Segnalo questo vecchio articolo sempre attuale. Dal quale ho riportato alcuni brevi stralci...
Gennaio 23, 2005
Igiene al posto della morale: il nuovo nazismo
di Giuseppe Genna Non so se ve ne siete accorti, ma so che se non ve ne siete accorti siete come il Dustin Hoffman di Rain Man: autistici sganciati dalla realtà. E' in atto da settimane un'esplosione di nucleo psicotico collettivo, che condiziona le semivite degli italiani, compulsivamente dediti ad accogliere in se stessi il messaggio di un ministro che vieta il fumo e si propone di "misurare la pancia agli italiani".
Sono vicende grottesche che fanno il paio con le adunate di puberi paraciellini neoconservatori in Usa, milioni di giovani che ritengono significativo sacrificare l'imene e il prepuzio in un momento opportuno e prestabilito dell'esistenza.
Un'ideologia neopuritana si segnala in atto, nell'occidente che si autoproclama liberale, un movimento ben noto agli annali delle tragedie storiche: sostituzione della forza morale (cioè della potenza dei possibili umani) con un sistema morale, nello specifico di carattere igienico.
Quando ciò succede, si stanno preparando olocausti. Tranquilli, però: non è il caso di oggi - l'olocausto non si sta annunciando, lo stanno già perpetrando un po' ovunque, tranne che sotto casa vostra.
Ciò che denuncio è che dietro il divieto al fumo in locali pubblici si agita un moloch ingovernabile e antiumano: la devastazione di voi stessi, fumatori o non fumatori che siate.
[…]
L'esplosione imbecille che si misura in questi giorni in ogni bar e ristorante e casa privata è un fumus: persecutorio. Persecutorio di chi? Dell'idea stessa di uomo. Come dicevo, non è qui questione delle eventuali cellule metastatiche in sede polmonare: chi qui scrive è un accanito fumatore, quasi un chain smoker.
Il problema ben più profondo che si sta delineando ai nostri occhi è un altro: l'idea di una vita igienizzata è totalmente irrealistica, nel momento in cui si vive sotto quello che Antonio Moresco emblematizza come "il cielo di merda", mentre emissioni gassose di ben altro spessore vanno a infestare non un bar ma l'intero pianeta, mentre schizza a livelli mai visti il consumo di psicofarmaci di terza generazione e tra poco di quarta, mentre le percentuali di sostanze tossiche che si sorbiscono bevendo un sorso d'acqua da un rubinetto di città sono tacitamente al di là di ogni norma salutare,
mentre i crittogamici intridono le bucce delle mele di serra rivendute insipide nei supermarket, mentre il radon vagola per l'aere nettato dai nicotinici nelle casette da neoproletari di tutti noi, mentre i potentati nicchiano davanti ai protocolli ambientali, mentre le medesime società che enunciano principi fintamente salutistici vanno a sterminare popoli e a spargere sangue e indegnità
.[….]
L'atteggiamento terroristico che viene ormai estesamente utilizzato quale strumento di controllo sociale non è paura diretta, esperienziale. E' la paura come anticipazione della paura. Un'esplosione in metropolitana nell'ora di punta causa panico e sgomento: questa è paura esperienziale. Inoculare il terrore che arrivi il momento in cui avremo terrore è diverso: è una paura atmosferica, ubiquitaria, fumosa, anticipatoria. Ed è il metodo con cui un governo imbelle viene a dichiararci che ci verrà il cancro per colpa delle sigarette. Centrare l'attenzione sulla sopravvivenza, e non sulla vita, è una vecchia tattica del potere.
[…]
Per questo motivo, eccovi un esempio di bassa letteratura: bassa, ma istruttiva e divertente. A scopo puramente propedeutico, per tentare di fare comprendere cosa io intenda quando avviso della possibilità che questo negazionismo igienista si trasformi in religione e manifesti la sua radice veracemente metafisica, riporto qui i punti qualificanti del movimento Alcolisti Anonimi.
E' un canto al Potere Superiore, al Pensiero Unico Ineffabile E Per Ciò Ineffato. E' anche una barzelletta, e si può ridere, ricordandosi però che nel cuore del comico si annida l'assalto del tragico. Ecco a voi, dai manuali degli Alcolisti Anonimi,
I Dodici Passi 1) Abbiamo ammesso di essere impotenti di fronte all’alcol e che le nostre vite erano divenute incontrollabili.
2) Siamo giunti a credere che un Potere più grande di noi potrebbe ricondurci alla ragione.
3) Abbiamo preso la decisione di affidare le nostre volontà e le nostre vite alla cura di Dio, come noi potemmo concepirLo.
4) Abbiamo fatto un inventario morale profondo e senza paura di noi stessi.
5) Abbiamo ammesso di fronte a Dio, a noi stessi e a un altro essere umano, l’esatta natura dei nostri torti.
6) Eravamo completamente pronti ad accettare che Dio eliminasse tutti questi difetti di carattere.
7 Gli abbiamo chiesto con umiltà di eliminare i nostri difetti.
8) Abbiamo fatto un elenco di tutte le persone cui abbiamo fatto del male e siamo diventati pronti a rimediare ai danni recati loro.
9) Abbiamo fatto direttamente ammenda verso tali persone, laddove possibile, tranne quando, così facendo, avremmo potuto recare danno a loro oppure ad altri.
10) Abbiamo continuato a fare il nostro inventario personale e, quando ci siamo trovati in torto, lo abbiamo subito ammesso.
11) Abbiamo cercato attraverso la preghiera e la meditazione di migliorare il nostro contatto cosciente con Dio, come noi potemmo concepirLo, pregandoLo solo di farci conoscere la Sua volontà nei nostri riguardi e di darci la forza di eseguirla.
12) Avendo ottenuto un risveglio spirituale come risultato di questi Passi, abbiamo cercato di portare questo messaggio agli alcolisti e di mettere in pratica questi principi in tutte le nostre attività.