Cosa sappiamo delle proteste e delle rivolte contro il caro petrolio?
Qualche sciopero dei camionisti in Spagna, uno sciopero dei TIR previsto a fine mese in Italia, i poveri pescatori che preferiscono non uscire piuttosto che rimetterci, le cifre dei prezzi dei carburanti alla pompa... Giusto? Più o meno questa è l'informazione in Italia su questa criticità. Ah, no: dimenticavo uno dei nomi più in voga dell'ultima settimana: Robin Hood.
Bene, la informazione ufficiale, si limita al titolo "Caro petrolio,camionisti in rivolta. Gb, autostrade bloccate per ore" (
tgcom) dove si apprende che è convinzione del governo britannico che "la priorità sarebbe convincere i paesi produttori di petrolio ad aumentare la produzione", convinzione facile da raggiungere, poiché alcuni paesi produttori hanno già annunciato un immediato aumento della produzione (aumento di 200mila barili al giorno) (
trova fonti) e promesso ai G8
(Arabia aumenta la produzione). Insomma i bravissimi governanti dovranno convincerli ad attuare quello che
motu proprio avevano già annunciato!
Il leghista Zaia (politiche agricole) trova il tempo (dopo essersi espresso a favore degli OGM) di mostrare la stessa capacità profetica: prevede infatti possibili problemi di ordine pubblico «Se va avanti così, sarà come la rivolta del pane»
corriere.it. Facile profezia: in Europa e in altre parti del mondo si assiste alle prime rivolte per i carburanti. Nel
video (Live Leak) si vedono che esistono seri problemi in Inghilterra, scontri di piazza e scioperi in Spagna e India, e persino l'aeroporto di Lisbona che rimane senza carburante e viene rifornito con le autobotti. (
fonte). Indicatore di quanto sia ormai grave la situazione è il fatto che i distributori di carburante in USA inizano a dire "no more credit cards"! Non so se immaginate a che punto stiamo arrivando oltreoceano!
Bene, il corriere, attualmente dice solo:
-Fiat, Marchionne: Giugno disastroso, con sciopero TIR rischiamo la chiusura
-Scajola promette sconti sulla benzina
Risponde La Repubblica con:
-Manovra, tagli e Robin tax. Tremonti: "Obiettivo crescita"
-Marchionne: "A giugno mercato disastroso. Rischio chiusura con lo sciopero dei tir"
Non una parola, ad esempio, su
questa notizia: "La Cina ha deciso di aumentare a partire da venerdì il prezzo di benzina e diesel del 18%, per un importo corrispondente a mille yuan a tonnellata, cioè 145,5 dollari circa. Come conseguenza la quotazione del greggio a New York e a Londra, che pure oggi era in salita, è scesa rapidamente." (trovata su Sole24ore).
Non ho trovato molto queste notizie riportate dai nostri giornalisti italiani, a parte forse
questo articolo ripreso da Il Manifesto.
W il pluralismo e la completezza della informazione!
Oppure dobbiamo ritenere che questa "omertà" sia complice, se consideriamo che
qui si calcola che "4,98 miliardi, cioè 110 euro a veicolo, se ne vanno al Fisco: più del doppio rispetto a quanto si risparmierebbe, in totale, con l'addio all'Ici sulla prima casa". ?
Bene, bene....