Citazione:
Secondo te gli antichi fabbricavano miti per rendere più interessante lo studio dei moti celesti? Non lo trovi un po' assurdo? Mi spiegherò meglio in seguito.
Non ho detto che era per renderlo "più interessante", o comunque non solo tale. Con "meno arido" si intende qualcosa che, essendo meno ricco di riferimenti numerici diretti (o meglio, non certo tavole astronomiche, ma trasposizioni di moti in chiave discorsiva), risultava meno "pesante per la mente". Ti ho fatto l'esempio del mito di Orione, che è sicuramente più facile da ricordare di una lista astronomica. Senza contare che non è nemmeno detto che la formulazione dei miti fosse comunque esclusivo appannaggio di classi sacerdotali (ad es. tra i greci).
Citazione:
Esistono altri numeri di forte significato astrale.
Quali fra i tanti? 3, 6, 12, 18, 24, 54, 72, 108....?
Citazione:
Perché in tutti i luoghi e in tutte le epoche si é ricorso così sovente al numero 7? Perché il numero 7 ha un significato "polare"!
E sulla base di quali evidenze storiche Guenon può aver asserito ciò?
Citazione:
Appunto, stop. Loro studiavano il moto degli astri con lo scopo di predire il futuro. I miti (alcuni) contenevano le chiavi per effettuare le predizioni. Che tu creda nell'astrologia è irrilevante. L'importante è che ci credessero loro!
Mi pare d'aver detto la stessa cosa, con parole diverse. Quindi?
Citazione:
Perché pensi che la grande diffusione del mito sia a favore della tua tesi e non della mia?
Perchè ne ho le fonti, svariate, concordi. Tu apporti soltanto Guenon.
Citazione:
Sarebbe come dire che le persone sono molto più interessate all'astronomia che all'astrologia. Ancora oggi sono sicuro che non è così.
No guarda, scusa, ma non ti seguo più, in questo modo. Mi sfugge la relazione tra ciò che ho detto e questa tua affermazione sull'astrologia/astronomia.
Citazione:
Il problema è un altro, se mi permetti, ed è un problema scontato: è che le nozioni ti provengono da un altro che scrive su un forum, non da qualche "autorità" che scrive sui libri...
Citazione:
Trovami qualcuno che scrive sul forum le stesse cose che scrivo io. Per me Guénon (di cui ho letto i libri) è un autorità, ma tu non lo riconosci, come io non riconosco molte delle tue.
Si stava parlando di me. IO sarei quel qualcuno. Stavo dicendo che tu rifiuti perchè queste idee non ti provengono da Guenon e simili, ma da me.
Guenon è un'autorità in quale campo? Chi lo riconosce? C'è qualche università che lo ritiene degno oggetto di studio? Ciò che ha scritto ha forse avuto approvazione o eco di conferma da parte di istituzioni e persone sicuramente più preparate? O magari si pensa che l'aver scritto 100 volumi sia condizione necessaria e sufficiente per essere attendibile?
Ed il negare la validità di autori che costituiscono la viva voce di conferma di come la pensavano in passato su questo caso specifico, ti pare una cosa ammissibile e razionale? E per quale motivo? Per il partito preso che non concordano con Guenon? O perchè te le apporto io od altri utenti del forum, e non qualche "sommo maestro" di "discipline" anonime?
Citazione:
Però il rispetto delle autorità non ti esime dall'essere logico.
Molti di voi parlate di "rispetto", che si dovrebbe avere nei confronti di persone di cui non si riconosce la validità, specie in certi settori specifici, nei quali posso rispettare Neugebauer o Faulkner, studiosi veri ed universalmente riconosciuti, ma non certo Guenon (di cui, sinceramente, mi frega ben poco, dato che appunto non è ritenuto un'autorità "la dove si conta"; potrei leggere Guenon tutt'al più per passatempo, ma non nell'idea che potrebbe offrirmi una visione più vera di quella accertata tramite fonti più complete, serie ed accreditate).
Citazione:
Affermare che gli antichi creassero i miti per "vivacizzare" una materia arida significa disconoscere le regole attraverso le quali si diffonde la scienza. Se la scienza, da quando è vecchio il mondo, ha utilizzato il linguaggio geometrico e matematico per spiegare certe conoscenze, è perché quello è il linguaggio da utilizzare, per quanto arido possa sembrare. Il linguaggio simbolico ha lo scopo di diffondere altre conoscenze. Oltretutto anche la matematica e la geometria sono simboliche e a qualcuno piacciono così come sono. Io stesso, preferisco utilizzare, ove possibile, il linguaggio geometrico-matematico. Non sarà divertente, ma è molto preciso ed efficace.
Il fatto che per te non sia "logico", non implica che non lo fosse per chi li costruisse in quel modo. Se dovessimo giudicare gli antichi in base ai nostri metri, dovremmo poter affermare che quel che valeva per loro quanto ad utilità di una data cosa, dovesse valere anche per noi, che siamo espressione di una società più evoluta perlomeno dal punto di vista tecnologico e mediatico. E non avrebbe senso; erano come noi, ma non la pensavano come noi, poichè i loro limiti tecnici erano altri.
Nei miti CI SONO riferimenti matematici, solo che sono CIFRATI e METAFORIZZATI.