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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#285
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Appena 8 giorni fa... Ma la PAGINA FACEBOOK DI VITTORIO è ANCORA ATTIVA, e lo resterà.


"E intanto a Gaza : *Questa mattina carri armati israeliani e tre bulldozer hanno invaso Gaza da Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, distruggendo terreni agricoli e terrorizzando molti cittadini.
*La marina israeliana invece ha aperto il fuoco contro i pescherecci palestinesi lungo la costa. I pescatori palestinesi hanno riferito che sono stati costretti a lasciare il mare."



Continuiamo a "cercare" nel blog di Vittorio, Guerrilla Radio, tracce delle sue testimonianze, e diffondiamo le notizie che ci ha inviato da Gaza.
Sarà molto difficile, così, che i suoi assassini l'abbiano davvero ucciso.



"Per il 31esimo giorno consecutivo dopo il massacro dei 5 coloni dell’insediamento illegale di Itamar, il villaggio palestinese di Awarta rimane sotto assedio.

Un vero e proprio pogrom compiuto dall’esercito israeliano (spesso col sostegno dei coloni, la frangia più estremista e razzista del regime sionista di Tel Aviv), che ogni notte compie raid e rapisce civili palestinesi.

150 donne sono state condotte con la forza via dal villaggio nelle vicine basi militari per essere sottoposte a interrogatori e a test del DNA.
Fra di loro ci sono donne incinte, vecchie ultraottantenni, bambine. Durante i radi notturni i soldati israeliano danno sfogo alla loro natura di vandali lanciando granate, sfondando porte,spaccando finestre, distruggendo case e scorte alimentari.

A oggi, 71 palestinesi di Awarta risultano ancora sequestrati da qualche parte in Israele, fra di loro c’è anche Julia Mazen Awwad, 14 anni. Nella foto, la sorella di Julia, Halaa, 6 anni, presa a calci dai soldati mentre cercava di impedire l’arresto della madre e della sorella.

Restiamo Umani

Vik da Gaza city"


BOYCOTT ISRAEL

BOICOTTAGGIO GLOBALE DELL'OCCUPAZIONE ISRAELIANA

PERCHE’ IL BOICOTTAGGIO ECONOMICO DI ISRAELE E’ GIUSTIFICATO
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 18/4/2011 1:23
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#284
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Nelle ultime 24 ore uccisi 17 palestinesi dall'esercito israeliano.

Da Gaza City, Guerrilla Radio.

"Ad Al-Farahin, Est di Khan Younis un drone UAV israeliano, uno di quegli velivoli senza pilota comandati a distanza che qui a Gaza chiamano “zannana”, ha mirato e fatto centro su un gruppo di donne.

Il missile è esploso a mezzo metro da Najah Harb Qdeah, 45 anni, uccidendola sul colpo. Nidal Ibrahim Qdeah di 20 anni, è morto poco dopo, Fida di anni 15 è rimasta seriamente ferita ad una gamba mentre Nida Qdeah, un’altra bambina di 12 anni, sta lottando in questo momento fra la vita e la morte all’ospedale Europa di Khan Younis.

La giornata di oggi era cominciata seguendo lo stesso copione di morte e terrore di quella di ieri: elicotteri Apache, caccia bombardieri f 16 e droni concentrati nel loro fuoco da nord a sud della Striscia. Questa mattina, prima dell’attacco alla famiglia Qdeah, sempre a Est di Khan Younis, durante un bombardamento venivano uccisi 2 guerriglieri di Hamas e contemporaneamente a Rafah 3 civili venivano feriti gravemente."



La pagina di Vittorio Arrigoni su FB.

VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 7 MAGGIO.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 10/4/2011 13:54
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#283
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 20/3/2011 12:32
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#282
Sono certo di non sapere
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Tra nucleare ed interventi bellici in Libia, il tutto mediaticamente ben condito dalla propaganda del sistema di dominio, sono giorni terribili.

Dove le popolazioni cercano di riscattare la loro vita, il potere appone il suo marchio manipolando e cavalcando le loro lotte.

Da mesi, anzi da anni, continua anche la lotta di Gaza. E stavolta parla a chiare lettere: basta, che se ne vadano tutti, oppressori e FINTI paladini della libertà del popolo Palestinese. La Palestina è da sempre stata una cartina al tornasole circa i meccanismi usati dal sistema di potere globale, e lo è ancor più quando dimostra tragicamente quanto sia facile passare da un dominio e da un'oppressione ad altre.

"“Vaffanculo Hamas. Vaffanculo Israele. Vaffanculo Fatah. Vaffanculo ONU. Vaffanculo UNWRA. Vaffanculo USA!"

Ne riporta notizia Vittorio Arrigoni sul suo blog "Guerrilla Radio".

Il Manifesto GYBO dei giovani di Gaza.


"La goccia che ha fatto traboccare il vaso facendo tremare i nostri cuori per la frustrazione e la disperazione è stata quando il 30 Novembre gli uomini di Hamas sono intervenuti allo Sharek Youth Forum, un’organizzazione di giovani molto seguita con fucili, menzogne e violenza, buttando tutti i volontari fuori incarcerandoni alcuni, e proibendo allo Sharek di continuare a lavorare.

Alcuni giorni dopo, alcuni dimostranti davanti alla sede dello Sharek sono stati picchiati, altri incarcerati. Stiamo davvero vivendo un incubo dentro un incubo.

E’ difficile trovare le parole per descrivere le pressioni a cui siamo sottoposti. Siamo sopravvissuti a malapena all’Operazione Piombo Fuso, in cui Israele ci ha bombardati di brutto con molta efficacia, distruggendo migliaia di case e ancora più persone e sogni. Non si sono sbarazzati di Hamas, come speravano, ma ci hanno spaventati a morte per sempre, facendoci tutti ammalare di sindromi post-traumatiche visto che non avevamo nessuno posto dove rifugiarci.
Siamo giovani dai cuori pesanti.

...

Negli ultimi anni Hamas ha fatto di tutto per controllare i nostri pensieri, comportamenti e aspirazioni.

Siamo una generazione di giovani abituati ad affrontare i missili, a portare a termine la missione impossibile di vivere una vita normale e sana, a malapena tollerata da una enorme organizzazione che ha diffuso nella nostra società un cancro maligno, causando la distruzione e la morte di ogni cellula vivente, di ogni pensiero e sogno che si trovasse sulla sua strada, oltre che la paralisi della gente a causa del suo regime di terrore.

Per non parlare della prigione in cui viviamo, una prigione giustificata e sostenuta da un paese cosiddetto democratico. La storia si ripete nel modo più crudele e non frega niente a nessuno. "


Da Gaza, Palestina.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 20/3/2011 12:10
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: i 19 errori di ISRAELE
#281
Mi sento vacillare
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Da nowhere
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Dopo 2 anni, qualche testimonianza in piu' dagli organizzatori del "commando umanitario" che si preparano ad una nuovo viaggio previsto entro la Primavera del 2011, e come i giornali hanno gestito il caso.

Freedom Flotilla II. Prove generali di Notizia
Scritto da Pino Cabras
Venerdì 17 Dicembre 2010 01:07
Guerra e verità

La troupe di MegaChannel Zero ha ripreso la conferenza stampa di presentazione della nuova campagna della Freedom Flotilla II, che intende liberare Gaza dal lungo assedio e dalla macchina delle stragi imposti dalle forze armate israeliane. Nella conferenza i giornalisti si sono sentiti liberi di raccontare quel che "i boss delle redazioni" impongono di tacere, sopire e troncare. Il video documenta storie di giornalismo di valore, attento a notizie di enorme importanza, ma schiacchiato da alcuni tabù. La Notizia, corposa e piena di implicazioni, riuscirà a superare i silenzi?

Il Video della conferenza stampa (a cura di MegaChannelZero)



Fonte: http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5265-freedom-flotilla-ii-prove-generali-di-notizia.html
_________________
Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 24/12/2010 12:17
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  •  Luxio
      Luxio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#280
Ho qualche dubbio
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Da Ostrava
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Shimon Peres accusa la Gran Bretagna di antisemitismo; non tutti gli inglesi, ma in particolare i membri dell'elite...ma porca troia...

http://www.guardian.co.uk/world/2010/aug/01/israel-shimon-peres-british-arab-bias
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Non possiamo separare i nostri pregi dai nostri difetti, essi sono collegati come la forza e la materia. Se li separiamo, l'uomo sparisce.
Nikola Tesla
Inviato il: 2/8/2010 11:29
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#279
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Inviato il: 24/7/2010 15:07
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#278
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Gerusalemme Est: Israele riprende le demolizioni di case palestinesi.

"Demolizioni o sfratti a favore di cittadini israeliani: due realtà, due distinte giustificazioni su base legale. Ma il risultato delle politiche israeliane a Gerusalemme Est è lo stesso: migliaia di palestinesi perdono la propria abitazione."


Da Guerrilla Radio:

"E’ martedì sera, sono circa le ore 20:45, alcune donne stanno prendendo il fresco nel cortile dinnanzi a casa, quando odono un colpo sordo seguito subito dopo da un’altro e da un forte ronzio, come di una migliaia di insetti sparati a tutta forza contro di loro. Lo sciame di api metalliche inizia a infierire sulla facciata dell’abitazione, riducendola presto un colabrodo, poi con il loro pungiglione di acciaio attaccano fameliche la carne delle beduine."

"Dopo circa un’ora di apparente quiete, Nema Abu Said, trentatreenne madre di cinque bambini, si accorge disperata che il suo figlio più piccolo Nader, dorme ancora all’esterno della casa inconsapevole del pericolo che sta correndo.

Si getta fuori per raccoglierlo, quando si ode un altro corpo sordo e l’ennesimo sciame di frecce assassine la colpisce. Nema muore all’istante.

Suo cognato, Jaber Abu Said, 65 anni, è ferito dalle schegge del proiettile alla coscia destra.
La famiglia ha continuato a chiamare i soccorsi invano: un’ambulanza della mezza luna rossa ottiene il permesso israeliano per arrivare sul posto solo dopo due ore, e raccoglie 3 feriti e una donna ormai cadavere.

Al termine dell’operazione militare “Piombo Fuso”, che a ha causato più di 1400 vittime, la stragrande maggioranza civili, fra i quali 300 bambini, Amnesty International ha documentato i tipi di armi utilizzate dalle forze di occupazione israeliane contro la popolazione di Gaza. Fra queste le freccette, che sono piccoli dardi metallici dalla punta acuminata, lunghi 4 cm e provvisti di 4 alette nella parte posteriore, con cui vengono caricati i proiettili da 120 mm dei carri armati. Quando il proiettile esplode in aria, a 30 metri dal suolo, disperde uno sciame di 5mila-8mila freccette in un raggio conico, investendo un'area larga 300 m e lunga 100.

Utilizzate e poi bandite dall’esercito statunitense in Vietnam, essendo un’arma antipersona, l’uso delle freccette dovrebbe essere vietato in aeree abitate. Dal 2001 a oggi, a Gaza come in Libano Israele non lesina il suo illegale utilizzo. "


La strage ed il genocidio continuano, nel segno della "difesa" del popolo ebraico (leggi "nel nome dell'espansione dello stato sionista).
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Inviato il: 24/7/2010 14:53
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#277
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Pescatori di Gaza circondati e catturati dalla marina israeliana.

Gaza, Israele allenta il blocco? Sì, ma non per le persone.

"Nella Striscia di Gaza entra qualche merce in più, forse meno prodotti vietati, ma Israele blocca comunque le persone.
L’allentamento dell’embargo del governo Netanyahu non riguardano le persone.
A chiarirlo con un documento pubblico, il ministero della Difesa israeliano.
La nota è arrivata dopo le richieste di spiegazioni di una organizzazione umanitaria israeliana, dopo il reiterato rifiuto opposto a una studentessa universitaria palestinese di Gaza che – attraverso Israele – chiedeva di recarsi in Cisgiordania per completare i suoi studi."


Ed una stranissima notizia circa un video che sta spopolando in rete: soldati israeliani che ballano in una via di Hebron durante un pattugliamento...
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Inviato il: 8/7/2010 16:53
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  •  florizel
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#276
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Ed in merito all'attacco alla Flotilla, c'è chi prende UFFICIALMENTE le distanze da israele.

"Una volta, ad una partita di baseball, una donna vide Dustin Hoffman che non portava né il cappello degli Yankees né quello dei Red Sox e gli chiese: «Sei neutrale?». Lui rispose: «No, sono ebreo». Lo ha raccontato l’attore in un’intervista tempo fa.

Nella crisi attuale tra Israele e la Turchia, Hoffman ha scelto di stare alla larga dallo Stato ebraico. Non ha spiegato perché. L’aveva invitato il festival del cinema di Gerusalemme, evento di due settimane che inizia l'8 luglio . «Eravamo vicinissimi a giungere ad un accordo con lui», ha raccontato al quotidiano Jerusalem Post uno degli organizzatori, Yigal Molad Hayo. «Poi c’è stata la questione della flottiglia e la corrispondenza s’è interrotta».

Molad Hayo è certo che la ragione sia il raid israeliano del 31 maggio contro le navi dirette a Gaza per spezzare l’embargo, nel quale sono stati uccisi 9 turchi. "


Che artisti e per di più ebrei si rifiutino di intattenere rapporti col sionismo, non può che portare alla luce un pezzetto in più di tanta parte di gente che è contro lo stato sionista, e a cui non viene data la meritata e dovuta voce.

Aderiscono anche Carlos Santana, Elvis Costello, i Pixies, i Klaxons e i Gorillaz.
Emblematica la frase di congedo di Costello: “La mia coscienza mi impedisce di esibirmi a Tel Aviv o Gerusalemme”.
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#275
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#274
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Sopra il ghetto di Varsavia sventolano bandiere bandite a Gerusalemme.

"La superiorità ebraica sugli arabi in Israele è realmente una lezione impartita nelle scuole e nelle accademie militari fin dalla più giovane età, e questo può far comprendere alcuni atti dell’esercito più immorale del mondo, da Sabra e Shatila fino alla Freedom Flotilla.
Questo almeno è quello che sostiene Yonatan Shapira, per molti anni pilota di elicotteri Blackhawk e capitano di una unità di elite delle Forze aeree israeliane.


Yonatan si è rifiutato di prendere parte ad altro attacchi aerei in zone densamente abitate della Palestina occupata, vista l'alta concentrazione di civili tramutati in ‘danni collaterali”.
Quando Yonatan è stato chiamato a giustificare il suo rifiuto dinnanzi al generale Gen. Dan Halutz così gli ha chiesto: “Lei accetterebbe di sparare missili da un apache contro un’ automobile su cui viaggia un uomo ricercato, se stessa guidando per le strade di Tel Aviv, ben conscio che questa azione potrebbe comportare la morte di civili innocenti che si trovano a passare in quell’istante?”


La settimana scorsa, Yonatan Shapira, accompagnato dalla nostra attivista Free Gaza Movement Ewa Jasiewicz, si è recato in visita alle rovine del ghetto di Varsavia. Con della vernice spray gli attivisti hanno scritto sul un muro originario del ghetto: "Liberate tutti i Ghetti", in ebraico, e "Gaza e Palestina Libere”, in inglese."

Per chi non si accontenta della quotidiana merda mediatica propinata come uno psicofarmaco, altre info su INFOPAL.
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Inviato il: 7/7/2010 12:42
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#273
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Aggiorno su Gaza riportando due articoli di Vittorio Arrigoni, dal suo blog "Guerrilla Radio".

Israele annuncia un alleggerimento dell'embargo, ma non lascia passare quel che serve davvero.

"Prendendo atto della decisione del governo israeliano di "allentare" l'assedio a Gaza concedendo l'immissione di più merce, l'organizzazione israeliana per i diritti umani B'Tselem ha commentato : "questo è un primo mini passo nella giusta direzione per portare la politica d'Israele in linea con i suoi obblighi".

Passo davvero microscopico, se consideriamo che solo dal valico di Karni, prima dell'inizio dell'assedio, passavano più di diecimila camion al mese e che comunque anche allora eravamo lontani dai 500 camion di merci al giorno, quantitativo minimo necessario stabilito dalle Nazioni Unite per coprire in parte i fabbisogni di un milione e mezzo di persone.
Un passo che secondo alcuni analisti politici palestinesi è addirittura controproducente, perché si pone nella direzione di voler legittimare l'assedio.

Un assedio che in quanto punizione collettiva ad una popolazione civile viola l'articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra, ed è ritenuto illegale da tutte le maggiori organizzazioni per i diritti umani governative e non, come hanno recentemente ribadito Amnesty International e la Croce Rossa Internazionale.

Continua a essere banditi dalla Striscia il cemento, il ferro e qualsiasi altro materiale per la costruzione, tanto che a detta dell'Onu, a distanza di un anno e mezzo dai bombardamenti dell'operazione Piombo Fuso, il 75 percento degli edifici danneggiati e distrutti pendono ancora in macerie...

... Se dalle televisioni di stato italiane la percezione trasmessa è che l'assedio è stato allentato per un atto di generosità dello Stato israeliano, sul campo la realtà è ben diversa.
L'assedio di per se deve essere in toto terminato perché la popolazione qui non ha bisogno di stuzzicadenti e patatine fritte, ma di cemento, ferro, medicinali, attrezzature mediche e tutto il necessario in import e export per risollevare l'economia e renderla indipendente dagli aiuti.
Oltre che di poter uscire e entrare liberamente da questa prigione.

Tutto quello che abbiamo davanti agli occhi in questi giorni è l'immagine artefatta di una situazione tragica truccata ad arte a miglioria dopo il lavorio cosmetico della propaganda israeliana ed egiziana.
In mezzo a questi echi propagandistici di grande presa stridono ulteriormente le felicitazioni di Tony Blair per l'avvenuto "allenatamento" del blocco israeliano. Dietro il sorriso di Blair, direttore di orchestra di un Quartetto (Usa, Ue, Russia e ONU) che in questi anni non hanno prodotto altro che inutili comunicati stampa, tutte le carie di una cariatide corresponsabile del genocidio iracheno in corso, oltre che del lassismo politico dei governi europei dinnanzi alla tragedia palestinese."


L'assedio israeliano a Gaza è illegale, lo sostiene pure la Croce Rossa Internazionale.

"L’ultima volta sabato scorso a Khoza, sud est della Striscia. Nonostante avessimo con noi tre troupe televisive, i cecchini israeliani ci hanno osservato per una mezz’ora raccogliere a mani nude coi contadini palestinesi il mais, poi hanno aperto il fuoco.
Abbiamo dovuto ritirarci, noi internazionali a mani alzate, i contadini indigeni muovendosi a terra terrorizzati mentre i proiettili ci passavano a centimetri dai corpi.

I pochi giornalisti che vengono con noi al confine rimangono sempre colpiti, più che dalle pallottole dall’incredibile coraggio di questi temerari coltivatori nella loro sfida quotidiana contro la morte nel cercare di procurasi il necessario con cui sfamare le famiglie.
Con noi, sabato, c’era oltre ad Al Jazeera English, una televisione cinese e una brasiliana.
Le telecamere della RAI con noi ci sono venute solo una volta, e ce le hanno condotte Manolo Luppichini.

Mi riferiscono che i telegiornali nazionali in questi giorni intasano l’etere illuminando i riflettori sulla vicenda del soldato Gilad Shalit, unico prigioniero israeliano nelle mani dei palestinesi, prigioniero di guerra. Ben inteso, illuminare Shalit oscurando le migliaia di prigionieri politici sepolti vivi nelle prigioni sparse in Israele, le quali sorti pare proprio non interessi a nessuno.

7.500 prigionieri (politici, non di guerra), soggetti ai più atroci supplizi in una pseudo-democrazia dove la tortura è una prassi consolidata.
Milano, Torino e Roma hanno spento i loro caratteristici monumenti per accendere l’ipocrisia di un messaggio secondo il quale la libertà di un soldato vale più di quella di centinaia di minori palestinesi reclusi senza regolare processo e abitualmente abusati sessualmente nelle 25 prigioni e centri di detenzione israeliani.

Mentre il Colosseo si spegnava per un soldato sulla scalinata del Campidoglio gli attivisti della Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese accendevano dei lumi per ricordare proprio questi migliaia di prigionieri innocenti e dimenticati. Almeno sino a quando non stati aggrediti “da parte di un gruppo di squadristi riconducibili come appartenenti alla Comunità Ebraica Romana”, secondo quanto dichiarato dagli stessi attivisti. 6 ragazzi della Rete hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dopo il vile assalto da parte di chi sotto la bandiera israeliana ritiene di godere di quell’impunità che quel vessillo rappresenta all’interno della comunità internazionale.

Evidentemente la solidarietà alla causa palestinese si paga col sangue, da Gaza a Roma fin sopra la nave turca Mavi Marmara.
Ma come quei temerari contadini continuano a sfidare i proiettili rivendicando il diritto alla loro terra, la solidarietà per i diritti umani conquistano e consenso maggior terreno ingiustizia dopo ingiustizia, affronto dopo affronto squadrista.
Nel frattempo anche Israele ha spento le luci per Shalit: qui a Gaza abbiamo a malapena 6 ore di elettricità al giorno."
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Inviato il: 7/7/2010 12:32
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#272
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Da NiggahCity
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Citazione:

florizel ha scritto:
Pacifici ha rivolto un invito al ministro degli Esteri Franco Frattini: "Dobbiamo darci da fare per rimediare a quattro anni di diritti umani negati e di violazione della Convenzione di Ginevra", ha detto. Un appello condiviso anche dal presidente Zingaretti. "Se siamo qui è per lanciare un messaggio forte: nessuno faccia finta di non vedere e non capire, e nessuno osi dimenticare Gilad Shalit", ha ammonito, "in questa vicenda le ragioni e i torti sono chiari e indiscutibili, perchè Gilad è vittima di una vicenda barbarica al di fuori di ogni convenzione internazionale". "Continueremo il nostro impegno - ha assicurato Polverini - affinché i nostri giovani possano trasmettere, insieme ai vostri, un messaggio di speranza, quella di poter festeggiare l'anno prossimo, a Gerusalemme, la liberazione di Gilad"."

Non riporto il resto, perchè tutto l'articolo mi ha già dato il vomito.

Già, tutti si dimenticano degli oltre 10.000 (DIECIMILA, cristo) prigionieri politici palestinesi che marciscono nelle carceri israeliane, spesso senza neanche sapere il perché. Tra loro, ci sono centinaia di minorenni, ma per questi poveracci non ci sono lampadine da spegnere.
Al massimo, qualche candela da rovesciare, come insegnano le squadracce nazi-sioniste, democraticamente, si capisce.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: i 19 errori di ISRAELE
#270
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Da
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ma l'avete letto l'ultimo post di Decollanz sul suo blog?
tutto incentrato sul dilagare (?) dell'antisemitismo

http://rebustv.blogspot.com/2010/06/quando-la-disinformazione-si-serve-dei.html
Inviato il: 25/6/2010 21:28
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#269
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Gaza: ritrovati due palestinesi morti in un tunnel bombardato a Rafah.

E riporto dal blog di Vittorio Arrigoni, in merito ai monumenti spenti per Shalid (che non era esattamente un povero cristo costretto a cercare da sopravvivere in un tunnel sotterraneo...)

Spegnere le luci per il soldato israeliano Gilad Shalit per oscurare i crimini israeliani.

"L’ipersionismo militante della destra, del centro e della sinistra (?), uniti nel sostenere uno stato coloniale, razzista e fascista1, non ha limiti.

Uno Stato, la cui follia omicida e suicida è una minaccia contro tutta l’umanità, dovrebbe preoccupare ogni coscienza civile e democratica

Quando fossero indotti ad accorgersi della pulizia etnica della Palestina, del genocidio in corso a Gaza, delle distruzioni del Libano fino a quella del 2006, dei crimini commessi dall’esercito israeliano durante l’operazione Cast Lead (Piombo fuso), dell’assassinio di nove attivisti turchi della Freedom Gaza Flotilla, nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2010, che cosa faranno questi signori?

Che cosa faranno quando fossero indotti ad accorgersi dei circa 7.500 prigionieri palestinesi, chiusi da anni nelle carceri israeliane, molti in detenzione amministrativa, cioè senza accuse specifiche, fra cui donne e bambini?
Spegneranno le luci per sempre o arriveranno a demolire il Colosseo, a bruciare il Castello Sforzesco o a bombardare la Mole Antonelliana?

Non pretendiamo ovviamente nulla di tutto questo. Pretendiamo solo un minimo di serietà.
Degli ipersionisti di casa nostra denunciamo il cinismo, l’ipocrisia e la menzogna sistematica. A Torino del sindaco Chiamparino e dell’ineffabile Beppe Castronovo, a Milano della signora Moratti, a Roma di ex (?) fascisti doc come la signora Polverini, il signor Alemanno et similia."


E da Infopal:

PALESTINA LIBERA (non solo Gaza).
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Inviato il: 25/6/2010 19:21
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#268
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=33300


ISRAELE: la guerra con fondi UE
*************************

Quando il 31 maggio scorso le forze armate israeliane si resero protagoniste del massacro sul convoglio umanitario “Freedom Flotilla” diretto a Gaza, l’Unione Europea si unì al coro di condanne levatosi da ogni angolo del pianeta. Alle proteste fecero seguito le richieste per un immediato allentamento del blocco esercitato da Tel Aviv sulla striscia di territorio palestinese. Durante questi eventi, tuttavia, la stessa Unione Europea stava valutando l’opportunità di assegnare un finanziamento di svariati milioni di euro alla principale compagnia israeliana che produce aerei da guerra utilizzati, tra l’altro, proprio per seminare morte e distruzione a Gaza.
I fondi che Bruxelles stanzierà a breve rientrano nell’ambito di 26 progetti di ricerca scientifici che la Commissione Europea sta tuttora vagliando. Se sono 34 le compagnie israeliane che fanno parte della rosa dei candidati a ricevere il denaro, è soprattutto su una che si è concentrata l’attenzione delle organizzazioni a difesa dei diritti umani. La compagnia in questione è la Israel Aerospace Industries (IAI), cioè la più importante produttrice di sistemi aerei per impiego civile e militare.
La IAI realizza per il mercato militare israeliano ed estero i famigerati droni, gli aerei senza pilota che vengono impiegati in azioni ricognitive e per condurre incursioni militari che dovrebbero teoricamente limitare le perdite civili. Il drone più conosciuto uscito dalle officine della IAI è il cosiddetto Heron, in grado di volare ad altitudini medie con un’autonomia di 52 ore. Proprio questo velivolo sarebbe stato massicciamente impiegato, in un sorta di test di collaudo, nel corso dell’aggressione israeliana alla striscia di Gaza tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009, causando circa 90 vittime civili.
Due sarebbero i progetti di partnership tra UE e IAI che hanno superato la prima fase del processo di approvazione da parte di Bruxelles e che aspettano ora il via libera definitivo. Il programma di ricerca della Commissione Europea prevede complessivamente uno stanziamento di 53 miliardi di euro per il periodo 2007-2013.
Come ha documentato l’agenzia di stampa IPS News, in corsa per i contributi europei ci sono anche altre compagnie che contribuiscono alle operazioni illegali di Israele nei territori palestinesi occupati. Una di esse è Afcon, compagnia produttrice di metal detector che vengono utilizzati nei check-point dell’esercito istituiti lungo il confine tra Israele e Gaza. La stessa Afcon un paio d’anni fa aveva inoltre ottenuto un appalto per installare un sistema di sicurezza in un progetto ferroviario destinato a collegare gli insediamenti israeliani illegali di Gerusalemme Est con il centro della città.
La particolare predisposizione dell’UE nei confronti di Israele è il risultato di una aggressiva azione di lobbying messa in atto da Tel Aviv negli ultimi anni ed è singolarmente andata di pari passo con il deteriorarsi dell’immagine di questo paese agli occhi dei cittadini europei. Per quanto, comprensibilmente, gli esponenti delle istituzioni comunitarie cerchino di minimizzare la generosità europea verso il business israeliano, i numeri parlano da soli. Secondo un giornale israeliano, le aziende di questo paese potrebbero beneficiare di 17 milioni di euro con la prossima quota di finanziamenti EU da erogare. Ciò porterebbe il totale dei fondi intascati a partire dal 2007 dalle compagnie israeliane grazie ai fondi per i programmi di ricerca europei a 290 milioni di euro.
Alle critiche giunte da più parti, la Commissione Europea ribatte sostenendo che le cooperazioni scientifiche così promosse con Israele riguardano esclusivamente il settore civile. Ma è lo stesso governo di Tel Aviv a non farsi scrupoli nel propagandare gli stretti legami che intercorrono tra le aziende civili operanti nel settore tecnologico e le forze armate. In varie pubblicazioni governative, ad esempio, viene sottolineata addirittura la “simbiosi” tra il comparto tecnologico e quello della sicurezza nazionale in Israele.
Allo stesso modo, alcune compagnie sulla lista d’attesa per i fondi UE hanno confermato come il loro lavoro finisca spesso per produrre innovazioni di cui si giova l’esercito. La filiale israeliana dell’azienda tedesca produttrice di software SAP fornisce alle forze armate israeliane una serie di “equipaggiamenti” speciali. Emza e LiveU, invece, realizzano strumenti di sorveglianza fortemente richiesti dai militari per le loro operazioni.
Se qualche eurodeputato ha fatto sentire la propria voce, protestando l’incoerente politica della Commissione Europea nei confronti di Israele, sembra improbabile che questo flusso di denaro possa essere ostacolato in futuro. Tanto più che molti paesi europei acquistano regolarmente aerei da guerra ed equipaggiamenti prodotti dalle stesse compagnie israeliane (testati a Gaza ed impiegati in Afghanistan). Pur lanciando critiche a livello ufficiale, insomma, l’UE finisce così per rendersi in qualche modo complice dell’occupazione e della repressione che i palestinesi continuano a subire per mano di Israele.

.... come mai la UE non è chiara sulla destinazione dei finanziamenti e, soprattutto, chi è d'accordo nella comunità che si diano finaziamenti ad Israele ....



Alle critiche giunte da più parti, la Commissione Europea ribatte sostenendo che le cooperazioni scientifiche così promosse con Israele riguardano esclusivamente il settore civile. Ma è lo stesso governo di Tel Aviv a non farsi scrupoli nel propagandare gli stretti legami che intercorrono tra le aziende civili operanti nel settore tecnologico e le forze armate. In varie pubblicazioni governative, ad esempio, viene sottolineata addirittura la “simbiosi” tra il comparto tecnologico e quello della sicurezza nazionale in Israele.

se non fosse per Israele 'che non si fa scrupolo di dire''..... dalla UE non ne sapremo nulla e il tutto sarebbe mascherato da aiuti civili...Ne avevamo abbastanza di nostro senza andare ad impelagarci con la UE che, a quanto pare, non occorre insegnare nulla circa gli insabbiamenti. Alla faccia delle popolazioni palestinesi verso le quali si trincerano nel dire che hanno mandati aiuti con la Flottila, mentre se non armassero gli israeliani saremmo già a buon punto. E sarebbe moralmente accettabile il tutto se aiutassero con altrettanti 17 milioni la striscia di gaza. Altrimenti sono solo dei complici e presto si dovrà dire anche alla UE: NON A MIO NOME!
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Inviato il: 25/6/2010 11:40
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#267
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La visita di Fini in israele e nei Territori OCCUPATI pone la ciliegina sulla torta: "Chi ha rapito Shalit non è combattente ma terrorista".


Certo, gli abusi sessuali sui minori palestinesi, invece, sono indice di vera democrazia e di grande civiltà.

"Ogni anno Israele arresta in media 700 minori palestinesi e li processa nelle corti militari. La maggior parte dei ragazzi arrestati subisce intimidazioni, violenze fisiche, maltrattamenti, sia prima che durante l’interrogatorio. L’accusa, nella quasi totalità dei casi, è di avere lanciato pietre.

Su 100 testimonianze raccolte da minori tra i 12 e i 16 anni arrestati l’anno scorso, la ong Defense For Children International (DCI) ha scoperto che il 69% sono stati picchiati, bendati e ammanettati e l’81% costretti a firmare confessioni forzate. Sempre nel 2009, DCI ha presentato al Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite, un rapporto di oltre 150 pagine.

Solo questo mese sono emersi nuovi cinquanta nuovi casi di maltrattamenti e torture su minori palestinesi da parte di soldati e polizia israeliana. Nulla di nuovo. Da anni organizzazioni internazionali, israeliane e palestinesi denunciano gli abusi e i maltrattamenti su minori palestinesi da parte dell’esercito e delle autorità di occupazione: il verdetto è sempre lo stesso, l’uso del maltrattamento è non solo diffuso ma letteralmente istituzionalizzato.

DCI ha raccolto un’infinità di testimonianze, di ragazzini presi a calci, picchiati, imbavagliati, tenuti a sedere in posizioni scomode, bendati, minacciati anche di morte. Una routine che si ripete.
Le confessioni estorte illegalmente vengono poi usate come prove nelle corti militari. Il nuovo dato sconvolgente che emerge però è il crescente numero delle molestie sessuali e delle minacce a sfondo sessuale.

Da gennaio 2009 ad aprile 2010, DCI ha raccolto e presentato all’ONU 14 casi di minori tra i 13 e i 16 anni che hanno denunciato di aver subito molestie sessuali, durante l’interrogatorio e la detenzione."


Bambini palestinesi torturati dagli israeliani.

"Israele ha difeso strenuamente la propria politica inquisitoria in prigioni e centri di detenzione, definendoli uno strumento necessario contro la guerra al terrore.
Nel 1987, secondo la Commissione d’inchiesta israeliana Landau, lo Stato ha stabilito che “un moderato grado di pressioni, come le pressioni fisiche, allo scopo di ottenere informazioni cruciali, è inevitabile in determinate circostanze”.

“Lo Stato di Israele ha aderito alla Convenzione internazionale contro la tortura”, ha detto Abuqtaish. “Nei suoi rapporti alla commissione, Israele dice sempre che il suo uso di ‘moderate pressioni fisiche’ è conforme agli obblighi del trattato; tuttavia, inutile dirlo, ‘moderate pressioni fisiche’ significa chiaramente tortura”.

Il sistema carcerario israeliano non fornisce ai minori palestinesi nessuna consulenza legale, e nega loro quasi tutti i diritti, secondo alcuni avvocati coinvolti.
L’avvocato svedese Arne Malmgren ha lavorato come osservatore legale nei tribunali militari israeliani durante i processi a diversi minori palestinesi.

“Il sistema dei tribunali israeliani non assomiglia a nessun altro sistema al mondo”, ha detto Malmgren all’IPS. “Il personale militare israeliano, il giudice, l’accusa, l’interprete - sono tutti in uniforme militare. E poi ci sono tantissimi soldati armati all’interno dell’aula”. “I più piccoli entrano in aula ammanettati e incatenati; possono esserci fino a sette bambini nello stesso momento in tribunale.
Un avvocato lo ha definito un vero e proprio mercato del bestiame. Il processo è più che altro un patteggiamento - prima del procedimento, accusa e difesa hanno già concordato la sentenza, e si limitano a chiedere il consenso del giudice, che quasi sempre ottengono”.

”Non ci sono testimoni, niente. E la cosa peggiore è ciò che accade ai bambini e alle bambine prima che entrino in aula, cioè quando li interrogano per fargli firmare confessioni su fatti che potrebbero anche non aver commesso”.

Mentre proseguono i negoziati tra palestinesi e israeliani per un possibile accordo di scambio di prigionieri che prevede il rilascio di tutte le donne e i bambini palestinesi in cambio di un soldato israeliano catturato dai gruppi palestinesi a Gaza lo scorso giugno, molti palestinesi, tra cui Mohammed Mahsiri, sperano di veder tornare a casa i loro cari, parenti e amici. ”Quando sono stato rilasciato, è stato il più bel giorno della mia vita”, ha raccontato Mahsiri all’IPS. “Venivamo picchiati tutti i giorni. Il cibo era cattivissimo. Era la cosa peggiore. Nessun bambino dovrebbe mai provarlo”.


Sarebbe davvero interessante provare a fare richiesta formale AI MEDIA SERVI DEI SERVI di riportare questo tipo di notizie con la stessa solerzia con cui leccano il culo ad israele.

Mi prudono le mani.
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Inviato il: 25/6/2010 10:26
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#266
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"Questi sionisti sono noiosamente prevedibili"

Come del resto i loro servi: Luci spente al Colosseo per Shalit.

"Le luci dell'Anfiteatro Flavio si sono spente alla 23 in punto, la mezzanotte israeliana, per chiedere la liberazione del caporale israeliano prigioniero di Hamas dal 25 giugno 2006, quando fu rapito in territorio israeliano, ai confini della striscia di Gaza. Ai piedi dell'arco di Costantino si sono radunate, secondo gli organizzatori, alcune miglialia di persone, per assistere alla manifestazione promossa dai movimenti giovanili Benè brith giovani e Unione giovani ebrei italiani."

Se ad organizzare una manifestazione fossero stati, che so, i movimenti o le associazioni, o anche solo un gruppo di cittadini, a ricordo delle migliaia di vittime dell'operazione Piombo Fuso, dubito che avremmo avuto la soddisfazione di vedere spenta anche una sola lampadina.

"Sul palco il padre di Gilad Noam Shalit, il ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, il presidente della regione Lazio Renata Polverini, il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti, il sindaco della capitale Gianni Alemanno, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici e il giornalista Giuliano Ferrara.
"Israele non sarà mai solo", ha detto il ministro Ronchi. Poi, rivolgendosi al padre di Gilad, ha aggiunto: "Allo stesso modo tuo figlio non è solo, perché noi continueremo a denunciare questa situazione e l'omertà culturale del pacifismo a senso unico".


Pacifici ha rivolto un invito al ministro degli Esteri Franco Frattini: "Dobbiamo darci da fare per rimediare a quattro anni di diritti umani negati e di violazione della Convenzione di Ginevra", ha detto. Un appello condiviso anche dal presidente Zingaretti. "Se siamo qui è per lanciare un messaggio forte: nessuno faccia finta di non vedere e non capire, e nessuno osi dimenticare Gilad Shalit", ha ammonito, "in questa vicenda le ragioni e i torti sono chiari e indiscutibili, perchè Gilad è vittima di una vicenda barbarica al di fuori di ogni convenzione internazionale". "Continueremo il nostro impegno - ha assicurato Polverini - affinché i nostri giovani possano trasmettere, insieme ai vostri, un messaggio di speranza, quella di poter festeggiare l'anno prossimo, a Gerusalemme, la liberazione di Gilad"."


Non riporto il resto, perchè tutto l'articolo mi ha già dato il vomito.

E non solo al Colosseo, ma anche al Castello Sforzesco di Milano, e alla Mole Antonelliana a Torino.

Peggiore ipocrisia, e mistificazione, e servilismo, non ci sono.

Intanto, stanotte c'è stato un raid israeliano sulla Striscia, in risposta, pare, a colpi di mortaio da Gaza.
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Inviato il: 25/6/2010 10:09
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#265
Dubito ormai di tutto
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Questi sionisti sono noiosamente prevedibili:

Un rapporto giordano ha rivelato che gli apparati della sicurezza turca (Mit) hanno sventato un tentativo di assassinare il primo ministro Recep Tayyip Erdoğan. I fili dell'operazione condurrebbero ai servizi di sicurezza israeliani del Mossad.

Il rapporto, pubblicato sull'ultimo numero della rivista settimanale "al-Majd", fa riferimento a "fonti attendibili" di Ankara, le quali sostengono che, in base alle indagini svolte, l'esecuzione dell'operazione sarebbe toccata ad alcune cellule di provenienza turca e curda.

La leadership turca finora non ha commentato tali rivelazioni, che giungono in contemporanea con l'annuncio dell'imminente visita del vice primo ministro israeliano Ayub Kara (Likud) ad Ankara, dove incontrerà gli oppositori di Erdoğan.

Secondo le fonti citate da "al-Majd", la recente nomina di Hakan Fidan a capo dell'intelligence turca è stata decisa proprio per rafforzare e concretizzare il ruolo dei servizi segreti nella protezione della sicurezza nazionale e delle alte cariche dello Stato responsabili delle politiche turche, ovvero il presidente Abdullah Gül, il ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu e lo stesso Erdoğan.

La scelta di Fidan - spiegano le fonti - è stata fatta dopo che ai tre leader "sono state confermate le informazioni che rivelavano come il Mossad stesse progettando degli assassinii utilizzando il Partito dei lavoratori curdo (Pkk), o cellule turche ad esso collegate, per attentare alla vita delle più importanti personalità nazionali. L'obiettivo era quello di creare scompiglio nel Paese e di dissuadere Erdoğan dalla sua politica di avvicinamento nei confronti degli arabi e dei palestinesi.


Tutto quello che si para sulla strada del loro sogno sionista va semplicemente rimosso, spero che un giorno tutto il male che stanno facendo al mondo gli si riversi contro.
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 24/6/2010 17:12
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#264
Dubito ormai di tutto
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Non so quanto c'entri, ma io dico che c'entra: il sito FdF è stato hackato (si parla tecnicamene di "defacing", ossia la home del sito originale è stata sostituita da quella dell'hacker).
Si accettano scommesse sui mandanti del defacing...
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Inviato il: 23/6/2010 7:01
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#263
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Oddio, non ci metto la mano sul fuoco e lungi da me l'idea di difendere un Almirante in senso nostalgico. Mi sbatte na' cippa. Non posso comunque non riflettere sul voltagabbana su più e più aspetti da parte di Fini, che credo un Almirante non avrebbe fatto.

Sia chiaro: io a Roma una rinfrescata di Napalm la butterei adesso così come 20, 30 o 40 anni fa. No problem.

Citazione:
Che schifo.


Già detto, ora premono i mondiali. E i vicini di casa aumentano lo spazio dell'Hard Disk nel file << dimenticatoio >>. L' UP-GRADE per queste cose è omaggio della casa.
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Inviato il: 23/6/2010 2:46
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Dissento.

In tempi come questi, in cui si rende evidente come varie ideologie combacino tra loro quando si tratta di fottere chi sappiamo, anche quel vecchio porco sarebbe andato in israele a mettersi prono di fronte a chi è PIU' potente di tutti. Non solo di lui.

In ogni caso, le centrali operative della polizia del G8 di Genova erano ben frequentate anche ai tempi che furono.

Non sfugge alla logica dello sfruttamento della causa palestinese nemmeno il governo iraniano: in un primo momento, pare che i "guardiani della rivoluzione" avessero dato la disponibilità a "scortare" il carico di aiuti per Gaza della Mezzaluna Rossa, poi rifiutato dalla stessa.

Nonostante la paura di un nuovo attacco, dopo quello mosso contro Freedom Flottilla lo scorso 31 maggio, la nave viaggerà priva di scorta militare. “L’imbarcazione non sarà scortata dai militari iraniani – ha precisato Adibzadeh – Accetteremo le difficoltà che si presenteranno, ma non siamo in cerca di avventurismi e di combattimenti.
Il carico sarà di 1.100 tonnellate di cui 500 saranno costituite da medicinali e viveri”
.

A Gerusalemme, un progetto di israele prevede l'abbattimento di altre 22 case di palestinesi, per costruire un parco turistico.

E "Terra" ci racconta qualcosa di diverso dalla propaganda isareliana circa il cosiddetto "alleggerimento" del blocco di Gaza:

L’assedio cambia veste. E diventa più duro curarsi.

"Da oggi l’assedio contro la Striscia di Gaza “cambia di metodo”.

Ieri, mentre Israele incassava dalla Turchia il guanto diplomatico del ritiro “forse definitivo” dell’ambasciatore di Ankara a Tel Aviv e l’annuncia della probabile revoca di circa 9 miliardi di acquisti bellici, sulla stampa internazionale celebrava la notizia che il Governo Netaniahu dichiarava, dopo una votazione ministeriale, di voler “allentare” il blocco sulla striscia di Gaza, rivedendone le modalità. L’amara sorpresa, però, era tutta nei dettagli: il blocco si farà in realtà più duro. A cominciare dal transito umano.

Il valico di Eretz, l’unico israeliano rimasto aperto, chiuderà I battenti e la Striscia di Gaza, che rimarrà saldamente chiusa dalla parte del mare, verrà sigillata da Israele anche via terra.

Chiunque vorrà tentare di uscire o entrare dalla Striscia, per cure mediche, per prendere un aereo, o simili, dovrà tentare la fortuna tramite l’Egitto. In pratica, se in futuro un palestinese di Gaza dovesse prendere un aereo, magari per una operazione urgente, l’unica soluzione sarà l’aereoporto del Cairo (distante circa nove ore) o la Giordania, per raggiungere la quale “basta” qualche ora di nave attraverso il mar Rosso.

... verrà permesso l’ingresso di cemento ma non per le centinaia di case distrutte durante i bombardamenti di Piombo Fuso: soltanto l’Onu, per alcuni progetti di ricostruzione di scuole, potrà importare sacchi di sabbia e tubature, sempre «mantenendo», come spiegava ieri il comunicato del Governo Netaniahu, «le preesistenti misure di sicurezza per prevenire l’ingresso di armi».


Che schifo.
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Inviato il: 22/6/2010 21:59
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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è storia vecchia e stereotipata, lo so ..

... ma vorrei uscisse Almirante dalla tomba per prenderlo a calci nel culo. Almeno per coerenza.
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Inviato il: 22/6/2010 3:58
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Re: i 19 errori di ISRAELE
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Nel clamore mediatico, israele avrebbe alleggerito il blocco su Gaza.

I fatti, forse, sono un tantino diversi.

Gaza: una concessione di facciata.

Anche Infopal dà notizie un po' più dettagliate:

Gaza chiede l'apertura del valico di Karni.

"Decine di camion sono ancora bloccati al valico di Karni, in attesa della sua apertura da parte di Israele. Palestinesi e attivisti per la pace stranieri hanno tenuto un sit-in di protesta per chiedere l'immediata apertura del valico di Karni, a nord di Gaza.

... Jamal al-Khudari, capo del Comitato Popolare contro l'assedio, che ha organizzato la protesta, ha condannato come "falsa" la dichiarazione israeliana di "alleggerimento dell'assedio".

Secondo un rapporto della agenzia di monitoraggio delle importazioni palestinesi, Paltrade, il valico di Karni è stato aperto per 17 giorni durante i mesi di aprile e maggio, e solo nel 34% delle ore previste è riamasto funzionante.

... Tuttavia, al-Khudari ha detto che il passaggio concesso non è nient'altro che "un messaggio ai media, un sistema per ridurre la pressione su Israele da parte della comunità internazionale, dopo il massacro commesso sulla Freedom Flotilla".


Sempre di oggi è la notizia dell'avvenuta apertura del valico di Karni, a nord di Gaza:

"Oggi, 21 giugno, le autorità d'occupazione israeliane hanno reso pubblica l'apertura dei valichi commerciali della Striscia di Gaza.
Tuttavia si tratta di un'apertura parziale".


E credo che varrà la pena leggere per intero
questo articolo, domani, quando sarà disponibile per intero: il "nuovo" Fini sarà in israele per una visita di tre giorni.
Dalle centrali operative di polizia alle riverenze allo stato sionista, il "nuovo" ha lo stesso fetore di quello vecchio...
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Inviato il: 21/6/2010 22:59
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#259
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ISRAELE NEGA INGRESSO A GAZA A MINISTRO TEDESCO.

E fosse niente che la notizia si fermasse a questo. No. C'è anche l'idiozia del ministro tedesco, che afferma di sentirsi "costernato per il fatto che attualmente Israele rende difficile anche ai suoi amici piu' fedeli di comprendere la sua condotta".

Poverino. Lui non comprende la condotta di israele che non lo fa entrare a Gaza per qualche affaruccio suo. Infatti "intendeva recarsi nella Striscia per portare avanti il progetto di costruzione di un impianto di depurazione finanziato dalla Germania."

Cioè, un casino di soldini in ballo.

E non è finita qui, perchè ci mancava la vena cinica: "Se il governo israeliano si attende un sostegno alla sua nuova strategia su Gaza", ha aggiunto Niebel, "deve per prima cosa offrire maggiore trasparenza".

Della serie: ti sosteniamo pure se massacri i palestinesi, ma gli affari sono affari.

Che merda, i servi più dei padroni.
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Re: i 19 errori di ISRAELE
#258
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Da Guerrilla Radio, due analisi sull'evento dell'attacco della Freedom Flotilla.

Tariw Shadid e Ilan Pappè, due punti di vista e due approcci differenti che però pongono lo stesso accento sull'impunità di israele.


SHADID:

"Per molti occidentali, vittime di un lavaggio del cervello affinché credano che lo stato sionista sia un cosiddetto faro di civiltà, un’isola di modernità in un mare arabo di supposta arretratezza, lo shock consiste principalmente nello scoprire che un’aggressione tanto primitiva e insensata semplicemente non pare corrispondere all’immagine che si erano fatti di Israele.

Apparentemente, l’inconcepibile crudeltà applicata contro i palestinesi a Gaza durante il massacro del 2008-9, famigerato per il letale fosforo bianco caduto a pioggia in aree densamente popolate e condannato con decisione dal rapporto Goldstone, fino ad ora ha fallito nell’intento di rendere il pubblico consapevole del reale livello di sete di sangue dei sionisti.

Le masse del mondo occidentale sembrano essere state completamente abituate ad accettare il sistematico assassinio di palestinesi da parte degli israeliani come una “tragedia senza fine”, alla quale sperano che “ci sia una soluzione”, oppure arrivando persino a incolpare di tutto ciò i palestinesi stessi.

Tuttavia, per i palestinesi, in questo freddo e premeditato comportamento omicida israeliano non vi è nulla di nuovo. Per ben sei decenni hanno provato sulla propria pelle come la follia ideologica dei sionisti li spinga ad agire quando hanno in mano un’arma e si trovano di fronte ad un civile inerme. La lista di esempi di simili comportamenti grondanti sangue è ormai diventata talmente lunga, che nessun palestinese si fa illusioni che la situazione possa cambiare in fretta. Si può affermare che Israele è disposto e pronto ad assassinare chiunque, e lo fa ovunque reputi che sia necessario. Apparentemente, ora lo fa anche senza badare a chi sta guardando.

Se è vero che Israele investe somme spaventose per la propria propaganda e la costruzione della propria immagine, è ormai altrettanto vero che coltiva l’arrogantissima nozione di potersi permettere di accusare grandi perdite in questi campi senza pagare (almeno in proporzione) in termini d’influenza politica mondiale...

... Israele è consapevole che da un punto di vista psicologico ha una tale presa sulle popolazioni delle nazioni potenti del mondo che la gente sembra stata condizionata a non chiedersi più nemmeno perché Israele sia esentata dal rispettare le leggi. Contemporaneamente, in una sorta di automatismo, le popolazioni del mondo mormorano fra di loro: “Già, è il senso di colpa dall’Olocausto”. Israele ripone una fede cieca in questo meccanismo, e in apparenza inizia a credere nelle proprie bugie."


PAPPE':

"La “pace forzata” non è negoziabile per le élite dirigenti israeliane e offre ai palestinesi un limitato controllo e una limitata sovranità sulla Striscia di Gaza e sulla Cisgiordania. Ai palestinesi viene chiesto di rinunciare alla lotta per l’autodeterminazione e la libertà in cambio della concessione di tre piccoli bantustan sotto lo stretto controllo e la supervisione di Israele.

La versione ufficiale in Israele, comunque, è che sia Hamas l’ incredibile ostacolo per la pace. E di conseguenza la strategia è dichiarata: affamare e costringere alla sottomissione il milione e mezzo di palestinesi che vive nello spazio più densamente popolato al mondo...

... Finchè la comunità internazionale sarà compiacente, il mondo arabo impotente e Gaza sigillata, Israele continuerà ad avere un’economia fiorente e un elettorato che accetta il dominio dell’esercito sulla propria vita e il conflitto e l’oppressione dei palestinesi come esclusiva realtà della vita in Israele del passato, del presente, del futuro.

Il vice presidente statunitense Joe Biden è stato umiliato recentemente quando gli israeliani hanno annunciato la costruzione di 1.600 nuove case nella zona contesa di Ramat Shlomo, nel distretto di Gerusalemme, proprio il giorno in cui era arrivato per discutere di come provare a congelare l’espansione delle colonie.

Ma il sostegno incondizionato da questi offerto dopo l’ultima azione ha fatto sentire i leader e l’ elettorato giustificati.
Sarebbe sbagliato, comunque, credere che il sostegno americano e la debole risposta europea siano la ragione principale dell’embargo e del soffocamento di Gaza.
C’è un elemento che forse è quello più difficile da spiegare ai lettori di tutto il mondo, cioè quanto queste percezioni e atteggiamenti siano profondamente radicati nella mentalità e nella psicologia degli israeliani."
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 18/6/2010 23:05
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  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#257
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
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Israele, Gabinetto Sicurezza rinvia decisione su blocco Gaza.

La morsa sionista su Gaza non si allenta, e questo è "funzionale" a quelle che si profilano come ulteriori e potenzialmente disastrose tensioni con l'Iran.

"... anche l'Iran ha annunciato l'intenzione d'inviare nella regione assediata alcune navi, che si uniranno così a quelle del Free Gaza."

Navi iraniane, quindi, che si affiancheranno adun'altra flottiglia turca filo-palestinese.

I Palestinesi continuano a fare da ostaggio ideologico, mentre a Gaza si muore.

E in israele regnano sovrane ipocrisia, mistificazione e cinismo. Tutta propaganda diabolica e senza pudore.

L'Italia di Frattini (e non solo...) si metterà prona ancora una volta, mentre israele piange e fotte.
_________________
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Inviato il: 17/6/2010 1:27
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  •  edo
      edo
Re: i 19 errori di ISRAELE
#256
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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Inviato il: 15/6/2010 8:00
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