nuovo messaggio audio di Bin Laden


riporto integralmente da rainews24.it




Dubai, 01-10-2010

Un nuovo messaggio audio del fondatore di Al Qaida, Osama bin Laden, è comparso su dei siti islamici. A scovare il messaggio è stato Site Intelligence Group, il centro di monitoraggio dei siti integralisti islamici. Il messaggio del capo di al Qaeda, insolitamente, non ha per oggetto la "guerra contro gli infedeli" ma i rischi legati al cambiamento climatico e alla carenza di cibo. Bin Laden distilla anche consigli agli agricoltori del Sudan, dove bin Laden abitò per diversi anni prima di viaggiare e insediarsi in Afghanistan. Il messaggio dura circa undici minuti ed è stato piazzato su diversi siti islamici.

"Ci troviamo di fronte al mese di Ramadan - afferma il terrorista saudita - che è il mese del Corano, della preghiera, del digiuno e del jihad. O musulmani i cambiamenti climatici stanno causando numerosi problemi e ci impongono di sforzarci di più nell'attività di soccorso dei più poveri e delle persone colpite da queste calamità rispetto al passato".

Il leader di al-Qaeda sottolinea inoltre come "le vittime di queste inondazioni e calamità siano di gran lunga superiori rispetto a quelle delle guerre condotte dai governi. Questi dovrebbero fare di più e invece investono tutti i loro soldi nei loro eserciti. In particolare i paesi della regione investono 100 mila milioni di dollari all'anno, senza fare nulla per la questione palestinese, mentre per loro la questione dei soccorsi è solo secondaria".

"Spendono solo l'1% dei loro bilancio per questo, per aiutare i poveri. Oggi stiamo assistendo invece a grandi alluvioni, in Africa ma anche in Pakistan con milioni di sfollati. Questo deve spingere tutte le persone misericordiose a muoversi e ad aiutare i fratelli musulmani in Pakistan coliti da una grande sventura". Osama Bin Laden invita quindi i musulmani ad aiutare i pakistani "che come avete visto soffrono notevolmente. Milioni di bimbi vivono in posti poco salubri bevendo acqua inquinata e questo fa aumentare il numero delle morti tra i bambini".