Bravo MM87. La correlazione non è dipendenza. La correlazione indica solo che due fenomeni si muovono nello stesso modo (manifestazione della malattia e presenza del virus, sempre che in questo caso sia presente ma è un altro discorso). Infatti, l'osservazione dei due fenomeni insieme può semplicemente voler dire che gli stessi dipendono da una terza variabile sconosciuta o che la presenza del virus sia semplicemente un effetto della malattia. Come vedi, dunque, è molto più importante avere un modello, una teoria coerente in sè che non l'osservazione sperimentale. Dobbiamo prima "immaginare" in maniera logica e coerente in sè i meccanismi che determinano l'insorgere della malattia. In pratica, è l'intuizione che ci guida alla verità. Nel caso dell'AIDS, come è possibile che la malattia si sia originata dapprima in determinati strati della popolazione, pur avendo come veicolo il sesso ed esistendo al mondo tantissimi bisessuali? I virus non sono razzisti... Ciò rende la teoria HIV incoerente, parziale, valida solo nel mondo homosex, poco elegante come deve essere qualsiasi teoria valida. Tant'è che molti sieropositivi vivono da 20 anni benissimo e senza AZT, anzi la sopravvivenza media tra i trattati con AZT è inferiore a quella dei non trattati. Dunque, è fondamentale costruire una buona teoria (come quella delle Stringhe che unifica visioni parziali e otto/novecentesche) perchè se non riusciamo a spiegare il Tutto, allora vuol dire che il modello è sbagliato, fuorviante. Sempre.
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