Ciao Sentiero, dopo che con il rasoiante intelletto di Mc siamo giunti alla conclusione che non esiste verità assoluta e che la mente si arresta di fronte alla forma più "alta" di enunciato che è il paradosso (niente di cị che dico è vero), posso cercare di risponderti con la mitologia che sento vera perchè vissuta con i sensi, le emozioni, i pensieri e l'anima quanto altri vivono la comune realtà di propaganda collettiva .
La prima premessa è che
Tu sei Quello.
« L'atman non è soggetto alla nascita, alla decrepitezza, alla malattia ed alla morte. Esso è Realtà della più intima natura umana e d'ogni altro essere e non nasce né viene distrutto quando il corpo viene ucciso. »
(Sarva-Vedanta-Siddhanta-Sarasangraha: s. 459)
Sei l'Unica Coscienza che sperimenta se stessa circondandosi del velo di Maya attualmente più comnumente definita matrice od ologramma cosmico.
La coscienza pura,senza definizioni nè impersonificazioni è il Centro unico di tutti gli esseri, è cị che compenetra e conosce la matrice dove essa appare frantumata e dove essa sperimenta la polarità dualistica dello spazio-tempo.
Poichè come già detto la realtà fenomenica appare alla coscienza sperimentatrice individualizzata come mito, come insieme di simboli-segni che si ripetono nella storia a rappresentare la manifestazione polare del Sè, questo quale creatura appare, nel suo personale e individuale universo, raccogliere in una successione di tempo lineare i segni di un apparente e progressivo risveglio.
Ma in realtà il Sè (che sei tu) è sempre stato e già in anticipo aveva deciso il suo percorso e il suo gioco infallibile (paradosso).
Quello che ti appare nella storia è solo simbolo della tua natura dualistica; la verità atemporale del tuo essere che continuamente viene occultata dalle ombre del tempo; il messaggio dei maestri che continuamnete viene frainteso; l'Amore che viene rivelato ma subito nascosto per eivtare che distrugga il Gioco e il Cosmo.
L'Amore puro del Sè ha creato il Gioco ma è anche il collante della matrice che si espande ed è forza centripeta che riassorbirebbe tutto anzitempo come gravità se non vi fosse il senso apparente del male e della separazione che cerca di sfuggire e nascondersi al centro dell'amore.
Solo che, in questo tempo che è anche l'unico tempo, molte coscienze individualizzate verranno risvegliate nel loro universo e potranno creare un nuovo mondo al di là della polarità senza necessità dell'espressione più grossolana della separazione, come se si ritirassero dai limiti dell'ombra in una dimensione più luminosa.
Questo è il mito per come l'ho inteso fin'ora, penso e spero di non essere il solo.
Cerca i segni e li troverai