banditCitazione:
non seguo comunque l'accostamento di questo caso a quelli dei bambini che muoiono nelle guerre o per fame. non si tratta di distanza, ma di un altri fattori che fanno differenza (dal mio punto di vista).
Infatti,credo che la distanza c'entri molto col ritenere quegli episodi "lontani" da noi,perchè le distanze sono soprattutto nelle nostre teste.
Tu dici che non ti riconosci in questa affermazione,giusto?
Come chiunque non vi si riconoscerebbe,fintanto che qualcosa di molto più vicino a noi non devia la nostra attenzione dallo scorgere il "comune denominatore" di un'unica logica di violenza che è alla base dell'uccisione di un singolo individuo come di interi massacri.
Gli unici fattori che fanno la differenza,sarebbero negli autori del gesto.
Banda di assassini o eserciti,entrambi,autori o esecutori, sono al servizio di una logica del "profitto",del possesso.
Solo che noi riusciamo a vedere solo la "ragione di stato" con cui infarciscono i loro sporchi progetti,siamo pronti a ritenere che un massacro di guerra sia da ritenersi differente dal delitto di provincia per il solo fatto che esprime una situazione "politica",giustificandola nostro malgrado,senza nemmeno accorgercene.
Così come riusciamo a vedere nell'omicidio perpetrato da alcuni bastardi solo una motivazione delimitata alla "individuale" scelta di arricchirsi ai danni di chiunque.
E non arriviamo a percepire il "lavorìo" alla base delle loro motivazioni e dei loro gesti.
Ciao.