moment! moment! inanzitutto il dialetto "fiorentino" perchè quello è stato preso a modello per la costituzione di una lingua italiana non è un prodotto autoctono. Bisogna far risalire tutto al cosidetto filone medioevale "dell'amor cortese" che veniva espresso in francia nella lingua d'Oc e Oil. Subito dopo le persecuzioni religiose nei confronti dei valdesi e le crociate emesse dai papi per estirpare questo filone poetico "il quale poneva chiaramente la donna su un piano superiore allo stesso Dio", i trovatori vennero accolti nelle corti possiamo cosi dire più "progressiste d'europa". Federico II ne era il campione e percị molti esponenti provenzali affluirono in sicilia, contagiando la corte di allora dove i poeti locali presero a rimare seguendo gli schemi della lingua d'Oc, che in seguito si mescolarono con l'idoma autoctono per dare vita a il volgare-palermitano. Questa corrente venne ripresa sul finire del XIII secolo dai poeti toscani che dettero vita al "dolce stil novo" tra i cui esponenti c'erano Dante Alighieri,Lapo Gianni e il Guido Cavalcanti. Nel suo "De vulgari elocventia" Dante mette a risalto la completa maturazione del volgare rispetto al latino, ma a mio modesto parere si poteva estendere l'idea anche a tutti i dialetti in quanto erano usati correntemente tanto quanto il toscano. Quest'ultimo venne mutuato per la formazione dell'Italiano (e forzatamente imposto alle popolazioni) solo per opportunismo e per utilizzare la fama mondiale dell'Alighieri in modo da legittimarne l'uso.
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