Perfetto: direi perfetto:
Con in mano quei dati ….anche un inesperto noterebbe anomalie non-credibilii!a) non abbiamo abbastanza tribunali per giudicare il 40% degli italiani;b) la Guardia di Finanza chiude spesso uno o due occhi;c) non c'è una volontà politica abbastanza forte;Perché allora non si fà, o non si è fatto? Mi pare chiara la domanda ma fuorviante la risposta. Mi pare eccessivo parlare di tribunali per una questione fiscale, se non per casi eclatanti….si tenga presente che tanto per Valentino Rossi che per Pavarotti non e’ servito il tribunale. La Guardia di Finanza ha gia’ il suo bel daffare a controllare le societa’. Demandarle il controllo a ogni singolo professionista, libero imprenditore, esercizio commerciale, ecc. mi sembra un incarico impossibile. Se poi l’allusione e’ che non faccia il proprio dovere, eh beh ma allora e’ tutto un complotto e non so piu’ di cosa stiamo parlando.
Non c’e una volonta’ politica abbastanza forte. Infatti, se lo strumento fiscale viene asservito a scopi diversi dalla lotta all’evasione, si dimostra proprio questo. Perche’ in altri Paesi il cittadino non e’ cosi’ dedito all’evasione ma contribuisce molto piu’ volontariamente alla tassazione sul reddito?
Innanzitutto, perche’ c’e’ un filo piu’ diretto tra cittadino e politico. C’e’ un rapporto di fiducia, un vero e proprio mandato con rappresentanza, concesso dall’elettore/pagatore di tasse verso l’amministratore pubblico. Qua da noi, l’esempio concreto e’ l’esatto opposto. La percezione comune e’ che chi va in politica ci va per sistemare i propri interessi prima di quelli comuni, a partire dall’attuale presidente del consiglio. Il fatto che sia stato ri-eletto penso sia dovuto al “tradimento” della fiducia operato dal precedente governo, proprio per la questione fiscale. La base elettorale meno abbiente e piu’ vasta ha sentito affondare nelle proprie tasche le avide mani dell’erario invece di veder sanguinare quelle pingui dei “ricchi”. Il pensiero di rimbalzo puo’ essere stato: “Beh, almeno quello si e’ sistemato le sue cose, speriamo che adesso sistemi anche le nostre.”.
Come si alimenta un fatto del genere? Con azioni tipo il colpo di coda del governo uscente. Come risultato, la pubblicazione dei dati ha prodotto solo indignazione e insoddisfazione, sollecitato curiosita' pruriginose, promosso risse e…rischiato di vuotare ancora di piu’ le casse dello stato sia con il pericolo del risarcimento che con i costi di un inutile e costoso procedimento che adesso comunque si fara’. L’esatto opposto di quello che un erario dovrebbe fare: operare fattivamente in silenzio.
La lotta all’evasione fiscale e’ una azione volta a generare alleanza, comunanza di interessi, solidarieta’, percezione che il proprio sforzo reddituale sia applicato nel migliore dei modi, non a creare un clima di divisoni (questi sono gli elenchi: trovate gli Italiani bravi e quelli cattivi).
L'alleanza e la fedelta' fiscale si genera con l'esempio e la partecipazione. Qui stiamo ancora a discutere se persone con pendenze o precedenti penali debbano o meno avere rappresentanza, approviamo tolleranza zero per la droga e poi il parlamentare nicchia a sottoporsi al test, c’e il filtro del partito nel mandato tra elettore e eletto, l'immunita' parlamentare serve ad evitare la punibilita'…siamo alla legge della giungla, non nella patria del diritto.