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Re: SVILUPPO SOSTENIBILE EQUO. | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Sono pienamente consapevole che siamo governati dalla logica del mercato imposto dalle multinazionali che hanno raggiunto un potere economico, un fatturato che supera il valore del PIL di molti stati e che sono disposte a qualsiasi cosa per poterlo mantenere ed incrementare.
Non c'è alcuna "logica del mercato" dietro la commistione letale tra stato e multinazionali, solo il potere di un monopolio di imporre la sua volontà.
Non deve essere intesa come una imposizione, ma come una alternativa, al posto del denaro fornisco un po’ del mio tempo per lavori di utilità sociale.
Se è un obbligo, non può essere inteso diversamente. Tra l'altro non vedo nessuna differenza tra il fornire tempo (e fatica) o denaro: il denaro richiede tempo e fatica, per guadagnarselo.
So che ci sono alcuni condomini che cercano di gestire al meglio gli spazzi in comune creando occasioni di aggregazione, dove ogni inquilino fornisce la propria prestazione in base alle proprie capacità per svolgere lavori condominiali, ottenendo due risultati un risparmio sulle spese condominiali ed una occasione di stare insieme che aiuta a conoscersi meglio.
I condomini firmano un contratto, volontariamente. E possono rescinderlo in qualsiasi momento, qualora i termini non venissero rispettati.
In merito agli aiuti per i paesi del terzo mondo so benissimo che la maggior parte sono una farsa, una presa in giro, da una mano dai 10 e con l’altra prendi 100.
Non hai compreso bene l'intervista all'economista africano che ho postato: il problema non sta tanto nel fatto che qualcuno dia 10 e prenda 100 (chi e come, tra l'altro?), quanto negli aiuti in sé, che distruggono l'economia e il futuro degli stati a cui sono diretti, oltre a foraggiarne le corrottissime burocrazie di stato.
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