Non so davvero cosa pensare, se non che il disinteresse verso questo argomento non fa che sostenere il tentativo, da parte delle istituzioni colluse e del mondo dell’informazione ufficiale, di voler limitare concettualmente il fenomeno a Napoli e alla Campania per circoscrivere quella che è una prassi politica nazionale: lo stretto rapporto, strutturale, tra mondo istituzionale, organizzazioni mafiose e massoneria.
L’analisi di Iacuelli rimonta all’origine dell’attuale disastro, svelando alcuni punti chiave relativi all’incancrenirsi del problema “rifiuti”, che però potrebbero spiegare anche altre tematiche legate alla gestione dell’intero territorio nazionale.
E, naturalmente, quando si parla di “rifiuti” si pensa immediatamente solo a quelli urbani, prodotti dalla popolazione locale, la qual cosa favorisce argomentazioni ed equivoci atti a marchiarla come “irresponsabile” di fronte alle possibilità di liberare le strade dall’immondizia.
Come viene affermato nell’intervista, la Campania e tutto il Sud erano regioni a vocazione agricola, ma per lo sviluppo dell’industrializzazione del centronord servivano serbatoi dove liberarsi di rifiuti tossici, ed è da qui che è partito il grande affair delle discariche. E ricordo che prima del 1997, prima della Legge Ronchi (per quanto illusoriamente una “legge” possa servire), lo smaltimento illegale dei rifiuti non costituiva reato.
Insistere tanto smaccamente sulla presenza di infiltrazioni mafiose e camorristiche all’interno delle lotte contro le discariche, nel tentativo di impedire di raschiarne il fondo alla ricerca delle vere responsabilità, è emblematico di una strategia del Potere che ricorda altri tipi di demonizzazioni delle lotte dal basso.
Perché nessuno tenta un parallelo con le demonizzazioni delle lotte dei NO TAV, ad esempio?
Riporto un altro articolo di Iacuelli, del 5 gennaio.
Dal momento che la notizia circa l’uso dell’esercito nella gestione dell’ordine pubblico impone un’ulteriore riflessione, riporto anche il link al forum di Luogocomune dove si è cominciato a parlare dell’argomento.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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