovare dei modi per superare crisi anche pesanti a livello ambientale.
Chiudo riferendomi alla tua ultima frase, quella sull' "evitare comportamenti che modificano irrimediabilmente gli ecosistemi in cui viviamo": ovviamente non posso che concordare, di Terra ne abbiamo una sola ed è buona cosa tenercela il più cara possibile. L'inquinamento ci si ritorce contro in mille modi, tra cui scarsità di riserve sfruttabili, malattie e patologie varie più o meno croniche ecc.
Ciò non significa però sdoganare quella che per me una bufala taglia XXL, e cioè l'idea secondo cui potremmo "combattere il GW": se è veramente in atto un riscaldamento a livello planetario, non penso proprio che l'uomo possa minimamente avere una possibilità di fermarlo.
Detto ciò, ripeto che resta fondamentale evitare comportamenti che evitino quanto più possibile l'inquinamento delle risorse e degli alimenti grazie a cui ci sostentiamo.
(scusa, pensavo di farla meno lunga ma alla fine m'è uscito un papiro)