Sono passati 7 mesi dall’ultimo commento in questo forum, e la situazione è peggiorata.
Non passa giorno che non si citi la drammatica situazione in cui versano la Campania e Napoli: i rifiuti ormai ci sommergono, e contribuiscono a dare un’immagine della città e dei napoletani mortificante e non rispondente al vero, almeno per quanto riguarda la responsabilità delle cose.
La tesi dell’attuale sindaco è che si stia verificando un sabotaggio circa le prospettive della differenziata e dell’avvio dell’intera filiera finalizzata al riciclo, ma di provvedimenti concreti, in questo senso, finora non ce ne sono stati.
” Tra i motivi, la carenza di liquidità e le risorse contingentate nelle casse di Asìa, la società partecipata del comune per la cura dell’igiene; mentre fondi ad hoc sono stanziati e bloccati dall’Unione europea, che vuole vederci chiaro sui programmi della Campania. Il dubbio di Bruxelles: i progetti presentati sono davvero efficaci?”
Un coacervo di responsabilità che forma una matassa difficilissima da dipanare, e gran parte di quanti si mobilitano in questi giorni avvertono nell’attuale situazione un preludio alla costruzione di un inceneritore in città, che dovrebbe integrare l’attività di quello di Acerra.
Contrarissimo a questa ipotesi, a giusta ragione,il vice sindaco Sodano, notissimo per la sua attività durante le lotte contro la discarica a Chiaiano:
“«Stiamo valutando tutte le iniziative per bloccare la costruzione del termovalorizzatore, la discussione è ancora in corso e approderà in Giunta giovedì». A parlare è Tommaso Sodano, da ieri vice sindaco di Napoli e assessore comunale all'Ambiente, il quale sottolinea che la delibera «detterà le linee generali e le misure da mettere in campo», che «saranno concrete». «Quello che è certo - ribadisce - è che noi siamo contrari all'inceneritore». La riunione è fissata per giovedì. Secondo indiscrezioni non confermate, tra le ipotesi allo studio c'è quella di ritirare i suoli per la realizzazione del termovalorizzatore a Napoli Est.”
Qui la situazione è disperata. Ma le immagini passate in TV circa le proteste sui Quartiere Spagnoli sono chiare a chiunque conosca questa città: quella gente è stata mandata apposta a fare ammuina, tant’è vero che sono stati bloccati i mezzi inviati a prelevare i rifiuti.
E’ credibile il fatto che intraprendere un’iniziativa di differenziazione, raccolta porta a porta e riciclo, comporta una guerra “ai vertici”, e tra poteri, che si preannuncia cruenta. A danno totale dei cittadini.
“Come già previsto dal programma la rivoluzione green si baserà su più differenziata, riciclaggio, recupero di materiali, raccolta porta a porta, campagna di informazione ai cittadini a partire da luglio. Il tutto seguendo la logica europea – spiega Sodano – per cui «chi più inquina più paga» prevedendo invece premialità per chi differenzia. Soprattutto, il sindaco e il suo vice ribadiscono il no all’inceneritore di Napoli Est per il quale, però, la gara è già partita, e che è voluto fortemente dal Presidente della Regione Stefano Caldoro e da quello alla Provincia, Luigi Cesaro.”
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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