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   Religioni & Spiritualità
  Ragione manipolazione potere

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Autore Discussione
  •  Manfred
      Manfred
Ragione manipolazione potere
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Questa è la mia risposta ad Ippia, ho preferito iniziare un nuovo "thread"
spero che quanto scritto basti ad avviare una discussione

Premesso che il primo passo per liberarci dal condizionamento che ogni individuo subisce è ammetterne l’esistenza, non pensiamo che una volta raggiunta questa consapevolezza di essere immuni definitivamente da ogni forma di manipolazione futura, anzi più la nostra comprensione del mondo e del modo in cui si svolge l’esistenza cresce, più i tranelli in cui rischiamo di cadere si fanno sofisticati e perciò difficili da scoprire.
La lotta intrapresa è una lotta che dura tutta la vita. Gli ostacoli più infidi da superare in questa battaglia per raggiungere la consapevolezza del proprio essere,sono proprio quelle cognizioni acquisite fin dall’infanzia che sembrano inattaccabili ad ogni altra interpretazione possibile e perciò denominate universalmente luoghi comuni.
Una su tutte il vedere: si dà per certo che quello della vista sia un processo acquisito automaticamente ma, una volta tanto, la scienza moderna ridando questo dono a degli adulti ciechi dalla nascita, ha reso possibile dimostrare che veniamo educati anche ad essa come lo siamo per il camminare, la parola, ecc. Infatti questi individui appena riacquistata la vista non erano assolutamente capaci di vedere nella maniera in cui noi persone con una crescita normale lo intendiamo, hanno dovuto, in una certa maniera, essere non riabilitati ma abilitati ex novo a questa funzione.
A conferma di quanto detto ci sono anche i casi di individui allevati dai lupi o altri animali che, una volta ritornati alla civiltà, hanno avuto difficoltà immani ad adattarsi al vedere umano, quello che per noi risulta una ovvietà indiscutibile, parecchie volte senza riuscirci.
Mi ha sempre colpito dei bambini nei primissimi anni di vita il loro rimanere affascinati dall’area immediatamente superiore alla sommità del capo delle persone adulte, tanto da dirigerci assiduamente lo sguardo come vi cercassero qualcosa; solo con il crescere delle mie conoscenze mi sono spiegato questo fenomeno, ovvero che essi in virtù della propria tenera età, ancora non educati alla nostra visione del mondo, siano in grado di vedere un centro energetico del nostro proprio essere, posto al di fuori del corpo fisico, che come scoprii in seguito, nelle discipline spirituali orientali è denominato sahasrara conosciuto in occidente come centro della corona o settimo chakra. Non che sia molto importante come viene definito, solo per darne una connotazione più famigliare. A completamento di una lunga ricerca ho potuto collegare le nozioni acquisite con le mie osservazioni sul campo e constatare che, come spiegazione valida alle mie domande potevo accettare solo gli insegnamenti degli sciamani (mi riferisco esplicitamente a quanto Carlos Castaneda riporta nei suoi libri) che riguardo la questione sono molto precisi.
Appena nati noi vediamo il mondo come in realtà è: “campi energetici”, originati dalle emanazioni della stessa fonte, siano essi organici od inorganici, ciò che li rende vivi è la consapevolezza del proprio essere. Solo che in questo stato di suprema conoscenza per noi umani la sopravvivenza è impossibile e perciò veniamo educati alla ragione, che attraverso il dialogo interiore, ci descrive il mondo come un conglomerato di oggetti solidi per darci la possibilità di interagire fisicamente con esso e provvedere al nostro sostentamento. Quello che non è contemplato nelle norme per la sopravvivenza è che si rimanga ancorati a questo stato, senza la possibilità di recuperare la nostra innata conoscenza, nei momenti in cui non siamo impegnati a sostentarci e che essa ci guidi verso l’evoluzione spirituale, quintessenza dell’esistenza umana. La ragione, nei soggetti con un inventario completo, ossia quel tipo di uomo che comunemente viene chiamato classico, prende il sopravvento relegando l’individuo in uno stato di appagamento cognitivo che lo rende un esperto nel campo in cui si specializza, ma lo porta a rifiutare ogni informazione che si metta in contrasto con la propria ragione, al contrario, il tipo romantico cerca di riempire il proprio inventario incompleto acquisendo informazioni, che però sono in netto contrasto con il raziocinio appreso e lo conducono, pena la perdita completa dell’intelletto, su un sentiero di ricerca e cambiamento che restrittivamente viene chiamato esoterico. Tralasciando, per impossibilità di elencarle tutte in questo “thread”, le molteplici implicazioni e sfaccettature di quanto sopra menzionato, si evince chiaramente, sebbene l’esistere di svariate combinazioni, come il soggetto classico non rappresenti per il reale potere, visibile ed invisibile, alcuna fonte di apprensione anzi rimanga un valido coadiutore anche nelle frequenti cruente lotte intestine che caratterizzano nei millenni il suo corso. Il romantico è invece soggetto a tutta una serie di attenzioni da parte del potere che passano, dal tentativo di annientarlo, a quello spesso riuscito, di accaparrarsi i suoi servigi per poi avvalersi del suo intuito e capacità di interazione con le persone più deboli da assoggettare, il tutto dipendente dal potere personale e dalla moralità dell’individuo.
_________________
Manfred
Inviato il: 3/2/2013 16:06
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Ragione manipolazione potere
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Gran discorso. Ottima riflessione. Sarebbe da Homepage. Lo dico seriamente. Perché non lo proponi a Mazzucco come articolo? Ma credo che così sia troppo tardi.

Ho diverse esperienze in merito. Il punto è che noi, con la ragione, realmente non sappiamo un cazzo. Quindi nel riconfermare quanto ho discusso nel Topic di Ippia, riconosco ancor meglio che prima ancora di un percorso di educazione ne serve uno di abbandono e purificazione. Termine quest'ultimo che ha preso una connotazione nauseabonda e che dà fastidio pure a me.

Figurati poi se a questo mondo si dovrebbe mai contribuire in qualche modo quando ancora la scuola dell'obbligo è considerata cosa civile. E soprattutto nelle età pre-adolescenziali. Ci hanno marchiati, e non solo con quello ovviamente. Ma marchiati è ancora una metafora non precisa, ci hanno incrinati, inquinati, spesso e volentieri - uccisi.

Il punto sta in quel che già sostenni: con quello che ci hanno dato, cosa non siamo potuti essere?

Questa la domanda. In parte si riallaccia, e solo in parte, alle questioni sollevate da FROMM.

C'è un intero mondo abbandonato, mistificato, violentato che deve ancora venire alla luce per l'umanità. Abbiamo come zavorre quel che il mondo venera, questa è la cosa divertente.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 6/2/2013 11:33
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
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Certamente per mandarla deserta come questo Thread.

Figurati poi se a questo mondo si dovrebbe mai contribuire in qualche modo quando ancora la scuola dell'obbligo è considerata cosa civile. E soprattutto nelle età pre-adolescenziali. Ci hanno marchiati, e non solo con quello ovviamente. Ma marchiati è ancora una metafora non precisa, ci hanno incrinati, inquinati, spesso e volentieri - uccisi. Il punto sta in quel che già sostenni: con quello che ci hanno dato, cosa non siamo potuti essere?

Penso che per noi sopravvissuti questa sia una vera fortuna, avere una sfida, non con qualcuno ma con noi stessi. Se ci fosse andato tutto bene non avremmo avuto bisogno di cercare il cambiamento.

C'è un intero mondo abbandonato, mistificato, violentato che deve ancora venire alla luce per l'umanità. Abbiamo come zavorre quel che il mondo venera, questa è la cosa divertente.

Quel mondo già c'era, quando si riferiscono all'età dell'oro parlano proprio di questo, poi qualcosa è subentrato.
_________________
Manfred
Inviato il: 6/2/2013 17:46
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Ragione manipolazione potere
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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_________________________
_____________________

Come si dice?

La povertà è la scelta di cambiare canale.

Una volta trovato l'accessorio giusto, puoi fare qualsiasi cosa. Il Telecomando non è sempre esistito, appunto, ma una volta buttato in pasto, la strada è spianata; si evolve fino a divenire una crocetta.

Citazione:
Appena nati noi vediamo il mondo come in realtà è: “campi energetici”, originati dalle emanazioni della stessa fonte, siano essi organici od inorganici, ciò che li rende vivi è la consapevolezza del proprio essere.


William Blake docet ...

..sai com'è, la chiamano Poesia
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 6/2/2013 19:38
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Ragione manipolazione potere
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Il romantico è invece soggetto a tutta una serie di attenzioni da parte del potere che passano, dal tentativo di annientarlo, a quello spesso riuscito, di accaparrarsi i suoi servigi per poi avvalersi del suo intuito e capacità di interazione con le persone più deboli da assoggettare, il tutto dipendente dal potere personale e dalla moralità dell’individuo.

Se per romantico si intende l'Artista in senso generale, cioè il creativo, colui capace di uscire dagli schemi dei luoghi comuni o la capacità di sfruttarli, sono d'accordo. Sono loro che hanno le maggiori responsabilità di ciò che succede.
Non è la questione economica, le banche, la politica, insomma la fuffa, che sono mezzi e basta. Sono le idee che contano.
C'è poi una seconda categoria, una sub-categoria, quella del giornalista o comunque il mondo della divulgazione, che secondo me ha le maggiori responsabilità.

Insomma il punto più importante che viene sempre sottaciuto e mai discusso del rapporto tra intellettuale e potere.

Parlo di responsabilità ovviamente dal punto di vista del sistema attuale.

Nel sistema che molti sognano il creativo avrebbe importanza per ciò che fa e non per il potere che ha nell'imporre la sua arte in molti casi discutibile.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 6/2/2013 19:56
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Ne era conscio a priori Rino Gaetano ma ha voluto rischiare ugualmente senza vendersi, vedi la fine che gli hanno fatto fare.
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Manfred
Inviato il: 6/2/2013 22:03
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Ragione manipolazione potere
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
Se per romantico si intende l'Artista in senso generale, cioè il creativo, colui capace di uscire dagli schemi dei luoghi comuni o la capacità di sfruttarli, sono d'accordo. Sono loro che hanno le maggiori responsabilità di ciò che succede.


L'ottimo Sito di Santaruina, se vogliamo qualcosa a portate di Click, già ci dice tanto per comprendere quali strategie sono le più importanti e per importanti intendo quelle che fanno da cardine.

Infatti questo è il problema che si vorrebbe mettere a margine e che dimostra l'inutilità di una battaglia che viene giocata sui piani sbagliati, falsi.

Questo discorso dà modo di rideterminare il nichilismo stesso. Tenendo conto che già nichilismo non ha accezione univoca (figuriamoci poi, in filosofia).

In queste prospettive si delinea quali sarebbero le priorità per un sistema che tende a conquistarsi il diritto all'avvenire, qualcosa che deve auto-escludersi da battaglie inutili e dispersive, e dalla politica. Ma è proprio la contemplazione ad averci fottuti, l'arte, l'intrattenimento, e figurarsi se non viene naturale che si tacci con il BAU BAU del disfattismo quella che a tutti gli effetti è l'unica strada da percorrere. Infatti non siamo considerati né viviamo in un mondo fatto di idee, bensì si tratta di una rete di suggestioni tese a sedimentare il pensiero vigente; un idolo. L'animale politico non può considerare questi fattori perché li vede subordinati.

C'è soprattutto una questione di meriti. Un discorso mai preso in considerazione. Pensiamo seriamente che la libertà sia un Diritto? ma neanche di striscio.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 7/2/2013 1:19
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Lo riporto perché sto notando le analogie e già nell'altro thread volevo parlarne. Quando nell'ottimo sito di Santaruina in una discussione sul satanismo dopo aver fatto notare che conoscevano del fenomeno solo quello che i poteri occulti vogliono si sappia (propaganda)e esposto delle mie convinzioni, non nate dalla conoscenza personale ne di sette ne di adepti,ma scaturite semplicemente dall'osservazione del territorio, la discussione è stata chiusa perché a parere del padrone di casa aveva esaurito gli argomenti. A me pareva che sfrondato il ciarpame stesse cominciando solo allora.
Anche qui senza nessun bisogno dell'intervento della redazione sta succedendo la stessa cosa, quando si parla uscendo dagli schemi programmati si crea il vuoto attorno.
_________________
Manfred
Inviato il: 7/2/2013 18:59
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Ragione manipolazione potere
#9
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Non ho seguito la cosa ... ma non ho problemi ad accettare che la mente aperta proprio non la si vuole avere. Nello specifico non lo so, perché non ho seguito il dibattito, ma in generale quello che affermi è tristemente vero.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 7/2/2013 19:26
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  •  invisibile
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Re: Ragione manipolazione potere
#10
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:
A completamento di una lunga ricerca ho potuto collegare le nozioni acquisite con le mie osservazioni sul campo e constatare che, come spiegazione valida alle mie domande potevo accettare solo gli insegnamenti degli sciamani (mi riferisco esplicitamente a quanto Carlos Castaneda riporta nei suoi libri) che riguardo la questione sono molto precisi.

Tutto il primo post lo condivido ma ho una domanda.
Puoi spiegare perché ritieni valide solo le risposte che hai trovato negli insegnamenti degli sciamani - Castañeda e "scarti" o non ritieni accettabili altri insegnamenti-spiegazioni?
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 7/2/2013 20:15
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#11
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Perché gli altri sono tutti impregnati e impregnanti di misticismo.
Escluso forse Schopenhauer che però pragmaticamente non porta alcun insegnamento.
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Manfred
Inviato il: 7/2/2013 22:19
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Ragione manipolazione potere
#12
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
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Innanzitutto mi scuso per aver disertato la discussione per un po', sono sempre interessatissimo a continuare il dibattito.

Manfred, non so bene come rispondere perché quello che dici è vero, e te lo confermo per esperienza personale. Quindi non ho niente da ribattere, ma magari qualcosa da aggiungere:
tu scrivi "Solo che in questo stato di suprema conoscenza per noi umani la sopravvivenza è impossibile", questo è un luogocomune in piena regola a mio parere. Non sono affatto convinto dello stato di necessità dell'essere "materia".

Il discorso sui bambini sinceramente mi è nuovo ed è interessante, cercherò di farci caso, volevo però sottolineare che il campo energetico di cui parli non è presente solo nell'uomo, ma anche nelle piante e negli animali, anzi negli alberi è molto più facile vederlo che intorno ad un essere umano (forse lo è per noi che siamo disabituati alla "visione", uso le virgolette solo per differenziarla da quella classica).
Quindi i bambini dovrebbero vedere anche loro in maniera differente, giusto? Hai mai notato qualcosa del genere?

Quando parlo di natura "viva" intendo anche questo "vedere" che in città è del tutto impossibile, e chi sa cosa intendo può confermare.

Ultimo appunto: non è obbligatorio entrare in dicotomia ragione-spiritualità.. le due esperienze non si escludono a vicenda, anzi, ci può anche essere una ragione romantica, così come può esserci una spiritualità sterile e bigotta.
Inviato il: 8/2/2013 20:12
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Ragione manipolazione potere
#13
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Perché gli altri sono tutti impregnati e impregnanti di misticismo.
Escluso forse Schopenhauer che però pragmaticamente non porta alcun insegnamento.

Per dire, Schopenhauer sarà limitato e tutto quello che vuoi, d'altronde da un tedesco dell'800 non puoi pretendere tanto di più di quello che lui è riuscito a dire-fare.
Da una parte però Schopenhauer ha avuto un'esperienza intuitiva, spirituale se vogliamo, quando coglie il "male di vivere" e la "volontà" che tutto permea. Dall'altra invece sviluppa la sua dottrina in maniera fortemente razionale: tutto ciò che sostiene è frutto di un'attenta analisi logica a partire dall'esperienza intuitiva e assiomatica. Pensa alla spiegazione che dà sull'immortalità dell'anima, è uso della ragione, che porta però a qualcosa che trascende, e di molto, la ragione stessa. Questo era solo per fare un esempio di ragione utile alla conoscenza "vera", disinibita e sostanziale.

Inoltre, alla base della disciplina esoterica che riguarda i chakra e i corpi energetici, c'è una dottrina fortemente razionalizzata, non è che tutto è dato per contingenza. Ci sono schemi, metodi di azione da seguire, "protocolli", alla loro maniera.
Si può quasi parlare di Scienza, anche se in questo caso la dimostrabilità dell'esperienza è sempre sulla propria pelle. Quindi, essendo esperienza soggettiva ma in potenza universale, ha valore largamente maggiore dell'opinabile obiettività scientifica, e qua mi riferisco più precisamente alla medicina tradizionale.

Ma la cosa che più mi stupisce è che più a fondo ti addentri in una cultura, più scavi nelle sue radici, nei suoi meandri ancestrali e più essa presenta elementi in comune con le altre, anche se distanti decine di migliaia di chilometri, andando infine a convalidarela teoria della presenza di un antico popolo in tutto uguale e in tutto diverso da noi, possessore di una conoscenza reale e istantanea del mondo. Conoscenza nel tempo andata perduta, nascosta o più probabilmente distrutta.

Che l'Uomo sia più di ciò che sappiamo?
Inviato il: 8/2/2013 20:44
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#14
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Intanto questo di getto

d'altronde da un tedesco dell'800 non puoi pretendere tanto di più di quello che lui è riuscito a dire-fare.


E da un indiano Yaqui che non sappiamo razionalmente se è esistito o meno e se forse o certamente continua, sotto altra forma ad esistere , cosa possiamo pretendere?!
Le sue parole giunte a noi attraverso lo scritto di anteposta persona hanno parlato direttamente all'intento di migliaia , sappiamo senza ombra di dubbio che dicevano il vero. E' stato come ascoltare una persona che parla al telefono e capire dalla modulazione della voce nelle sue risposte se il suo interlocutore diceva la verità o mentiva.

Che l'Uomo sia più di ciò che sappiamo?

Certamente un essere più semplice di quello che vorrebbero farci credere di essere.
_________________
Manfred
Inviato il: 8/2/2013 23:38
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Ragione manipolazione potere
#15
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
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Più.. semplice? Dipende su che piano la metti..

Comunque, tu citi il pensiero di una tribù in particolare, ma non dimenticare tutte le altre, americane e non.
E, per inciso, considero molto più legato alle cose essenziali dell'esistenza un qualsiasi "sciamano" o capo tribù piuttosto che chiunque altro millanti di sapere. Quindi se mi chiedi di scegliere non c'è neanche da discutere.

Io, ad esempio, ho avuto la fortuna di conoscere, seppure superficialmente, un po' di saggezza e di "segreti" dei Seneca, altra tribù americana, ma antipodica rispetto agli Yaqui.


Sinceramente non conosco Castaneda né il nativo cui fa riferimento, ma sono pronto a scommettere che non sarà niente di nuovo rispetto a quello che già ho avuto modo di carpire da altri, che fossero egiziani, ebrei, americani, indiani o cinesi, la differenza è nulla nella sostanza.

Ripeto: gli indizi convergono tutti nella stessa direzione.
Inviato il: 9/2/2013 0:48
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ragione manipolazione potere
#16
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Perché gli altri sono tutti impregnati e impregnanti di misticismo.

La vita é mistica.
Il misticismo é solo una della tante manipolazioni fatte e per i soliti motivi.
Ma alla sorgente l'acqua é sempre pura.
In qualsiasi luogo e tempo.

A me mi ha risuonato il Tao e andando alla sorgente ho trovato la stessa purezza che tu hai trovato in Don Juan (che é stata una delle mie prime letture).
Ma non ha fatto scattare "il grilletto". Il Tao si.
Non vuol dire che Don Juan non sia puro, io credo di si, ma solo che all'epoca non mi ha "risuonato".
Mi hai incuriosito; magri lo rileggo.

In questo periodo mi risuona Buddha e credo di iniziare a capire perché, ma ci vuole tempo per approfondire.

Concordo con Ippa. Andando alla sorgente si trova sempre la stessa purezza.

Se la strada é falsa, manipolata, la sorgente semplicemente non c'è.

Ogni Maestro ha detto le stesse cose perché la verità é una.
Ma in ogni esposizione sono messi a fuoco aspetti diversi e in modo diverso.
Credo che sia per aiutare, per compassione. Per tradurre la verità in luoghi e tempi molto diversi.
Ognuno é diverso. A te é più "facile" comprendere le parole di Don Juan per procedere nel tuo cammino a me quelle di Lao Tzu e di Buddha.

Citazione:

Che l'Uomo sia più di ciò che sappiamo?

Certamente un essere più semplice di quello che vorrebbero farci credere di essere.

L'Uomo é molto di più, complesso, profondo e miracolso di quello che ci hanno fatto credere.
E nella sua complessità é semplicissimo.
E' la mente che non può comprendere questa apparente contraddizione perché la mente é molto limitata ed é solo una parte di noi. Quella razionale é piccolissima. Ed ha un ruolo nelle nostre vite totalmente sbagliato.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 9/2/2013 7:15
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#17
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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La vita è dura. E il misticismo è una visione distorta della vita ne più ne meno del razionalismo, è un dare connotazioni umane a ciò che umano non è o lo è in parte così infinitesimale da non dovere aspettarci niente da esso, escluso un dono, che però dobbiamo conquistarci.

Scusate, continuo più tardi, ho un sistema di scrittura arcaico che necessita di tempo.
_________________
Manfred
Inviato il: 9/2/2013 12:34
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Ragione manipolazione potere
#18
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
Da
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Concordo con invisibile, anche se per quanto mi riguarda non ho ancora scelto "una" strada, continuo però a guardarmi intorno con grande interesse e a notare quella convergenza di cui sopra.

Cos'è il "misticismo"?

Dalla treccani: "misticismo: Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale."

se per misticismo intendiamo questo, allora è ciò di cui parliamo sin dall'altro thread;

altrimenti, non ho ben afferrato cosa intende Manfred: perché dici visione distorta? il misticismo è un atteggiamento e in quanto tale soggettivo, tu puoi viverlo come distorsione, ma se così fosse sarebbe distorto rispetto a cosa? Rispetto a ciò che è reale? Sei in grado di discernere cosa è reale e cosa è distorto?
Inviato il: 9/2/2013 14:49
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#19
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Dalla treccani: "misticismo: Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale."


Infatti Don Juan parla di raggiungere la libertà totale o morte alternativa, raggiungere l'eternità conservando la consapevolezza di se stessi. Questo è il dono dell'aquila(assoluto) agli uomini, che però devono conquistarselo.
Le differenze possono sembrare minime, ma ci sono e sono importanti.
Raggiungere la libertà significa non venire divorati dall'aquila dopo la morte
come avviene normalmente, cioè perdere la consapevolezza del proprio essere ma raggiungere l'intento dell'universo, lo spirito, conservandola.
Poi nel comportamento le differenze diventano tangibili.
_________________
Manfred
Inviato il: 9/2/2013 16:17
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ragione manipolazione potere
#20
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:
La vita è dura.

La vita é dolce.
Se si esce dalla vita diventa duro esistere. Quasi impossibile. Che é quello che abbiamo fatto.
Ma la vita é difficile ed é seria. E' quello il contributo dei viventi. Superare le difficoltà e crescere.
Ma la vita é dolce. Se si esiste dentro la vita.

Citazione:
E il misticismo è una visione distorta della vita ne più ne meno del razionalismo

Si. Ma la vita é mistica. Il misticismo é un'altra cosa; ismo, appunto.

Citazione:
è un dare connotazioni umane a ciò che umano non è o lo è in parte così infinitesimale da non dovere aspettarci niente da esso, escluso un dono, che però dobbiamo conquistarci.

Tutti nasciamo con il dono. Non c'è da trovarlo se non si perde. Ma tutti noi lo abbiamo perduto. Allora si che é dura la vita e che dobbiamo ri-meritarcelo, ri-conquistarlo.
E i Don Juan, i Maestri, ci indicano la, le strade.
La vita é difficile ma per noi doppiamente perché dobbiamo prima ritrovare il dono perso.
La crescita é il dovere, partendo dal dono. E' difficile ma non dura.
L'uomo l'ha resa dura ma é una condizione innaturale.
La condizione naturale é dolce e difficile. Perché crescere é difficile. Se fosse duro sarebbe crudele, e non lo é.
L'uomo può essere molto crudele.
L'Uomo nella vita non é una parte infinitesimale. E' La Vita nella sua manifestazione più compiuta.
Un vero Uomo, un Don Juan, un Buddha, é veramente il centro dell'universo, di un universo.
A immagine e somiglianza.

Per Ippa, molto di più di quello che ci hanno fatto credere.

Citazione:

Infatti Don Juan parla di raggiungere la libertà totale o morte alternativa, raggiungere l'eternità conservando la consapevolezza di se stessi.

Altro modo di dire che se non cresci (evolvi) ti reincarni. Fin a quando non lo farai.
Se stessi é il vero se stessi. Non la consapevolezza dell'ego o della personalitò (fuori dalla vita), ma del vero Sé. Del nostro Essere. Che é "dentro" la Vita.

Citazione:

Questo è il dono dell'aquila(assoluto) agli uomini, che però devono conquistarselo.
Le differenze possono sembrare minime, ma ci sono e sono importanti.
Raggiungere la libertà significa non venire divorati dall'aquila dopo la morte
come avviene normalmente, cioè perdere la consapevolezza del proprio essere ma raggiungere l'intento dell'universo, lo spirito, conservandola.

E' esattamente quello che leggo nel Buddismo. Altra descrizione, stesso senso.
L'unica parola che sembra diversa é "Spirito".
Ma dovrei rileggere Castañeda per vedere se é qualcosa di diverso.
Spirito é una di quelle parole con cui si é descritto tante cose diverse.
Per esempio per me Spirito é "Il Nulla". La guida e il protettore di tutti gli esseri. Tutte le cose e tutti gli esseri hanno uno Spirito ma allo stesso tempo é Uno. Lo Spirito Universale.

Sono Maestri che si sono Liberati, Illuminati, raggiunto il Nirvana, Dio, Il Tao. E' la stessa cosa, percorsi diversi.
Ma se si prende paura (o se si é in malafede) ecco le religioni, gli ismi, che servono a sostituire il Fare e il Non Fare.

Dimenticavo. Nella vita c'è anche il gioco. Serietà non significa assenza di gioco.
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Chuang Tzu
Inviato il: 9/2/2013 17:19
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  •  Manfred
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Re: Ragione manipolazione potere
#21
Dubito ormai di tutto
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A immagine e somiglianza. Di chi?
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Manfred
Inviato il: 9/2/2013 17:26
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  •  Ippia
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Re: Ragione manipolazione potere
#22
Ho qualche dubbio
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Non capisco in che misura e perché intendete il misticismo con connotazione negativa.

Se la vita è mistero, indagarne la natura è l'unica strada valida, dunque tutto è misticismo, a mio parere. Cessa di esserlo quando si comprende il Tutto, quando si raggiunge l'estasi del nirvana, del tao, o quel che vi pare.
Ma anche i Buddha, i Gesù e i Don Juan hanno avviato un processo mistico; con qualche riserva sul nativo, visto che loro vengono generalmente educati sin dalla nascita ad una "giusta visione".

Probabilmente dopo la morte cessa di essere mistero, perché cogliamo la vita "da fuori" e quindi senza condizionamenti.

edit: parlo di vita, non di esistenza: la vita cessa con la morte, l'esistenza continua (?)
Inviato il: 9/2/2013 17:43
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  •  invisibile
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Re: Ragione manipolazione potere
#23
Sono certo di non sapere
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Citazione:
A immagine e somiglianza. Di chi?

Scegli tu il nome. Dio, Universo, Il Tutto. Non ha importanza.
Quello che é importante é essere consapevoli che siamo creatori anche noi.


Ippa
Lo hai detto tu: "Ma anche i Buddha, i Gesù e i Don Juan hanno avviato un processo mistico"

Misticismo é un ismo. E' diverso da "processo mistico" come hai detto.
A me piace dire semplicemente che la vita é mistica. Per cui per comprenderla, per sentirla, devi vivere il Mistero.

Citazione:
Probabilmente dopo la morte cessa di essere mistero, perché cogliamo la vita "da fuori" e quindi senza condizionamenti.

Se per condizionamenti intendi quelli umani, sociali, culturali, lo si fa anche da qui. Illuminazione. Liberazione.
Se a quel punto il Mistero cessa di essere tale non so. Ma secondo me non ha molta importanza. Per tornare al senso del thread di Manfred é importante cosa é utile per noi, cosa é pratico. Questo approccio lo trovo molto sensato ed é molto Taoista
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Chuang Tzu
Inviato il: 9/2/2013 18:02
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  •  Manfred
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Re: Ragione manipolazione potere
#24
Dubito ormai di tutto
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Scegli tu il nome. Dio, Universo, Il Tutto. Non ha importanza. Quello che é importante é essere consapevoli che siamo creatori anche noi.


Questo è misticismo o meccanica quantistica (presunzione) e procura solo distruzione, quello che crea non siamo noi rimane sempre l'intento (spirito) anche se certe volte lo fa attraverso di noi.
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Manfred
Inviato il: 9/2/2013 18:09
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Re: Ragione manipolazione potere
#25
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

Questo è misticismo o meccanica quantistica (presunzione) e procura solo distruzione, quello che crea non siamo noi rimane sempre l'intento (spirito) anche se certe volte lo fa attraverso di noi.

No non lo é. Lo é dal punto di vista della mente, dell'ego.
Se la mente, l'ego crede di poter creare é come dici tu. Ma in realtà é solo una illusione. Li siamo dentro la prigione. Dentro l'illusione. E il risultato é distruzione.
Ma quello che siamo é molto di più. Una volta liberati si può creare.
Non é l'io che crea, perché siamo molto di più che l'io. Anche noi abbiamo uno spirito "personale". Ognuno di noi. Ma non é in antitesi con quello Universale. E' allo stesso tempo un tutto e diviso. Anche noi possiamo avere l'intento. Ma con noi intendo sempre l'Essere. Non l'ego. Mi verrebbe da dire "creare in collaborazione".
Non sto negando quello che hai detto ma solo il "sempre" l'intento dello Spirito nel senso di "solo".
Ma qui siamo al limite del linguaggio mentale.
Chiaramente non siamo Dio.
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Chuang Tzu
Inviato il: 9/2/2013 18:51
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  •  Manfred
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Re: Ragione manipolazione potere
#26
Dubito ormai di tutto
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Vuoi dire che potremmo aggiungere la nostra predilezione personale, un tocco artistico , giocoso o melanconico a ciò che lo spirito crea, prima bisogna raggiungere l'impeccabilità per fare questo, aver pulito perfettamente i nostri canali di ricezione.
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Manfred
Inviato il: 9/2/2013 23:14
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Re: Ragione manipolazione potere
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Non lo so quali sono i limiti dell'Uomo. Quale é il limite della creatività dell'Uomo. Sicuramente molto aldilà di quelli comunemente accettati.
Ma fino a dove questo arrivi non lo so. E veramente in questo momento non mi interessa più di tanto. Non vedo l'utilità di sapere per me, ora, per cui non ci penso.

Citazione:
prima bisogna raggiungere l'impeccabilità per fare questo, aver pulito perfettamente i nostri canali di ricezione.

Sicuramente. Ma per poter fare questo é necessario diventare completamente privi di ego. In un certo senso morire. Che poi non é la morte ma il suo contrario (Infatti Don Juan parla di raggiungere la libertà totale o morte alternativa).

Citazione:
Vuoi dire che potremmo aggiungere la nostra predilezione personale, un tocco artistico , giocoso o melanconico a ciò che lo spirito crea

Rimandando alla mia (non inventata da me ma quella che accetto) descrizione dello Spirito, guida e protettore, non é lo Spirito che crea; guida la creazione così come guida tutto ciò che é fare. Sono gli esseri che creano (quelli che hanno quella capacità) o che fanno, guidati dallo Spirito. Lo spirito é come un assistente dal nostro punto di vista. Tu decidi di fare il pane e lui ti guida a fare il pane perché, conoscendo tutto, compreso passato, presente e futuro, é la guida perfetta, infallibile.
Ed essendo il Nulla é anche molto di più, essendo ovunque e sempre.
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Chuang Tzu
Inviato il: 10/2/2013 13:57
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  •  Ippia
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Re: Ragione manipolazione potere
#28
Ho qualche dubbio
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E se noi fossimo singoli, isolati frammenti di anima, ma in potenza potessimo essere il Tutto?

Può essere che il Tutto sia distaccato da noi, connesso, sì, al nostro spirito ma solo in maniera flebile, quasi nulla, per via di quelle miriadi di distorsioni cui siamo soggetti sin dalla nascita.

Rafforzare e, prima ancora, individuare questo legame, dunque, ma come fare?

Se dobbiam parlare di "pratica", facciamolo. L'avete detto voi che è ben più interessante della teoria, dato che, aggiungo io, possiamo dire quello che vogliamo tanto alla fine per via delle ambiguità lessicali ognuno capirà sempre ciò che preferisce intendere.
Inviato il: 10/2/2013 14:34
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Ragione manipolazione potere
#29
Dubito ormai di tutto
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Ippia

Questo è misticismo, non siamo frammenti di una anima, siamo persone singole che si ritrovano per predisposizione naturale a seguire le stesse strade, quello che poi viene ingigantito come senso dell'umanità si ferma qui. L'amore, l'arte, la grazia, come li vuoi chiamare iniziano dalla consapevolezza di ciò.

La pratica è un fatto personale ,ti può essere suggerita da un maestro o direttamente dallo spirito, sicuramente dalle difficoltà della vita, quelle
chiamate trappole dello spirito, situazioni in cui sei obbligato a cambiare pragmaticamente la tua esistenza.
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Manfred
Inviato il: 10/2/2013 17:40
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Re: Ragione manipolazione potere
#30
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

Ippia ha scritto:
E se noi fossimo singoli, isolati frammenti di anima, ma in potenza potessimo essere il Tutto?

Il Tutto é tutto. Compresi noi. Altrimenti non sarebbe il Tutto.
Non possiamo essere il Tutto perché ne facciamo parte.
L'isolamento avviene con il possesso. Ed é l'ego che vuole possedere.
Ecco il senso di "comunione". Tornare ad essere con il Tutto.

Citazione:
Può essere che il Tutto sia distaccato da noi, connesso, sì, al nostro spirito ma solo in maniera flebile, quasi nulla, per via di quelle miriadi di distorsioni cui siamo soggetti sin dalla nascita.

Si ma é una illusione. Non puoi "staccarti" dal Tutto. Cesseresti di esistere all'istante. Viviamo grazie ad esso.
Puoi ignorarlo e rifiutare di sentirlo, rifiutare la comunione. Proprio quello che ci é successo, che abbiamo fatto, dando a l'ego il dominio di noi stessi.

Citazione:
Rafforzare e, prima ancora, individuare questo legame, dunque, ma come fare?

Se dobbiam parlare di "pratica", facciamolo. L'avete detto voi che è ben più interessante della teoria, dato che, aggiungo io, possiamo dire quello che vogliamo tanto alla fine per via delle ambiguità lessicali ognuno capirà sempre ciò che preferisce intendere.

Come ha detto Manfred é una questione personale. Ognuno é diverso anche nello spazio e nel tempo, per cui ognuno deve fare la propria strada. Trovare il o i modi di fare il proprio percorso.
Manfred dice bene: Maestri, Spirito, difficoltà.

Se senti di avere bisogno di indicazioni personali non é questo il contesto adatto.
Possiamo parlarne in generale ma non più di tanto a livello personale
Personalmente pratico il Tai Chi, che é una delle pratiche, come lo Yoga o la Meditazione, create dai Maestri con l'assistenza dello Spirito.
E' un mettere in pratica la Verità.

Se ti senti attratto da questo tipo di pratiche vorrei darti una parola di cautela.
Ci sono innumerevoli scuole di tantissime pratiche. Certe genuine altre no. Certe molto dannose, fatte apposta per mandarti fuori strada.
Un segno di scuola genuina é il cuore. Se una scuola o un Maestro hanno il cuore non puoi sbagliare. Ma verificarlo non é sempre cosa semplice.
I truffatori, o peggio, sono professionisti.
Secondo me la migliore scuola, il miglior Maestro é lo Spirito stesso ma ci hanno (ci siamo) talmente allontanati dalla Verità che in genere é molto difficile (spesso impossibile) riuscire ad entrare in contatto ed accettare la sua guida. C'è comunque chi riesce a fare il percorso senza pratiche, non ne ha bisogno.
Queste pratiche, quando sono genuine, hanno proprio questo scopo ultimo. Portarti a ritrovare lo Spirito, il Maestro e guida di noi tutti, grazie alla rinuncia dell'ego, e per cui del possesso, e grazie all'Armonia ritrovata.
Ti rimettono in Armonia e lo Spirito é là che si manifesta.
E' come "accordare" uno strumento stonato: una volta accordato, intonato, può suonare con l'orchestra. Noi siamo uno strumento, l'orchestra é il Tutto, Lo Spirito.
O forse é più giusto dire che il Tutto, lo Spirito, é la musica.
In genere (ma qui le regole non esistono, esistono solo le leggi universali) va fatto gradualmente perché si tratta, come dicevamo prima, di morire, della morte dell'ego, si tratta di liberarsi da quello che non siamo. E' un percorso profondo e delicato, da non prendere alla leggera.
Non per scoraggiarti, anzi, ma é necessario essere consapevoli.
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Chuang Tzu
Inviato il: 10/2/2013 19:39
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