Il punto è che non può esistere alcun contrasto tra uomo e natura.
L'uomo è parte integrante della natura come qualsiasi altro animale. Non può fare nulla per offendere o "danneggiare" quella che chiamiamo natura. (Nemmeno se lo vuole.)
Tutto ciò che l'uomo fa gli è dettato dalla sua natura, perché evidentemente la natura stessa ne ha bisogno.
L'atteggiamento vegetariano potrebbe sembrare una ribellione alla natura stessa, che ci porta a salivare abbondantemente alla vista di succulenti manicaretti carnei.
(Occorre uno sforzo, intellettivo e volitivo, per rifiutare gli alimenti di derivazione animale. Questo fa apparire l'atteggiamento vegetariano innaturale, come una rivolta contro sé stessi e le proprie inclinazioni.)
A ben vedere, però, l'uomo NON PUO' uscire dalla propria natura nemmeno se lo vuole. Essa è sovrana, e ci detta sia il gusto di mangiare salame sia la compassione per le sofferenze del suino con cui si produce.
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