meritomioCitazione:
x Franco 8
-citazione-
" come spieghiamo le onde radio che non vediamo e non sentiamo?
Mi pare che st'analogia non vale una ceppa!"
la prova dell'esistenza delle onde radio e' arrivata attraverso l'intelletto umano.
Dobbiamo pensare che l intelletto umano sia onnipotente o meglio, se consideriamo la scienza come un ente nato dalla mente umana , questo potrebbe non aver limiti?
-citazione-
La vogliamo finire o no di considerare gli atei dei "deficienti" !!! (nel senso che "deficitano", che non si pongono le domande, che non "vedono" , "gli agnostici non si pongono il problema.." ecc.ecc. ecc. .. ) (!!!)
Discussioni infinite per essere sempre al punto di partenza."
Mai pensato che i non credenti siano deficenti, lo hai pensato prima tu.
In ogni non esiste piu'sordo di colui che non vuole sentire.
Per chiarire:
Rappresentare, paragonare l'ateo senza fede al cieco senza vista non è accettabile.. corrisponde a quella idea del "deficiente" (leggila alla lettera nel senso etimologico e non nel senso comune ) che è da rifiutare (dal mio punto di vista) ed infondata completamente (da tutti i punti di vista).
(Il cieco è "deficiente" in quanto manca del senso della vista. Ciechi e sordi, sanno bene di esserlo... Diversamente vale per l'ateo, cui non manca nulla di evidente. Come abbiamo visto, non manca l'intelletto, non manca la virtù, non manca l'amore per il prossimo e oltre...
L'unica cosa si dice che manchi è -sarebbe- la "fede"....
Poiché, intellettualmente, non è chiaro cosa sia, questa "fede"... diventa tutto un discorso infondato... autoreferenziale, il solito serpente che si mangia la coda.
Il cieco e il sordo hanno comunque altri sensi che gli permettono di controllare e immaginare quel che non vedono e non sentono.
Puoi dire che era solo un paragone per dare l'idea... ora io dico che l'analogia è una forzatura fuoriviante...
Non solo è una forzatura logica, non è solo falso fino a prova contrario, ma è anche, come dire?, anche lievemente offensivo (nel senso che si arriva a pensare l'ateo come uomo "incompleto"... visto che la fede sarebbe "prerogativa e caratteristica" umana....)
(Senza offesa, ovviamente, per i ciechi e per i sordi, per i quali è chiara, non volendo essere ipocriti, in cosa si concretizzi la loro "deficienza"....)
Ora... non avrai pensato che gli atei siano "deficienti" nel senso comune , ma, ripeto:
- pensare che il credere in dio sia una caratteristica, prerogativa fondamentalmente umana.. che addiritttura distingue l'uomo dall'animale; e
- paragonare l'ateo al cieco;
porta logicamente a queste conseguenze...
Si arriva a pensare, come tu stesso hai detto: "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". (Appunto dico io, C.V.D. !)
Il cieco e il sordo, "sanno" intellettualmente cos'è la vista e cosa è l'udito.
Sanno di esser ciechi ed esser sordi. Compensano in buna parte le mancanze con gli altri sensi e "sentono" la stessa realtà (i ciechi percepiscono gli stessi oggetti che gli altri vedono, i sordi sentono le vibrazioni relative a certi suoni che gli altri dicono odono...)
Si sà invece "intellettualemte" cosa sia la "fede"?
No, pare di no. L'intelletto, giustamente limitato (come tutto fino a prova contraria è limitato) si dice non arriva a comprenderla.
Ma allora?! ....