E' stata assassinata a Mosca la giornalista Anna Politkovskaya, nota a livello mondiale per essersi sempre schierata in difesa dei diritti umani in Cecenia, criticando le posizioni del Cremlino. E' stata uccisa nel suo condominio, al centro della capitale russa, con quattro colpi di pistola, arma che poi è stata abbandonata sulla scena. A trovare il corpo nell'ascensore è stata una vicina.

48 anni, madre di due figli, la Politkovskaya ha fatto da mediatore nelle crisi del conflitto ceceno: come nel 2002, quando i guerriglieri separatisti presero in ostaggio circa 800 persone nel teatro Dubrovka di Mosca. Due anni dopo, la giornalista cercò di raggiungere la scuola di Beslan per partecipare alle trattative con i terroristi, che tenevano in ostaggio centinaia di bambini. Ma finì in ospedale, avvelenata da un the preso nell'areo.

A più riprese nella sua carriera, segnata da numerosi riconoscimenti internazionali, la Politkovskaya ha denunciato la violazione dei diritti umani da parte dei militari russi in Cecenia. A causa dei suoi articoli è stata anche arrestata e aveva affermato più volte di essere oggetto di minacce.

Fonte: EuroNews