Trovo insidioso, e politicamente strumentale, il fatto che si sia mediaticamente riusciti a separare i fatti di Genova da quelli di Napoli, come se si stesse utilizzando la morte del povero Carlo per tracciare una linea di separazione tra le responsabilità di due governi che, nelle due occasioni, gestirono le due piazze.
Di fatto, una tale demagogica mossa credo che sia esplicativa di un preciso intento: scagionare la coalizione politica attualmente al governo, scongiurando ogni considerazione circa la possibilità che Napoli e Genova fossero entrambe la conseguenza di un unico esperimento "repressivo".
A Napoli, letteralmente CHIUSI in una piazza. A Genova, letteralmente CONDOTTI in un luogo dove poi poter dimostrare che quell'epilogo era inevitabile.
A questi signori che si ostinano (consapevolmente o meno) a separare nettamente i due eventi, compresi coloro che ne hanno fatto personalmente le spese, bisognerebbe ricordare che "non esistono poteri buoni".
E qui, "Sintesi delle dichiarazioni delle parti lese raccolte dai PM Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati nell'inchiesta sugli abusi di BOLZANETO."
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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