Citazione:
prima o poi sei ricondotta alla scelta tra te e loro (i poveracci). Una comoda scusa tra le tante che ti vengono offerte precotte, e via, ci si sciacqua la coscenza (e la memoria).
Il problema è che quella che definisci "scusa", o pretesto, è la pura realtà, e a meno che non si operi una netta distinzione tra ciò che è essenziale alla sopravvivenza e tutto (il troppo) ciò che invece è superfluo, difficilmente si arriverà a comprendere quanto parallelamente a ciò che si crede sia il "benessere" si stia acconsentendo anche alla distruzione e all'assuefazione graduale ad essa.
E, consentimi, un approccio meno
ascetico al problema sarebbe da ricercare non tanto nel concetto di "scelta tra me e loro", quanto nel riconoscimento del fatto che un "diritto" (mi si passi il termine) diventa un abuso se ad usufruirne è solo una parte.
Sollevi un argomento importante, spinoso e necessario, sicuramente. Ma se non basta fare il punto della situazione, e passare attraverso il senso di colpa è stupido quanto poco concreto (sono d'accordo), l'unico sbocco possibile lo intravedo nella possibilità di informazione circa lo stato delle cose, ed il suo "rifiuto".
Un post avvilente, lo so.