Benissimo. Ma allora, se in un mondo di stati sovrani, agli apolidi non vengono riconosciuti diritti, cos'è meglio eliminare? Il diritto ad essere apolide, o gli stati?
Perché alla fine, non è mai esistito uno stato od un regno che questi diritti li abbia riconosciuti a tutti. E del resto, non appena un gruppo viene elevato in una posizione dalla quale dispensa diritti e doveri, la differenza tra questi uomini e tutti gli altri è sancita irrevocabilmente. È persino un po' ingenuo - a questo punto - aspettarsi giustizia.
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