CitazioneLe proscimmie, che sono i primati più antichi, si evolvettero circa 65 milioni di anni fa da mammiferi notturni che vivevano sugli alberi, si cibavano di insetti e assomigliavano agli scoiattoli. I primati erano in gran parte insettivori o vegetariani e si cibavano di noci, frutti e piante. A volte quando non trovavano più cibi sufficiente sugli alberi, essi scendevano a terra e assumevano una posizione eretta per qualche momento, per poi tornare alla posizione iniziale, come fanno ancora oggi i babbuini. Ma questa capacità di poter rimanere in posizione eretta anche per poco tempo rappresentò un forte vantaggio selettivo, poiché quella posizione liberava le mani per raccogliere cibo, gettare pietre o afferrare bastoni per difendersi.
A poco a poco i piedi si appiattirono, l’abilità manuale si accrebbe e l’utilizzo di strumenti primitivi e di armi stimolò la crescita del cervello. Da alcune proscimmie si evolvettero le scimmie e le scimmie antropomorfe. La linea evolutiva delle scimmie si biforcò da quella delle proscimmie circa 35 milioni di anni fa. E circa 20 milioni di anni fa la linea delle scimmie antropomorfe (o pongidi) si distaccò da quella delle scimmie. E solo dopo altri 10 milioni di anni comparvero i nostri antenati più prossimi, le grandi scimmie antropomorfe, come orangutan, scimpanzé e gorilla.