Freeman ha scritto:
L'ho appena visto, che disgusto, gentaglia ignobile.

Il ""giornalista"" ha esordito con, ovviamente, una delle tesi più "complottiste" in circolazione, cioè che i lavoratori ebrei del WTC avrebbero ricevuto il messaggio di non recarsi al lavoro. Dei fatti, neanche l'ombra: del perché la versione ufficiale venga contestata, niente. Ma l'importante era nominare le eterne vittime, gli EBREI. Poi si capirà perché.
Ce n'è poi anche per "un ragazzo" (Dylan Avery) che avrebbe "in ultimo" assemblato un film, che come tutte le tesi "negazioniste" ha successo, "di cassetta almeno" (la parola "negazionismo" verrà ripetuta ben 3 volte durante il miserabile "servizio"). Ed anche il fatto che "Loose Change" sia disponibile gratuitamente ovunque sul web, non rileva (con buona pace del "successo di cassetta").
Ed ecco la chiosa: certe ipotesi "non devono circolare, perché dare loro cittadinanza significa dare loro dignità". Ci mancherebbe altro, mica vogliamo la libertà di espressione e la libera circolazione delle idee.
Dopo la chiusura, ecco la perla: la ""giornalista"" in studio che dice "a proposito di negazionismo, passiamo dagli USA alla GB dove lo storico Irving..."
C'è da dire altro? E poi dicono che "la lobby non esiste".
Riotta, quanto ti hanno pagato per spandere merda sui "complottisti"?
Ah, già, ti hanno pagato in anticipo, adesso sei "direttore", stai solo saldando il conto.