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  Diritto al burka

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  •  audisio
      audisio
Re: Diritto al burka
#187
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Calvero, no.
Non la vedo la differenza visto che anche i microchip servono
"contro il terrorismo".
Inviato il: 8/10/2010 14:58
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#186
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Quando in Italia si potrà frequentare qualsiasi ambiente, sia pubblico che privato, indossando il casco integrale allora riterrò giusto che venga permesso l'uso del burka, non vedo che problemi ci siano, la legge è uguale per tutti.


Concordo.

E aggiungo.

A me pare, Manfred, che, in soldoni, qui si voglia fare salotto più di quel che già facciamo.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 5/10/2010 21:00
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Diritto al burka
#185
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
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Quando in Italia si potrà frequentare qualsiasi ambiente, sia pubblico che privato, indossando il casco integrale allora riterrò giusto che venga permesso l'uso del burka, non vedo che problemi ci siano, la legge è uguale per tutti.
_________________
Manfred
Inviato il: 5/10/2010 18:43
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#184
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

audisio ha scritto:
Calvero, mi spieghi la differenza tra l'obbligo del volto scoperto e
i futuri microchip che ci schiafferanno sotto la pelle?
La scusa sono sempre i "motivi di sicurezza"...


La differenza sta nel fatto che gli Agenti Accertatori che lavorano sul territorio, hanno un compito da svolgere ed è un compito di Polizia Giudiziaria. Lo vuoi negare Audisio? O vogliamo discutere se devono esistere o meno delle forze di Polizia in un Paese? ...perché se vogliamo discutere di questo, allora apriamo un dibattito e sarò lieto di dare la mia, cattivissima, opinione.

Ma, accettando l'ineluttabile fatto che le forze di Polizia servono anche a qualcosa, il loro compito è quello di avere la possibilità (garantita dalla costituzione) di poter lavorare sul campo con tutti i vantaggi possibili.
Visto che non sai cosa significa fare il Carabiniere o il Poliziotto, basterebbe comunque un minimo di empatica obiettività per comprendere che il Burqua potrebbe essere un problema di Ordine Pubblico (OP in gergo).

Mi spiace, ma i futuri microchip sotto cutanei non rientrano nell'analogia e non sono paragonabili al problema di OP sul territorio pubblico.

Quindi vediamo se si riesce a scendere a un piano pragmaticamente obiettivo della questione. Poiché se si risponde alla domanda se sia o meno un problema di OP, allora si può comprendere se la macchinazione politica in atto può essere bandita in nome della sua ipocrisia.


Citazione:


Per me il giusto è proprio il contrario:
sulle pareti nulla, perchè la scuola è di tutti, ma ognuno può indossare
o esibire ciò che vuole, fa parte dei diritti inviolabili della persona.


Fino al momento che non si manifesti un problema di OP
_________________
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Inviato il: 5/10/2010 15:06
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  •  audisio
      audisio
Re: Diritto al burka
#183
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
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Calvero, mi spieghi la differenza tra l'obbligo del volto scoperto e
i futuri microchip che ci schiafferanno sotto la pelle?
La scusa sono sempre i "motivi di sicurezza"...

P.S.: comunque, le norme che si stanno approvando in alcuni paesi
sono anche più estensive, tipo il divieto di portare con sè in classe
i simboli religiosi siano di vestiario o altro.
Cosa che poi si sposa con l'assurdo che la scuola stessa adotta un
simbolo religioso specifico e unilaterale come il crocifisso.
Per me il giusto è proprio il contrario:
sulle pareti nulla, perchè la scuola è di tutti, ma ognuno può indossare
o esibire ciò che vuole, fa parte dei diritti inviolabili della persona.
Inviato il: 5/10/2010 10:46
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#182
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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... io sto cercando risposte a una parte fondante della tematica sollevata e da cui DEVE discendere la discussione, che Audisio ha lanciato e ad essa in un modo o nell'altro bisogna rivolgersi:

Citazione:
La storiella dei luoghi pubblici in cui bisogna farsi riconoscere non
regge.
Primo, perchè se uno vuol delinquere in un luogo pubblico se ne frega
della legge.
Secondo, perchè anche l'obbligo di non coprirsi il volto nelle
manifestazioni è chiaramente fascista, in quanto facilita la schedatura
degli oppositori politici da parte del governo.
Insomma, impedire ad uno di entrare in banca con un casco da moto
è antidemocratico come la tessera del tifoso, la schedatura di Internet,
i documenti con le impronte digitali, i microchip e via dicendo.


Premettendo, e non tanto per fare un discorso di circostanza, che con questa asserzione, qui sotto, io concordo..

Citazione:
il burqa NON c'entra una beneamata, con tutte le menzogne snocciolate fin qui.


.. aggiungo anche che non ci vuole la fantascienza per comprendere questa banalità. Che soltanto le menti adombrate dai giochi mediatici e dalle morali finto/amorevoli, non possono (si legga, non vogliono) comprendere.

Ma le prime asserzioni di Audisio, e che sono quelle in tema, non sono precise.
E si rifanno a una domanda essenziale.

Il Burqa è una questione di sicurezza? sì o no?

se sì, perché? se no, perché?


ergo:

Citazione:
La storiella dei luoghi pubblici in cui bisogna farsi riconoscere non
regge.


Questa, ad esempio, è una cagata bella e buona. Nel momento in cui si vuole fare leva sulla questione e politicizzarla, allora si può tranquillamente affermare che è un modo per giocare vigliaccamente sulla questione, ed è indubbio. Ma in sé l'affermazione è infantile.

Si riesce ad essere più pragmatici?

POI


Citazione:
In secondo luogo, io vorrei, una benedetta volta, capire perchè ETICAMENTE si sente di condividere qualcosa, e nella sostanza dei fatti l'ETICA prende la via del cesso quando si tratta della "contingente" necessità di dover interpretare le motivazioni di "difesa della democrazia" dei soliti imbonitori.


... mi spiace ma non ho capito cosa vuoi dire o dirmi
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Inviato il: 4/10/2010 18:25
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#181
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il viso coperto è una questione di principio tesa a NON creare un precedente per cui si possa approfittare in mille e svariati modi ad approfittare di nascondere il proprio volto


Calvero, ti ci impegni a non capire lo SPECIFICO della questione, o davvero non capisci?

Io stavo parlando del "nemico islamico", per dirla con la propaganda del sistema.

CHIUNQUE si sia fatto saltare in aria, non necessariamente ha dovuto far ricorso al volto coperto.
CHIUNQUE abbia intenzione di suicidarsi in un attentato, non necessariamente si coprirebbe il volto.

Forse che vietare di coprire il volto conduce AUTOMATICAMENTE ad evitare presunti attentati dei presunti "nemici"?

O ad evitare che si possano lasciare ipotetici pacchi bomba da qualche parte?

O ad impedire chenonostante la facile identificabilità, le persone non possano CONTINUARE a coprirsi il volto? No, perchè se non vado errato è GIA' in atto, tale divieto. O no?

Non c'è nulla da fare: la risposta più sintetica, e più efficace, l'ha data Pike, finora: il burqa NON c'entra una beneamata, con tutte le menzogne snocciolate fin qui.

In secondo luogo, io vorrei, una benedetta volta, capire perchè ETICAMENTE si sente di condividere qualcosa, e nella sostanza dei fatti l'ETICA prende la via del cesso quando si tratta della "contingente" necessità di dover interpretare le motivazioni di "difesa della democrazia" dei soliti imbonitori.

Mistero.

Se devi, una risposta semplice, chiara e lineare.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 2/10/2010 20:36
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#180
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Se ti riferisci invece alla questione “sicurezza”, dico solo una cosa: MAI, ed ancor prima che scoppiasse tutta la propaganda contro il nemico islamico in casa “nostra”, quindi ancor prima che il burqa fosse tra le possibili “armi nemiche”, NESSUNO MAI si è fatto saltare in aria o ha attentato alla vita altrui ricoperto da uno scafandro.

Chiunque sia intenzionato e disposto a MORIRE nell’atto di ipotetici attentati, non credo abbia bisogno di coprirsi il volto.


Florizel, ti ci impegni a essere ingenua o fai orecchie da mercante? Propendo per la seconda.

In uno Stato ci sono delle regole che mirano in linea generale a prevenire situazioni per cui si deve in ogni modo evitare che chiunque possa approfittare del viso coperto.

Quanto questo Stato o meglio - Governo - si diletti nell'approfittare del suo potere vale in ogni campo. Magari allora, che ne dici?, cancelliamo anche il codice della strada?

Anche i fatti di via DIAZ sono una volontà politica. Per intanto.

Come nessuno ci verrà mai a dire che dietro al poliziotto che ha sparato in Autostrada e ha fatto la pelle al tifoso, c'era ben altro. E anche questo, in ogni caso, non può ledere all'istituzionalità delle Forze dell'ordine che hanno ogni sacrosanto diritto ad esercitare il potere dello Stato.

La domanda a cui, tecnicamente, per ragioni oserei dire morbose a questo punto è ancora la stessa: il BURQA è una questione di sicurezza sì o no?

Avanti con opinioni sintetiche: se sì, perché? se no, perché?

Ovviamente, sul discorso etico sono con TE.



Il viso coperto è una questione di principio tesa a NON creare un precedente per cui si possa approfittare in mille e svariati modi ad approfittare di nascondere il proprio volto, fosse anche per rubare la vecchietta della sua pensione
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Inviato il: 2/10/2010 18:12
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#179
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ho editato la frase...

... Qui un sacco di gente mi dice che "la Società Va Cambiata Rivoluzionata", però nessuno sembra porsi neppure lontanamente il problema di come farlo.


Mi dispiace, pispax, ma è mia opinione che enfatizzare i termini NON dimostra che quella legge possa anche solo cambiarle, le cose.

Continuare a discuterne implicherebbe da parte tua che affrontassi le questioni poste, non che ne capovolgessi i termini.

La vedo difficile.
Ma vedo difficile anche che ti possa continuare a prendere sul serio.

Almeno per quanto mi riguarda.
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Inviato il: 2/10/2010 16:25
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Diritto al burka
#178
Sono certo di non sapere
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florizel


Citazione:
Pispax, certo che, discorsivamente, c'è una certa disonestà a tirare fuori certe argomentazioni


Vorrei far notare che non le ho tirate fuori io.
Comunque hai perfettamente ragione: volevo dire la cosa che intendi tu, ma i termini che ho usato si prestavano a ambiguità.

Ho editato la frase.
Inviato il: 2/10/2010 15:48
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#177
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Qui un sacco di gente mi dice che "la Società Va Cambiata", però nessuno sembra porsi neppure lontanamente il problema di come farlo. Neppure di come INIZIARE a farlo.


Pispax, certo che, discorsivamente, c'è una certa disonestà a tirare fuori certe argomentazioni: poichè nell'affermare che "nessuno sembra porsi neppure lontanamente il problema di come farlo. Neppure di come INIZIARE a farlo" stai dando per scontato che quella legge abbia lo scopo che descrivi te.

Se parti da una premessa dandola per assoluta, e poi ti lamenti che è la stessa premessa che ti viene contestata, non vedo dove possa essere la discussione. Ti si DEVE darr ragione, e "contestare" solo gli aspetti marginali dell'argomento? O SI PUO' affermare che l'assioma stesso da te medesimo postulato COME PUNTO DI PARTENZA IMPRESCINDIBILE fa acqua da tutte le parti?

Dico "disonesto" con cognizione di causa, naturalmente, e non gratuitamente: SAI BENE che ti è stato chiarito per quale motivo (secondo le opinioni di alcuni) un provvedimento come quello anti-burqa NON potrebbe mai cambiare le cose, ma semmai contribuire a lasciarle così come sono, se non a peggiorarle.

Come al solito, IN OGNI DISCUSSIONE che fai hai la malsana abitudine di sostituire il metodo ai contenuti.

Molto male, soprattutto in un sito dove una volta...
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Inviato il: 2/10/2010 15:05
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Diritto al burka
#176
Sono certo di non sapere
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Makk


Citazione:
Forse ti seccava la contemporaneità della minkiata-feroci-terroristi con la minkiata-liberiamo-le-donne-dal-burqa, chissà: fatto stà che l'hai negata.


Più semplicemente, se una cosa ritengo sia una stronzata trovo ridicolo prenderla in considerazione: è una stronzata.
Questo vale anche per le altre retoriche, non solo per burqa e terroristi.



Per il resto ho come l'impressione che tu ti stia sovraeccitando.
Stai scalando una serie impressionante di argomentazioni. e sei già arrivato quasi all'attico.

Per quanto mi riguarda i preferisco stare quaggiù al primo piano a parlare di burqa, grazie.

Quindi non offenderti se non ti rispondo su questo: non mi va di trasformare questa discussione nell'ennesima replica del voi_siete_tutti_schiavi_del_sistema_mentre_io_sono_più_figo.


Le trovo discussioni particolarmente sterili.
Qui un sacco di gente mi dice che "la Società Va Cambiata Rivoluzionata", però nessuno sembra porsi neppure lontanamente il problema di come farlo.
Neppure di come INIZIARE a farlo.
E quindi, sai com'è, me ne chiamo fuori. La voglia di perder tempo a parlare dei Massimi Sistemi Generici mi è passata da un pezzo.


P.S.
Hai un pm
Inviato il: 2/10/2010 3:28
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#175
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Ciao ragazzi, eccomi di nuovo a voi!


Bentornato
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#174
Sono certo di non sapere
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.. è una questione di sicurezza oppure no?

se sì, perché?

se no, perché?

... inutili altre discussioni.

Ce la si fa un punto alla volta? o bisogna sospettare che si vuole intellettualizzare il Topic oltremodo?
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Inviato il: 1/10/2010 20:18
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Diritto al burka
#173
Sono certo di non sapere
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  •  Makk
      Makk
Re: Diritto al burka
#172
Mi sento vacillare
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Citazione:
Citazione:
Citazione:

Pispax/post#108: Ti risulta che abbiamo invaso l'Afghanistan perché dovevamo "liberare le donne dal burka"?
A me risulta che l'abbiamo invaso ci abbiamo esportato la democrazia per "stanare dal loro nido i perfidi ideatori degli attentati del 9/11"

Makk: la stronzata/motivazione ufficiale "9/11" per rigettare la stronzata/motivazione ufficiale "burqa"


Pis: Ehm...
Non hai notato le virgolette, no?

Ehm... sì: e mi picco pure di saperle usare...
E,
sono le stesse virgolette che la frase sopra hai usato per "liberare le donne dal burqa".

Secondo me siamo andati lì ufficialmente per fare sia questo che quello (il termine "ufficialmente" tiene luogo di virgoletta). Certo: in realtà per il petrolio, lo scacchiere ecc. certo... ma che ufficialmente ci fossero entrambe le cose tu lo neghi.
Per motivi comprensibili solo a te. Altro che "eppure il motivo l'ho spiegato".
Forse ti seccava la contemporaneità della minkiata-feroci-terroristi con la minkiata-liberiamo-le-donne-dal-burqa, chissà: fatto stà che l'hai negata.

Somiglianza/contemporaneità che invece rimane:
siamo andati lì anche "per il burqa" (<-- le "tue" virgolette),
sarko vieta il burqa "in nome della laicità dello stato",
calderoli "per problemi di ordine pubblico",
pispax "per questioni di parità e liberazione della donna",
ratzinger vorrebbe tanto ricamarci sopra "per motivi di reciprocità" ma poi non si fida (perché è + sveglio di tutti gli altri e sa benissimo che, se istituisci il principio giuridico, come oggi vietano il burqa domani vietano il cilicio o le processioni di S.Agata con gli occhi nel piatto)

Citazione:
"mentire per poter avere mano libera in una guerra" NON fa schifo.
E' la guerra in sé che fa schifo.

Come per le due virgolettature (9/11 vs. burqa), non vedo perché l'una cosa escluda l'altra.
Non vedo la necessità: ché, c'abbiamo una "quota incazzatura" (<-- virgolette non già di sarcasmo ma di uso-non-consueto), che se mi fa schifo la guerra poi non mi può più schifare nient'altro?
Il comportamento di mentire sarà "atteso" (<-- virgoletta di citazione) e quindi questo lo rende "normale" (<-- virgoletta di enfasi) e indegno del tuo biasimo?
Strano, io lo vedo comunque disgustoso. Se a te basta reiterare un comportamento per spegnerti la capacità di indignarti, sentite condoglianze.

Citazione:
Mi dispiace che voi ragazzi/e continuiate a restarci male su questa roba.
Secondo me dovreste maturare un po' di sana sfiducia nello Stato.

Non solo nello stato: ho molta poca fiducaia nel paternalismo di chi libera i miseri e gli oppressi a suon di randellate giuridiche, raccattando le parole d'ordine della destra e...
ohmmioddìo!
Ma questo lo hanno già fatto!
Veltroni che spiana i campi rom
Il sindaco di Padova col muro anti-marocchini
i "temi della sicurezza" come fondanti del dibattito...
azz...
è un comportamento "atteso"...
ma allora...
SALVI TUTTI!!!
Non potete più incazzarvi che la sinistra sia ridotta a questo...
E' un comportamento "atteso"... non capite? La sinistra DEVE continuare a comportarsi così e voi NON POTETE incazzarvici sopra.
E' atteso.
Se lo trovate un comportamento da stronzi è perché siete ingenui, faciloni...
accettatelo come normale come faccio io che ci ho i piedi per terra e infatti gli dò il voto affinché continuino così...


Inviato il: 1/10/2010 17:23
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  •  audisio
      audisio
Re: Diritto al burka
#171
Sono certo di non sapere
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Da
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Ciao ragazzi, eccomi di nuovo a voi!
Noto con piacere che molti (tra cui Makk e Florizel) hanno colto
pienamente il mio pensiero, quello che mi ha portato ad aprire
questo thread.
Voler imporre per decreto rivoluzioni culturali è come esportare
la "democrazia" con le armi.
Puro colonialismo...
Che poi il burka non piaccia neanche a me, questo è chiaro.
Ma questo ha poco a che vedere con le norme che devono
regolare una collettività.
Altrimenti, a me non piacciono neanche gli interisti ma non
credo che qualcuno accetterebbe una loro abolizione per
legge.
E io che sono libertario mi limiterò ad aspettare che si estinguano
naturalmente...
Inviato il: 1/10/2010 15:40
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#170
Sono certo di non sapere
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Pispax

Citazione:
Che un governo menta per poter dare il via a una guerra invece è il comportamento atteso.


Dove pispax vorrebbe farci credere (ma solo per uscirsene da una trappola da lui stesso dialetticamente costruita) che, al contrario delle guerre guerreggiate con armi, la motivazione circa la proibizione al burqa sia DAVVERO filantropica ed “emancipativa”.
Niente a che vedere con l’esportazione di democrazia in Afghanistan, quindi, che era una stronzata.

O che quella motivazione al divieto al burqa sia dettata da esigenze di “sicurezza”, ma appena appena, però. Altrimenti la SUA (di pispax) costruzione mentale secondo cui la (falsa) motivazione della necessità “sicurezza” sarebbe una foglia di fico, decade.

Non solo: se la bugia per iniziare una guerra è il comportamento atteso, pispax dovrebbe spiegare anche perché mai a qualche milionata di americani è stata imposta una strage di stato tanto cruenta affinché CREDESSERO che la guerra prima in Afghanistan e poi in Iraq fosse DAVVERO necessaria.

Beati i tempi in cui i potenti potevano dire chiaramente ai loro popoli che massacravano i cittadini entro i confini del loro stesso stato, ed andavano a fare una guerra altrove, non perché ci fosse realmente un nemico da cui difendersi, ma per imperare sul mondo. Vero pispax?

Citazione:
"mentire per poter avere mano libera in una guerra" NON fa schifo.
E' la guerra in sé che fa schifo.


Giustissimo. Allo stesso modo, mentire per avere mano libera sulle altrui vite e culture NON fa schifo.
E’ avere la mano libera sulla vita e la cultura di interi popoli che fa schifo.

Quindi, per favore, nessuno si scandalizzi oltre il dovuto se si propagandano le più fetide menzogne pur di investire miliardate di soldi sulla pelle dei popoli e degli stessi cittadini di qualunque stato “democratico”. E nessuno si scandalizzi più di tanto se si ha necessità che quelle menzogne vengano riproposte all’infinito per stabilire che i “vincitori” sono “civili” ed i “vinti” una massa di pecoroni da “civilizzare”.

Citazione:
Su TUTTE le altre cose mi sono già abbondantemente espresso nei post precedenti.


Diciamo pure che su tutte le altre cose hai abbondantemente glissato.
Ma ti perdoniamo.
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Inviato il: 30/9/2010 11:11
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Diritto al burka
#169
Sono certo di non sapere
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Florizel


Citazione:
Fai l’indiano


Augh?

Decidi pure te se è un grido di guerra o uno sbadiglio.



Su TUTTE le altre cose mi sono già abbondantemente espresso nei post precedenti.
Facciamo che basta rileggerli: non vedo l'utilità di ripetere ancora una volta le stesse cose.

Però questa volta leggili davvero.
Inviato il: 30/9/2010 4:56
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Diritto al burka
#168
Sono certo di non sapere
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Makk


Citazione:
Che tu neghi la paternità dell'innesco a quel commento è solo noioso, ma tanto ti dovevo. Tuttavia: se mi impegno ufficialmente a rinunciare alla pizza e birra che mi spetttano, mi risparmi una lenzuolata di caratteri ASCII con la quale dimostri al vuoto cosmico che, sì, l'hai scritto, ma non "in questo contesto" (qualunque sia l'universo parallelo in cui il contesto non era esattamente quello in oggetto "o altri simili")?


Non mi conosci nemmeno, quindi non attribuirmi comportamenti maliziosi che non sai se sono miei o no.


Ti devo comunque una pizza e una birra.
Visto che davvero non mi ricordavo di aver usato quella parola (stavo pensando ad altri discorsi, non a quello: ma questo è un problema mio) la scommessa era reale ed effettiva.


Quindi niente lenzuolate: io ho stabilito i termini, tu li hai rispettati, io ho perso.
Punto.





EDIT:

Citazione:
Citazione:
Pispax/post#108: Ti risulta che abbiamo invaso l'Afghanistan perché dovevamo "liberare le donne dal burka"?
A me risulta che l'abbiamo invaso ci abbiamo esportato la democrazia per "stanare dal loro nido i perfidi ideatori degli attentati del 9/11"

Dove, come evidente, prendi in considerazione la stronzata/motivazione ufficiale "9/11" per rigettare la stronzata/motivazione ufficiale "burqa", salvo poi frantumarceli che le stronzate/motivazioni ufficiali non devono essere prese in considerazione a meno di essere ingenui/idioti/ecc
(la regola che le stronzate/motivazioni ufficiali le puoi usare tu e gli altri no mi è chiarissima: tranqui. Puoi evitare di asfaltare con byproducts di tastiera qualche metro quadro di forum)


Ehm...
Non hai notato le virgolette, no?

Eppure il loro motivo l'ho anche spiegato.







Citazione:
Il tuo sarcastico dare dell'ingenuo piagnone a chi (a differenza di te) non si stanca di dire che "mentire per poter avere mano libera in una guerra" fa schifo, era stato abbastanza scocciante (anche se non riferito a me) da meritare commento.


Hai detto benissimo.
Grazie per aver riassunto così bene il mio pensiero.

"mentire per poter avere mano libera in una guerra" NON fa schifo.
E' la guerra in sé che fa schifo.

Che un governo menta per poter dare il via a una guerra invece è il comportamento atteso.
Non è mai accaduto a memoria d'uomo che un qualunque governo di qualunque tipo (comprese le dittature più ferree) sia mai sceso in guerra dicendo la verità.
Basta fare i conti con questa semplice considerazione.


Questa non è stata l'eccezione, e non poteva esserlo.
Mi dispiace che voi ragazzi/e continuiate a restarci male su questa roba.

Secondo me dovreste maturare un po' di sana sfiducia nello Stato.
Inviato il: 30/9/2010 4:29
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  •  Makk
      Makk
Re: Diritto al burka
#167
Mi sento vacillare
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Citazione:
Pispax/post#134: A proposito, la parola "lamentarsi" non mi sembra di averla mai usata in questo contesto. O in altri simili.
Al contrario, l'hai appena usata tu.


"Non ti sembra"… male, direi.

Il contesto rispetto al quale disconosci il tuo uso di "lamentarsi":
Makk: non c'è niente di sbagliato nel sottolineare le differenze fra il predicare e il razzolare dei bastardi.
Ci si DEVE lamentare che dicano stronzate e che PER GIUNTA non le mettono neanche in pratica
(es.: hai spianato l'Iraq e coi morti siamo sopra il milione, hai promesso la ricostruzione delle infrastrutture e la sconfitta del terrorismo, sappiamo bene che il terrorismo l'hai creato deve non c'era per niente, ma almeno sulle infrastrutture come siamo messi?).
Ed è una necessità proprio perché qualcuno emula la modalità "basta enunciare il principio e poi non si valuta la sua realizzazione concreta" anche fuori dalle emergenze internazionali e nella vita di tutti i giorni.
Non bisogna smettere di indignarsi - ops! Sorry: tu lo chiami "lamentarsi"


Che era interlocuzione a:
Citazione:
Pispax/post#113: Condivido entrambe le cose. Credevo fosse chiaro dal modo in cui avevo trattato l'argomento.
Il problema è proprio questo: non si può pensare realmente che [le scuse per fare una guerra n.d.Makk] siano tutte stronzate e CONTEMPORANEAMENTE lamentarsi perché le stronzate non vengono realizzate.


La esplicazione dello scambio dialettico è che l'attributo "lamentarsi" era (da parte tua) dispregiativo nei confronti di chi piagnucola perché i potenti bastardi non (ad es.) trovano le armi di distruzione di massa.
La ribattuta era (da parte mia) che sappiamo tutti benissimo che (ad es.) le armi di distruzieccetera non c'erano, ma non per questo smetto di indignarmi-barra-lamentarmi che i bastardi abbiano fatto trangugiare la stronzata (ad es.) delle armidiDidiM all'universo mondo, né intendo fargliela buona smettendo di ricordare che avevano promesso (ad es.) di trovarle e che non le avevano trovate, con 300.000 iracheni morti quale antipasto del percorso.

Il tuo sarcastico dare dell'ingenuo piagnone a chi (a differenza di te) non si stanca di dire che "mentire per poter avere mano libera in una guerra" fa schifo, era stato abbastanza scocciante (anche se non riferito a me) da meritare commento.

Che tu neghi la paternità dell'innesco a quel commento è solo noioso, ma tanto ti dovevo.
Tuttavia: se mi impegno ufficialmente a rinunciare alla pizza e birra che mi spetttano, mi risparmi una lenzuolata di caratteri ASCII con la quale dimostri al vuoto cosmico che, sì, l'hai scritto, ma non "in questo contesto" (qualunque sia l'universo parallelo in cui il contesto non era esattamente quello in oggetto "o altri simili")?



Ovviamente, tutto il discorso sul fatto che le motivazioni fasulle dei bastardi non sono da considerare perché noi cinici frequentatori di LC non ci facciamo fregare e balabla era parimenti originato dal TUO considerare come sensibili le motivazioni fasulle dei bastardi:
Citazione:
Pispax/post#108: Ti risulta che abbiamo invaso l'Afghanistan perché dovevamo "liberare le donne dal burka"?
A me risulta che l'abbiamo invaso ci abbiamo esportato la democrazia per "stanare dal loro nido i perfidi ideatori degli attentati del 9/11"

Dove, come evidente, prendi in considerazione la stronzata/motivazione ufficiale "9/11" per rigettare la stronzata/motivazione ufficiale "burqa", salvo poi frantumarceli che le stronzate/motivazioni ufficiali non devono essere prese in considerazione a meno di essere ingenui/idioti/ecc
(la regola che le stronzate/motivazioni ufficiali le puoi usare tu e gli altri no mi è chiarissima: tranqui. Puoi evitare di asfaltare con byproducts di tastiera qualche metro quadro di forum)





Il resto (il problema giuridico di una legge che criminalizza individui la cui pericolosità sociale è pari a zero) l'ho già espresso e non ho visto dimostrazioni della suddetta pericolosità, quindi il mio piccolo contributo al topic è al momento soddisfacente.

Soddisfacente invece non è farti da segretario per tracciare i post e le argomentazioni che ti rimangi o rimaneggi, quindi mi vorrai scusare se dirado un pocolino gli interventi
Inviato il: 30/9/2010 1:35
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#166
Sono certo di non sapere
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pispax
Citazione:
E' un'opinione.
La mia è diversa.


La tua, che dici di sempre di aver scritto il contrario di quello che in realtà scrivi, è che le motivazioni ufficiali che hanno giustificato la guerra in Afghanistan SONO STRONZATE, salvo ritenere tali anche le opinioni di chi afferma che la legge anti-burqa rientra nelle stronzate di cui sopra.

Fammi capire, ma anche se “la Francia è stata l'UNICO paese occidentale importante a rifiutarsi di partecipare alla guerra preventiva in Iraq” questo le preclude di fare campagne propagandistiche contro il “nemico islamico”?

Il fatto che si sia rifiutata di andare in Iraq sminuisce che invece in Afghanistan ci sia andata?

Citazione:
Le peggiori sono quelle fatte con la diplomazia, anche se in quel caso la gente ci mette un po' più di tempo a morire.


Fai l’indiano, ma sai bene che mi riferivo a tutta la serie di limitazioni ed obblighi verso la popolazione che seguono ogni guerra.

Citazione:
Se fosse stato urgente - e soprattutto se il problema fosse stato davvero di ordine pubblico - si sarebbe risoltu tutto applicando le normali procedure di pubblica sicurezza. Visto che i casi sono pochi, si sarebbe risolto il problema semplicemente assumento una cinquantina di poliziotti di rinforzo in più per compensare l'aumento dei compiti.


Quindi, per POCHI casi di donne che indossano il burqa, con le quali si potrebbero usare le NORMALI prassi di identificazione, lo stato francese emette addirittura una legge.
Se poi mi dici che il problema NON sarebbe di ordine pubblico, ne deduco che per te rientra nell’ambito di ciò che è ritenuto civile o meno. Tutto per il bene delle donne islamiche, suppongo.

Quando sento certi discorsi aleatori, non posso fare a meno di attribuirli al viscidume umano.


“Stai dicendo che persone come Kjeld Heising, e tutte quelle che danno credito ai suoi approfondimenti, sono degli impostori?”

Citazione:
Ma certo che no.
Sto dicendo che evidentemente non sei più in grado di parlar male della "democrazia" utilizzando quella legge sul burqa, e quindi cerchi di spostare l'attenzione su un altro argomento. E' solo una scappatoia retorica.


Stavo esattamente CONTINUANDO a parlare male della “democrazia”. Quella che vieta l’uso del burqa per salvaguardare la “dignità” delle donne islamiche mentre permette che fasce generazionali di donne europee, e non solo, diventino cavie per l’industria farmaceutica.

La scappatoia retorica la metti in atto te, che preferisci parlare dei Puffi piuttosto che di migliaia di donne che rischiano l'infertilità.

Citazione:
Poi ti spiego che la legge francese fa esattamente quello (un'azione di tutela legale per quante volessero liberarsi del burqa che agisca sull'uomo) e allora tu dici che il problema è la multa alla donna.


No. “Imbecille” è un termine inappropriato applicato alla tua capacità di stravolgere le parole altrui. L’imbecille lo fa per deficienza, e non è il tuo caso.
Mi convinci del fatto che lo fai consapevolmente perché hai necessità di dimostrare che il tuo interlocutore si stia contraddicendo.
Se la logica non è un’opinione, contestare una parte di qualcosa che si rigetta in toto, non implica accettarla per intero. In quel post io rispondevo a Calvero, sulla base dell’ obbligo, per i francesi, di accettare quel provvedimento: SE proprio si è deciso di metterlo in pratica, che si stabiliscano ALMENO quei punti.

Il che non implica che IO CONDIVIDA la legge.

Citazione:
acquista un senso molto maggiore se la si legge come inizio di un processo culturale di presa di coscienza femminile. E anche maschile.


Seeee, buonanotte… fanno prima i Puffi a prendere coscienza di quanto sia meglio la democrazia rappresentativa che la monarchia…

Citazione:
la Francia 6 anni fa ha già fatto una legge per proibire il velo islamico nelle università.


Azz… è proprio un vizio, allora.

Citazione:
Lo scontro non è fra "libertà di abbigliamento" e Stato.


Ma no… ma veramente?!

Citazione:
Se si raschia sul fondo si vede che entrano in conflitto valori più grandi. Da una parte c'è lo scontro fra il rispetto delle tradizioni etnico-religiose e la libertà individuale consapevole di aderirvi (sono entrambi dei valori, credo sia chiaro a tutti).
Sopra a tutto questo c'è l'ombra dello scontro perenne fra laicismo e religiosità oppressiva, scontro che in Francia è sempre all'ordine del giorno.


Tutta questa roba qui? Perfino la “libertà individuale” ad aderire ad una religione?
Quindi, lo stato francese emetterebbe una legge DICENDO che è per la salvaguardia della dignità delle islamiche (visto che pispax dice che i motivi di sicurezza sono una foglia di fico…) mentre invece lo fa per “regolare” la LIBERTA’ INDIVIDUALE ad aderire ad una data religione.

Ed in più, ha DOVUTO approvare il provvedimento quasi clandestinamente a causa del Papa, e meno male che qualche riga prima avevi scritto che ala Francia “Non è che gli manchi il coraggio di difendere i propri principi di laicità”.

Quando si dice avere le idee chiare… e vantarsene pure.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 29/9/2010 22:03
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Diritto al burka
#165
Sono certo di non sapere
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florizel ha scritto:

Citazione:
Quello che c’è stato prima, e che c’è tuttora, è una più complessa strategia di dominio globale

Citazione:
Questa è un'opinione


Certo che lo è. Scaturita da un’indagine complessiva e comprovata dallo stato di cose.


Appunto. E' un'opinione.
La mia è diversa.






Citazione:
La stessa che fa dire a te che

Citazione:
Le motivazioni ufficiali che hanno portato a quella guerra sono delle stronzate, dalla prima all'ultima.


Oppure stai affermando che bisogna limitarsi a ritenere vere le motivazioni ufficiali, acriticamente, e rinunciare ad indagare, fino a formulare un’opinione propria, indipendente dalle stronzate che vengono propinate?


Visto che sto sostenendo esattamente il contrario, mi chiedo davvero perché stia continuando a perdere del tempo a risponderti.







Citazione:
Sono quelli, i quotidiani test di scioccheria a cui si viene sottoposti, e che tu proponi ai tuoi interlocutori. Dimostrando di caderci come un polletto.


Si, certo, certo.






Citazione:

Citazione:
Personalmente penso che ci sianto troppe poche guerre in giro (per fortuna) per ritenerla plausibile a livello complessivo.


Perché, la “guerra” è solo quella fatta con le armi?


Questo è assolutamente vero.
Le peggiori sono quelle fatte con la diplomazia, anche se in quel caso la gente ci mette un po' più di tempo a morire.







Citazione:
Citazione:
E' del tutto inutile che tu sostenga che io stessi parlando della proibizione del burqa in Francia (o altrove) con quella frase.
Stavo parlando delle motivazioni ufficiali PER LA GUERRA IN AFGHANISTAN che molti paesi hanno portato come scusa.

èd
Pispax, cerchiamo di essere lucidi e coerenti: in primo luogo, la Francia ha partecipato alle operazioni di “esportazione delle democrazia” in Afghanistan. Quindi non è peregrino ipotizzare che la logica di scontro di civiltà riguardi solo gli USA, e che se sono stronzate negli States non possano esserlo anche nei paesi che li hanno affiancati nelle operazioni belliche.


E' vero che la Francia partecipa a Enduring Freedom.
Però la Francia è stata l'UNICO paese occidentale importante a rifiutarsi di partecipare alla guerra preventiva in Iraq, arrivando al punto di mettere il veto alla protezione NATO sulla Turchia in caso di sconfinamento del conflitto.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Coalizione_multinazionale_in_Iraq#Composizione_Iniziale)

"Agli inizi del 2003 la Francia si oppose alla “guerra preventiva” lanciata dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna contro l’Iraq di Saddam Hussein. Dopo aver contrastato la strategia di Washington in seno alle Nazioni Unite, il governo di Parigi pose il veto sull’impiego di forze NATO per proteggere la Turchia nel caso di uno sconfinamento del conflitto. In polemica con la decisione di George W. Bush e Tony Blair di attaccare l’Iraq senza l’avallo dell’ONU, la Francia si rifiutò di fornire le proprie truppe, confermando la sua decisione anche in seguito alla risoluzione che le Nazioni Unite approvarono nel giugno 2004, che stabiliva il trasferimento di parte della sovranità a un governo provvisorio iracheno.
(http://www.voyagesphotosmanu.com/francia_oggi.html)

Ecco perché questa roba che stai dicendo è una stronzata ho difficoltà a condividerla.








Citazione:
In secondo luogo, forse meriterebbe qualche indagine in più il fatto che nello stesso giorno in cui è stata approvata la legge anti-burqa ci siano stati ben due allarmi bomba a Parigi.

Possono le opinioni farsi strada, in seguito al farsi di tutta una serie di avvenimenti?
O l’asino vola e noi ci dobbiamo credere?


PRIMA indagine, POI "asino vola".
Incredibile ma vero, non tutto accade perché stabilito a monte dalla perfida cricca del NWO.

Quando sento questi discorsi imbecilli inizio quasi a provare simpatia per Piero Angela.
Ha perfetttamente ragione a dire quello che dice, e noi lo stiamo aiutando ad aver ragione.







Citazione:
In secondo luogo, se il provvedimento fosse davvero urgente ed inevitabile, non avrebbe ricevuto il parere negativo del consiglio di Stato, né si sarebbe attesa la prossima primavera per far entrare in vigore la legge: da qui ad allora eventuali attentati alla “sicurezza pubblica” sono magicamente sospesi?


Che fosse "urgente" lo dici te. Mentendo di fronte all'evidenza.
Se fosse stato urgente - e soprattutto se il problema fosse stato davvero di ordine pubblico - si sarebbe risoltu tutto applicando le normali procedure di pubblica sicurezza. Visto che i casi sono pochi, si sarebbe risolto il problema semplicemente assumento una cinquantina di poliziotti di rinforzo in più per compensare l'aumento dei compiti.







Citazione:
Citazione:
Fra le altre efferatezze della democrazia, non bisogna dimenticare lo sterminio dei Puffi.


Stai dicendo che persone come Kjeld Heising, e tutte quelle che danno credito ai suoi approfondimenti, sono degli impostori?


Ma certo che no.
Sto dicendo che evidentemente non sei più in grado di parlar male della "democrazia" utilizzando quella legge sul burqa, e quindi cerchi di spostare l'attenzione su un altro argomento. E' solo una scappatoia retorica.

Figuriamoci se la cosa mi crea problemi.
Anzi, ti sto aiutando in questo.
Ripeto: oltre ai vaccini, non bisogna dimenticare l'efferato sterminio dei Puffi.






Citazione:
Citazione:
L'UNICA COSA per cui tu sei contraria alla legge cd. "anti-burqa" è proprio la multa alla donna. Tutto il resto ti va bene.


Come fai ad arrivare a questa conclusione, scusa? E’ del tutto arbitrario.

Citazione:
Ci arrivo perché lo hai detto esplicitamente tu.
Prima tracciando le linee guida dell'azione che secondo te potrebbe andare bene (quote in #111, con replica), e poi esprimendo i tuoi dubbi solo su un particolare di quella legge (#120).


Ahahahah…! Davvero comico il fatto che tu pervenga alla conclusione che una legge venga “accettata” perché se ne critica una parte in particolar modo…!


Prima dici che "Se stai parlando delle donne islamiche in Europa, personalmente vedrei bene una sorta di tutela su basi legali di quante volessero liberarsi dall’obbligo di indossare il burqa, ma che agisca sull’uomo che la obbliga a farlo.

Io vedo una differenza tra questo ed il divieto alle donne di portare quello scafandro.


Poi ti spiego che la legge francese fa esattamente quello (un'azione di tutela legale per quante volessero liberarsi del burqa che agisca sull'uomo) e allora tu dici che il problema è la multa alla donna.

Mi dichiaro d'accordo con te anche questa volta e ti propongo di difendere entrambe le cose, e ora mi dici che hai nuovamente cambiato idea.

Il problema è che non hai il coraggio della tua mancanza di convinzioni.



P.S.: se ti capita di sentire quello che stanno proponendo in Belgio, o anche solo le idee della Lega per la trasposizione di una legge simile in Italia, probabilmente cambierai idea sul fatto di difenderla.






Citazione:
Citazione:
Comunque il problema dell'identificazione è solo una foglia di fico.
A mio avviso anche clamorosamente sbagliata.


Allora, aspettiamo impazienti che tu faccia la pace col tuo cervello, e poi che ti decida a spiegare quali siano, secondo la tua opinione, i veri motivi di quella legge.


Perché, come è già stato giustamente sottolineato, come legge ad hoc per l'ordine pubblico ha un senso abbastanza relativo.
Invece acquista un senso molto maggiore se la si legge come inizio di un processo culturale di presa di coscienza femminile. E anche maschile.



In molti altri paesi le cose che sono state dette avrebbero pienamente senso: si utilizza la scusa dell'ordine pubblico per cercare di "calpestare" i musulmani.

E' idiota applicare questo discorso alla Francia, tutto qui.
Oltre a essersi opposta alla guerra preventiva in Iraq, roba che la colloca fra i meno sospettabili di alimentare la "guerra fra culture", la Francia 6 anni fa ha già fatto una legge per proibire il velo islamico nelle università.
Così come sono stati proibiti gli altri capi d'abbigliamento religiosi.
Non è che gli manchi il coraggio di difendere i propri principi di laicità.

Il problema è proprio questo.
Lo scontro non è fra "libertà di abbigliamento" e Stato.
Se si raschia sul fondo si vede che entrano in conflitto valori più grandi. Da una parte c'è lo scontro fra il rispetto delle tradizioni etnico-religiose e la libertà individuale consapevole di aderirvi (sono entrambi dei valori, credo sia chiaro a tutti).
Sopra a tutto questo c'è l'ombra dello scontro perenne fra laicismo e religiosità oppressiva, scontro che in Francia è sempre all'ordine del giorno.

Però se le cose fossero state approvate in questa direzione la Francia avrebbe avuto contro TUTTE le religioni, dal Papa in poi, esattamente come successe con quella roba delle università. Ognuna di loro avrebbe - di nuovo - condannato questa roba come "primo passo contro la libertà di religione", chiaramente esagerando i termini della questione a uso e consumo dei rispettivi orticelli.

Inoltre quelle correnti islamiche sono le uniche che impongono robe come il burqa.
Lasciarla tout court come legge "anti burqa" avrebbe esasperato proprio quei conflitti etnici per cui in questo thread quella legge è stata denunciata, e proprio nella direzione che - a parole - si dice di voler evitare a tutti i costi.


Nascondere il problema sotto la foglia di fico dell'"ordine pubblico" rende gli altri problemi quasi del tutto intangibili, e sicuramente inopinabili.



Se serve possiamo passare delle ore a parlare delle minchiate fasciste di Sarkozy.
Fra le tante che ha combinato, questa non lo è.
Probabilmente nonostante le sue intenzioni.
Inviato il: 29/9/2010 19:21
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Re: Diritto al burka
#164
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La stessa strategia viene utilizzata in parallelo a quella sopra, con il mondo islamico e gli immigrati, criminalizzandoli di continuo nelle cronache. Facendo un analisi attenta, si scopre che le persone che commettono i delitti più gravi in Italia, sono gli Italiani.
I nostri governanti, vogliono creare divisioni su divisioni, per creare un clima di violenza generalizzata, io personalmemte é da un pezzo che ho buttato il televisore e che non voto!
Inviato il: 29/9/2010 18:31
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Re: Diritto al burka
#163
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http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20700




R:

Solo due domande per l’On. Mara Carfagna. Ministro risponda!

Onorevole,

durante alcune Sue comparse nel corso di trasmissioni televisive abbiamo assistito ai suoi interventi sul tema “violenza sulle donne”.

Il caso vuole che insieme a diverse persone utilizziamo il social network Facebook per discutere di questo stesso argomento, cercando di contestualizzarlo nella realta’ sociale dei nostri giorni.

Durante questa esperienza ci siamo convinti che la violenza non ha la caratteristica peculiare di abbatersi solo sul genere femminile: riguarda invece sia uomini che donne, il più delle volte individui “immersi” in un ambito di coppia.

Lasciando da parte quelle che sono dinamiche complesse della violenza in ambito relazionale, ci lascia quantomeno perplessi il Suo considerare la violenza sulle donne una sorta di emergenza nazionale a fronte della quale l’intero paese dovrebbe compiere il massimo sforzo investendo il massimo delle risorse disponibili.

Infatti, anche qualora Ella ritenesse giustificato un allarme per l’alto numero di omicidi femminili (circa 150 ogni anno), non si comprende perché lo stesso allarme non venga rilevato e affrontato con pari attenzione per quello che riguarda gli omicidi maschili che – stando alle statistiche più recenti – sarebbero pressapoco 3 volte più numerosi di quelli femminili (ogni anno muoiono “ammazzati” circa 450 uomini).

Inutile nascondere che non comprendiamo come Ella interpreti la delega del suo Ministero per le Pari Opportunita’ giacché se parita’ deve essere vorremo che la priorita’ nelle emergenze seguisse, per quanto possibile, il criterio logico delle statistiche comparate.

Quello che emerge dai Suoi interventi, ci perdoni, è che Ella consideri banale, scontata, ovvia, la morte dei maschi, e drammatica solo quella delle donne.

Paradossalmente, a nostro avviso viene fuori, dalle Sue prese di posizione, proprio una elegia della violenza.

Come considerare, altrimenti, un Ministro delle Pari Opportunità che si disinteressa del tutto di una violenza tre volte maggiore di un’altra, e proclama un’emergenza nazionale per un problema tre volte più ridotto?

Possiamo solo pensare che apprezza la violenza quando è sui maschi.

E, dunque, che vuole ignorare, se non addirittura legittimare, la violenza come regola nei rapporti umani, salvo quando si tratta di una parte della popolazione.

Come interpretare, d’altra parte, il Suo assordante silenzio sul tragico incremento degli infanticidi?

Da parte nostra, non crediamo più al mito della donna vittima/santa contrapposto a quello dell’uomo carnefice/criminale: anche perché abbiamo potuto verificare che effettivante i dati spesso divulgati sono parziali, decontestualizzati e, in riferimento ad un eventuale allarme sociale, mal interpretati.

D’altra parte, Le ricordiamo che nel 2006 l’ISTAT pubblicò una ricerca sulla “Vita di Coppia” (qui il link) dalla quale emergeva che, con qualche differenza relativa alla geografia e al livello socio-culturale, circa 8 donne su 10 dichiaravano di avere pari potere decisionale nella coppia, rispetto al partner maschile.

Un dato che contraddice pienamente e senza appello l’ipotesi di fondo, e cioè che la violenza sulle donne esprima una sopraffazione da parte del partner maschile.

E lascia invece ipotizzare una evidenza drammatica, che le prese di posizione “politically correct” come la sua, che individuano l’emergenza nella violenza “sulle donne”, possono solo occultare: e cioè che la violenza è ormai un nesso quotidiano e “nomale” della nostra vita, legata dunque non al “genere” (altrimenti la ricerca sulle abitudini della coppia direbbe cose del tutto opposte), ma a una cultura che vede nella violenza una modalità “quotidiana” di gestione delle differenze nelle relazioni (di qualsiasi tipo, e come molti altri esempi nostro avviso indicano).

Ogni anno nel nostro paese abbiamo circa 600 omicidi (Questa l’emergenza) e circa 150 di questi riguardano donne.

Resta il dato quindi che ogni anno in Italia muoiono “ammazzati” circa 450 esseri umani di sesso maschile.

La violenza sulle donne è una brutta cosa ma, vorremmo far presente, che anche quella maschile non è cosa da ridere.

Per questa ragione vorremmo porLe queste due brevi domande alle quali ci attendiamo una Sua cortese risposta.

1) Onorevole Carfagna per quale ragione si sostiene che la violenza sulle donne sia una emergenza nazionale arrivando al punto di interpretare ad hoc risultati di indagini preconfezionate per poter dire che oltre 5.000.000 di donne sono vittime di violenza maschile mentre, allo stesso tempo e senza nessuna necessita’ di farlo, si confondono comportamenti di nessun rilievo (del tipo ” non mi piace il colore della maglia” ecc.) con azioni delittuose al fine di gonfiare i dati oggettivi? In altri termini: gli uomini muoiono molto di più delle donne. Per lavoro (ha mai letto le statistiche dei morti di lavoro?), per incidenti, per emigrazione: perché molto più esposti delle donne a subire gli attacchi di una vita quotidiana sempre più violenta e difficile. Non ritiene che, come Ministro delle Pari Opportunità, Ella dovrebbe occuparsi soprattutto di queste differenze?

2) Onorevole Carfagna, non ritiene Ella che il lanciare allarmismi di genere, rischi solo di esasperare il clima di violenza (come avviene in ogni forma di criminalizzazione di una parte da parte di un’altra) e crei solo ulteriore disagio e violenza, aggravando per di più la percezione del nostro paese come un luogo insicuro, popolato da uomini violenti (che non risultano assolutamente tali se prendiamo i dati di altre indagini) mentre non considera affatto altre statistiche che vedono invece gli uomini – e soprattutto i bambini, i grandi dimenticati nelle Sue emergenze (sa di quanto sono aumentati gli infanticidi da madre?) – vittime di comportamenti femminili di tipo criminoso quali veri e propri episodi di violenza fisica e sessuale fino ai più raffinati meccanismo di mobbing, genitoriale e non, che solo raramente vengono denunciati e che, pur non riuscendo ad avere l’onore delle cronache, sicuramente ci piace pensare ella conosca nel loro spessore assolutamente non trascurabile’?
Inviato il: 29/9/2010 18:06
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Re: Diritto al burka
#162
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Citazione:

florizel ha scritto:
Citazione:
se non altro perchè ci vedo dentro la stessa tendenza che poco prima ti portava ad affermare che questa è una società matriarcale.

Ma qui la discussione si fa lunga, e temo anche amara.






Inviato il: 29/9/2010 16:02
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Re: Diritto al burka
#161
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@Florizel: Citazione:
Lottavano per avere il diritto di girare nude per strada


Dove hai letto che le battaglie delle donne rivendicavano questo?!

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Sono ..anta anni che il femminismo insiste sulla questione del velo nei paesi islamici considerandolo scandalo patriarcale e maschilista, ne consegue il diritto di vestire come gli pare sia un diritto rivendicato dal femminismo, una volta ottenuto hanno attribuito la cosa sempre al maschilismo che creerebbe dei modelli imposti con il condizionamento….fate voi..







@ Florizel: Citazione:
se si vuole improntare una società consumistica basata sul bisogno e il suo soddisfacimento, si deve procedere nel senso di una infantilizzazione materna universale che presenta più i versanti di una energia femminile che maschile
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Ti seguo con interesse, su questo aspetto.
Ma vedo anche che elementi di dominio prevalgono qualora quei bisogni non vengono soddisfatti.
Che essi vengano sollecitati o meno.

Comunque, a mio parere i tuoi commenti offrono spunti interessanti su cui riflettere, anche se davvero mi lascia perplessa quella facile equazione che fai tra "femminismo teorico" e "femminismo pratico"; se non altro perchè ci vedo dentro la stessa tendenza che poco prima ti portava ad affermare che questa è una società matriarcale.

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Se si parla di bisogni fondamentali non soddisfatti, come cibo e acqua, elementi di dominio prevalgono sicuramente, dove poche persone sfruttano la moltitudine arricchendosi sulle loro miserie.

A mio parere non si può affermare che una società sia solo matriarcale o patriarcale,
ora affermano che è patriarcale, ma esistono sempre varie sfumature e commistioni, non è tutto di un colore o tutto di un altro, come ci vorrebbero fare credere.

Sembra difficile fare il collegamento perché parlavano di amore universale e libertà, nella pratica sono riusciti a trasmettere solo odio e repressione….. forse la liberazione sessuale era la fine del sesso, dichiarando l’uomo completamente inutile… si ricordano le amazzoni??
Inviato il: 29/9/2010 15:44
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#160
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
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Citazione:
Lottavano per avere il diritto di girare nude per strada


Dove hai letto che le battaglie delle donne rivendicavano questo?!


Citazione:
se si vuole improntare una società consumistica basata sul bisogno e il suo soddisfacimento, si deve procedere nel senso di una infantilizzazione materna universale che presenta più i versanti di una energia femminile che maschile


Ti seguo con interesse, su questo aspetto.
Ma vedo anche che elementi di dominio prevalgono qualora quei bisogni non vengono soddisfatti.
Che essi vengano sollecitati o meno.

Comunque, a mio parere i tuoi commenti offrono spunti interessanti su cui riflettere, anche se davvero mi lascia perplessa quella facile equazione che fai tra "femminismo teorico" e "femminismo pratico"; se non altro perchè ci vedo dentro la stessa tendenza che poco prima ti portava ad affermare che questa è una società matriarcale.

Ma qui la discussione si fa lunga, e temo anche amara.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 29/9/2010 15:23
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  •  Chiu
      Chiu
Re: Diritto al burka
#159
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/9/2010
Da
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@Florizel: Citazione:
La cultura può essere patriarcale e matriarcale allo stesso momento, ossia patriarcale
con la maggioranza femminile che supporta tali valori

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Ed è quello a cui stiamo assistendo oggi, mi pare di capire che su questo hai le idee un attimo più chiare rispetto al tuo primo commento.
Solo che tu definisci “matriarcale” la tendenza ad accettare (dis)valori machisti.
(Strano come lo stesso software che uso, scrivendo “Matriarcale” me lo trasformi automaticamente in “Patriarcale”…)
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Esatto, perché fa comodo. Qui il giochetto di attribuire ai maschi anche i difetti delle femmine. La mascolinizzazione delle femmine é un altro parto del femminismo.
Il mio software invece non trova la parola “misandria” (odio verso uomini), nonostante nella realtà esista, trova solo “misoginia”




@Florizel: Citazione:
la propaganda femminista è per esempio far vedere gli uomini come unico strumento unilaterale di oppressione, con tecniche di occultamento e manipolazione giornalistica

………………………………………………………………………………….
Eh, quella è propaganda di merda, tesa appunto ad esacerbare “colpe” che sono indotte, non femminismo. Anzi, il giochetto di rendere gli uomini sempre colpevoli di qualcosa non fa altro che indurre ad un condizionamento sempre più radicato per cui le “donne” sono generalmente stronze .

Lo stesso dicasi in merito a quanto contribuisce iquello che tu stesso segnali: “la denuncia del fatto ha assunto caratteristica di prova, rovesciando l’assunto che chi denuncia è egli stesso a dover fornire le prove, ora è l’accusato a dover fornire la prova di essere innocente…”.

Sono d’accordo con te, ma a mio parere gran parte delle cose è una cassa di risonanza della campagna propagandistica secondo cui ”in occidente” il genere femminile sarebbe “tutelato” nel rispetto della sua dignità.

Ma questo ed il “femminismo” sono due cose diverse.

Mi spiace che dopo molte volte averlo segnalato, si continua a dimenticare che le battaglie femminili includevano la sottrazione alla logica della mercificazione del corpo entrambi i generi.
Cioè, puntavano dritto proprio alla strumentalizzazione del corpo UMANO, non solo quello femminile.
………………………………………………………………………………
Si, sono cose diverse, uno , quello di qui parli era il femminismo teorico, lo spettacolo
( se si può chiamare spettacolo) a cui stiamo assistendo è il femminismo pratico, due cose che sono l’esatto opposto dei principi dichiarati, ma vengono dalla stessa radice, quindi, sempre femminismo……. Il femminismo inteso in senso stretto, non esiste più.
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@ Florizel: Citazione:
per essere corretto bisognerebbe che fosse applicato ad entrambe i generi, non soltanto che si stracciano le vesti solo quando a essere toccato è il genere femminile, come succede.

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Ancora una volta, condivido. Ma vogliamo dire anche che per pubblicizzare, che so, un prodotto alimentare, o piuttosto un capo d'abbigliamento, si preferisce associarli al corpo femminile piuttosto che a quello maschile?
Tu in pubblicità vedi più tette e culi o più bicipiti ed addomi “a tartaruga”?

Il problema è l’immotivazione dell’uso del corpo in pubblicità, il fatto che sia gratuito ricorrere ad esso, non il fatto che venga mostrato.
E guarda un po’, nel caso del corpo femminile è quasi sempre per suscitare “desiderio”. Di una schifezza di yogurt come di una schifezza di altro.

Poi ci si lamenta di non riuscire mai ad "averla".

......................................................................................
Per obnubilare le capacità pensanti maschili e sfruttarli economicamente corpi nudi femminili vanno più che bene.. Si sono viste pubblicità di uomini trascinati al guinzaglio
da una donna, nessun comitato si è mosso, deve essere politicamente corretto.
A me personalmente le pubblicità che danno fastidio sono quelle fatte con i bambini piccoli
piccoli.
Poi: nell’islam dove la religione condanna l’esibire i corpi nudi delle donne , questa cosa
viene vista dalle femministe come maschilismo, in occidente invece, dove invece possono, anzi, viene incoraggiato il posare nude, sempre secondo le femministe, tale comportamento
sarebbe da attribuire al maschilismo, quindi sarebbe corretto sapere quando ci troviamo di fronte ad un comportamento maschilista, visto che sia l’una che l’altra cosa è da attribuire a esso.
Lottavano per avere il diritto di girare nude per strada, ora che lo hanno ottenuto, tale atteggiamento sarebbe da attribuire sempre al maschilismo che crea i modelli che le donne dovrebbero seguire, condizionando le loro menti, mettono il burka, è sempre maschilismo,
si può sapere allora dove è il maschilismo?
Poi, tra le altre cose si usa la tradizione islamica per colpevolizzare gli uomini della nostra civiltà.
Adesso siamo arrivati al punto che ad alcuni da fastidio che alcune vadano in giro con
i loro vestiti tradizionali è un fenomeno di rimbeccillimento che faccio fatica a spiegarmi, ma purtroppo esiste.

………………………………………………………………………………………………




@Florizel: Poi ci si lamenta di non riuscire mai ad "averla".
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A mio parere questo è un ribaltamento delle cose, con l’esibizione sessuale in giornali e riviste, le donne perdono potere sugli uomini, perché vedono erosa la loro posizione su un fronte decisivo per la costituzione della dipendenza maschile.
E’ poi chiaro che se si vuole improntare una società consumistica basata sul bisogno e il suo soddisfacimento, si deve procedere nel senso di una infantilizzazione materna universale che presenta più i versanti di una energia femminile che maschile, questo in generale, non parlo di uomini o donne.
Inviato il: 29/9/2010 15:08
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  •  florizel
      florizel
Re: Diritto al burka
#158
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La cultura può essere patriarcale e matriarcale allo stesso momento, ossia patriarcale
con la maggioranza femminile che supporta tali valori


Ed è quello a cui stiamo assistendo oggi, mi pare di capire che su questo hai le idee un attimo più chiare rispetto al tuo primo commento.
Solo che tu definisci “matriarcale” la tendenza ad accettare (dis)valori machisti.
(Strano come lo stesso software che uso, scrivendo “Matriarcale” me lo trasformi automaticamente in “Patriarcale”…)

Citazione:
la propaganda femminista è per esempio far vedere gli uomini come unico strumento unilaterale di oppressione, con tecniche di occultamento e manipolazione giornalistica


Eh, quella è propaganda di merda, tesa appunto ad esacerbare “colpe” che sono indotte, non femminismo. Anzi, il giochetto di rendere gli uomini sempre colpevoli di qualcosa non fa altro che indurre ad un condizionamento sempre più radicato per cui le “donne” sono generalmente stronze .

Lo stesso dicasi in merito a quanto contribuisce iquello che tu stesso segnali: “la denuncia del fatto ha assunto caratteristica di prova, rovesciando l’assunto che chi denuncia è egli stesso a dover fornire le prove, ora è l’accusato a dover fornire la prova di essere innocente…”.

Sono d’accordo con te, ma a mio parere gran parte delle cose è una cassa di risonanza della campagna propagandistica secondo cui ”in occidente” il genere femminile sarebbe “tutelato” nel rispetto della sua dignità.

Ma questo ed il “femminismo” sono due cose diverse.

Mi spiace che dopo molte volte averlo segnalato, si continua a dimenticare che le battaglie femminili includevano la sottrazione alla logica della mercificazione del corpo entrambi i generi.
Cioè, puntavano dritto proprio alla strumentalizzazione del corpo UMANO, non solo quello femminile.

Citazione:
per essere corretto bisognerebbe che fosse applicato ad entrambe i generi, non soltanto che si stracciano le vesti solo quando a essere toccato è il genere femminile, come succede.


Ancora una volta, condivido. Ma vogliamo dire anche che per pubblicizzare, che so, un prodotto alimentare, o piuttosto un capo d'abbigliamento, si preferisce associarli al corpo femminile piuttosto che a quello maschile?
Tu in pubblicità vedi più tette e culi o più bicipiti ed addomi “a tartaruga”?

Il problema è l’immotivazione dell’uso del corpo in pubblicità, il fatto che sia gratuito ricorrere ad esso, non il fatto che venga mostrato.
E guarda un po’, nel caso del corpo femminile è quasi sempre per suscitare “desiderio”. Di una schifezza di yogurt come di una schifezza di altro.

Poi ci si lamenta di non riuscire mai ad "averla".
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Inviato il: 29/9/2010 13:38
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