e giusto per aggiungere qualcosa sul software.
caso microsoft, hanno un codice sorgente che autorità garanti dell'imbecillità popolare vogliono fargli rivelare, ma perchè, l'idea dell'OS può essere copiata, e tanti lo fanno, e MSFT stessa ha copiato l'idea passando da dos a windows, ma il codice sorgente di windows che ha vinto sul mercato lo ha la microsoft e ha tutto il sacrosanto di tenerselo stretto senza rivelarlo a nessuno (come fa la coca cola con la sua formula, però c'è la pepsi che a me fa schifo però vende uguale e tanto). monopolio temporaneo di libero mercato, che dura fintanto che non arriva qualcuno a scalzarlo. e presto o tardi qualcuno arriva sempre! spesso quel qualcuno è più piccolo, flessibile, innovativo. In quel periodo di tempo il consumatore sarà stato il vero beneficiario del monopolio naturale sempre che poi il copy non protegga (come fa) le copie "illegali" di windows
oppure youtube profumatamente appena comprata ieri da google. l'idea c'era già su google stessa, ma i ragazzi di youtube hanno fatto le cose meglio, e hanno vinto ugualmente contro un colosso tale.
tutto sommato nel caso del software mi sembra che la difesa del copy regga ancora meno dei casi musica cinema libri. la gente in gamba oltre la gloria del primo arrivato riesce anche a farci un ritorno economico sufficiente (o più che sufficiente) per campare. e poi nel campo delle idee diciamocelo, la passione, l'arte fine a se stessa, è il vero movente di ogni artista. via i cialtroni e dentro solo le persone che sanno produrre idee valide... da far copiare a volontà.
my humble opinion in tutto questo, contrastata come già detto anche da amici non meno libertari di me:
come scrive infatti Kinsella nel saggio citato a pag 8: "libertarian views on IP range from complete support.. to outright opposition to IP rights"... "Pro-IP arguments may be divided into natural-rights and utilitarian arguments".
pag 11 e 12 On the other hand, there is a long tradition of opposition to patent and copyright. Modern opponents include Rothbard, McElroy, Palmer, Lepage, Bouckaert, and myself. Benjamin Tucker also vigorously opposed IP in a debate in the nineteenth century individualist-anarchist periodical Liberty. These commentators point out the many problems with conventional utilitarian and natural-rights arguments given to justify IP rights. These and other shortcomings of standard pro-IP arguments are surveyed below.