la mia idea di male può essere espressa col simbolismo del viaggio: un uomo che persegue un obiettivo é come un uomo che naviga seguendo una rotta. Tutto ciò che gli consente di mantenere la rotta é "bene"; tutto il resto é "male". In questo senso il male é espressione della libertà dell'uomo quando decide di deviare dalla rotta perché incuriosito da qualche cosa; ma é anche espressione della sua ignoranza e incapacità, quando semplicemente non é capace a seguire la rotta. Ovviamente "male" sono anche gli ostacoli che gli si frappongono sulla strada... La bontà divina prende il nome più comune di "grazia" o "misericordia", e esprime l'idea di un dono elargito senza che vi sia merito in ciò. Noi non possiamo definire "buono" il nostro datore di lavoro se ci paga lo stipendio; lo definiremo (forse...) giusto. Ma definiremo "buono" uno che ci fa un favore senza aspettarsi nulla in cambio, magari perché gli dà fastidio vederci in difficoltà. Esattamente come definiremmo qualcuno "cattivo" se ama fa r soffrire gli uomini o gli animali o trova piacere nel vederli in difficoltà. Secondo me l'origine del male sta proprio nei doni elargiti senza che vi sia merito in colui che lo riceve. Infatti esiste colui che lo utilizza "bene" e colui che lo utilizza "male". La Misericordia e la Giustizia sono considerate le due "mani" di Dio. Se egli fosse esclusivamente giusto il Male semplicemente non potrebbe esistere. Ma,con ogni probabilità, nulla di nulla potrebbe esistere...
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
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