riposto qui il commento postato come OT altrove, con lo scopo di tenere aperto un canale di comunicazione sulla questione "riapertura discarica di Difesa Grande ad Ariano Irpino", perché dopo l' episodio "aggressione a Bertolaso" si è aperta da parte di politici e media una specie di caccia all'epiteto, per definire questa "gentaglia" che aggredisce un "rappresentante dello Stato", dimenticandosi opportunamente di citare i motivi veri alla base di cotanta reazione, veemente ed eccessiva quanto si vuole, ma giustificatissima.******
L'arroganza dello Stato predatore e dei media suoi servi ieri ha avuto l'ennesima manifestazione.
Ad Ariano Irpino, dove vivo, e dove tentano di riaprire una discarica CHIUSA e STRACHIUSA, in attesa da 3 anni di una bonifica promessa e mai vistasi, e sottoposta per sovrappiù a sequestro giudiziario, nell'ambito di un procedimento che vede indagate 25 persone per reati legati all'ambiente, ieri il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti Bertolaso ha avuto l'ardire di presentarsi in Consiglio Comunale per spiegare le ragioni di una "necessaria riapertura".
In una zona in cui c'è una vera e propria epidemia di tumori assortiti e di malattie tiroidee, esplose negli ultimi anni, si insiste per sversare in un luogo inidoneo, già martoriato, e che ha accolto negli anni una quantità di immondizia CINQUE VOLTE superiore alle capacità dell'invaso (1.300.000 tonnellate di materiali assortiti, tra cui anche residui di inceneritori, si sospetta da alcune analisi).
Questo signore arrogante viene da noi, e poi si meraviglia se trova ad accoglierlo un paio di migliaia di cittadini incarogniti che al grido di "buffone buffone" lo costringono alla fuga.
Una aggressione "cercata", se volete il mio parere, una provocazione, una sorta di "passeggiata sulla spianata delle moschee", necessaria per dimostrare al "mondo civile" che siamo un popolo ingovernabile, violento, abbrutito, e che solo la paterna e pesante mano dello Stato può intervenire contro cotanta grettitudine umana.
A riprova di ciò, l'eco spropositata (e falsa, in molti aspetti) che la vicenda ha avuto su tutti i media nazionali.
Studio Aperto, in particolare, TG noto per il suo equilibrio, ha addirittura parlato di "sassi e bottiglie" scagliati contro l'auto, ed a sentire loro sembrava che mancasse poco che l'auto venisse fatta a pezzi. Cazzate, puttanate.
Gli hanno tirato due calci nelle portiere e qualche foglio di carta appallottolato. Ma non è la "portata" delle violenze, che conta.
L'importante è che circoli la nuova parola d'ordine, "aggressione".
"Bertolaso aggredito", ecco, dice tutto, non è necessario altro.
E subito, arrivano a fiumi gli attestati di "solidarietà", e da chi poi:
1) da Bassolino, principale colpevole della situazione rifiuti in Campania;
2) da Prodi, che ha firmato prontamente il decreto di riapertura della discarica (sottoposta a sequestro giudiziario, con ciò commettendo anche un grave atto incostituzionale, in quanto l'esecutivo avrebbe emesso un provvedimento contrario ad un provvedimento giudiziario).
Questo è lo "Stato" che dovrebbe agire in nome dei cittadini.
Ci sarà un giorno in cui i maledetti "prolet" si renderanno conto che i veri padroni che serve lo "Stato" sono altri?
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Ariano come Serre come Venaus come Vicenza