Non meniamo il can per l'aia, Prealbe. Nel momento in cui si inizia un discorso ci si rivolge ad interlocutori. Il fatto che non siano (ancora) presentificati non è una scusante. Un po' come se dicessi: "Siete dei cretini". E, quando qualcuno risponde seccato, dici: "Ma io non mi rivolgevo a te".
Guglielmo, se hai qualcosa da eccepire - nel senso descritto - su come ho interloquito con te (e non con un ipotetico “qualcuno”), se cioè ritieni che nel dibattito io abbia spostato la discussione dai tuoi argomenti alle motivazioni recondite che ti porterebbero ad avanzarli, evidenziamelo pure. Vale naturalmente per chiunque altro dei partecipanti. In mancanza, invito te a non menare il can per l’aia con appunti fuori luogo, dopo decine di miei post in cui ho discusso solo e unicamente il contenuto delle tesi altrui e mai chi le avanzava.
Citazione:
Abbi di me un'opinione migliore, se puoi. Ho molti dubbi, ma sul fatto che né tu né arturo siate accomunabili a Borghezio non ne ho affatto! Comunque, dalle mie parti, questo si chiama "pensiero paranoico".
Certo, Guglielmo: "pensiero paranoico". Allora spiega, nell’economia del presente dibattito con i presenti interlocutori, la necessità di introdurre una frase che collega Borghezio al concetto di comunità: se non è quella di associare le connotazioni negative del primo al secondo (con le debite conseguenze traslative verso chi reputi positivamente quest'ultimo), a me sfugge l’ipotesi alternativa.
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