Citazione:
Santaruina ha scritto:
Architetti, muratori....
ok, potevo scegliere un esempio diverso...
AHAHAH
Dico velocemente la mia, anche perche', nei miei studi, Vilfredo ce l'ho sempre tra le palle, lui e la sua pareto-efficienza, te possino...
Il suo utilitarismo si pretende appunto scientifico, e tanto mi basta per liquidarlo, proprio per l'incapacita' di qualsiasi pianificatore di calcolare correttamente le curve di indifferenza e le funzioni di utilita'. In realta il tutto somiglia di piu' ad un panem et circenses di massa; scopo: il controllo.
In ogni caso, se si dovessero veramente effettuare quei profondi cambiamenti della societa' di cui parliamo sarebbe in primo luogo la volonta' del popolo a ribellarsi la discriminante in base al quale la rivoluzione avviene o no. E sarebbe la volonta', sucessivamente, di consegnare il potere ed istituzionalizzarlo, oppure di essere liberi a decidere il tipo di societa'. E' una cosa semplice piuttosto che complessa. I manipolatori al soldo del potere hanno inculcato nelle masse la necessita' delle istituzione e della loro centralizzazione.
La discussione poi, ha qui un problema. Proprio perche' l'elitismo (e non l'utilitarismo) ha valore descrittivo e non propositivo non si puo', con esso, discutere contro il libertarismo, poiche' non lo contraddice. Si potrebbe fin dire che, preso atto della teoria elitista ed eventualmente della sua validita', cio' mi spinge ancor di piu' verso l'anarchia.
Saluti