Nel post precedente vi ho parlato dei trucchi contabili di quei buontemponi dei tedeschi.Avete visto come i nostri simpatici bacchettoni teutonici,gente tutta d'un pezzo,epigoni moderni della società "seria e produttiva",in realtà abbiano le loro debolezze.Chissà,forse è un'eredità dello scambio culturale avvenuto fino alla fine degli anni '90,quelli che hanno segnato il declino delle "calate germaniche" estive sulle spiaggie dell'Adriatico.Evidentemente quegli anni devono aver trasmesso ai nostri ospiti un pò della fantasia e del genio italico per l'arte del "falso in bilancio".
Ad ogni modo,i tedeschi sono riusciti ad essere più furbi di noi sul debito pubblico.Ma non temete miei cari patrioti dell'orgoglio tricolore,non tutto è perduto:il primato della fantasia contabile italiana non è del tutto perduto!Sì,perchè abbiamo pur sempre le nostre care banche.
E' vero,i nostri istituti bancari non sono dei giganti mondiali.Non hanno per le mani il "destino"(aka DEBITO pubblico) di intere nazioni come quelle francesi e tedesche;non hanno la "cazzimma" delle banche d'affari americane;e non hanno l'avanguardia dell'ingegneria finanziaria inglese made in City.
Però nel loro piccolo si sanno difendere bene.Come?Ovviamente praticando al meglio lo sport preferito dagli italiani(ovviamente dopo il calcio e subito prima dell' "amore"):l'evasione fiscale,of course.
Ovviamente,essendo le banche dei colossi gestiti da gente "raffinata",la banale evasione era troppo volgare e plebea;quindi hanno scelto la strada più raffinata dell'elusione fiscale.
Come hanno fatto?La risposta è in una parola,anzi,un parolone:cartolarizzazione.Il professor Francesco Petrino ha da tempo denunciato il sistema,ovviamente nel silenzio generale.Per la verità c'è stata anche un'interrogazione parlamentare in merito alla questione.Il fatto è che il firmatario è stato un certo Domenico Scilipoti...Sì,quello lì...Lasciamo perdere.
Ad ogni modo,il sistema della cartolarizzazione dei crediti bancari,dalla sua attuazione nel 1999 al 2009 ha prodotto una elusione stimata in circa 120 MILIARDI di euro.Rileggete pure con calma...Sì,avete letto bene!
In pratica,le banche costituivano delle società a loro riconducibili;poi cedevano ad esse i loro crediti svalutandoli del 60% per i crediti ipotecari,e del 95% i crediti chirografi(conti correnti);il risultato è la simulazione di perdite creditizie,per via delle quali si eludono le tasse.
Per converso,le società che acquistano i crediti li iscrivono nei loro bilanci al reale valore originario,generando enormi plusvalenze;mentre le banche vengono pagate con l'emissione di titoli a 25 anni.
Indovinate un pò quale è stato il governo a istituire le cartolarizzazioni creditizie.Troppo facile,avete ragione:governo D'Alema,Democratici di Sinistra,oggi PD...aka partito delle banche.Non sorprende per niente,quindi,la recente ideuccia di lanciare Alessandro Profumo come candidato premier.Continua su:
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