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  Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària

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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#129
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2009
Da Cagliari
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Come si può arrivare a scardinare questo sistema di privilegi e prebende dall'interno, con i mezzi democratici? Non sono di quelli che dicono che sono tutti uguali semplicemente affermo che le probabilità che un politico decente conti qualcosa, sono distribuite su tutti i seggi del parlamento, tanti di loro sfrutteranno a loro vantaggio la situazione e faranno quello che la politica riesce a fare meglio, ovvero far lavorare ai molti i privilegi di una cerchia ristretta di persone, bene indottrinate, e dire che lo si fa con il loro consenso.
Che si scardini la situazione con mezzi democratici o meno, di sicuro il punto di partenza e che si crei la consapevolezza dei vari individui che compongono queste astratte espressioni geometriche, la cui definizione è scritta su migliaia di vittime (e temo di minimizzare) dette nazioni ed è necessario anche che questa possa girare e diffondersi, perchè avvenga una fatidica presa di coscienza.
Per mezzi non democratici escludo ovviamente la violenza offensiva come mezzo ideale per un cambiamento positivo della situazione, non è mai stato efficiente abbassarsi allo stesso livello, sono sempre venute su dittature.
La presa di coscienza di cui parlo si riferisce "secondariamente"(si fa per dire) alle trame di cui discutiamo qui su luogocomune, che al 90% sono diretta conseguenza di un potere indiscriminato in mano a pochi individui, che in nome del sentimento patriottico e altre menate riescono a tenere nascoste ad intere popolazioni miriadi di verità scomode "per il loro bene" perchè il popolo evidentemente di rango inferiore a questi eletti andrebbe nel panico se sapesse certe cose, così ci insegna un refrain hollywoodiano. Non si contano infatti i film dove un manipolo di eroi lavora in segreto per salvare il mondo da una sicura catastrofe, per conto del provvidenziale governo americano. Oppure temono che gli si rivolterebbe contro, chissà, ma nemmeno, forse temono che diventiamo più svegli e la smettiamo di berci le loro menzogne.
Dicevo secondariamente perchè più pericolosa è la consapevolezza pacifica e priva di violenza bombe e quant'altro di poter fare a meno della supposta (è il caso di dirlo) guida provvidenziale dello stato e della sua illuminata pianificazione perchè gli individui che compongono la società sappiano gestire inter-autonomamente il proprio destino, l'idea che una comunità sappia da sè di cosa ha bisogno senza che sia qualcuno d'all'alto a dirlo. Pensiamo alla ricerca : tutti hanno interesse allo sviluppo per questo si formano scienziati e ricercatori e li si aiuta, secondo le proprie possibilità. O l'ambiente, che tutti hanno interesse a preservare, e per esempio la ricerca può essere al suo servizio nell'affinare le tecniche di riciclaggio ed energia ecologica su scala sempre più ampia.
La sperimentazione libertaria può nascere da una semplice idea. Per esempio una rete di "esercitazione" alla solidarietà reciproca, gruppi di autoaiuto, di acquisto e tenere contatti aiuta. Il sistema di delega soffoca l'iniziativa individuale e per effetto domino l'azione congiunta di diversi individui. Dovunque ci sia da attivarsi per far circolare un'idea, per metterla in pratica, e in questo vengano valorizzate le competenze e le capacità ci sono i germi di una società libertaria. Nello stesso stato, notiamo che le sue maestranze funzionano anche per via dello spirito collaborativo che le pervade e non perchè c'è qualcuno che da ordini. L'autorità gerarchica, fonte di infinite fallacie ed ingiustizie da esse derivanti potrà essere sostituita da una più conveniente autorità riconosciuta frutto di competenze e capacità. Ciò è un naturale portato della diversità di tutti gli individui. Ovviamente anche i conflitti dovrebbero poter essere gestiti sulla base della solidarietà volontaria, non solo quando viene a mancare il principio di non aggressione ma anche quando un raccolto va male, in caso di truffa etc. Parte della detta sperimentazione, infatti dovrebbe avere l'effetto di riconoscere come fondamentale il rispetto oltre che dell'integrità, anche della dignità della libertà e delle esigenze di un individuo (purchè ovviamente questo ricambi eh) Nonostante l'uso del futuro non c'è traccia di ingegneria sociale in quello che dico. Nè schiavi ne padroni.
Ehm un po' lunghetto ammetto, ma accampo la "scusa" che prima di sapere dei difetti del login di LC scrissi una prima stesura versione più breve e concisa di ciò che ho scritto che purtroppo andò persa.
Inviato il: 29/3/2010 2:51
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  •  ancopietro
      ancopietro
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#128
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/11/2009
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Citazione:

marcocedol ha scritto:
Credo che questo articolo di Massimo Fini fotografi l'assoluta mancanza di spirito libertario e rispetto della persona che caratterizza il pensiero dei partiti della cosidetta sinistra radicale. Induce a riflettere anche il fatto che alcuni leader degli stessi si trovino nella posizione di impartire ordini alla polizia.


Io (né rosso, né nero) cacciato dai comunisti e portato via dalla polizia


Non c'è niente da fare. In Italia se non sei di sinistra devi essere necessariamente di destra, se non "un fascista". Se non sei di destra, devi essere necessariamente di sinistra, se non un "comunista". E se non sei né di destra né di sinistra, ma contro entrambe o magari "oltre" la destra e la sinistra, categorie politiche vecchie di due secoli? Non esisti. Non hai diritto di esistere. Finché questa chiusura avviene in ambito culturale e politico pazienza. Ma quando a chi non è né di destra né di sinistra viene impedito di esercitare i più elementari diritti civili, la cosa assume un aspetto diverso e grave.

Sabato, col mio piccolo movimento, Movimento Zero, creato un anno fa, avevo deciso di partecipare alle manifestazioni contro la presenza di Bush nella capitale. Avevamo scelto il concerto di piazza del Popolo dove manifestava Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Verdi ed altre associazioni, non perché noi si condivida minimamente le loro posizioni, ma perché ritenevamo che sarebbe stato più tranquillo del corteo che partiva da piazza della Repubblica dove la presenza dei “centri sociali”, dei “disobbedineti”, degli autonomi e la eventualità di infiltrazioni di provocatori come i “blackblock” avrebbe potuto scatenare violenze. Movimento Zero, infatti, non è pacifista, non ha nulla da spartire con l’ “arcobaleno”, ma è pacifico.

Alle tre e mezza del pomeriggio siamo quindi arrivati, in una cinquantina, in una piazza del Popolo semideserta (non più di 300 persone). Eravamo naturalmente a volto scoperto, senza armi, né proprie né improprie, e inalberavamo il nostro sctriscione che diceva: “Con i Talebani per il diritto all’autodeterminazione dei popoli”. Il che non vuol dire che condividiamo l’ideologia talebana – non la condividiamo affatto – ma nei talebani difendiamo il diritto di ogni popolo a filarsi da sé la propria storia senza pelose supervisioni.



La polizia, scherata in forze, ci ha lasciato passare senza fare una piega. Ma dopo pochi minuti è intervenuto uno di quelli che stavano sul palco e ha ordinato al comandante della piazza di farci sgombrare. Perché? “Perché sono di destra”. Il comandante ha ubbidito all’ordine. Siamo stati prelevati, senza che opponessimo alcuna resistenza, portati sui cellulari, identificati, trattenuti per una ventina di minuti e poi rilasciati con il divieto di rimanere in piazza.
Ora, Movimento Zero non è di destra. Lo guido io e proprio i lettori del QN, molti dei quali mi accusano quotidianamente di essere di sinistra se non un comunista, sanno meglio di altri come questa etichetta sia falsa. Ma la questione non è questa. Sono altre. Almeno due. Poniamo pure che fossimo di destra. E con ciò? Non abbiamo il diritto di manifestare liberamente le nostre opinioni “pacificamente e senz’armi” come garantisce l’articolo 17 della Costituzione? O sabato questo diritto era di proprietà esclusiva della sinsitra, di governo o non di governo? Seconda questione. Se la nostra sola presenza in piazza del Popolo era ritenuta un pericolo per l’ordine pubblico, questa valutazione spettava alla polizia o a quel Tal dei Tali (del Pcr, del Pdci, dei Verdi o di Vattelapesca) che è andato a dare un ordine a un funzionario che gli ha vergognosamente obbedito? Quel Tal dei Tali era un privato cittadino come me e i miei amici che ha i nostri stessi diritti e che non è investito di autorità sovrana solo perché occupa, peraltro in modo miserevole, una piazza.



Comunque i cari compagni di Rifondazione & C. – che si sono tra l’altro disinvoltamente dimenticati che io ho partecipato, esponendomi in prima persona, a tutte le manifestazioni contro le leggi “ad personam” di Berlusconi – hanno dato una bella dimostrazione di che cosa intendono per libertà. Coglioni, oltretutto, perché eravamo quasi più di loro e avremmo reso meno deserta la piazza e meno evidente il loro fallimento.
Infine se a qualsivoglia altro giornalista, di sinistra o di destra, fosse stato impedito, come è stato impedito a me, di esercitare i propri diritti di cittadino di professionista, si sarebbe scatenato un putiferio, si sarebbe gridato alla scandalo, il nostro sindacato si sarebbe mobilitato in forze, sarebbero piovute le attestazioni di solidarietà e le interrogazioni in Parlamento. Per me, invece, silenzio assoluto. Già, ma io non sono un giornalista di sinistra, e nemmeno di destra…

Massimo Fini
Fonte: www.massimofini.it



la "sinistra" cioè l'arcipelago di tanti partitini comunisti diretti da galletti o vecchi galli spennacchiati e sottoposti al regime autoritario del centralismo democratico, dopo la sconfitta elettorale e la fuoriuscita dal parlamento, oscillano paurosamente verso il baratro della destra. In Lazio appoggiano la liberista Bonino che li vuole morti, in Campania voteranno per De lUCA, non escludo che in Calabria si accoderanno a LoJero. Cercano di aggrapparsi alla zattera del PD e non si rendono conto che stanno disperdendo il grande patrimonio che era costituito da un popolo di quindici milioni di elettori. Inoltre hann acquisito molti vizi della destra.,
Ha ragione Massimo Fini. Ma si sta squarciando un muro attraverso il quale passeranno tante cose a cominciare da un rinnovamento profondo
della politica e dall'abolizione dei privilegi attuali degli Oligarchi.
Inviato il: 12/2/2010 21:01
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#127
Ho qualche dubbio
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Da Cagliari
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Mangog:"Contento tu... sicuro che non te ne pentirai?"

Ehm, non capisco, visto i tuoi presupposti precedenti.
Inviato il: 5/2/2010 2:40
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#126
Sono certo di non sapere
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Quanto al non avere i solidi, hai ragione. Non ne ho ma non li voglio neanche.

Bene, vorrà dire che i bambini in Africa muoiono perché tu ti rifiuti di guadagnare e pagare la tua parte per il bene comune.
Inviato il: 29/3/2008 15:42
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#125
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
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Citazione:

BigLie ha scritto:
Quanto al non avere i solidi, hai ragione.
Non ne ho ma non li voglio neanche.
Altrimenti, con i miei studi, avrei potuto fare
un altro lavoro, ben più remunerato, se avessi
inseguito il valore del denaro.
Ma ho altri interessi nella vita.


Contento tu... sicuro che non te ne pentirai?
Inviato il: 28/3/2008 14:22
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#124
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
PS- Un quadro di Picasso perche' costa 10.000.000 di euro, mentre gli scaraboicchi di mio cugino ( molto piu' belli a volte.. parere mio si intende ) non li compra nessuno?..


Perché il valore è soggettivo… e perché tuo cugino non ha un promoter di livello!

Inviato il: 28/3/2008 14:13
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#123
Mi sento vacillare
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Quanto al non avere i solidi, hai ragione.
Non ne ho ma non li voglio neanche.
Altrimenti, con i miei studi, avrei potuto fare
un altro lavoro, ben più remunerato, se avessi
inseguito il valore del denaro.
Ma ho altri interessi nella vita.
Inviato il: 28/3/2008 14:05
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#122
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2007
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Mangog, ovviamente parlo dei piccoli risparmiatori
non degli investitori istituzionali.
Quanto alla pubblicità, pensi veramente che contenga un
50% di verità.
A parte che lo strumento è menzognero in sè, in quanto
indirizzato non ad informare ma a persuadere, quasi sempre in
maniera occulta e con messaggi subliminali.
Quanto a non avere pietà per i gonzi, sono d'accordo con te.
Ho sempre detto che peggiore del padrone è lo schiavo che
gli ubbidisce.
Solamente spero che di gonzi e schiavi ce ne siano sempre meno.
Non per il loro bene, bensì per il nostro.
Inviato il: 28/3/2008 14:03
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#121
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

BigLie ha scritto:

Piccolo particolare: l'acquirente non ha alcun strumento per valutare
possibili guadagni futuri, in quanto le informazioni "vere" le hanno solo
i manager e gli advisors che, come abbiamo visto, sono solo bande
di truffatori legalizzati che sono complici dei vertici delle aziende che
vanno a valutare. Quindi, gran parte del valore che i buoi pagano per
acquistare le azioni è pura pubblicità, vale lo stesso discorso dei prodotti
che compriamo al supermercato per i quali paghiamo un sovrapprezzo
dato solo dalla pubblicità, ossia da menzogne.
Noi paghiamo le menzogne e siamo anche contenti come dimostri tu,
bandit.
Purtroppo, siete rincoglioniti dai libri di microeconomia che vi fanno
leggere a scuola e all'università.
Pensate, c'è ancora chi studia e discetta sui mercati di libera
concorrenza!!!


Piccolo particolare, dubito fortemente che i possibili acquirenti ( che devono avere i soldi ) abbiano bisogno del maestro, che magari non e' mai riuscito a fare sti bendetti soldi, che gli spieghi come valutare e spendere i soldi ( di solito chi e' riuscito a farli sa anche spenderli o investirli MILVA insegna )
Sulla pubblicita' si puo dire tutto ed il contrario di tutto, una massima di FORD era questa: So benissimo che il 50% dei soldi spesi per la pubblicita' sono buttati via, il problema e' riconoscere quale sia il 50 % che li vale tutti.
Sulle menzogne della pubblicita', implicitamente tenti di spacciare per idioti coloro che comprano. Certamente lo sono, ma non tanto da fregarli vita natural durante. Ed in ogni caso non sarebbe del tutto negativo continuare a fregare chi gode nel farsi fregare.
Inviato il: 28/3/2008 13:49
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#120
Mi sento vacillare
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Citazione da bandit:

"Il valore di una azienda è dato dall'attivo meno il passivo. Punto."
+++++++
non lo decidi tu, ma chi vuole comprare insieme a chi vuole vendere. punto.
visto che si tratta di roba loro, non tua.
argomento simile applicabile a tutto il resto del tuo intervento.
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Piccolo particolare: l'acquirente non ha alcun strumento per valutare
possibili guadagni futuri, in quanto le informazioni "vere" le hanno solo
i manager e gli advisors che, come abbiamo visto, sono solo bande
di truffatori legalizzati che sono complici dei vertici delle aziende che
vanno a valutare. Quindi, gran parte del valore che i buoi pagano per
acquistare le azioni è pura pubblicità, vale lo stesso discorso dei prodotti
che compriamo al supermercato per i quali paghiamo un sovrapprezzo
dato solo dalla pubblicità, ossia da menzogne.
Noi paghiamo le menzogne e siamo anche contenti come dimostri tu,
bandit.
Purtroppo, siete rincoglioniti dai libri di microeconomia che vi fanno
leggere a scuola e all'università.
Pensate, c'è ancora chi studia e discetta sui mercati di libera
concorrenza!!!
Inviato il: 28/3/2008 12:48
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#119
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

bandit ha scritto:
"Il valore di una azienda è dato dall'attivo meno il passivo. Punto."
+++++++
non lo decidi tu, ma chi vuole comprare insieme a chi vuole vendere. punto.
visto che si tratta di roba loro, non tua.
argomento simile applicabile a tutto il resto del tuo intervento.


Si e' proprio cosi', attivo meno passivo piu' avviamento.
E dopo bisogna trovare chi paga.
L' Alitalia se la vuoi comprare costa 1 euro. Ma ti compri anche la montagna di debiti che ha, sull'avviamento non mi pronuncio.
Ricordo solo un fatto, un tempo hanno comprato dei boeing con 163 posti, i sindacati per regolamento interno prevedevano ogni n° 50 posti n° 1 assistente di volo, 163 diviso 50 da 3 virgola... Cosa ha fatto la nostra cara compagnia? Ha rimandato indietro a Seattle i boeing, fatto smantellare i 13 sedili in piu' e cosi' hanno accontentato i sindacati interni, GLI STESSI CHE TUTELANO I PRECARI, perderndo per ogni volo ben 13 biglietti a parita' di consumo energetico, alla faccia dei radicali e dei verdi.
Ma ci trovi qualche analogia nel trattamento tra i dipendenti dell'alitalia e gli altri dipendenti? Cioe' la cassiera del supermercato se si trova 10 clienti ritardatari rimbambiti dalle profonde riflessione necessarie per scegliere dixan o vernel, deve fare gli straordinari, mentre l'assistente di volo non puo' portate il caffe a 4 persone in piu?.

Per impedire che il precariato diventasse il nuovo modus operandi del mercato del lavoro, si poteva modificare qualcosina. Tipo dire al datore di lavoro, vuoi la mia flessibilita' ? PAGAMI DI PIU'..


PS- Un quadro di Picasso perche' costa 10.000.000 di euro, mentre gli scaraboicchi di mio cugino ( molto piu' belli a volte.. parere mio si intende ) non li compra nessuno?..
Inviato il: 27/3/2008 8:38
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#118
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Citazione:

Pyter ha scritto:
-citazione-
...i prezzi del pane vanno su perche' il grano ed altri cereali vengono venduti non piu' ai fornai ma ai benzinai per fare biocombustibile.


Il prezzo del pane va sù perchè, così come quello che và con lo zoppo impara
a zoppicare, il prezzo, frequentando troppo il pane, lievita.


Il prezzo va su perche' la domanda del grano, prima costituita solamente dall'industria alimentare, oggi si trova in compagnia di un nuovo arrivato, l'industria del biocombustibile, che puo' utilizzare sia il grano direttamente o nei fatti ridurre le aree a semina del frumento che logicamente riducono la produzione, in favore della soia dei girasoli della colza. Che sia una moda?

Sta di fatto che la ditta nella quale, lavoro, l'energia elettrica dopo la liberalizzazione, proviene da una delle centrali nucleari nella zona di Lione. E' risparmia anche un bel po'.
A questo punto, la battaglia di Pannella ( che io considero il barbabacucco della politica italiana ), cosa ha servito?
A far diventare ricchi i Francesi, che con i nostri soldi privati si stanno pagando le loro centrali.
Inviato il: 27/3/2008 8:15
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  •  bandit
      bandit
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#117
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"Il valore di una azienda è dato dall'attivo meno il passivo. Punto."
+++++++
non lo decidi tu, ma chi vuole comprare insieme a chi vuole vendere. punto.
visto che si tratta di roba loro, non tua.
argomento simile applicabile a tutto il resto del tuo intervento.
Inviato il: 26/3/2008 23:37
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#116
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-citazione-
...i prezzi del pane vanno su perche' il grano ed altri cereali vengono venduti non piu' ai fornai ma ai benzinai per fare biocombustibile.


Il prezzo del pane va sù perchè, così come quello che và con lo zoppo impara
a zoppicare, il prezzo, frequentando troppo il pane, lievita.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 26/3/2008 18:52
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#115
Sono certo di non sapere
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Dunque bisogna perlomeno tornare indietro: restituire l'emissione di carta moneta allo Stato e nazionalizzare le banche, manovra che deve rientrare in un più ampio disegno di restituzione di sovranità agli Stati nazionali.

Eri andato bene fin qui, poi e' ricomparsa la favoletta dello Stato che emette moneta.

Era una favoletta e continua ad esserlo.

Guerra per guerra, perlomeno vorrei avere qualche possibilità (comunque scarsa) di incidere sul meccanismo decisionale che la produce.

Quindi oltre alla favoletta della carta straccia si aggiunge la pia illusione del "cosi' partecipo anch'io alla stampa dei soldi": il peggio di due mondi.
Inviato il: 26/3/2008 18:29
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#114
Dubito ormai di tutto
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Le imprese cinesi sono finanziate per quasi il 98% dal credito bancario, ma spesso non restituiscono le somme. Negli anni scorsi l'economista Weijian Shan ha osservato che l’attivo bancario è costituito per quasi il 50% da crediti in sofferenza, ovvero che quasi la metà dei fondi depositati dai risparmiatori cinesi è prestata a ditte che poi non riescono a restituirli. In qualsiasi altro Paese queste banche sarebbero poste in fallimento. Ma lo Stato copre queste voragini, utilizzando le riserve di valuta accumulate con il lavoro e l’esportazione: nel gennaio 2004 circa 45 miliardi di dollari di riserve valutarie sono stati destinati a “salvare” la Banca di Cina e la Banca cinese per le Costruzioni, 2° e 3° maggiori banche del Paese. Nei mesi seguenti altri 100 miliardi di dollari hanno salvato la Banca industriale e commerciale di Cina e la Banca agricola di Cina. Secondo la Standard & Poor’s, azienda leader nel valutare il debito aziendale, per risanare il sistema bancario cinese occorrono oltre 518 miliardi di dollari, circa il 40% del Pil.

Aggiungo che la Cina, paese con pil in crescita a due cifre e con inflazione a due cifre, ha il tasso di interessi ad una cifra.
Questa e' la ragione principale della guerra commerciale CINO-AMERICANA con conseguente svalutazione del dollaro.
Nel mondo il business del petrolio e' inferiore a quello del turismo ed e' inferiore a quello farmaceutico, forse inferiore a quello delle automobili, anzi di sicuro ( la benzina costa tanto perche' sono quasi tutte tasse che vanno a Roma e non a Dubai )
Il turismo rappresenta una porzione del commercio mondiale in costante crescita. Ogni servizio che un turista paga quando viaggia all'estero è incluso tra le esportazioni del paese visitato. Nel 1999, il turismo rappresentava più del 40% dei servizi all'esportazione e circa l'8% delle esportazioni mondiali di beni e servizi, superando il commercio di prodotti alimentari, di abbigliamento e chimici: secondo il WTO, il turismo si colloca fra le cinque maggiori categorie di esportazione per l'83% dei paesi ed è la fonte principale di moneta estera per almeno il 38% di questi.
Misurando questi effetti più ampi, il World Travel & Tourism Council stima che siano riconducibili ai viaggi e al turismo 3.600 miliardi di dollari dell'attività economica registrata nel 2000 – pari a circa l'11% del prodotto mondiale lordo – che fanno di questa industria la prima a livello mondiale. Attività dirette o indirette legate al turismo hanno mantenuto 200 milioni di posti di lavoro nel 2000, pari all'8% dell'occupazione mondiale.
Come altri settori produttivi, nell'attuale economia globale anche il turismo sta diventando sempre più concentrato. Nel 1998, le prime 10 compagnie aeree mondiali incameravano due terzi dei profitti prodotti da tutte le aziende associate all'Air Transport Association (stima). Nel 1999, le prime cinque catene alberghiere – fra le quali Marriott International, Bass Hotels and Resorts, e Choice Hotels International – gestivano circa il 14% delle camere d'albergo del mondo e sono piu' o meno americane.



Comunque fa comodo ai cinesi ( pochi si ricordano dell'India?... l'acciaio ormai e' tutto loro ) avere clienti che comprano e fa comodo a noi tutti comprare in Cina.. e cosi il piu' debole lo prende in culo come sempre e questa volta sono 200.000.000 milioni di formichine cinesi. Ogni anno 15/20.000.000 milioni di cinesi vogliono lasciare la campagna per far parte della allegra brigata di formichine industriali.
Vai a Shangai e chiedi come mai di notte ci sono cosi' tanti posti di blocco nella periferia, anzi te lo dico io, per respingere i "clandestini" cinesi delle campagne che vogliono intrufolarsi nelle zone industriali o arrivare in centro per farsi assumere da una dell 10.000 ditte di costruzione edile che stanno operando in centro.
Dicono che il 50 % delle gru' edili installate nel mondo siano equamente divise tra Dubai e Shangai.

Ps. i prezzi del pane vanno su perche' il grano ed altri cereali vengono venduti non piu' ai fornai ma ai benzinai per fare biocombustibile.
Inviato il: 26/3/2008 16:30
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#113
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2007
Da
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Linucs, come faccio a non chiamarti soggettone
se mi definisci favoletta il pilastro della società in cui vivi?
Cerco di chiarirti un pò le cose:
prendiamo l'economia USA; come fa la Federal Reserve a
tenere così bassi i tassi d'interesse quando l'inflazione
dichiarata è già più alta e sappiamo che bisogna aggiungerci
uno spread per arrivare all'inflazione effettiva?
Perchè le banche non si ribellano dovendo prestare soldi a tassi inferiori
all'inflazione ossia a tassi reali negativi?
Semplice: perchè prestano soldi non loro per i quali non pagano nulla.
Il sistema del risparmio mondiale è, in effetti, quella che nel mondo della
finanza si chiama "money pump", una pompa di denaro che qualsiasi
cosa accada regala enormi profitti alle banche e alle finanziarie. Se poi si esagera nell'avidità, come nel caso dei mutui ad alto rischio, ci pensa il
governo a pubblicizzare le perdite (i profitti sono sempre privati).
Su quale base vengono elargite dalle banche centrali, private
anch'esse, le autorizzazioni ad esercitare l'attività bancaria?
Chi sono questi privilegiati che con 4 soldi di capitale sociale ottengono
il diritto di sfruttamento della gallina dalle uova d'oro?
Sono gli stessi che siedono nel CDA delle banche centrali che concedono
le autorizzazioni. Questa a casa mia si chiama mafia.
Il cui mitra è il tasso d'interesse.
Dunque bisogna perlomeno tornare indietro: restituire l'emissione di
carta moneta allo Stato e nazionalizzare le banche, manovra che deve rientrare in un più ampio disegno di restituzione di sovranità agli Stati nazionali.
Tanto l'unico motivo per cui si sosteneva la necessità di entità
sovranazionali, ossia la diminuzione delle guerre, si è rivelato
assolutamente pretestuoso.
Guerra per guerra, perlomeno vorrei avere qualche possibilità (comunque scarsa) di incidere sul meccanismo decisionale che la
produce.
Inviato il: 26/3/2008 15:26
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#112
Mi sento vacillare
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Linucs, come faccio a non chiamarti soggettone
se mi definisci favoletta il pilastro della società in cui vivi?
Cerco di chiarirti un pò le cose:
prendiamo l'economia USA; come fa la Federal Reserve a
tenere così bassi i tassi d'interesse quando l'inflazione
dichiarata è già più alta e sappiamo che bisogna aggiungerci
uno spread per arrivare all'inflazione effettiva?
Perchè le banche non si ribellano dovendo prestare soldi a tassi inferiori
all'inflazione ossia a tassi reali negativi?
Semplice: perchè prestano soldi non loro per i quali non pagano nulla.
Il sistema del risparmio mondiale è, in effetti, quella che nel mondo della
finanza si chiama "money pump", una pompa di denaro che qualsiasi
cosa accada regala enormi profitti alle banche e alle finanziarie. Se poi si esagera nell'avidità, come nel caso dei mutui ad alto rischio, ci pensa il
governo a pubblicizzare le perdite (i profitti sono sempre privati).
Su quale base vengono elargite dalle banche centrali, private
anch'esse, le autorizzazioni ad esercitare l'attività bancaria?
Chi sono questi privilegiati che con 4 soldi di capitale sociale ottengono
il diritto di sfruttamento della gallina dalle uova d'oro?
Sono gli stessi che siedono nel CDA delle banche centrali che concedono
le autorizzazioni. Questa a casa mia si chiama mafia.
Il cui mitra è il tasso d'interesse.
Dunque bisogna perlomeno tornare indietro: restituire l'emissione di
carta moneta allo Stato e nazionalizzare le banche, manovra che deve rientrare in un più ampio disegno di restituzione di sovranità agli Stati nazionali.
Tanto l'unico motivo per cui si sosteneva la necessità di entità
sovranazionali, ossia la diminuzione delle guerre, si è rivelato
assolutamente pretestuoso.
Guerra per guerra, perlomeno vorrei avere qualche possibilità (comunque scarsa) di incidere sul meccanismo decisionale che la
produce.
Inviato il: 26/3/2008 15:25
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#111
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Orwell84 ha scritto:
Citazione:

Linucs ha scritto:
sulla questione del denaro e della sua eliminazione (o meglio la creazione di una "moneta" diversa che non ha valore in sè ma unicamente come strumento di scambio) mi inviti a nozze.

Ancora con questa favoletta?


Favoletta?!

"Casa gratis in cambio di sesso" in Rete il mercato degli affitti hard

C'E' chi scrive "cerco un aiuto domestico". E invece vuole sesso in cambio di un tetto, una stanza. Perché desidera una ragazza che si muova per casa, che entri ogni tanto gli faccia compagnia. Una donna con la quale ridere davanti alla tv. "Offro a ragazza italiana o europea max 32 anni posto in camera doppia centro di Milano. Completamente gratis. Prestazioni saltuarie da concordare. Sono un professionista di 29 anni, sano e pulito".

Per avere quella ragazza si va su internet, ci si affida ad una bacheca virtuale, un portale di annunci. Si spera che dall'altra parte, davanti al computer, ci sia una studentessa, magari fuori sede, senza troppi soldi. Una disponibile. E la si trova. Perché se decine e decine sono i messaggi di maschi che cercano e che ogni giorno vengono pubblicati da portali conosciuti e rispettabili, parecchie sono le risposte delle ragazze.[...]



Ma dai, quando queste belle signorine si renderanno conto che analoghi servizi, per strada, possono rendere molto molto di piu', tanto da potersi comprare l'appartamento in poco tempo, daranno un calcio nei coglioni al proprietario dell'appartamento.
Io la storia che le prostitute sono tutte o quasi tutte sfruttate non riesco a berla sempre e comunque, o meglio sono sfruttate come qualsiasi altra categoria di lavoratori, ci sono i liberi professionisti , gli operai incatenati alla catena di montaggio, insomma c'e' tanta varieta'..
Inviato il: 26/3/2008 14:39
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#110
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A linucs, sei proprio un soggettone

Questa sarebbe la giustificazione economica della favoletta?
Inviato il: 26/3/2008 13:48
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#109
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Linucs ha scritto:
sulla questione del denaro e della sua eliminazione (o meglio la creazione di una "moneta" diversa che non ha valore in sè ma unicamente come strumento di scambio) mi inviti a nozze.

Ancora con questa favoletta?


Favoletta?!

"Casa gratis in cambio di sesso" in Rete il mercato degli affitti hard

C'E' chi scrive "cerco un aiuto domestico". E invece vuole sesso in cambio di un tetto, una stanza. Perché desidera una ragazza che si muova per casa, che entri ogni tanto gli faccia compagnia. Una donna con la quale ridere davanti alla tv. "Offro a ragazza italiana o europea max 32 anni posto in camera doppia centro di Milano. Completamente gratis. Prestazioni saltuarie da concordare. Sono un professionista di 29 anni, sano e pulito".

Per avere quella ragazza si va su internet, ci si affida ad una bacheca virtuale, un portale di annunci. Si spera che dall'altra parte, davanti al computer, ci sia una studentessa, magari fuori sede, senza troppi soldi. Una disponibile. E la si trova. Perché se decine e decine sono i messaggi di maschi che cercano e che ogni giorno vengono pubblicati da portali conosciuti e rispettabili, parecchie sono le risposte delle ragazze.[...]
_________________
Inviato il: 26/3/2008 13:15
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#108
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

BigLie ha scritto:
Mangog, io non ho messo in discussione l'utilità della
moneta tout court.
Contesto che essa debba avere un valore di per sè.
Per me l'unica funzione ammissibile della moneta è quella
di consentire gli scambi.
Ma oggi non è così.
Quando senti in TV dire, in occasione di cali della Borsa,
"Oggi sono stati bruciati tot milioni di euro" non ti scatta
nulla dentro?
In realtà, non è stato bruciato un bel nulla, si sta parlando di valori
nominali, puramente sulla carta, con un substrato esclusivamente
psicologico.
Quando la mandria di bovi corre ad acquistare le azioni di una nuova
società quotata, quel valore non è il valore reale di quel pezzo di società,
ma in genere è molto più alto per consentire al vecchio assetto di
maggioranza di intascarsi un bel gruzzolo gratis, o come dicono in
gergo borsistico con una "free ride".
In sostanza, c'è un'intera branca dell'economia, quella monetaria e
finanziaria, che è parassita e saprofita nei confronti dell'economia
produttiva. Non ha alcuna funzione sociale ma solo egoistica, sottrarre
ricchezza al mondo dei produttori.
Il valore di una azienda è dato dall'attivo meno il passivo. Punto.
Per determinare il suo valore sociale netto bisognerebbe poi detrarre
il valore del danno che la stessa azienda produce alla comunità, in termini
di impatto ambientale, danni ai lavoratori ecc.
Tutto il resto è merchandising.
Sono riusciti a far rovinare un sacco di gente sulla cosiddetta "new
economy", ossia su aziende (?) che non producono nulla se non
fuffa.
La cosa che trovo immorale è che oggi si possano fare milioni in euro
semplicemente muovendo capitali da una parte all'altra del mondo
senza produrre nulla di reale.
E contro questo mi batterò sempre con chiunque ci voglia stare.


Sto cambiando ideaa, non li voglio piu' tenere sotto il materasso i miei soldini ma li voglio letteralmente mangiare in giro a ristoranti ingozzandomi a piu' non posso, anche perche' ho capito che non e' per me vivere da malato per morire sano. Attento ai grassi attento al vino attento agli zuccheri, ed anche facendo cosi' lo stato non mi viene nemmeno incontro , cioe' ridurmi le aliquote irpef e tasse varie per ridotto rischio di utilizzo di future prestazioni sanitarie. Mando a cagare le borse, le banche e faccio diventare ricchi i ristoranti con piena soddisfazione della mia pancia.
Ps chi investe in borsa e' giusto che resti inculato. Cosi' impara a voler guadagnare a sbaffo.
Mi preoccupo di piu' del fatto che tra poco tutta la moneta sara' virtuale.. visto cosa ha fatto un parigno a parigi poco tempo fa? Un clic e sono spariti 15 miliardi di euro.. HO IL TERRORE DEI CLIC SU BIT SBAGLIATI ( un tempo speravo in qualche bonifico volante ed impazzito che si materializzava sul mio povero conto corrente )
Inviato il: 26/3/2008 12:13
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  •  BigLie
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#107
Mi sento vacillare
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Appunto, florizel.
CVD.
In una società anarchica non si può che condividere tutto
con gli altri, altrimenti si ripropone una gerarchia sociale che
genera autoritarismo.
D'altra parte, in una vera società comunista, non si possono
mantenere strutture di potere che finiscono per consentire
a chi si trova collocato in tali posizioni di vertice di acquisire
prebende e agi vari, che quindi rideterminano situazioni di
diseguaglianza.
In realtà, almeno all'inizio, la differenza tra marx-leninisti e anarchici
era sui tempi necessari alla disgregazione degli apparati statuali.
Su questo è chiaro che avessero ragione gli anarchici.
Una volta costituita la struttura di partito è praticamente impossibile
che si annulli da sola.
Occorrerà un'altra rivoluzione e così via fino all'infinito.
Con lo stalinismo, poi, la questione non si è nenache più posta.
Inviato il: 26/3/2008 11:54
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#106
Mi sento vacillare
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Appunto, florizel.
CVD.
In una società anarchica non si può che condividere tutto
con gli altri, altrimenti si ripropone una gerarchia sociale che
genera autoritarismo.
D'altra parte, in una vera società comunista, non si possono
mantenere strutture di potere che finiscono per consentire
a chi si trova collocato in tali posizioni di vertice di acquisire
prebende e agi vari, che quindi rideterminano situazioni di
diseguaglianza.
In realtà, almeno all'inizio, la differenza tra marx-leninisti e anarchici
era sui tempi necessari alla disgregazione degli apparati statuali.
Su questo è chiaro che avessero ragione gli anarchici.
Una volta costituita la struttura di partito è praticamente impossibile
che si annulli da sola.
Occorrerà un'altra rivoluzione e così via fino all'infinito.
Con lo stalinismo, poi, la questione non si è nenache più posta.
Inviato il: 26/3/2008 11:54
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#105
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'A linucs, sei proprio un soggettone.
Inviato il: 26/3/2008 11:47
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  •  florizel
      florizel
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#104
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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mangog
Citazione:
Mi intrometto, fino adesso il comunismo e' stato sempre una utopia lo dicono i fatti e la storia. Non vorrai pensare che in Corea del Nord o Cuba i dirigenti del partito seguano la stessa dieta alimentare del pensionato o del bracciante spero..


Condivido in pieno, ed è quello che facevo notare a vernavideo e a BigLie: mi riferivo al fatto che laddove è stata realizzata una società strutturata in funzione delle “masse”, il “comunismo” è rimasto un’utopia, al pari dell’anarchia (tolta l’esperienza anarchica della Spagna degli anni ’30, stroncata dalle “ragioni” dello “stato” socialista).
La storia ci dice che il “comunismo”, dal punto di vista “marxista”, è stato in realtà un’esperienza che poco, o nulla, ha avuto di diverso dalla centralizzazione del potere di qualsivoglia forma statuale.
Un regime. Lo smantellamento dello stato dopo un periodo di transizione (la “dittatura del proletariato”) non si è mai verificato. Anzi, si è realizzato il dominio di una minoranza veicolata da una maggioranza: l’esperienza di Kronstadt, il carattere libertario ed anticentralista di quella insurrezione, dimostra esattamente che anche le “masse” possono esercitare un potere: la rivolta contro il potere bolscevista costò la repressione di una minoranza.

http://www.socialismolibertario.it/Kronstadt.htm

Circa una società fondata sull’autoregolamentazione delle “masse”, ipotesi mai verificatasi, sostenevo che anche far prevalere le “ragioni” di una maggioranza rende insito il pericolo che una minoranza vi si adegui.

BigLie
Citazione:
la vera anarchia non può fare a meno del comunismo e viceversa.


“Si dice che l’Anarchismo non è socialismo. Questo è un errore. L’anarchismo è Socialismo volontario. Ci sono due tipi di socialismo, archico o anarchico, autoritario o libertario, statuale o libero. Infatti vi sono proposte di miglioramento sociale che sono per aumentare o per diminuire il potere delle volontà e delle forze esterne, sull’individuo. Se lo aumentano sono archici; se lo diminuiscono sono anarchici.” (Joseph A. Labadie - Anarchism: What It Is and What It Is Not).

Appunti di Marx sul libro di Bakunin.

Gli anarchici e Karl Marx.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 26/3/2008 11:46
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  •  BigLie
      BigLie
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#103
Mi sento vacillare
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Mangog, io non ho messo in discussione l'utilità della
moneta tout court.
Contesto che essa debba avere un valore di per sè.
Per me l'unica funzione ammissibile della moneta è quella
di consentire gli scambi.
Ma oggi non è così.
Quando senti in TV dire, in occasione di cali della Borsa,
"Oggi sono stati bruciati tot milioni di euro" non ti scatta
nulla dentro?
In realtà, non è stato bruciato un bel nulla, si sta parlando di valori
nominali, puramente sulla carta, con un substrato esclusivamente
psicologico.
Quando la mandria di bovi corre ad acquistare le azioni di una nuova
società quotata, quel valore non è il valore reale di quel pezzo di società,
ma in genere è molto più alto per consentire al vecchio assetto di
maggioranza di intascarsi un bel gruzzolo gratis, o come dicono in
gergo borsistico con una "free ride".
In sostanza, c'è un'intera branca dell'economia, quella monetaria e
finanziaria, che è parassita e saprofita nei confronti dell'economia
produttiva. Non ha alcuna funzione sociale ma solo egoistica, sottrarre
ricchezza al mondo dei produttori.
Il valore di una azienda è dato dall'attivo meno il passivo. Punto.
Per determinare il suo valore sociale netto bisognerebbe poi detrarre
il valore del danno che la stessa azienda produce alla comunità, in termini
di impatto ambientale, danni ai lavoratori ecc.
Tutto il resto è merchandising.
Sono riusciti a far rovinare un sacco di gente sulla cosiddetta "new
economy", ossia su aziende (?) che non producono nulla se non
fuffa.
La cosa che trovo immorale è che oggi si possano fare milioni in euro
semplicemente muovendo capitali da una parte all'altra del mondo
senza produrre nulla di reale.
E contro questo mi batterò sempre con chiunque ci voglia stare.
Inviato il: 26/3/2008 11:45
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#102
Sono certo di non sapere
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sulla questione del denaro e della sua eliminazione (o meglio la creazione di una "moneta" diversa che non ha valore in sè ma unicamente come strumento di scambio) mi inviti a nozze.

Ancora con questa favoletta?
Inviato il: 26/3/2008 11:44
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  •  mangog
      mangog
Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#101
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Citazione:

BigLie ha scritto:
X Mangog:
sulla questione del denaro e della sua eliminazione (o meglio
la creazione di una "moneta" diversa che non ha valore in sè
ma unicamente come strumento di scambio) mi inviti a nozze.
Credo di essere uno dei pochi, a sinistra, ad essere estremamente
interessato all'argomento "signoraggio".


Molti dicono che i soldi sono del diavolo e forse hanno ragione, ma onestamente non credo che si possa sostituire la moneta con qualcosa, anche perche' questo qualcosa d'altro diventerebbe a sua volta la "moneta". Il baratto e' l'unica alternativa possibile. Ma se non andava bene 500 anni fa al tempo delle societa' agricole preindustriali basate sui kili di grano e sui metri di stoffa, figuriamoci oggi.. con i servizi di tutti i tipi e tutti necessari ( hanno fatto diventare necessario il telefonino composto dall'oggetto in se' e dai successivi servizi telefonici )
I soldi rappresentano il valore numerico esatto e non interpretabile ( anche se le borse interpretano e rubano alla grande), del valore della merce e servizi prodotti, e ci sono moltissime teorie economiche a proposito che vanno dal liberismo piu' spinto, cioe' autoregolazione in base alla legge della domanda e dell'offerta in regime completamente libero, ai prezzi stabiliti per legge dallo stato, come capitava nella Russia. ( crollata 15 anni fa ed ormai in preda al capitalismo piu' sfrenato da far impallidere gli USA ).
Le banche con le loro basilee1 e 2 sono gli enti che di fatto hanno la massa costituente il denaro circolante e praticamente fanno quello che vogliono.
Io sto pensando di tenere veramente i 4 soldini che ho sotto il materasso ( ma sto anche pensando che un porto d'armi e' necessario nel caso qualcuno li voglia "espropriare", sui soldi la penso come Milva, cioe' sono miei e guai a chi li tocca, con la differenza che lei li porta all'estero mentre io li vorrei tenere sotto il materasso, senza contare che ho 3 zeri in meno e dubito che una banca del Liechenstein mi apra la porta per un deposito di qualche migliaio di euro)

Credimi BigLie il "problema" non sono le teorie economiche/politiche ma sono gli uomni. TUTTI UGUALI A MILVA tranne qualche raro missionario nei paesi poveri.


Riporto intervista di Milva

di Antonello Caporale

da Repubblica del 1 marzo 2007



“Mi sento rossa dentro”. Rossa rossa? “Intrisa di questo colore”. Sono quasi le otto di sera. Milva sta parlando di sé ininterrottamente dalle quattro del pomeriggio. L’intero ufficio stampa della pantera di Goro è allo stremo.

Il suo rosso è molto falce e martello.

E infatti Cossutta sbaglia a chiedere di mandare in soffitta la falce e martello. Io voglio vivere con quel simbolo davanti ai miei occhi.

Comunistissima.

Ho votato sempre Pci. Adesso voto il Pdci, sto con Diliberto. Mi intenerisce, mi commuove, mi fa trepidare.



Le idee di Milva sono sintonizzate ( se veramente la pensa cosi' ) con gli ideali puri del marxismo, ma i fatti, cioe' il portafoglio, rinnegano tutto.
Ora tu dai piu' valore alle idee di Milva o al suo portafoglio ? ( ben 7.000.000 di euro.. solo nel Liechenstein )
Inviato il: 26/3/2008 9:22
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  •  BigLie
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Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària
#100
Mi sento vacillare
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X Mangog:
sulla questione del denaro e della sua eliminazione (o meglio
la creazione di una "moneta" diversa che non ha valore in sè
ma unicamente come strumento di scambio) mi inviti a nozze.
Credo di essere uno dei pochi, a sinistra, ad essere estremamente
interessato all'argomento "signoraggio".
Purtroppo, il fatto che a veicolare questo argomento sia stata per
proma la destra, e in particolare alcuni esponenti filonazi come Ezra
Pound, ha fatto sì che scattasse il blocco freudiano che ne impedisce
la corretta valutazione a sinistra.
E invece, secondo me, è la base fondamentale su cui regge il
capitalismo. Sono le banche i veri pilastri del Potere, non il vecchio
industrialismo familiare (se ancora esiste).

X Florizel:

scusa, ma se le masse (che poi siamo noi) riuscissero ad autorganizzarsi
vorrebbe dire che hanno raggiunto un tale livello di consapevolezza e
crescita culturale e spirituale (nel senso più elevato e meno religioso in senso classico del termine) da non potersi più definire amorfe.
In realtà, non sarebbe neanche più massa ma un insieme di UOMINI.
E, permettimi, la vera anarchia non può fare a meno del comunismo e
viceversa.
E' per questo che finora hanno fallito.
Inviato il: 25/3/2008 15:57
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