Citazione:
Vulcan -citazione-[... il concetto di rieducazione comprensione ed apertura mentale o affini nasconde di fatto un debolezza strutturale della nostra società. Questa a mio avviso non ha soltanto il compito di ricondurre l’essere umano verso un vivere “decente” ma anche quello di isolare colui il quale da questo vivere decente se ne discosta sensibilmente ed in modo a volte irrecuperabile. ...] florizel/ Non sono d'accordo,Vulcan.Episodi del genere sono proprio figli di questa società,abbrutita fin nel midollo,in cui il "controllo" è affidato ad istituzioni che della violenza e della superficialità hanno fatto il mezzo con cui arrivare ai propri scopi.
Il tuo auspicio prevede un cambio strutturale della "concezione" della VITA,nell'interezza delle sue espressioni.
Lo stesso ciampi si sta servendo in modo bieco dell'episodio,avrebbe fatto meglio a tacere.Non serve punire gli autori di un accadimento del genere,confinandolo nell'ottica di un "delitto isolato" senza riflettere sulla poca considerazione della VITA UMANA a cui lo stesso potere politico sembra ispirarsi,con i suoi "business",le sue guerre e la sua corsa al profitto.
Ciao Florizel
premesso il fatto che non sono per niente a favore della pena di morte … e non vorrei spero aver dato questa impressione..la mia riflessione và tutta in un’altra direzione:
“florizel / Episodi del genere sono proprio figli di questa società”…..
Io credo fermamente nell’autodeterminazione dell’essere umano, specie per ciò che concerne scelte individuali di pensiero e azione. Scelte che ci permettono di accettare o escludere in prima istanza ed esclusivamente nella sfera della nostra sola coscienza e conoscenza interiore indipendentemente dal contesto in cui interagiamo, percorsi capaci di far emergere ciò che di brutale e animalesco l’essere umano stesso, cela dentro se stesso e di cui imprevedibilmente è anche capace!
Vorrei quindi ribaltare il tuo ultimo concetto ( chiave del tuo intervento), sostenendo senza alcun dubbio che la società stessa, è al contrario espressione dell’autodeterminazione dell’ essere umano, che volontariamente ha inteso calarvi non solo i suoi aspetti più “nobili” ma anche quelli più perversi!
Questa è la unica società di cui l’essere umano è stato capace fino a questo momento di produrre, nel bene e nel male….oimè. Il resto appartiene esclusivamente ad un modello presunto e astratto perfettibile nella sua prassi!
certamente! … Poi essa stessa ha una ricaduta non contestabile sul comportamento dei singoli, dei gruppi e cosi via..come in un circolo vizioso!...
…tuttavia, individuare in essa come entità astratta l’emanazione principale delle cause, o attaccare essa come primaria propagazione di un comportamento perverso non solo significa rinunciare al concetto di autodeterminazione dell’essere umano , ma contraddittoriamente ed inconsapevolmente “attaccare” la sostanza stessa dell’essere umano come essere autodeterminato capace di scelte individuali consapevoli e coscienti!
Animali più evoluti, ma pur sempre animali, animali poco evoluti ma pur sempre capaci di scelte!
In questo senso, l’episodio del piccolo Tommaso và inserito in una sfera meno complessiva e contestuale di quanto tu intenda fare, meglio cioè in una ottica più ristretta dove il singolo individuo possa essere “osservato” nella capacità di discriminazione delle sue tendenze e ossessività interiori, soprattutto nel contesto di una libera scelta!
Specie se queste scelte positive o negative che siano, vanno poi a configurare e a creare i contorni di un certo tipo di società, in un contributo che si aggiunge poi come valenza a quello di tutti gli altri, a tutti i livelli!
…poichè se sono vere le tue osservazioni sulla “speculazione politica “ di una società a sua volta colpevole e che si erge come esclusiva promotrice di bene, mentre attenta dall’altra in modo opposto alla vita di bambini “vicini e lontani” (condivido) …
…è altrettanto vero che sostenere che questo episodio sia figlio di questa società è a mio parere una forzatura concettuale!
In linea con questo mio pensiero,confermo il fatto che il cambiamento della nostra società non può affatto prescindere, innanzitutto dalla conoscenza e coscienza interiore di ciascuno di noi, capaci di condurci in un profondo cambiamento della concezione della vita in tutte le sue espressioni ed in una diversa consapevolezza dell’essere umano nei suoi stessi confronti!
In fin dei conti ciò che la società è…. è esattamente ciò che noi siamo!
Tutto il resto può in taluni casi individuare la semplice ed inconsapevole ricerca di un alibi verso scelte non propriamente “felici”!
ciao
vulcan