Dal film "Giu' la testa " (
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« La Rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La Rivoluzione è un atto di violenza » .
Il discorso è un altro: è inaccettabile che gli inevitabili cambiamenti sociali che il divenire storico crea richiedano un tributo di sangue.
I cambiamenti sociali che il divenire storico crea ed impone devono avvenire seguendo i binari della democrazia sic et simplicter senza prevaricazioni e senza violenza: questa è la sostanza della lezione del travagliato secolo appena trascorso.
La violenza, con tutti i suoi sofismi del doppio torto al contorno (in gergo "rappresaglie"), deve essere solo e soltanto un brutto retaggio del passato.