Ma cosa succede all'uomo sedotto dal potere e che si sente "intoccabile", semplicemente non ascolta, non dà retta a chi considera inferiore, perchè è già corrotto.
Se fosse solo cosi' non sarebbe malaccio: basterebbe che non si sviluppasse la sindrome del superuomo in chi e' al comando e zacchete Prealbe sarebbe riuscito ad instaurare la sua societa' di illuminati al timone.
E' molto peggio.
Il fatto e' che il subalterno non parla e quando parla non dice la verita', perche' se dice la verita' e' in un mare di guai. Se e' troppo sveglio sara' visto come un competitore ed isolato o discriminato, se non lo e' abbastanza verra' ignorato dopo la prima cazzata e discriminato, se critica spesso (a ragione) verra' classificato come rompicoglioni e discriminato. E' chiaro come mai tutti i capi e capetti finiscono circondati da leccaculo: non esiste in realta' altra possibilita' e lo sidice non in base a fumose teorie sulla natura umana che lasciano il tempo che trovano, ma bensi' in base alla logica - leggere Parkinson's Law, per esempio, se non si hanno abbastanza esperienze di prima mano (vedrai, prealbe, quando comincerai a lavorare.....).
In una struttura gerarchica, percio' le comunicazioni sono sempre interrotte in ambo le direzioni, e si finisce per avere conflittualita', gente che rema contro e capi convinti di avere sempre a che fare con delinquenti idrocefali e traditori dei quali non potra' percio' curarsi di meno. Citazione:
Mica si sta parlando dell’Imperatore dell’Universo, che diamine. Se io parlo di “gerarchia” e quello che viene recepito è “Imperatore dell’Universo”, allora: 1) Si capisce perché Pike un post si e l’altro pure parla di “flames” 2) Ho ragione quando dico che c’è un pregiudizio culturale in merito 3) Bisogna rilassarsi e riallineare i dizionari
Stai effettivamente parlando dell'Imperatore dell'Universo, e' dall'inizio che ti moccolo contro e non l'hai ancora capito: l'Imperatore dell'Universo e' esattamente al termine del tuo percorso logico. Ora capisci anche perche' la prendo come la prendo: non c'e' un pregiudizio culturale, c'e' un pregiudizio dettato dal fatto che si sa fin troppo bene, praticamente, dove si va a finire, e sebbene il riallineamento dei dizionari sia d'obbligo - ma se continui a dare del deficiente ai tuoi interlocutori 7 volte per ogni intervento dicendo che non capisci, sara' dura - non ci si puo' rilassare con qualcuno che arriva e ci ripropina la merda che ci ha soffocati per tutta la vita "perche' ci ha meditato tanto" come una cosa ottima e risolutiva.
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