Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Religioni & Spiritualità
  Sincronicità Junghiana

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
12>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione Votata:  3 Voti
Re: Sincronicità Junghiana
#44
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:

Santaruina ha scritto:
Se ho riportato tale episodio è proprio perchè è significativo.
Dal mio punto di vista, queste "coincidenze" dovrebbero fare perlomeno riflettere su alcune "certezze" scientifiche, come lo stretto rapporto "causa effetto".

A parte che non capisco perche' dai per scontato che chi ti contraddica sulla questione coincidenze, debba per forza essere per la "soluzione" scientifica... se potessi spiegarlo (o siamo al solito dualismo "o e' bianco o e' nero"?).
Poi scusa, iniziamo a determinare il significativo: significativo per chi?
Forse per te? E' per te che ha significato, in un determinato delicato momento della tua vita, qualcosa che ti indicava una strada.
La mia reazione sarebbe stata " ...oh... belin, cazzo proprio ieri passavo qui sotto e... ... che storia!". Nulla di significativo.
Allora chi glielo attribuisce il livello di significativita'?
L'individuo (individui ci fossero piu' persone a ragionarci su!... vedi jung e "cliente") o i fatti stessi?
Non dico che non esistano fatti strani... per carita'... dico che possono esistere delle stranissime coincidenze, ma che siano molto frequenti e' solo una questione di Interpretazione attiva, in prospettiva di cio' che si sente in quel determinato momento (diciamo una forzatura della realta'... eh? ... per chiarire...).
Citazione:

E' una convinzione ottocentesca, che ancora plasma le nostre menti.
Eppure, è già stata superata dalle scoperte della fisica quantistica.

Visto che e' ottocentesca e' sempre meno radicata che alcune (assurde) fantasie millenarie, filtrate da alcune menti criminali medioevali. E poi sei cosi' sicuro che questa epoca sia in fase discendente per colpa dell'illuminismo? Non sara' che sia nato tutto un po' prima...?

Citazione:
Il mondo infinitamente piccolo è a-causale.

Ho cercato sul dizionario e non ho trovato nulla... puoi articolare?

"Bisognerebbe cominciare ad unire i puntini"... quant'e' che lo dico...?

Citazione:
Spiegare coincidenze tanto significative superficialmente mi pare un atteggiamento molto rigido.

Ma che vuoi il premio "faccia di bronzo 2006"? E' tuo... senza dubbio... rigido??? ...superficiale??? ...ma sei lo stesso santa che parla di "celeste e subconscio" come di panna e merda?

Citazione:

E' una difesa della mente razionale ottocentesca che si rifiuta di abbandonare i suoi "dogmi".

Ti ho gia' detto che e' tuo il premiooo....
Un uomo chiamato dogma (per tua stessa ammissione...) e ti "abbandoni" a queste frasi?

(leggilo con tono scherzoso ... te ne prego...)
mc
Inviato il: 6/10/2006 13:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#43
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 3666
Offline
Santaruina
Citazione:
E' una convinzione ottocentesca, che ancora plasma le nostre menti.
Eppure, è già stata superata dalle scoperte della fisica quantistica.

Il mondo infinitamente piccolo è a-causale.


E' un mondo strano quello della meccanica quantistica, è vero, ma non esente da rapporti di causa effetto!

Il fatto che non capiamo una mazza di cosa succeda davvero a livello subatomico (nè lo "capiremo" mai) non significa che non ne sappiamo trarre dei macro-modelli casuali (la stessa meccanica classica, quella dell'800, non è affatto in contraddizione con la meccanica quantistica ma al contrario ne è applicazione).

Potrei aggiungere che la causalità è un concetto matematico oltre che fisico: un segnale non causale sarebbe un segnale che in risposta a uno stimolo presente risponderebbe viaggiando indietro nel tempo.
Se accettassimo la non causalità dovremmo accettare anche l'idea di poter modificare il passato, modificando il presente: ovvero ribaltare le reazioni di causa effetto.
Filosoficamente nessuno ci impedirebbe di camminare all'indietro come dei gamberi ma sarebbe un modo scomodo e insano di ragionare: non trovate?

Non è che ti fa male il piede perchè prima ti sei fatto cadere il martello ma il fatto che adesso ti faccia male il piede ti ha obbligato un attimo prima a far cadere il martello. L'effetto diventa causa e la causa diventa effetto

Sono ragionamenti che raschiano contro gli schemi della nostra anima, prima ancora che del nostro intelletto!

Ricordiamoci che l'applicazione più importante della meccanica quantistica, che sembra roba lontana anni luce, si trova proprio davanti ai nostri occhi ogni volta ci colleghiamo a questo forum!
Il computer - apoteosi del determinismo:
miliardi di bit in fila di cui nessuno deve essere sbagliato. In questo universo virtuale non possono esserci sfumature nè dubbi ma solo causalità e determinismo (sebbene quest'ultimo manchi, per limiti umani, nel mondo sottostante).
Inviato il: 6/10/2006 13:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#42
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:

Naturalmente ricerchiamo un senso nelle cose e, se ci convinciamo che ci debba essere, non facciamo certo fatica a trovarne anche perchè il nostro inconscio ci aiuta, ci asseconda in questa nostra necessità.


Questo potrebbe, dico potrebbe, essere che lo stesso meccanismo che stai utlizzando tu, per dare una spiegazione alle coincidenze significative.

Una spiegazione che si avvicini al tuo modo di pensare.

E normale comunque, il cervello, come hai fatto notare tu, funziona cosi.

E' un grande filtratore di realtà, e fa passare solo quello che lui giudica non dannoso...

Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 6/10/2006 11:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
Ciao Mnz

Citazione:

Può darsi, Santa, che tu abbia trovato scritto su decine di bibliografie di segnare i titoli in maniera ordinata su un foglio solo che negli altri casi lo stato in cui eri non ti ha fatto apparire la cosa significativa, o può darsi che nel libro, in precedenza, si accennasse già a qualcosa di simile (ed è stato proprio questo a convincerti a segnare tutto su un quaderno). Oppure può darsi che tu abbia preso il quaderno senza farci troppo caso, visto che l'avevi a portata di mano, e successivamente ti sia saltato alla mente che quel quaderno era un quaderno in qualche modo particolare ecc.,


no, non sono ancora rimbambito
Se ho riportato tale episodio è proprio perchè è significativo.

Dal mio punto di vista, queste "coincidenze" dovrebbero fare perlomeno riflettere su alcune "certezze" scientifiche, come lo stretto rapporto "causa effetto".

E' una convinzione ottocentesca, che ancora plasma le nostre menti.
Eppure, è già stata superata dalle scoperte della fisica quantistica.

Il mondo infinitamente piccolo è a-causale.

Bisognerebbe cominciare ad unire i puntini.

Spiegare coincidenze tanto significative superficialmente mi pare un atteggiamento molto rigido.
E' una difesa della mente razionale ottocentesca che si rifiuta di abbandonare i suoi "dogmi".
Dogmi già superati tra l'altro dalla fisica recente.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 6/10/2006 11:28
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#40
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/7/2005
Da BS
Messaggi: 246
Offline
Io ho un libro di Jung (l'uomo e i suoi simboli, materia un pò differente) comprato in estate ancora sulla scrivania e da qualche tempo sto pensando di cominciare a leggerlo. Proprio ieri sono tornato a pensarci: iniziare questo libro o cominciare a leggermi i mattoni di scienze politiche per fare il preappello in uni prima di natale? Ed ecco che mi imbatto in una discussione su Jung.

Credo che parte dei casi di sincronicità che si possono elencare possano trovare spiegazione nel concetto di BIAS, in particolare nella HINDSIGHT BIAS

http://it.wikipedia.org/wiki/Bias_(distorsione)

L'esempio dello scarabeo: può darsi ad esempio che il paziente non avesse sognato uno scarabeo ma qualcosa di simile; probabilmente proprio in quel momento stava riflettendo con Jung sul sogno e stava cercando di dare un'identità al nucleo del sogno ed ecco che sbatte sulla finestra uno scarabeo dorato. "Ecco che cos'era, uno scarabeo dorato!" "Incredibile, che coincidenza, doveva proprio trattarsi di uno scarabeo dorato" "E' vero, mi ricordo!".

non sono un esperto ma le forme di suggestione sono tante. certo come diceva MC le possibili coincidenze sono migliaia: a fare la differenza è la predisposizione, la recettività del soggetto a percepirle e in determinate fasi -inconsciamente- a ricercarle. Molti presunti fenomeni paranormali sono ascrivibili a questa tipologia a partire dalle visioni o dai fantasmi. Una persona che crede nei fantasmi che si trova in un vecchio castello, la notte, nella penombra, ha buone probabilità di vedere o sentire un fantasma.

Può darsi, Santa, che tu abbia trovato scritto su decine di bibliografie di segnare i titoli in maniera ordinata su un foglio solo che negli altri casi lo stato in cui eri non ti ha fatto apparire la cosa significativa, o può darsi che nel libro, in precedenza, si accennasse già a qualcosa di simile (ed è stato proprio questo a convincerti a segnare tutto su un quaderno). Oppure può darsi che tu abbia preso il quaderno senza farci troppo caso, visto che l'avevi a portata di mano, e successivamente ti sia saltato alla mente che quel quaderno era un quaderno in qualche modo particolare ecc., poi la nostra mente è bravissima a riscrivere la storia visto che la memoria umana non è un archivio statico come nel computer ma è soggetta a un processo continuo di interpretazione, di riordino, di adeguamento.

Naturalmente ricerchiamo un senso nelle cose e, se ci convinciamo che ci debba essere, non facciamo certo fatica a trovarne anche perchè il nostro inconscio ci aiuta, ci asseconda in questa nostra necessità.
Inviato il: 6/10/2006 11:17
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#39
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:

Sono solo allegorie, ovviamente.

Meno male ...
Citazione:
Come uno specchio quindi che riflette il celestiale, nel "profondo" compare la parodia del sacro, e i demoni divengono divinità da venerare.

Certo, si capisce che e' l'inconscio il "nemico giurato" della bramata spiritualita', e si puo' intuire perche' tu dica che in quel riflesso si nasconda la parodia del sacro:
sono li' le risposte all'irrazionalita' del NonSense della spiritualita' religiosa. La parodia si forma naturalmente di fronte a concetti talmente astratti da non poterli definire nemmeno conoscendoli. Allegorie talmente estremizzanti dall'essere perennemente duali.

Citazione:
Dal celeste al materiale, quindi, materiale raggiunto con il positivismo e con le scienze esatte.
La psicologia freudiana avrebbe completato l'opera, rendendo oggetto di studio l'anima stessa, ancorandola al materiale.

Opps... guarda caso il celeste e' positivo... il subconscio negativo. Lo spirituale, il materiale.
Non vedi che vai ripetendo dogmi senza una pausibile spiegazione?
Io non vedo altro che elucubrazioni mentali. Tutta opera dell'intelletto, sia in cielo come in terra, e ancor piu' sotto. Tutto un parto della fantasia che fa parte dell'"essere Essere Umano".
E' assurdo parlare di positivita' del celeste e negativita' del subconscio. Il "celeste" serve a distogliere l'uomo dalla conoscenza di se stesso e compromette una vera formazione del proprio io, perche' allontana gli individui dal proprio modo di essere, creando (molto piu' spesso di quanto si creda) degli scompensi (caratteriali, mentali, comportamentali). Scompensi creati dal contrasto tra l'idealismo fantastico della spiritualita' e la realta' della natura umana.
Non serve a nulla semplificare Male Vs Bene, e' tutto inutile. E' l'illusione di aver la situazione sottocontrollo di chi crede di poter spiegare l'irrazionale con l'irrazionale (i dogmi).

Citazione:
Come narravano i miti arcaici, qualcuno ha spalancato le porte degli inferi, e i demoni hanno invaso l'aria.

Certo!... cercare se stessi dove e' molto facile trovarsi: e' demoniaco...

...meglio cercarsi nel vangelo o nei miti arcaici.

mc
Inviato il: 6/10/2006 10:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#38
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline

Ma a questo punto,il distacco dall'altro "infero" Freud...a che pro!?
Per abbracciare un utenza più vasta!?


I miti arcaici avrebbero raccontato come le anime nei secoli percorrano fasi ascendenti e decadenti.
Essendo questi tempi il culmine della decadenza, sarebbero anche i tempi dell'ultimo stadio di questa caduta.

Dal celeste al materiale, quindi, materiale raggiunto con il positivismo e con le scienze esatte.
La psicologia freudiana avrebbe completato l'opera, rendendo oggetto di studio l'anima stessa, ancorandola al materiale.

Ma la caduta non si sarebbe fermata "a terra", ma per la stessa legge dell'analogia prosegue negli "inferi".
E toccata terra per proseguire la caduta occorre scavare, "nel profondo".

Cioè, che male c'è a studiare l'inconscio umano(o subconscio che sia)?

Non è forse il luogo più interessante e misterioso dell'uomo?


Come uno specchio quindi che riflette il celestiale, nel "profondo" compare la parodia del sacro, e i demoni divengono divinità da venerare.

Gli dei si trasferiscono dai cieli, dall'alto, nell'inconsio collettivo, negli inferi, regno dei demoni.
Il profondo è ora detto "subconscio"

Jung, cultore di Abraxas, supera quindi il maestro e prosegue la discesa.

Celeste - terreno - infero.

Così la discesa è compiuta.

Come narravano i miti arcaici, qualcuno ha spalancato le porte degli inferi, e i demoni hanno invaso l'aria.

Sono solo allegorie, ovviamente.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 22:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#37
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 3666
Offline
Citazione:
Infatti il paziente di Jung aveva sognato lo scarabeo dorato (e non un semplice scarabeo) in un altro momento. E' solo nel momento in cui Jung tenta di decifrare questo simbolo che lo scarabeo sbatte sulla finestra.


Ma non sarà che in quella stagione era pieno di scarabei dorati e il tizio ha sognato quello che l'aveva colpito, magari la mattina stessa?
Se alla finestra non ci fosse stato alcuno scarabeo, l'allegro psicologo non si sarebbe meravigliato, dico bene?
Inviato il: 5/10/2006 20:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#36
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 3666
Offline
javaseth:
Citazione:
Beh, allora anche quella dell'11 settembre, cosi come ce la racconta la VU, può essere considerata una giornata banale ma piena di coincidenze...o no?


Possibile ma poichè ogni "coincidenza" è stata frutto di incompetenze ed è stata strumentale all'avverarsi di un'altra coincidenza possiamo ritenere improbabile questa ipotesi.

In realtà la stessa VU non ritiene quello che è accaduto casuale ma frutto dell'attenta pianificazione del barbuto terrorista saudita.
Vi era volontà che le sequenze si avverassero!
Inviato il: 5/10/2006 20:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#35
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:
Parlavo della semplice possibilita' che su un altissimo numero di pensieri passanti per i neuroni, vi sia la non troppo remota possibilita' che un qualche pensiero collimi (o semplicemente si relazioni) con cio' che nel frattempo ci avviene nel mondo esterno.


Già. Il problema però sta nella definizione di ciò che può esser ritenuto un evento sincronistico (Jung la definisce la coincidenza nel tempo di due o più eventi causalmente non correlati anche se legati dallo stesso o simile significato" o come "parallelismo acausale" o anche come "atto creativo).

Cioè, se io penso ad un gatto e vedo un gatto, non è detto che questo sia un fenomeno di sincronicità.

L'evento esterno deve avere, come sua controparte, un evento interiore con jl quale è legato da un particolare significato, emotivo, spirituale, numinoso.

Citazione:

Statisticamente, non credo si possa fare un bilancio del numero di pensieri che attraversano la mente (anche perche' molto relativo come calcolo) e quindi, non si puo' attribuire una significativita' definita ad un rapporto del tipo "evento/numero di pensieri in quell'istante".
Penso che a priori si possa considerare tale numero molto superiore all'unita' ...
Se poi si valuta il fatto che possano passare piu' di alcuni istanti, tra il pensiero e l'evento esterno, le possibilita' che la sincronicita' vi sia, aumenta a dismisura.



Infatti non è detto che ci debba essere una immediatezza di causa ed effetto, anche per il fatto che non si tratta di eventi puramente causali (causa-effetto).

Cioè, non è detto che io penso a qualcosa e, nell'immediato, un evento esterno fa scopa con quello che stavo pensando.

Infatti il paziente di Jung aveva sognato lo scarabeo dorato (e non un semplice scarabeo) in un altro momento. E' solo nel momento in cui Jung tenta di decifrare questo simbolo che lo scarabeo sbatte sulla finestra.

Ed è dopo due anni che la tizia sviluppa le foto e scopre che aveva fatto una foto sopra un'altra, sempre sua, che aveva perduto.

Per quanto riguarda la statistica, la cosa che spinse Jung ad investigare su tali fenomeni fu l'insolita frequenza con i quali questi avvenivano tra i suoi pazienti.

Ciao
-javaseth

P.S. Un link interessante qui
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 19:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#34
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:

Max_Piano ha scritto:
Non trovo che abbia senso chiedersi la probabilità con cui un fatto possa avvenire, DOPO che è già avvenuto.
Ogni nostra giornata, anche la più banale, è un insieme di coincidenze...


Beh, allora anche quella dell'11 settembre, cosi come ce la racconta la VU, può essere considerata una giornata banale ma piena di coincidenze...o no?

Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 19:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:

Santaruina ha scritto:
Ciao Javaseth


Ciao Santa
Citazione:

Ma il suo soffermarsi sul "subconscio" denuncia il suo orientamento.


Me la puoi spiegare questa Santa?

Cioè, che male c'è a studiare l'inconscio umano(o subconscio che sia)?

Non è forse il luogo più interessante e misterioso dell'uomo?

Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 19:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Sincronicità Junghiana
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/10/2005
Da Puglia
Messaggi: 657
Offline
L'introduzione di Jung all'I-Ching è stato il primo testo che ho letto dello studioso.
L'I-Ching ho anche provato ad usarlo...
Il libro(non ricordo quale,ero giovane e tutti gli amici che parlavano di Freud e tutto correlato al sesso...e a me piacevano le pistole e i coltelli...)dove finalmente nega la centralità del sesso in ogni cosa,lo lessi tempo fà.
Ammetto che all'epoca non avevo fatto caso alla luciferinità del messaggio.Poi lessi Evola(troppo giovane anche per quella lettura...)e,pur non comprendendo appieno,lasciai perdere il pensiero junghiano.
I passi postati da Santa non lasciano dubbi;i passi postati da Java denotano un genio non indifferente.
Ma a questo punto,il distacco dall'altro "infero" Freud...a che pro!?
Per abbracciare un utenza più vasta!?
_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 5/10/2006 17:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#31
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
Ciao Javaseth
Citazione:

Potrei sbagliarmi, naturalmente, ma non mi sentirei di dire che Jung sia stato un sacerdote della contro-iniziazione.

Secondo il mio parere invece, ne ha tutti i requisiti.
Credo che fosse comunque una personalità geniale,e la sua intuizione sull'Archetipo fu rivelatoria.

Ma il suo soffermarsi sul "subconscio" denuncia il suo orientamento.

L'esaltazione di Lucifero è poi sempre indice di contro iniziazione.
Pensiero categorico, ma per me certezza granitica, ormai, dopo lungo peregrinare.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 16:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:
....si accorge che una scarabeo d’oro era venuto a cozzare, proveniente da chissà dove, proprio lì dove due uomini stavano parlando di uno scarabeo.[/i]

E ancora....da

....essa si rivelò impressionata due volte: la seconda immagine era quella fatta due anni prima poichè la pellicola non sviluppata era capitata per caso tra le pellicole nuove e rimessa in vendita. [/i]

Se le vogliamo chiamare coincidenze...


E vogliamolo...
Sai quanti scarabi hanno colpito la mia finestra?
Sai quanti cagnetti bianchi (dei volpini) ho incontrato lungo la strada di casa?
Sai quante spiegazioni potrei trovarti per dare un senso a queste esperienze scavando qua e la' nella mia vita...?

Stiamo parlando di un immensita' (veramente un'immensita'!!!) di nozioni, concetti, parole, immagini, persone, pensieri, di informazioni, concernenti la mia esperienza di vita, tutta rivolta a trovare una connessione con un determinato avvenimento: e' la cosa piu' facile che si possa fare. Nulla di sconvolgente.

Tralaltro, questa pratica e' molto frequente in molti individui... nulla di eccezionale...
(...sono d'accordo con max)

mc
Inviato il: 5/10/2006 16:40
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#29
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:
Jung fu a tutti gli effetti un precursore della spiritualità inversa e pseudognostica che caratterizza i culti esoterici contemporanei, in cui si intravede prima di tutto un ribaltamento delle figure del bene e del male in seguito ad una esaltazione del “principio" luciferiano.

E’ la vecchia contrapposizione tra “esoterismo celeste” ed “esoterismo infero”.
Jung alimentò quest’ultimo, e non a caso è considerato tra coloro che maggiormente influenzarono il movimento luciferiano della New Age.


Potrei sbagliarmi, naturalmente, ma non mi sentirei di dire che Jung sia stato un sacerdote della contro-iniziazione.

Jung è stato un profondo indagatore della psiche, dei migliori. Uno dei suoi pregi fu, IMHO, il sapersi staccare dalle teorie (e dalla persona di) Freud, specie tutte quelle minchiate che vogliono insegnarci che il nostro grande nemico da abbattere è il senso di colpa (naturalmente inculcato da chicchèssia) cosi che siamo tutti felici e contenti.

Mi fa pensare a Guzzanti (figlio) ed il suo spot sulla casa delle libertà (e fai come ..... ti pare )

E' chiaro, come diceva Nitzsche, mi pare, e come citavi tu in una tua vecchia signature, che se scruti troppo l'abisso rischi che sia l'abisso a scrutare te, ma io credo che Jung avesse ottime risorse interiori per non precipitarci dentro.

Poi, che sia stato strumentalizzato dalla New Age è un fatto, ma chi non lo è stato di questi personaggi?

Per approfondire, sulle cause dello strappo tra Freud e Jung e sulle sue importanti intuizioni circa l'inconscio collettivo, gli archetipi (e il relativo simbolismo...), da qui

La causa maggiore della rottura tra Jung e Freud fu il rifiuto da parte di JUNG del "pansessualismo freudiano" ossia il rifiuto della concezione per cui al centro del comportamento psichico degli esseri viventi vi è l'istinto sessuale. Nella concezione junghiana dell'uomo il tratto caratteristico più importante è la combinazione della "casualità" con la "teleologia". Il comportamento dell'uomo non è condizionato soltanto dalla sua storia individuale e di membro della razza umana (casualità), ma anche dai suoi fini e dalle sue aspirazioni (teleologia). Sia il passato come realtà, sia il futuro come potenzialità, guidano il nostro comportamento presente.
Jung sostiene che entrambi le posizioni sono necessarie in psicologia per giungere a capire perfettamente la personalità. Il presente, infatti, è determinato non solo dal passato (casualità), ma anche dal futuro (teleologia). Un atteggiamento puramente casuale porta l'uomo alla disperazione perché lo rende prigioniero del passato. L'atteggiamento finalistico, invece, dà all'uomo un senso di speranza e uno scopo per cui vivere.
La concezione junghiana della personalità considera la direzione futura dell'individuo e nello stesso tempo è retrospettiva, nel senso che si rifà al passato. Jung vede nella personalità dell'individuo il prodotto e la sintesi della sua storia ancestrale. Egli pone l'accento sulle origini razziali dell'uomo. L'uomo nasce già con molte predisposizioni trasmesse dai suoi antenati e queste lo guidano nella sua condotta. Quindi esiste una personalità collettiva e razzialmente preformata che è modificata ed elaborata dalle esperienze che riceve.

2. La struttura della personalità

La personalità consta di un certo numero di istanze e sistemi separati ma interagenti. I principali sono: l' Io, l'Inconscio Personale e i suoi Complessi, l'Inconscio Collettivo e i suoi Archetipi, la Persona, l'Animus e l'Anima, l'Ombra.

IO è la mente cosciente

INCONSCIO PERSONALE è formato dalle esperienze che sono state rimosse, represse, dimenticate o ignorate, e da quelle troppo deboli per lasciare una traccia cosciente nella persona. Complessi: il complesso indica un contesto psichico attivo i cui elementi molteplici (sentimenti, pensieri, percezioni, ricordi) sono unificati dalla comune tonalità affettiva. Un esempio è il complesso materno.

INCONSCIO COLLETTIVO appare come il deposito di tracce latenti provenienti dal passato ancestrale dell'uomo. Esso è il residuo psichico dello sviluppo evolutivo dell'uomo, accumulatosi in seguito alle ripetute esperienze di innumerevoli generazioni. Così, dal momento che gli esseri umani hanno sempre avuto una madre, ogni bambino nasce con la predisposizione a percepirla e a reagire ad essa. Tutto ciò che si impara dall'esperienza personale, è sostanzialmente influenzato dall'inconscio collettivo che esercita un'azione diretta sul comportamento dell'individuo sin dall'inizio della vita. Archetipi: un archetipo è una forma universale del pensiero dotato di contenuto affettivo. Tale forma di pensiero crea immagini o visioni che corrispondono, nel normale stato di veglia, ad alcuni aspetti della vita cosciente. Il bambino eredita una concezione preformata di una madre generica, che in parte determina la percezione che egli avrà dalla propria madre. In tal modo l'esperienza del bambino è la risultante di una predisposizione interna a percepire il mondo in un determinato modo e dell'effettiva natura di tale realtà. Vi è di regola corrispondenza tra le due determinanti, poiché l'archetipo stesso è un prodotto delle esperienze del mondo compiute dalla razza umana, e tali esperienze sono in gran parte simili a quelle di ogni individuo.

PERSONA la persona è una maschera che l'individuo porta per rispondere alle esigenze delle convenzioni sociali. E' la funzione assegnatagli dalla società, cioè il compito che essa attende da lui. Questa maschera spesso nasconde la vera natura dell'individuo. La persona è la personalità pubblica, quegli aspetti che si palesano al mondo o che l'opinione pubblica attribuisce all'individuo, in opposizione alla personalità privata che esiste dietro alla facciata sociale.

ANIMA E ANIMUS l'archetipo femminile nell'uomo è detto anima, quello maschile nella donna animus.

OMBRA è costituito dagli istinti animali ereditati dall'uomo nella sua evoluzione. Di conseguenza l'ombra simboleggia il lato animale della natura umana.



Ancora sull'ombra...

L'archetipo dell'Ombra
Secondo Jung l'Ombra è la prima raffigurazione archetipica che si incontra lungo il cammino della via interiore: come in uno specchio ci viene rimandata la nostra immagine interiore avanti a cui nessun trucco d'identificazione totale con la nostra 'Persona' regge. Persona sta qui per identità di copertura in cui si è quel che gli altri vogliono che noi si sia e quel che noi amiamo pensare di essere. Persona è la maschera dell'attore.
L'atto riflessivo su noi stessi, accompagnato dall'ausilio dell'inconscio stimolato, ci restituisce anche ciò che di noi non amiamo vedere.
L'Ombra è quindi la figura negativa portatrice dei nostri limiti.
Incontrarla, un po' ridicola e un po' minacciosa, significa accettarla e, accettandola, permetterle di offrire quanto di prezioso racchiude in se stessa: non scordiamo che ogni simbolo è ambivalente e che ogni negativo è ponte verso un positivo e viceversa in un costante gioco dialettico.
Additando il limite l'Ombra si fa lanterna verso figure sempre più numinose e accade così che, attraverso di lei (figura con cui - è bene ricordare - si convivrà tutta la vita stante l'infinita imperfezione e l'infinita perfettibilità dell'uomo), si faccia avanti l'archetipo dell'Anima.
Sogni di incontro con l'Ombra possono essere i seguenti:
"La sognatrice entra in un palazzo dai grandi saloni.
Nascosta assiste al turpe lavoro che là dentro, ad opera di una megera, si va compiendo: giovani donne vengono pietrificate e quella di turno, come tutte le altre, lascia fare limitandosi a chiedere che non le venga fatto sentir dolore." " La sognatrice vede uscire tanti macellai dai loro negozi ciascuno dei quali porta in braccio la propria donna ingessata dalla cintola in giù. Si sa che le loro gambe sono sanissime!" "Il sognatore su di una grossa moto vede sul marciapiede un collega che lui sa essere il migliore nel loro settore in città. S'accorge in quel momento, in cui è roso dall' invidia, d'avere un pene lunghissimo, e sottilissimo ravvolto a fune, che gli ostacola la guida." "Il sognatore scorrazza spensierato e frivolo nel deserto a bordo di un carretto trainato da un cane. Si ritrova a casa dei suoi genitori dove un sacerdote dice che nel deserto è giusto andarci solo per trovare Dio."


Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 16:40
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
In risposta a Dusty, una lettura interessante su Jung:

CARL GUSTAV JUNG: L'OMBRA E LA GNOSI

La figura di Abraxas, il Dio/diavolo degli gnostici, venne evocata con sorprendente frequenza non solo nei sogni e nelle pagine di Jung, ma in quelle, di poco posteriori, del quasi conterraneo Hermann Hesse nel romanzo Demian (scritto nel 1917 e pubblicato nel 1919):

“Demian aveva detto allora che possediamo bensì un Dio da noi venerato, ma egli rappresenta soltanto una metà del mondo arbitrariamente staccata (il mondo “chiaro”, ufficiale, lecito).
Si deve però poter venerare il mondo intero e perciò o si deve avere un Dio che è anche diavolo o bisogna introdurre accanto al servizio divino anche un servizio diabolico.
Ed ecco ora Abraxas, il Dio che era Dio e diavolo insieme
”.
Questo concetti, espressi dall’autore de Il Lupo della steppa, sono molto vicini a quelli che Jung andrà elaborando negli anni seguenti, con il procedere parallelo dei suoi studi sullo gnosticismo e sull’alchimia, tanto vicini da farci sospettare che il Demian del romanzo non fosse per Hesse altri che un alter-ego letterario di Jung stesso: si ricordi che lo psichiatra portò fino alla morte un anello con un castone alessandrino raffigurante Abraxas e che lo scrittore venne per qualche anno in analisi da lui “ma non riuscì ad andare in fondo ”. [...]

Nel 1916, finalmente, questa magmatica atmosfera psichica giunge al culmine: dando quasi voce diretta ad Abraxas, Jung identificandosi in Basilide - uno gnostico alessandrino dell’inizio del II sec. d.C. – produce, praticamente in stato di trance, un testo di scrittura automatica, i Septem Sermones ad Mortuos.

La stesura del libretto è anticipata da una fenomenologia che potremmo tranquillamente definire “paranormale”: i cinque figli dell’analista ancora piccoli, vedono figure fantomatiche aggirarsi per le stanze e disturbare i loro sonni, il campanello di casa suona più volte senza che ci sia nessuno alla porta.
“Tutta la casa era come abitata da una folla di gente, come se fosse stipata di spiriti. Si affollavano fin sotto la porta e si aveva la sensazione di poter respirare a fatica.” Anche Jung comincia a spaventarsi ed ode i morti gridare in coro: “Ritorniamo da Gerusalemme, dove non abbiamo trovato quel che cercavamo”.[...]

I Sermoni sono la prima manifestazione di quella complessa concezione junghiana, non tanto psicologica quanto teologica, che volge al riconoscimento, all’integrazione e al bilanciamento fra il polo positivo e quello negativo.
In chiave gnostica è il disvelamento di Abraxas; in chiave analitica è la presa di coscienza dell’Ombra, il ‘lato oscuro’ della nostra totalità psichica; più tardi, in chiave cristiana, sarà l’accoglimento di Lucifero come quarta figura della Trinità.

“Abraxas è il Dio duro a conoscere.
Il suo potere è il più grande perché l’uomo non lo vede. Del sole egli vede il summum bonum, del demonio l’infimum malum; ma di Abraxas la VITA, indefinita sotto tutti gli aspetti, che è la madre del bene e del male….
Duplice è il potere di Abraxas.
Ma voi non lo vedete, perché ai vostri occhi gli opposti in conflitto di questo potere si annullano…Ogni cosa che chiedete supplicando al Dio sole genera un atto del demonio.
Ogni cosa che create col Dio sole dà al demonio il potere di agire. Questo è il terribile Abraxas. (dal Sermone III) [...]

Il sottofondo intellettuale di queste tesi provocatorie resta strettamente legato alla sensibilità tipica dello gnosticismo, sensibilità ben messa in evidenza in questo passo di Hans Jonas: “Invece di adottare il sistema di valori del mito tradizionale, cerca di sperimentare una ‘conoscenza’ più profonda rovesciando le parti trovate nell’originale di buono e cattivo, sublime e vile, benedetto e maledetto.

Non tenta di dimostrare consenso, ma, sovvertendo in modo clamoroso, tenta di scuotere il significato degli elementi della tradizione più saldamente stabiliti e di preferenza maggiormente venerati.
Non può passare inosservato il tono ribelle di questo tipo di allegoria, ed essa perciò esprime la posizione rivoluzionaria che lo gnosticismo occupa nella tarda cultura classica) ”.[...]

Per Evola, sostanzialmente, il processo analitico junghiano non porterebbe ad una integrazione o “individuazione”, ma ad una vera e propria regressione: “lo scopo vero della via iniziatica è la realizzazione come supercoscienza di ciò che si è chiamata la subcoscienza cosmico-metafisica. Per venire a tanto…invece di aprirsi all’inconscio atavico-collettivo, bisogna sciogliersi da esso, neutralizzarlo, perché proprio esso è il ‘guardiano della soglia’, la forza che preclude la visione, ostacola il risveglio e la partecipazione a quel mondo superiore, cui va ricondotta la vera nozione di archetipo. ”.[...]


_____________

Jung fu a tutti gli effetti un precursore della spiritualità inversa e pseudognostica che caratterizza i culti esoterici contemporanei, in cui si intravede prima di tutto un ribaltamento delle figure del bene e del male in seguito ad una esaltazione del “principio" luciferiano.

E’ la vecchia contrapposizione tra “esoterismo celeste” ed “esoterismo infero”.
Jung alimentò quest’ultimo, e non a caso è considerato tra coloro che maggiormente influenzarono il movimento luciferiano della New Age.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 16:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#27
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:
Invece dimostra quanto sei bravo a connettere diversi ricordi o fatti apparentemente secondari per produrre una sequenza.
Credo che ogni vicenda che cambi la vita, dal vincere alla lotteria alla disgrazia, siano combinazioni assurde di coincidenze.


Vediamo....


Clamoroso ad esempio è il caso di un suo paziente. Questi era un ingegnere che basava e regolava la sua vita su basi esclusivamente razionali, escludendo completamente aspetti più emotivi o irrazionali. Un giorno fece un sogno estremamente complesso che qui non riporto ambientato nell’antico Egitto. Tale ambiente un po’misterioso ed oscuro era connesso proprio a questi elementi psichici che lui rimuoveva. Al centro del sogno stava la figura di un misterioso scarabeo d’oro, di cui si stava cercando di capire il significato. Ad un certo punto, ricordo che siamo in Svizzera e non all’Equatore, si sente un rumore sordo alla finestra, Jung va ad aprire e si accorge che una scarabeo d’oro era venuto a cozzare, proveniente da chissà dove, proprio lì dove due uomini stavano parlando di uno scarabeo.

E ancora....da qui

E' il caso di una madre che nella Foresta Nera aveva fatto una fotografia al figlioletto di quattro anni. Consegnò la pellicola da sviluppare a Strasburgo, ma subito dopo scoppiò la guerra e la donna non fu più in grado di ritirare la pellicola dandola per persa. Due anni dopo comprò a Francoforte un'altra pellicola per fare la foto alla figlia nata nel frattempo, ma all'atto dello sviluppo essa si rivelò impressionata due volte: la seconda immagine era quella fatta due anni prima poichè la pellicola non sviluppata era capitata per caso tra le pellicole nuove e rimessa in vendita.

Se le vogliamo chiamare coincidenze...

Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 15:56
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Dusty
      Dusty
Re: Sincronicità Junghiana
#26
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
Offline
max_piano:
Citazione:

Invece dimostra quanto sei bravo a connettere diversi ricordi o fatti apparentemente secondari per produrre una sequenza.

Tutto può essere, ma io ricordo benissimo alcune incredibili coincidenze che mi sono capitate mentre leggevo "La profezia di Celestino" che, appunto, parla delle coincidenze.
Ricordo che sono rimasto decisamente impressionato, e ne ho parlato parecchio tempo con l'amico che me l'ha prestato, che mi ha raccontato di avere avuto esperienze del tutto similari.

Inoltre devo ammettere che da quando ho avuto modo di sperimentare sulla mia pelle l'I-Ching le mie fortissime convinzioni sui rapporti causa/effetto hanno subito un grossissimo colpo.

Dusty
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 5/10/2006 15:53
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#25
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 3666
Offline
Invece dimostra quanto sei bravo a connettere diversi ricordi o fatti apparentemente secondari per produrre una sequenza.
Credo che ogni vicenda che cambi la vita, dal vincere alla lotteria alla disgrazia, siano combinazioni assurde di coincidenze.
Non trovo che abbia senso chiedersi la probabilità con cui un fatto possa avvenire, DOPO che è già avvenuto.
Ogni nostra giornata, anche la più banale, è un insieme di coincidenze ognuna delle quali ci porta a fare delle scelte più o meno benevole.
Si tende sempre, io per primo, a scartare l'idea di casualità: il che è strano perchè la casualità stessa è una astrazione matematica inventata dalla mente umana.
Inviato il: 5/10/2006 15:43
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#24
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
Un’ultima precisazione sul cagnolino bianco.

Riporto i fatti, come se volessimo fare un’analisi “scientifica”.

- sto leggendo per la prima volta in vita mia un libro che parla di coincidenze
- il libro avverte che durante la lettura delle coincidenze si verificheranno
- leggo il capitoli sui tarocchi
- recupero un mazzo di tarocchi presente in casa mai aperto
- il giorno dopo per una serie di eventi rari (partita alla domenica mattina, 2° volta in sei anni, il compagno di squadra che non fa in tempo ad accompagnarmi in macchina fino all’ingresso di casa)
mi ritrovo a percorrere la mia via a piedi con la borsa sulla spalla (evento mai più ripetutosi di giorno)
- compare nella mia via un cagnolino bianco, per la prima ed ultima volta
- mi segue e saltella sulla mia gamba
- la sera ritornando a guardare i tarocchi vedo la figura del “folle” che riproduce un uomo nelle mia stessa situazione della mattina
- la figura del folle a posteriori si rivela “profetica”, tra le tante carte del mazzo era la più significativa

Il tutto nel giro di meno di 24 ore.

Ora, se si mettono insieme i casi che si sono verificati unicamente in quel giorno, e non si sono mai più ripetuti, e si considera il collegamento tra di essi, il tutto ripeto durante la lettura di un libro che annuncia coincidenze, credo che le probabilità che tutto ciò potesse avvenire fossero parecchio basse.

Se si considera poi che piccole e grandi coincidenze continuarono a verificarsi per tutta la durata della lettura, anche la “statistica” vacilla”.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 15:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#23
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
Messaggi: 3666
Offline
Secondo me si tratta di uno schema di funzionamento della mente che fa notare maggiormente pensieri collimanti con la realtà ripescando ricordi utili a interpretare il presente.

Forse è qualcosa di analogo al deja vu: hai l'assoluta certezza di aver vissuto quel momento, di aver visto quel luogo.
Ovviamente si tratta di un miraggio perchè quasi mai la persona è in grado di prevedere il futuro (sarebbe la prova che ha già vissuto quel momento!): si tratta di pensieri che hanno sbagliato circuito e sono stati archiviati con la data sbagliata.

Magari sono le persone intelligenti abituate a unire i neuroni a trovarsi più facilmente in situazioni di sincronicità; tornando al cagnolino bianco... forse un'altra persona non avrebbe collegato i due fatti o ancor peggio non avrebbe letto il libro o non avrebbe notato la figura. La persona attenta vede invece la figura, la elabora e cerca dei ricordi ad essa collegati.
Inviato il: 5/10/2006 15:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#22
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:

javaseth ha scritto:
E quindi casuali, cioè capricci del celebre e ovunque venerato dio CASO.

Abbi pazienza, non parlavo di caso.
Parlavo della semplice possibilita' che su un altissimo numero di pensieri passanti per i neuroni, vi sia la non troppo remota possibilita' che un qualche pensiero collimi (o semplicemente si relazioni) con cio' che nel frattempo ci avviene nel mondo esterno.
Statisticamente, non credo si possa fare un bilancio del numero di pensieri che attraversano la mente (anche perche' molto relativo come calcolo) e quindi, non si puo' attribuire una significativita' definita ad un rapporto del tipo "evento/numero di pensieri in quell'istante".
Penso che a priori si possa considerare tale numero molto superiore all'unita' ...
Se poi si valuta il fatto che possano passare piu' di alcuni istanti, tra il pensiero e l'evento esterno, le possibilita' che la sincronicita' vi sia, aumenta a dismisura.
Nessun Caso ma una naturale possibilita' dipendente dalla quantita'.

Esempio, prova a guardare le faccine degli smile della pagina, quanti ricordi ti suscitano tali espressioni?
Quante possibilita' ci sono che ti ricordino le tue amicizie?
Quante possibilita' ci sono che uno di questi amici abbia voglia di sentirti o debba chiederti qualcosa in questo istante...?
A mio avviso molte.

I nostri pensieri hanno in comune tutto con noi, e molto con cio' che ci circonda. Visto che cio' che ci circonda ci riguarda in qualche modo, le possibilita' che questi si incrocino vicendevolmente e' molto alta.

p.s.: l'esempio di santa a me pare una coincidenza, ma e' cio' che posso determinare da cio' che scrive.
Forse, ci possono essere casi estremi, ma non me ne viene in mente nessuno... che non possa essere ritenuto una (facile) coincidenza...

saluti

mc
Inviato il: 5/10/2006 15:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#21
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
Ciao Bigdaddy

gli steineriani sono semplicemente i seguaci di Rudolf Stainer, il fondatore della Antroposofia, "corrente esoterica" nata dalla scissione di Steiner dalla teosofia Luciferico Satanica della Blavatsky.

Gli Steineriani sono ovunque, e stanno invadendo il mondo della "controinformazione".
Basta vedere disinformazione.it. , "etleboro" ,i convegni sulle scie chimiche, le disquisizioni sulle "fonti rinnovabili", i bizzarri personaggi che si occupano di signoraggio...

Perchè sono pericolosi?
Intanto ti segnalo questa discussione , poi magari potremmo continuare là il discorso.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 14:53
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  bigdaddy
      bigdaddy
Re: Sincronicità Junghiana
#20
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 12/1/2006
Da roma
Messaggi: 293
Offline
Mi introduco nel thread, vorrei sapere da Santa qualcosina di più sui cosiddetti "Steineriani", chi sono ? cosa dicono ? cosa vogliono ? che danni hanno fatto ?
_________________
Votarsi alla materia Frantuma le anime

Trovarsi nello spirito Unisce gli uomini

Vedere sé nell'altro Edifica mondi
Inviato il: 5/10/2006 14:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#19
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline

per capire cosa intendesse esattamente Santa.


Ciao Dusty,

Jung fu un indagatore del "subconscio", precursore consapevole delle correnti neoesoteriche.

Un tuffo nell'archivio e ritorno.

A dopo.

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 14:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#18
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
Quello che mi ricordo di quei giorni è che bastava pensare e parlare costantemente di coincidenze, e queste arrivavano.
Diverse, piccole e grandi.
La mia mente razionale resisteva, fino al colpo finale.

Dopo l’episodio del cagnolino, e le altre piccole coincidenze, lessi il resto del libro con una certa curiosità.
In effetti non capita spesso di leggere un libro che all’inizio ti avverte che durante la sua lettura si vivranno molti casi di sincretismo, e poi sperimentarli davvero.

Arrivato alla fine del libro, c’era una vasta sezione dedicata a libri consigliati.
All’epoca ero solito arrivato alla fine di un libro interessante segnarmi su di un foglio di carta i titoli della bibliografia che reputavo più interessanti.
Dopodichè mi recavo in biblioteca con il foglietto in tasca e cercavo quali libri fossero disponibili.
Adottai lo stesso sistema anche per il libro in questione.
Nella sezione finale vi erano indicati diversi libri, e l’autore dedicava ad essi una breve scheda.

Dopo una decina di testi segnati sul foglio di carta decisi che forse era meglio conservare quei titoli in un supporto meno “volante”, ma per abitudine non usavo mai quaderni e simili, solo block notes.

Mi ricordai però di un acquisto fatto qualche anno prima: un quadernino formato A5 comprato solo a causa del colore turchese della copertina.
In prima pagina avevo scritto “Le Pagine della Saggezza”, e senza sapere bene cosa aggiungere in seguito, ed in effetti il quaderno era rimasto vuoto.

Così cercai quel quadernino dalla copertina turchese, e pensai che avrei potuto usarlo come “archivio bibliografico”.
Iniziai dunque a riportare i testi che l’autore del libro suggeriva, e annotavo anche le sue note più interessanti.
Finché, a meta della bibliografia, l’autore faceva questo invito:

“Se siete interessati ad approfondire l’argomento con i testi che qui presentiamo, vi suggeriamo di procurarvi un quaderno e segnarveli in modo ordinato...”

Mi stava suggerendo di fare quello che avevo fatto 5 minuti prima, per la prima volta in vita mia...
Di libri ne avevo letti parecchi, ed era la prima volta che decidevo di segnarmi la bibliografia in un quaderno.
E la prima volta che subito dopo il libro stesso mi suggeriva di farlo.
Un libro che parlava di coincidenze...

Blessed be
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 14:22
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Sincronicità Junghiana
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 13/10/2004
Da Sud Europa
Messaggi: 5123
Offline
Un aspetto che io personalmente trovo interessante. è il fatto che questo genere di “coincidenze” possano essere “facilitate”.
Io non avevo mai riflettuto su queste situazioni finché lessi un libro che proprio di “coincidenze” trattava.
Questo un resoconto ci una delle coincidenze che significative che vissi in quel periodo, una piccola storiella che avevo raccontato già qualche tempo fa:

Era Aprile del 2002, al culmine del mio periodo razionalista.
Decisi all’epoca di fare delle ricerche sulla storia della magia, più che altro per cercare di comprendere come superstizioni senza alcuna dimostrazione potessero sopravvivere per secoli. Recatomi in biblioteca nella sezione “esoterismo” mi ritrovai dinnanzi ad una selva di titoli e di autori che non mi dicevano nulla, finché vidi un libro dal titolo “La Magia” che aveva in copertina un Uroboros, il serpente che si mangia la coda.

Non avevo idea di cosa significasse, ma quel disegno mi piaceva, e presi il libro.
Si rivelò un testo interessante, e trattava principalmente di coincidenze, descritte dall’autore come dei “segnali” di comunicazione tra mondi separati.
Avvertiva anche del fatto che dal momento in cui si era cominciata la lettura di tale libro bisognava essere pronti ad accogliere le coincidenze più strane.
Un Sabato notte mi ritrovai a leggere il capitolo sui tarocchi, e incuriosito mi ricordai che anni prima degli amici ce ne avevano regalato un mazzo, che era rimasto sempre chiuso.
Lo recuperai e cominciai a sfogliarlo, finché andai a dormire, visto che la mattina successiva avevo una partita di calcio.

Giocavamo di Domenica mattina in maniera eccezionale, la seconda volta in sei anni.
Finita la partita un mio compagno di squadra mi diede un passaggio in macchina, ma siccome era in ritardo per un appuntamento mi lasciò all’incrocio dove inizia la mia via, a settanta metri da casa. Non c’erano problemi, naturalmente, misi il borsone della partita sulla spalla sinistra e mi incamminai.
Quel giorno, nella mia via, se ne stava seduto beatamente sul marciapiede un bellissimo cagnolino bianco, un bastardino dal muso simpatico.
Non l’avevo mai notato prima, e quando mi fermai a guardarlo scattò in piedi e si mise a seguirmi e a girarmi intorno.
Era davvero gioioso, e cominciò a fare dei salti sulle zampe posteriori e ad appoggiarsi con quelle anteriori sulla mia gamba sinistra.
Saltava mentre camminavo, poi mi fermavo, mi giravo a guardarlo e lui smetteva.

Mi accompagnò fino al portone della mia abitazione, poi salii in casa e non ci pensai più.
La sera ripresi la lettura del libro che avevo interrotto la notte prima, e volli dare anche un’ulteriore occhiata al mazzo dei tarocchi che avevo scovato.
Scorrendo le varie figure rimasi ad un certo momento impietrito.
Tra le mani tenevo la carta del “Folle”, e non credevo a quello che stavo guardando.

Il folle era rappresentato come un uomo che si allontana dalla città, tiene sulla spalla sinistra una saccoccia con i suoi pochi beni ed è accompagnato da un simpatico animale, un cagnolino bianco che con le zampe anteriori si appoggia sulla sua gamba destra.
Abbandonai per qualche giorno il libro, ma poi volli approfondire il simbolismo del “Folle”. Ripensandoci adesso quello che trovai fu più che interessante, fu profetico.
Il folle è la figura cardine dei tarocchi, rappresenta colui che abbandona le sue vecchie certezze razionali, simboleggiate dalla città, per avventurarsi in un nuovo percorso di conoscenza.
Il cagnolino bianco simboleggia invece le forze amiche della natura che lo accompagneranno in questo “viaggio”.
Da allora in effetti ho cambiato il campo dei miei interessi, considerando anche quegli aspetti dell’esistenza che la mia educazione razionale mi aveva insegnato a trattare con sufficienza.
Il cagnolino bianco non l’ho più rivisto.
_________________
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 5/10/2006 14:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Dusty
      Dusty
Re: Sincronicità Junghiana
#16
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
Offline
Citazione:
Dalla prefazione che scrisse Jung, nel 1950, al libro I-Ching.

Ciao Javaseth, e grazie per il link.
Come dicevo però questa è proprio l'introduzione che ho letto, mi riferivo invece in particolare a questa parte della frase di Santa:
Citazione:
... Carlo Gustavo se l'è parechio cercata

per capire cosa intendesse esattamente Santa.

Grazie,
Dusty
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 5/10/2006 14:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  javaseth
      javaseth
Re: Sincronicità Junghiana
#15
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
Messaggi: 1182
Offline
Citazione:

Dusty ha scritto:
Ciao Santa,
ultimamente essendomi interessato agli I-Ching ed avendo letto la loro l'introduzione mi interessa sapere qualcosa di più riguardo a quello di cui parli.


Dalla prefazione che scrisse Jung, nel 1950, al libro I-Ching.

Tra gli studiosi occidentali si è diffusa la tendenza a liquidare quest'opera come una raccolta di "formule magiche", per alcuni troppo astrusa per essere intelligibile, per altri priva di qualsiasi valore. Per più di trent'anni mi sono interessato all'I Ching, questa tecnica oracolare, o metodo di esplorazione dell'inconscio, perchè a me sembrava di non comune importanza. Non è molto facile trovare il giusto accesso a questo monumento del pensiero cinese, così infinitamente diverso dai nostri modi di pensare.
Per capire in generale di che cosa tratti un simile libro è imperativo buttare a mare certi pregiudizi della mentalità occidentale. E' curioso che un popolo dotato e intelligente come i cinesi non abbia mai prodotto ciò che noi chiamiamo "scienza". La nostra "scienza", però, si basa sul principio di causalità, e la causalità è considerata verità assiomatica. Ma un grande cambiamento è ormai avviato. Gli assiomi della causalità sono scossi nelle loro fondamenta: ora sappiamo che quello che noi chiamiamo leggi di natura non sono altro che verità statistiche, costrette perciò ad ammettere delle eccezioni. Non abbiamo tenuto abbastanza conto del fatto che, per dimostrare la validità invariabile delle leggi di natura, abbiamo bisogno del laboratorio con le sue incisive restrizioni. Se lasciamo che la natura faccia da sè, vediamo un quadro ben differente: ogni processo subisce interferenze parziali o totali ad opera del caso, e in misura tale che in circostanze naturali un corso di eventi che si conformi in tutto e per tutto a leggi specifiche rappresenta quasi un'eccezione..


Continua qui...

Ciao
-javaseth
_________________
"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 5/10/2006 13:10
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
12>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA