Citazione:
a radicatezza, la diffusione non sono pero' sinonimi di veridicita'. Siamo d'accordo su questo, no?
Certo, ogni epoca ha le sue certezze e nonostante le religioni sempre presenti, in occidente attualmente la spiritualità ha una scarsa considerazione e la religione nella maggioranza della gente é abitudine e paura del niente, si vive per lo più in un agnosticismo, ateismo e materialismo, sia ben chiaro non è una critica, solamente che la certezza radicata oggi è questa, il pensiero empirico domina i settori principali della realtà e nonostante questo non vuol dire che il pensiero empirico e scientifico sia per forza l'unico possibile, quindi d'accordo con te su questa considerazione, la maggioranza non è sinonimo di veridicità.
Se però qualcosa è radicato nell'uomo, in ogni uomo, se questa eterna insoddisfazione che prima o poi raggiunge tutti esiste allora bisogna discuterne.
Chi come te vedrà questa aspirazione verso l'alto come un pretesto per sfuggire alla grigia e razionale realtà, chi come me che vede questa aspirazione come un motivo di ricerca e miglioramento e di andare oltre a questa realtà e che volente o nolente ha influenzato anche il pensiero ateo, perchè solo con la razionalità e senza quel mondo delle idee che tanti filosofi hanno stabilito, non si va avanti, senza la fantasia noi siamo solamente macchine che producono. Dalla parte irrazionale fantasiosa e creatrice della menteche sono nati i migliori ideali e invenzioni dell'umanità e quella parte a mio parere è ancora poco esplorata dalla scienza.
Tu nel tuo discorso però affermavi che coloro che "credono", fanno lo stesso gioco del credente, giocano nella stessa "casa base del religioso",cosa non vera, perchè il religioso ha la fede e le sue certezze, mentre chi ne è fuori ma comunque non è ateo, compie un processo di ricerca che è fuori da ogni fede e certezza e che si costruisce giorno per giorno. Io non mi reputo un credente e come me tanta altra gente eppure non sono neanche ateo.
Citazione:
l'idea di divinita' ha creato le religioni. Le religioni hanno diffuso l'idea di divinita
l'idea di divinità non ha creato le religioni,perchè vi sono tanti popoli che hanno in loro l'idea di divinità eppure non si sentono costretti a creare una religione ed esempi nel passato dell'umanità ve ne sono tanti.
La religione nasce per un esigenza di potere e di controllo della parte spirituale dell'uomo che è presente in ognuno, dal più credente al più ateo, certo non è solo un'esigenza di potere, ma anche di sistematizzare e dogmatizzare questa idea per renderla più semplice e controllabile, quindi la religione è anche un bisogno di certezza come lo è anche la scienza che a mio parere è la religione del 2000 e se parlo di scienza come religione mi riferisco a quelli che pensano che essa può dare tutte le risposte e risolvere ogni cosa.
Citazione:
perche' sposta ad un livello inferiore i contenuti della discussione sull'origine della vita, creando di fatto un recinto che ingabbia credenti e non credenti
io vedo questo pericolo in una parte della scienza che se ne lava le mani e se ne esce con la frase comoda comoda per tutte le occasioni, non diversa da quella "dio ha creato il mondo in 7 giorni" e cioé: "tutto è nato per caso, l'universo é nato casualmente", anche questa è una frase accomodante, almeno per me, anche perchè stesso l'uomo dimostra come un sistema un qualcosa di complesso non si generi mai casualmente.