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   Sardegna
  Servitù militari

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  •  Dirk
      Dirk
Servitù militari
#1
So tutto
Iscritto il: 6/9/2005
Da
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Massimo, sei al corrente della situazione in sardegna delle servitù militari? se si, vorrei una tua opinione...e anche da chi è informato sulla questione.
Inviato il: 25/9/2005 17:38
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
Da Sardigna
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sei al corrente della situazione in sardegna delle servitù militari?


Sardegna militarizzata


Inviato il: 26/9/2005 16:22
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
Da Sardigna
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Possibilmente mi farebbe enormemente piacere che gli americani sgombrassero dalla nostra isola...quella piccola e quella grande.
Sarebbe dunque indipensabile che i più " testardi" tra i molti Sardi capiscano una volta per tutte che gli USA affiancano un processo di acculturazione dell'Europa a quello di una occupazione militare .. sottile e "diplomatica" ..

..Ingenui coloro i quali appaiono incapaci di vedere appena oltre il proprio naso ...accontentandosi di misere briciole ..
I Sardi per il loro carattere paradossalmente annacquato da decenni di Italianità centralista e prepotente hanno forse, definitivamente abdicato alle bandiere altrui.. dimenticando la propria appartenenza e la propria dignità di popolo.

I futuribili padroni del mondo si sono al contrario appropriati di un pezzo della nostra terra , in essa hanno piantato la loro bandierina .. nello stesso modo in cui Napoleone .. semplicemente per gioco si divertiva a disporre le sue bandierine sulle carte geografiche dell’Europa.

Essi, insieme al complice potere centralista dell’Italietta vassalla hanno fiaccato il nostro spirito e la nostra dignità, hanno svuotato del senso di appartenenza ad una terra questa antichissima collettività Sarda ed hanno costretto la Sardegna ad un prostituzione continua.

Qui nella nostra isoletta in questo arcipelago tra i più belli del mondo, corroso e violentato da questa presenza anomala “rideremo” non poco allorquando vedremo il potere Americano .. liquidare i dipendenti Maddalenini .. sostituiti poi da ulteriori presenze militari..

…. rideremo non poco quando vedremo i piccoli orticelli di coloro che inneggiano alla loro presenza, svuotarsi delle misere ricadute economiche indotte da questa presenza straniera .. veicolata e trasferita poi sulla edilizia militare di una Marina Militare Italiana latitante e traditrice.

Ed i nostri amministratori saranno li ancora una volta, ad “imbellettarsi” davanti allo specchio..ed esercitarsi in un equilibrismo estremo tra i pro e i contro .. tra il favorevole e lo sfavorevole .. tra l’economia e l’ideale.. tra conti di voti ricevuti e prezzi da pagare in termini di idee e scelte politiche.

La storia saremo tutti noi nel continuo immobilismo di sempre ..nell’incapacità di scendere in piazza .. nell’incapacità, e nel non coraggio di scelte politiche chiare e precise.

vulcan









Inviato il: 11/10/2005 23:21
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
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DALLA TEORIA ALLA PRASSI

Citazione:
(Massimo Mazzucco) ..anche se quasi nessuno mi appoggia …. solo cambiando le persone cambiano le cose.


Il 29 ottobre 2005 presso L’isola di La Maddalena, area strategica USA al centro del mediterraneo si svolgerà una manifestazione non violenta di protesta contro la presenza nucleare militare americana e contro le schiavitù militari di tutta l’isola Sarda, svenduta da una politica suicida di questo ultimo cinquantennio agli interessi “superiori “ dello stato sovranazionale.

Non ci si può supinamente rassegnare al fatto che la Sardegna sia oggetto di voluto minoritarismo e succursalismo del potere centrale e della volontà partitica nazionale di centro sinistra o centro destra che sia.

Si tratta degli stessi poteri (di destra e sinistra) che hanno portato l’Italia (la ruota di scorta USA), all’avventurosa guerra in Iraq nel tentativo di un protagonismo internazionale finalizzato allo schizofrenico tentativo di ritrovare una identità perduta fin dal tempo del fascismo.

Il 29 ottobre 2005 mi guarderò dunque intorno per vedere dove si trovano i tanti pacifisti ed i rappresentati della sinistra italiana “cosi avversi alla guerra ed al potere USA.”
Una occasione unica per costoro per schierarsi e scegliere in modo inequivocabile tra la cultura della guerra e quella della pace.

Io ci sarò!

Vulcan
Inviato il: 22/10/2005 23:31
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
Da Sardigna
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CUSTA TERRA EST SA NOSTRA (Questa terra è la nostra)

indipèntia repùbrica de sardigna

Una delegazione ufficiale di iRS ( indipendéntia Repùbrica de Sardigna) guidata dal consigliere provinciale di Sassari Gavino Sale ha partecipato al Consiglio Provinciale gallurese tenutosi straordinariamente presso il Consiglio Comunale di La Maddalena.

L'intervento di Sale è stato parzialmente pubblicato sulle pagine de Il Giornale di Sardegna:

"Nonostante il parere contrario di Regione, Provincia e Popolo sardo alla triplicazione della Base USA il ministro Martino continua a dare parere negativo. L'Autonomia sarda è morta. Se la Sardegna fosse stata una repubblica indipendente, tutto questo non sarebbe mai avvenuto. Ed è per questo che continuiamo a lottare. Dobbiamo liberarci degli Stati Uniti e non dobbiamo temere di farlo. Dopo l'incontro con Soru di qualche giorno fa invito tutti i militanti del mio partito e il popolo sardo all'allerta e ad approfittare di questo momento negativo ma, allo stesso tempo, positivo per allontanare le basi italiane e americane dalla nostra terra. Il problema non è solo di La Maddalena ma riguarda tutte le servitù militari. Ci stanno bombardando la terra giorno e notte. Ci hanno rubato la dignità".

In una intervista andata in onda su RaiTre, Gavino Sale ha inoltre rivolto un appello agli attivisti di iRS a tenersi pronti per una eventuale imminente mobilitazione del movimento.

irs a La Maddalena
Inviato il: 22/10/2005 23:37
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#6
Dubito ormai di tutto
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Il comunicato di irs

iRS invita tutti i movimenti, i partiti, le associazioni e i singoli ad unirsi alla manifestazione indetta dal movimento per sabato 29 ottobre 2005 che partirà dal porto di Palau alle ore 11 del mattino.
Insieme ci riapproprieremo della nostra Terra.
Insieme dichiareremo che la sovranità sul territorio nazionale sardo spetta al popolo sardo.
Insieme affermeremo la nostra condanna alle politiche di guerra sperimentate sulla nostra Terra da Stati stranieri.
Insieme diremo a statunitensi e italiani che stiamo applicando e porteremo a compimento il diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza del nostro popolo



Occupammo in tre la rampa di lancio missilistica del poligono militare interforze di Quirra, scoprimmo in cento la collina dei veleni dell’industria chimica italiana a Porto Torres, irrompemmo in centotrenta nella villa del premier italiano, ci autodenunciammo in cinquecento in solidarietà con i nostri attivisti, raccogliemmo trentamila voti in poco meno di due anni… la progressione è chiara, la lotta popolare stimolata e promossa da iRS si ingrandisce in qualità e quantità. Tra pochi giorni in centinaia andremo a riprenderci la nostra sovranità nazionale sulla nostra Terra. E lo diciamo in pubblico: sabato 29 ottobre 2005 occuperemo pacificamente e ci riprenderemo ciò che è già nostro attraverso azioni intelligenti e creative. L’appuntamento è al porto di Palau, alle ore 11 del mattino.
iRS invita il popolo sardo a partecipare, a dare la propria adesione. Solamente agendo sul nostro territorio potremo riuscire a bloccare il sistema che vede la nostra nazione soggetta alla volontà di guerra e all’occupazione militare dello Stato italiano e degli Stati Uniti.
Vogliamo interrompere la frustrazione, la sottomissione, il fatalismo del popolo sardo. Per farlo utilizzeremo tutta la nostra creatività, tutta la nostra intelligenza. Con azioni simboliche e pratiche sconfiggeremo l’ignoranza e la barbarie e consolideremo l’autocoscienza del popolo sardo. Con le nostre azioni nonviolente ci riprenderemo la nostra Terra, la nostra libertà, il nostro diritto ad essere padroni del nostro futuro, il nostro diritto all’autodeterminazione e alla sovranità nazionale.

No alla base americana
Inviato il: 22/10/2005 23:40
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#7
Dubito ormai di tutto
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comunicato irs

Comunicazione per i soldati e i corpi diplomatici statunitensi e italiani

To the U.S.and italian soldiers,
To the Italian and American diplomatic corps,
iRS, indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, the Sardinian indipendentist movement, aware of the wish for freedom and sovereignity of its people in its own homeland, is going to give voice to the wide dissent against your military occupation and wish to give a new input to the fight against your military presence in Sardinian land.
It is obvious Sardinian nation does not want your weapons and does not tolerate the tragedies you create through them. We consider your presence in the Sardinian national land ilegitimate and illegal. It is for these reasons that our aim is to peacefully take back what already belong to us, our land, which has been shared between two foreign nations: Italy and the United States . Through our non-violent actions we will take back our land, our freedom, our right to be the owners of our future, our right to self determine ourselves and our righ to national sovereignity.

Ai militari statunitensi e italiani

Ai rappresentanti diplomatici di Stati Uniti e Italia iRS, movimento indipendentista sardo, cosciente della volontà di liberazione e di sovranità del popolo sardo sul proprio territorio nazionale, si fa interprete della vasta insofferenza nei confronti della vostra occupazione militare e rilancia la lotta contro la presenza delle vostre basi militari in terra sarda. È evidente che la nazione sarda non vuole le vostre armi e non tollera le tragedie da esse generate.
Riteniamo illegittima e illegale la vostra presenza sul territorio nazionale sardo. Per questo siamo intenzionati a riprenderci ciò che è già nostro: la nostra Terra è stata spartita a tavolino tra due Stati stranieri, Italia e Stati Uniti. Con le nostre azioni nonviolente ci riprenderemo la nostra Terra, la nostra libertà, il nostro diritto ad essere padroni del nostro futuro, il nostro diritto all’autodeterminazione e alla sovranità nazionale.)

pdf

Inviato il: 22/10/2005 23:47
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#8
Dubito ormai di tutto
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Da Sardigna
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.... Un piccolo stuolo di spiriti determinati, accesi da una fede insopprimibile nella propria missione, può alterare il corso della storia.

Gandhi
Inviato il: 22/10/2005 23:51
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  •  grazia
      grazia
Re: Servitù militari
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/1/2005
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da vulcan su 22/10/2005 23:51:29

.... Un piccolo stuolo di spiriti determinati, accesi da una fede insopprimibile nella propria missione, può alterare il corso della storia.

Gandhi

-------------------

Caro Vulcan, bellissimo il pensiero di Gandhi ma ti ricordo anche il mutuo della casa ; occorre, assolutamente essere in due

...............! grazie.

Naturalmente alla manifestazione saremo in tanti!

grazia
Inviato il: 23/10/2005 0:04
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#10
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Caro Vulcan, bellissimo il pensiero di Gandhi ma ti ricordo anche il mutuo della casa...


bè si .. a volte mi faccio prendere dall'idealismo ....

ma sono gli ideali che trasformano il mondo .. e mentre noi lo trasformiamo le banche possono aspettare

... o no!? Refò...

vulcan
Inviato il: 23/10/2005 0:22
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  •  Plinio
      Plinio
Re: Servitù militari
#11
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/5/2004
Da
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Non potrò esserci!
Inviato il: 25/10/2005 10:01
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#12
Dubito ormai di tutto
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AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE


COMUNICATO STAMPA

COMMANDO DI SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA OCUPA POLIGONO MILITARE DI TEULADA E NE RIVENDICA LA SOVRANITA’ AI SARDI

Alle ore 11 del 22/10/05 a bordo di tre gommoni un commando di SNI ha raggiunto via mare, il poligono di tiro di Teulada e lo ha occupato proclamando la sovranità esclusiva del popolo sardo su quel territorio.
In un promontorio del poligono sono state issate la bandiera nazionale sarda, la bandiera di Sardigna Natzione Indipendentzia ed uno striscione con la scritta INVASORES A FORAS .
In seguito alla lotta dei pescatori ed una carovana di protesta che avevano disturbato le esercitazioni, la flotta NATO aveva dovuto abbandonare anticipatamente il sito, a conferma che con la mobilitazione, pacifica ma decisa, le lotte si possono vincere.

Poco importa se le varie commissioni ed esperti italianisti, “accerteranno” che non in Sardegna non si è mai usato uranio impoverito, che non c’è inquinamento nucleare, che l’aereo militare di Decimo è caduto per un valido motivo, noi sardi non vogliamo più correre il rischio, i loro giochi di guerra sono incompatibili con il nostro territorio, con il nostro popolo e con la nostra civiltà.

INVASORES A FORAS ! sarà il nuovo grido con il quale e stato occupato il poligono di Teulada e con il quale chiederemo al popolo sardo di mobilitarsi per scrollarci di dosso le servitù militari e tutte le servitù ( di smaltimento, di cava, di parco ) che ci vengono imposte ed impediscono la nostra soggettività e la nostra sovranità.

Questo stato cencioso, con il quale siamo in credito di miliardi ei euro, non fa per noi, è in bancarotta e se non ci liberiamo ci trascinerà nella sua inarrestabile caduta.
A foras dunque s’Italia dae Sardigna, è un macigno che impedisce alla nostra navicella di spaziare in Europa e nel Mondo.

La nostra azione, come la forte mobilitazione antiparco italiano, ha un obiettivo preciso, vuole riaffermare l’esclusiva sovranità dei sardi sul proprio territorio nazionale e sarà un chiaro segno di ribellione alla sudditanza.



Teulada 22/10/05 BUSTIANU CUMPOSTU
Inviato il: 26/10/2005 17:38
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#13
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 29/1/2005
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Ciao Plinio ci sarò anche per te !!

Inviato il: 26/10/2005 17:41
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#14
Dubito ormai di tutto
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Da Sardigna
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COMUNICATO INFORMATIVO sulla manifestazione tenutasi il 29 ottobre 2005

Il giorno 29 ottobbre 2005 alle ore 11’00 circa a Palau distante due miglia dall'isola di La Maddalena , è iniziata la manifestazione organizzata prioritariamente dall’irs. (indipèndentia Repùbrica de Sardigna).

Erano presenti gli attivisti dell’irs, una delegazione indipendentista corsa, il presidente della provincia Olbia-Tempio la Dr.essa Murrighili, rappresentanti del partito Sardo d’azione e varie parti politiche, oltre alla folta presenza di semplici cittadini di Palau, La Maddalena, Sassari Cagliari e di altre parti dell’isola.

Non erano presenti né il sindaco di Palau, né il sindaco di La Maddalena ( vorrei ma non posso)..
Le bandiere visibili erano i 4 mori Sardi, la bandiera Corsa con 1 moro, le bandiera di Sardigna indipendente.
Mancavano le bandiere Italiana, quella Maddalenina e Americana.

Numerosi sono stati gli interventi:

.. il presidente della provincia , ha sottolineato la necessità di una rivalutazione del nostro territorio nel perseguimento di una nuova economia e di un nuovo indirizzo, in una prospettiva di sviluppo che veda l’allontanamento della base americana.

< non dobbiamo aver paura.. bensi pensare ad una nuova strategia di sviluppo capace di colmare le lacune di questa assenza futura. Un allontanamento che dovrà essere graduale e misurato….cosi come in pace gli Americani sono venuti, nello stesso modo chiediamo che se ne vadano!>

I rappresentanti corsi a loro volta hanno sottolineato l’affinità di problemi e modi di pensare di questo arcipelago e della Sardegna tutta…

Numerosi gommoni e imbarcazioni hanno fatto spola tra Palau e S. Stefano per trasferire i manifestanti sull’isola di S. Stefano. La polizia schierata in modalità antisommossa è apparsa sostanzialmente tranquilla.. un elicottero ha sorvolato di continuo il corteo che da villa Marina (sud) si è spinta fino al monte zucchero (nord) percorrendo a piedi circa 6-7 km. Per raggiungere infine i cancelli che davano accesso al perimetro occupato militarmente.

Di fronte alle presenze militari è stata ammainata la bandiera italiana e quella americana ed issata la bandiera Sarda dei 4 mori insieme a quella di Sardigna indipendente.. a dimostrazione simbolica della riappropriazione del territorio Sardo.
La bandiera americana infine è stata consegnata alle autorità militari da una delegazione femminile dell’ irs .

Il discorso introduttivo e finale di Gavino Sale (leader dell’irs), è stato mirato al cuore dei Sardi, egli con voce alta e passione ha rivolto agli americani una richiesta esplicita di allontanamento dal territorio sardo!

< .. perché questa terra è la nostra, la nostra presenza in queste terre è millenaria e ancestrale, noi siamo stanchi di questa invasioni barbariche, non possiamo dimenticare, ed un pensiero speciale va a loro, gli indiani d’america; i cheyenne, i cheroque, gli apache, i sioux.. sterminati dalla forza prevaricatrice della vostra potenza militare. Voi siete potenti militarmente .. ma noi sappiamo di avere dalla nostra parte la forza della ragione >

In alcuni passaggi del suo discorso ha fatto riferimento a tutte le altre presenze militari in altre parti dell’isola….

I Sardi ha continuato
< non vogliono esser pagati per queste presenze , per questa ragione deve finire il ricatto economico perpetrato nei confronti di questo popolo>

Gavino Sale ha terminato il suo discorso tra gli applausi e la partecipazione degli istanti dicendo:

< pacificamente siamo venuti e pacificamente ce ne andiamo!>


by vulcan










Inviato il: 29/10/2005 20:36
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  •  frankad
      frankad
Re: Servitù militari
#15
Dubito ormai di tutto
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Da ICHNOS
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Un saluto a tutto ed a Vulcan in particolare. Non è semplice leggere quanto scritto e frenare quella "rabbia" interiore che si contiene, a volte, con fatica. Quanto detto sulla situazione attuale della nostra Terra è ciò che viviamo, almeno una buona parte di esso. Il bello è che anche il resto è terribile. Ho cercato di scavare nel passato per capire le ragioni del totale attuale degrado del popolo sardo e, sebbene ci siano motivi a iosa da catalani a torinesi e via per questo stile, non ne giustifico l'attuale sottomissione ai diktat di un "governo delle banane" come quello italiano. Ho parlato alcune volte con Gavino, così come con vari amici dell'IRS. Tanto di cappello, indiscutibilmente per le lotte e per il coraggio, anche se personalmente non credo che si riesca ad ottenere molto giocando con le regole che ha inventato "l'avversario". L'indipendenza della Sardegna è per me un sogno/utopia così come l'Anarchia. Non si può andare a chiedere l'indipendenza della nostra Terra partecipando alle elezioni indette dal governo italiano. Non credo esista qualcuno così folle da credere che un giorno vengano da noi e ci dicano: “salve Sardi, ci avete convinto con le vostre democratiche rimostranze. Siamo venuti a dirvi che siete liberi e la Sardegna sarà una nazione sovrana. Giusto per farvi un regalo, data la circostanza, abbiamo pensato di radere al suolo le basi militari di Teulada, quella missilistica di Perdasdefogu, quella aeronautica di Decimomannu ed infine la chicca: gli americani stanno smammando da La Maddalena e si portano dietro i 4 (quattro) sottomarini armati di cariche nucleari che tengono lì.”
Con questo non intendo dire che la violenza sia la strada giusta, in tutti i casi sarebbe ridicolo pensare ad un confronto armato, roba da barzelletta.
C’è solo un lungo, faticoso ed alternativo lavoro di cui mi permetto sottolinearne alcuni tra i punti che dovrebbero essere considerati:
1) i nostri ragazzi devono recuperare la sardità che le istituzioni ed i sardi venduti stanno loro annullando, soprattutto nei centri medio-grandi. Ma la sardità del secondo millennio deve essere coscienza delle origini fin dai primi anni di scuola. Insegnamento della storia sarda, subito! Le nostre origini, la nostra storia ed i soprusi che i nostri antenati hanno subito faranno pensare i nostri figli.
2) Economia collettiva. Fino a quando non capiremo che associarci tra di noi porta a poter competere con altri ben più grossi di ciascuno da solo, non ne caveremo piedi. Se lo capiremo avremo un’arma: sollevare la nostra economia ci porterà a dipendere meno dagli aiuti regionali o statali che sono il braccio del ricatto del potere per tenerci buoni. Prendiamo esempio dalla Catalogna o dal Paesi Baschi.
3) Con meno problemi economici potremo fare meno ricorso alla vergognosa abitudine di chiedere costantemente favori o mance o elemosine ai politici locali ed essere, pertanto, loro ostaggii. Perché nessuno, purtroppo, si rende conto che il bene di ognuno è il bene di tutti e, solo per soddisfare bazzecole personali, autorizza ad elevarsi quasi a livello di santo personaggi pazzeschi che, oltretutto, a fronte delle difficoltà economiche che le famiglie sarde stanno patendo, incassa come stipendio minimo (cioè l’ultimo arrivato) la bellezza di più di 20.000 EURO al mese! C’è qualcuno che ancora crede che quelli stiano li, pronti a legiferare per il nostro benessere e, pertanto, a dimettersi per onore se il caso lo richiede? Nel caso qualcuno ci creda, è disponibile ancora qualche pillola rossa.

Lo so bene che è poco e che ci vuole tempo, ma io non vedo altre immediate alternative e, vi assicuro, avremo modo di constatare assieme che talvolta vi sono strade che nessuno immaginava percorribili. Oltre a questa “situazione” della quale vi parlerò appena possibile, vi assicuro che il lavoro da me svolto (io sono tornato da tanti anni di vita all’estero circa 10 anni fa) nei confronti di mie figlie negli ultimi dieci anni (una ha 20 e l’altra 18), è stato splendido. Adesso sono sarde ed orgogliose di esserlo. Nonostante abitino in un capoluogo di provincia.

Franco
Inviato il: 30/10/2005 11:25
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  •  grazia
      grazia
Re: Servitù militari
#16
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/1/2005
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Ciao Franco, le persone che si esprimono nel tuo modo e con i tuoi ideali sono acqua fresca per un assetato.
Ho partecipato ieri alla "marcia" contro la base americana e ti posso dire di aver respirato ossigeno sentendo i partecipanti parlare la mia stessa lingua ed esprimere i miei stessi pensieri.
Sono d'accordo su molte delle tue argomentazioni. Ritengo indispensabile riappriopriarci di ciò che molti di noi hanno smarrito: la nostra cultura, cultura intesa come anche tradizioni e bagaglio generazionale. Non è possibile che la concetrazione della "sardità" sia localizzata esclusivamente nell'entroterra e in provincia giunga così "annacquata". Occorre pretendere che accanto alla storia d'Italia si studi nelle scuole la storia della propria regione e si approfondiscano e si partecipi attivamente alle tradizioni. Sono queste le nostre radici.
La manifestazioni di ieri ha ribadito il concetto che un popolo con la propria dignità anche se limitato numericamente rispetto al rivale potente e superdotato debba comunque essere capace di contrapporsi soprattutto con intelligenza. Ho percorso con i manifestanti l'intera isola di Santo Stefano per giungere proprio fino al cancello della base navale americana, ho visto con i miei occhi lo schieramento di polizia dietro la cancellata e sapevo che tutti eravamo sotto "osservazione" lungo il percorso dell'isola ma , sebbene con qualche timore per la giovane età di tantissimi giovanissimi, ero felice di partecipare, sentivo in me l'orgoglio della mia appartenenza a questa terra meravigliosa dove ho avuto la fortuna di nascere.
Le tue parole mi hanno dimostrato quanto attaccamento, quanto orgoglio ci possa essere ancora in molti sardi. Il problema è esclusivamente uno: la necessità di ricompattazione.
Anche io ho due figli (stessa età dei tuoi) e con vulcan (sergio) gli stiamo trasmettendo questi forti ideali......condivido i tuoi risultati. Anche i nostri ieri hanno partecipato alla manifestazione. Bellissima indimenticabile esperienza; penso questo sia solo l'inizio.
Ciao

grazia.
Inviato il: 30/10/2005 12:52
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  •  frankad
      frankad
Re: Servitù militari
#17
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/10/2005
Da ICHNOS
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Ciao Grazia.

So qualcosa di te, lo so da parte di una persona che colloquia con noi..quattro e che ti farà sapere qualcosa di me Credo che le nostre strade si incontreranno, per il bene della Sardegna e non solo, come si sono già incontrate con persone con le quali si può sperare di costruire veramente qualcosa di giusto. Anche se, per quanto ci riguarda, noi abbiamo prima da distruggere qualcosa di molto ma molto ingiusto.
Un saluto

Franco
Inviato il: 30/10/2005 14:09
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#18
Dubito ormai di tutto
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Da Sardigna
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1. tra sardismo e indipendentismo

Citazione:
Quanto detto sulla situazione attuale della nostra Terra è ciò che viviamo, almeno una buona parte di esso. Il bello è che anche il resto è terribile. Ho cercato di scavare nel passato per capire le ragioni del totale attuale degrado del popolo sardo e, sebbene ci siano motivi a iosa da catalani a torinesi e via per questo stile, non ne giustifico l'attuale sottomissione ai diktat di un "governo delle banane" come quello italiano.


Franco grazie per il tuo intervento .. finalmente una boccata di O2 !

Le servitù militari in sardegna ci conducono inevitabilmente a riproporci il tema della “sottomissione”.. poiché le servitù militari rappresentano uno degli aspetti .. forse quello più palese per le ricadute pratiche… uno degli aspetti, di un insieme di elementi che individua in modo chiaro e certo lo stato di soggezione globale in cui versa la Sardegna nei confronti dello stato nazionale.

Da molto tempo ed in modo definitivo ho ripreso a “pensare in Sardo, agire in Sardo , comportarmi in Sardo”.. ciò a sottolineare lo sforzo estremo cui dovrebbe tendere ognuno di noi , per uscire una volta per tutte dall’incatenamento secolare (annacquamento) cui siamo soggetti.

Ci si trova continuamente in bilico tra il sardismo asservito ed annacquato del Partito Sardo d’azione , cui spetta una responsabilità storica non indifferente (nell’aver in modo cocente contribuito al degrado di questo determinante valore.. avendo spesso barattato nel “festino” della politica nazionale se stesso e quindi tutti i sardi fatti salvi alcuni passaggi storici), ed il sardismo “estremo” degli indipendentisti spinto al punto da rivendicare coraggiosamente una vera autonomia da sovranità nazionale.

ciao
vulcan
Inviato il: 30/10/2005 18:07
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#19
Dubito ormai di tutto
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2. quali voci?

Citazione:
Ho parlato alcune volte con Gavino, così come con vari amici dell'IRS. Tanto di cappello,indiscutibilmente per le lotte e per il coraggio, anche se personalmente non credo che si riesca ad ottenere molto giocando con le regole che ha inventato "l'avversario". L'indipendenza della Sardegna è per me un sogno/utopia così come l'Anarchia.



Ma in Sardegna ..quali sono le voci che si sollevano alte contro i soprusi, i succursalismi, le sottomissioni, le prevaricazioni, le oppressioni? Quale è l’alternativa a Gavino Sale?

In questo panorama Sardo ed in questo momento Soru ha avuto il coraggio di alzare il tiro con lo stato centrale, è passato più “sardismo” con soru in quest’ultimo anno che in vent’anni di pSAd’azione.
( a parte Melis).

Ma egli è solo, circondato da persone che hanno le gambe in Sardegna e gli occhi rivolti verso le poltrone di Roma.. quanto potrà resistere costui se è veramente in buona fede?

Gavino Sale sta attraversando la Sardegna in un lungo e largo .. anche io ci ho parlato, egli è mosso da sentimenti profondi di appartenenza e da disinteressate spinte interiori … vorrei definire questo aspetto non “idealismo” bensi “valore”.
Ma oggi per sentirsi sardi e per affermare la propria identità, per quale ragione dobbiamo essere dalla parte di Gavino sale? Cioè dalla parte degli indipendentisti?!

Se egli esiste e se questo movimento è nato .. ciò è la dimostrazione palese che lo spazio in cui il sardismo si muove è divenuto angusto , tanto piccolo da diventar veramente stretto!
Dunque quale spazio i sardi devono occupare?

Quello contorto e vuoto della partitocrazia nazionale?

No grazie.


Inviato il: 30/10/2005 18:10
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#20
Dubito ormai di tutto
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3. perché indipendentismo

E’ mia opinione che attraverso le rivendicazioni di indipendentismo che si vanno formando in modo “orizzontale” in sardegna, siano veicolati valori forti e determinanti di identità, appartenenza, e dignità del popolo Sardo.

Il pregio e la valenza di questa rivendicazione indipendentista , non è soltanto quella di aver restituito al popolo Sardo l’embrionale e secolare desiderio di autonomia sovrana .. ma anche ed in questo momento, soprattutto la consapevolezza della propria esistenza ed il risveglio di una nuova visione del fare politica che trova i propri fondamenti nell’esaltazione di valori e di idee profonde per i sardi tutti.

Non più la politica spicciola dei seggi elettorali , della politica cosi odiosa e opulenta rivolta alle poltrone nazionali, cosi come percepita dalle nuove generazioni, bensi .. finalmente idee, ideali e valori in cui credere, confrontarsi e crescere!

Ciò è importante indipendentemente dal risultato possibile o impossibile della sovranità nazionale”

vulcan
Inviato il: 30/10/2005 18:11
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#21
Dubito ormai di tutto
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4. I sardi

Condivido concettualmente i punti elencati in cui si evince la necessità di strategie mirate finalizzate al recupero anche quotidiano della appartenenza a questa antica terra .. una delle più antiche terre emerse del continente europeo.
Le opportunità di crescita sono imprescindibili.. ad esse bisogna fare riferimento per il recupero del terreno perduto in questi 50 anni di asservimento al nuovo potere tra i tanti che si sono succeduti in questa terra.

Il recupero del sardismo in tutti i suoi aspetti , oggi ritengo passi anche attraverso la rivendicazione dell’indipendentismo .. e se questo oggi dovesse semmai rappresentare “utopia” , servirà nei giorni futuri a forgiare un nuovo modello.

Ma non si possono celare i valori del sardismo e dell’indipendentismo pensando:

“prima facciamo i sardi poi semmai facciamo la natione Sarda” ..
.. poiché questo è l’utopia del cane che si morde la coda.

E’ veramente realistico pensare ed aspettare che il popolo Sardo sia pronto all’indipendentismo?

In ultima analisi ,la crescita dei Sardi passa e si forgia contemporaneamente al proponimento di una presa di coscienza, che sia capace di oltrepassare la soglia dei luoghi comuni, delle consuetudini obbligate e del cliché propagandati . ….

……. in alternativa nel presente e nel futuro essa sarebbe semplicemente vuotismo retorico della politica che tanto ha riempito le bocche di tutti!

vulcan
Inviato il: 30/10/2005 18:13
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  •  frankad
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Re: Servitù militari
#22
Dubito ormai di tutto
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Ciao Vulcan.

Tante le sofferenze, troppe le rivendicazioni, conseguenza logica tanti argomenti. E poi i certi detti sono sacrosanti, soprattutto nella nostra Terra, tipo "chentu concasa, chentu berrittasa".
Un dato di fatto è innegabile: sono felice di avuto l'occasione di esprimere mie opinioni e leggere le tue ed inoltre, colgo l'occasione, quelle di Grazia. Credo che da "incontri" del genere possano nascere situazioni tanto impreviste quanto importanti.
Credo che sarebbe bello metterci in contatto. Ho inviato un messaggio nella tua casella.

Franco
Inviato il: 30/10/2005 19:21
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  •  grazia
      grazia
Re: Servitù militari
#23
Mi sento vacillare
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Ciao Franco, ho letto il tuo post. Forse ci conosciamo?! Non so. Sicuramente l'opportunità di questo forum della Sardegna consente di far emergere la voce dei sardi, di quelli che credono veramente in un futuro sviluppo per questa terra solo se c'è la determinazione e la volontà.

Io in questa determinazione voglio crederci con tutte le mie forze.

Ciao, grazia
Inviato il: 30/10/2005 21:50
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  •  vulcan
      vulcan
Re: Servitù militari
#24
Dubito ormai di tutto
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storia indipendentismo e utopia

L’anarchia non è utopia, essa semplicemente non esiste se non concettualmente. Essa può esser solo praticata e coltivata nelle menti dei singoli individui.

L’indipendentismo al contrario è una condizione storica che molti popoli hanno conquistato con sangue, dedizione e sofferenza! Molti di questi l’hanno conquistata anche in tempi recenti..taluni pacificamente.

Essa non è utopia , essa rappresenta un modello ideale cui tendere qualora all’interno della storia di un popolo si intravedano i fondamenti etnici, culturali, geografici, politici, linguistici, storici, sociologici ed antropologici che rappresentano il retroterra di riferimento a cui attingere!

A condizione che si sappia leggere la propria storia!

vulcan





Inviato il: 30/10/2005 21:53
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  •  frankad
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Re: Servitù militari
#25
Dubito ormai di tutto
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Ripeto che auspico un contatto, sia perchè ho già visto abbastanza e quindi credo di aver colto dei parametri che mi permettano di capire, sia perchè la portata di certi argomenti necessitano di circostanze adeguate per essere discussi. Io, forse, ho "possibili soluzioni" a qualche nostro problema ed è mio intendimento discuterne con voi.
Vediamo come fare per metterci in contatto.
Un saluto

Franco
Inviato il: 31/10/2005 7:44
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  •  frankad
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Re: Servitù militari
#26
Dubito ormai di tutto
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L’anarchia non è utopia, essa semplicemente non esiste se non concettualmente. Essa può esser solo praticata e coltivata nelle menti dei singoli individui.
L’indipendentismo al contrario è una condizione storica che molti popoli hanno conquistato con sangue, dedizione e sofferenza!

(Vulcan said)

Sai Vulcan,
il mio problema è che vivo sia la mia Anarchia che il mio Indipendentismo/Sardità dentro di me, in quello che penso e spero ed in ciò che faccio. Cioè essi ESISTONO e basta. L'Anarchia, quindi, ESISTE eccome perchè io ed altri esistiamo. Attento: io la vivo dalla radice greca "an-archè" e significa "assenza di comando". In pratica, nessun padrone. Non ci sono trecce e capelli rasta o ibridi di moda vari. L'anarchia è un qualcosa spesso radicato nel DNA: è la vera volontà di libertà di un individuo.
Quindi i"la questione" te la ribalto: esistendo i due "cardini" di questa discussione, qual'è il problema? Dal mio punto di vista, il lato anarchico è un sentimento profondo che ti porta ad agire, pensare e cercare di applicare cambiamenti o migliorie , anche dall'interno delle forme associative presenti attualmente in questa bolgia di mondo. Il mio indipendentismo, te lo dico chiaro e tondo, non è certamente quello dell'IRS, movimento che apprezzo tantissimo per alcuni versi, ma che conosco piuttosto bene e dista molto dal mio punto di vista su come andare ad appropriarci veramente di ciò che ci appartiene. Prima di concludere vorrei dirti qualcosa su tuo accenno rivolto a Renato Soru: l'unica cosa che vorrei dirti ora riguarda il fatto che rimando varie e corpose informazioni su di lui ma solo ad un contatto privato.
Forza paris

Franco
Inviato il: 31/10/2005 11:02
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  •  vulcan
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Re: Servitù militari
#27
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Frankad vivo sia la mia Anarchia che il mio Indipendentismo/Sardità dentro di me, in quello che penso e spero ed in ciò che faccio


ciao Franco

ho letto in ritardo il post e riflettevo:

Ho recentemente scoperto con mia grande meraviglia .. che dentro ogni Sardo (doc).. si nasconde un "indipendentista"...ed attraverso questo concetto prendono forma emozioni e sentimenti diversi.

Indipendentismo e autonomismo, non inteso sempre e costantemente come semplice e sterile separazione dallo stato Italiano,( concezione irs) bensi come forma concettuale che individua una presa di coscienza nel senso di appartenenza a qualcosa.

Il grande problema dei sardi è che essi hanno vissuto e vivono queste prerogative solo dentro se stessi...rendendosi in tal modo poco "visibili" nelle loro rivendicazioni ai vicini... al resto degli Italiani ... all'europa intera!

Chissà quanti in luogocomune sono in grado di comprendere anche con sforzo i concetti espressi sopra.

Ma io dunque mi domando :

siamo sempre stati cosi poco visibili ...ed ignorati nelle nostre sacrosante rivendizazioni autonomistiche , e oggi il preseidente Ciampi e berlusca al seguito si permettono di definirci .. comunità Sarda ..

e non popolo Sardo , solo perchè da 50 anni non mettiamo le bombe neglli aeroporti.. ? ..O non facciamo tutti quei casini che hanno combinato e che combinano palestinesi .. isreliani .. Baschi, Irlandesi etc e cosi via dicendo?

Che il popolo Sardo sia dunque un popolo tranquillo credo che sia in parte da attribuire al lavoro del Partito sardo d'azione che in qualche modo da sempre ha veicolato valori fondamentali per i sardi attraverso forme non violente!.

Questa settimana ho partecipato al congresso provinciale del PSd'A.. la sensazione che ne ho ricevuto è il pericolo di logoramento tra i giovani non solo del sardismo ma addirittura della sardità!

forza paris.. sempre






Inviato il: 7/11/2005 23:31
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  •  vulcan
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Re: Servitù militari
#28
Dubito ormai di tutto
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Berlusconi promette a Soru:

sono disposto a rivedere i conti!....

Di Giacomo Sanna , segretario Nazionale del psd'az al congresso provinciale della neonata provincia Olbia-Tempio....

[ Lo stato Italiano è debitore nei confronti della “regione” Sardegna di un capitale in euro incomparabile …che non solo appianerebbe i conti ma che contemporaneamente permetterebbe un rilancio economico strutturale a 360 gradi del nostro territorio. Questo credito ha costretto la Regione Sardegna a contrarre ulteriori debiti bancari..cosi come un semplice imprenditore in difficoltà per i crediti non riscossi si vede costretto a bussare la porta delle banche per ottenere ulteriore sostegno.]

Da parte di Soru è presente una rivendicazione fiscale nei confronti dello stato centrale anche attraverso l’intenzione di atti giudiziari mirati, e contemporaneamente una ricontrattazione sulla gravosità delle servitu’ militari.

Ecco dunque spuntar fuori tanti sardisti:

Pisanu è soddisfatto…
Cossiga scende in campo < …lo stato Italiano è gravemente e dolosamente moroso nei confronti della regione Sardegna in base alle leggi vigenti…bisogna seguire l’esempio della catalogna etc etc


[ Ecco dunque spuntar come funghi i sardisti ….ma lui, Cossiga e tanti altri , dove erano, prima, quando i Sardi rivendicavano tali diritti?...In quanto a Soru apparentemente lavora con intelligenza… ma il tempo è breve, ancora pochi mesi alle elezioni politiche ..arriverà il centro sinistra.

Ma cosa farà Soru allora?
Continuerà a rivendicare ugualmente le medesime cose con la stessa forza e determinazione? Il momento della verità è prossimo!]

Di Giacomo Sanna , segretario Nazionale del psd'az al congresso provinciale della neonata provincia Olbia-Tempio

forza paris
Inviato il: 8/11/2005 0:05
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  •  frankad
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Re: Servitù militari
#29
Dubito ormai di tutto
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Caro Sergio,

ho visto solo ora le tue comunicazioni: riguardo all'ultima posso solo dirti che non mi fido di chi, sull'elicottero dei Carabinieri, porta in giro a vedere appezzamenti di terra di una bellezza pazzesca, quali l'ex colonia penale di "Is Arenas" (2000 ettari della mia Terra!!!!), esclusivamente i funzionari dell'immobiliare della Pirelli.

Ma permettimi di scendere nel malinconico, con la tua precedente riflessione

Io ho avuto un'esperienza di vita che ritengo sia quella che "ti tira fuori" ogni grammo di sardità che hai dentro. Lo dico anche perché ho constatato delle reazioni che hanno pervaso altri sardi in circostanze simili. Ho vissuto all'estero dai 25 anni ai 35 anni. Gli anni precedenti erano legati all'esuberanza della gioventù, in una cittadina capoluogo di provincia, dove il campanilismo si mischiava con gli ideali, ed altro. Ma il malessere che deriva dall'appiattimento generalizzato nel corso degli anni, culturale, individuale etc., porta a porsi domande ed avere contrasti interiori, alcuni talmente grossi da spingerti anche ad andare via. Il giorno che decisi di andare a vivere in Africa ero convinto di aver capito una cosa: rimanere in Sardegna per me avrebbe voluto dire…..liberarla. Ma intorno a me c'era praticamente il vuoto. I sardi si scaldavano solo quando....giocava la nazionale italiana di calcio!!! Kamikaze isolato? A 25 anni? Forse si, ma inaspettatamente mi arrivò una figlia e tutto cambiò. All'estero ho vissuto, coincidenza, sempre in isole. La seconda e più corposa esperienza (tra l'Africa e la Spagna) è stata molto importante: di la chiamavano gli spagnoli "godos" e la popolazione autoctona si differenziava dai "continentali" in tante cose ed in tutto quello che loro potevano. Mi sono "legato" talmente tanto alla loro "isolanità" ed alla loro ribellione alla condizione di subordinazione dal "governo continentale", situazioni che non potevano non ricordarmi la mia Terra, al punto tale che molti amici di li, dopo pochi anni, mi guardavano negli occhi e mi dicevano: "no puede ser, tu no eres italiano eres uno de nosotros". Gli rispondevo, bonariamente, che ero stufo di ricordare loro che io ero sardo e non italiano e che comunque mi faceva piacere che mi sentissero così "isolano" e vicino a loro. In tutti i casi la mia compagna "isleña" di vita....mi ha sempre chiamato sardo!!
Pensa un po’ che strano: in quell’isola, dove ho vissuto 10 anni, quando arrivarono "gli spagnoli" fecero quello che erano soliti fare: massacrarono tutti e si insediarono. Pochissimi i tratti somatici "originali" superstiti al giorno d'oggi. Tratti somatici da africani più che da europei, come da logica viste le latitudini. Eppure questa gente rasenta, soprattutto nei centri medio piccoli o nelle borgate periferiche dei centri grandi, un'avversione viscerale nei confronti dei loro "continentali". Molto più dei sardi ed è un controsenso. sai perchè? Quelle isole fanno 10 a 0 alla Sardegna in quanto a benessere economico. Quindi la maggior motivazione delle loro rimostranze sono di origine concettuale, ossia c'è l'hanno dentro.
Ok, scusami, adesso basta con questo racconto. Io ho imparato li ad essere ancora più sardo. Mi sono sentito me stesso e basta, lontano dalle reti di una nazione che ti imbriglia come un pesciolino, che senti come una fastidiosa “appendice” che non si stacca. Ma libero di dire quello che volevo e slegato da vincoli che in un certo modo non mi riguardavano più. Italiano? No, io sono sardo. E così via negli anni. Hai ragione, io sono indipendentista dentro. Non posso riportarti interamente qualcosa che ho detto ad un caro amico dell'IRS una volta, ma gli ho detto che vedevo un solo sistema per iniziare una lotta indipendentista e che io avrei fatto un passo avanti, anche in quella direzione ma ero sicuro che non ce ne sarebbero stati molti altri a farlo. Era una piccola sfida, me ne rendo conto, ma riportava una certezza: troppe parole, pochi fatti quando si tratta di esporsi pesantemente. La libertà di un popolo non la si ottiene ai saldi. La si ottiene con sudore, lacrime e sangue. A maggior ragione se ti vuoi staccare da una Nazione come l'Italia che ci ha venduto a lotti, vedasi basi militari americane e non, Ottana, polo petrolchimico di Sarroch etc. etc.
E’ tutto come dici tu: o li senti dentro, ben radicati, certi principi e concetti, oppure il tuo sentimento è sterile. Con i sentimenti sterili non si libera la nostra Terra.
Ma allora, Vulcan, come facciamo a trovare coloro i quali hanno scolpita dentro la loro sardità, al fine di capire chi veramente può avere le palle di fare qualcosa di più di una manifestazione in costume sardo? Io voglio dirti una cosa: sono nato in un paese piccolo a 25 Km da dove vivo adesso. Lì ho vissuto per 10 anni. Lì iniziano e terminano i miei ricordi della primavera. Mia Madre parlava in sardo con mie Nonne, mio Padre parlava in sardo con mie Nonne. Mia Madre e mio Padre (che è morto da tanto tempo) parlavano tra loro in italiano soprattutto se stavano di fronte a me oppure ai miei fratelli. Qualche anno fa, con tono infastidito, chiesi a mia Madre il perchè ci avessero precluso il parlare il sardo. Ero realmente infastidito, lo parlo malissimo. Abbassò gli occhi e mi sussurro una versione che mi fece salire il sangue alla testa, la verità di una madre sarda: mi disse che era loro dovere di genitori fare in modo che a scuola si andasse bene e, dal momento che loro erano coscienti sia delle difficoltà sia degli ostacoli che venivano messi di fronte ai bambini che parlavano un cattivo italiano (quindi un buon sardo, n.d.r.), fecero di tutto perchè così fosse, dal momento che il sardo non era contemplato negli studi in alcuna maniera. Sempre con gli occhi bassi, mi disse che gli dispiaceva.
Vedi Vulcan, io sono incazzato nero. Lo sono da tanto, troppo, tempo. Lo sono dentro.

Franco
Inviato il: 8/11/2005 11:14
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  •  frankad
      frankad
Re: Servitù militari
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/10/2005
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Per Sergio e Grazia

.....e per tutti gli amici.


Vorrei farvi partecipi di alcune righe che un mio "fratello di sangue" nonchè insostituibile collaboratore all'interno di un'Associazione senza fini di lucro, operante in Sardegna e della quale sono presidente, mi fece avere per e-mail alcuni mesi fa:

Caro Franco
se sei sardo conosci le pietre.
Mio nonno si chiamava Salvatore. Aveva il viso rugoso come una pietra di Orotelli.
Se sei sardo hai accarezzato una pietra.
Mio nonno coltivava pomodori. Tredici figli. Coltivava pomodori ed un giorno il datore di lavoro, tale M.P., onorevole,
gli ha preso il raccolto senza dargli la sua parte.
Tredici figli, uno era mio padre.
Mio padre mi racconta che le pietre erano pesanti. Pesanti per un ragazzo di dieci anni che doveva guadagnarsi il pane e il formaggio.
Vivere come pietre.
Franco, io sono come loro: una pietra e ho almeno due generazioni da riscattare.
Le parole, i fatti, le assenze, il tempo, i giorni, le rughe, gli sguardi, i sentimenti, le attese, il silenzio....sono come pietre. Il silenzio più di tutti è come una pietra.
E una pietra sa cosa vuol dire: mantene s'odiu ca s'occasione non mancada.

Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, questa è la mia gente.

Franco


Inviato il: 8/11/2005 19:22
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