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  Quando la Rete parla

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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Quando la Rete parla
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/5/2011
Da
Messaggi: 2464
Offline
Lo hanno già detto in molti che internet sarebbe stata una rivoluzione, e lo è. E' la bidirezionalità la sua forza, che pian piano si arricchisce di contenuti e metodi di comunicazione per essere sempre più semplice nell'utilizzo, in modo che tutti possano dire la propria su qualunque cosa e in qualunque momento. Noi "lettori" di LC lo sappiamo bene.

L' informazione alternativa prima di internet praticamente non esisteva, tanto ne era difficile la diffusione: non credo che i vari movimenti 9/11 sarebbero mai nati senza web. Ma invece Internet c'è e le cose sono cambiate. In meglio, per come la vedo io. nonostante tutto, chi ha imparato a informarsi attraverso la rete non ha lasciato il mainstream ma ne ha cambiato la fruizione sviluppando un senso critico troppo spesso sopito da fattori esterni, molto spesso per operazioni di confronto fra i FATTI (alternativa) e le NOTIZIE (mainstream).

Le notizie più recenti dall'inghilterra parlano di censura di internet, chiusura, come fatto prima da francia e italia e tanti, troppi altri paesi. ma una cosa mi ha colpito poco fa: l'avevo notato ma mi era in qualche modo sfuggito fino ad ora. Stavo dando un occhio al sito del quotidiano con la R quando leggo "La Rete: riducetevi voi".

La Rete.

Li mi è suonato il campanello. La spersonalizzazione. L'ho letto un sacco di volte, tantissime, ma non lo leggevo in fondo. ma io non sono la rete! io sono una persona, io USO la rete. Ma il messaggio che arriva è diverso. Non parla di ME, di NOI, di quello che pensiamo, di quello che vogliamo, di quello che contestiamo o propniamo, che ci piace o ci disgusta. Siamo users, siamo nick, siamo crew, magari social, spesso followers, piu di rado followed:una cosa difficilmente siamo: Persone.

"Ah si la rete la pensa cosi" ma la rete è usata da Te, dal tuo vicino di casa, magari anche un parente di cui ignori l'identità dall'altra parte, ma l'importante è NON farti credere che ci sia una persona.



Non credo che questa sia una cosa "voluta", forse è un uso improprio di vocaboli e basta.
Ma se il mainstream fosse leggermente più onesto non dovrebbe usare le parole cosi: avrebbero dovuto scrivere "gli italiani", o le persone normali, o il popolo ma no: meglio che sia un'entità esterna, la rete, a parlare. Tu, in fondo, non esisti, e il mainstream questo ci tiene a fartelo presente, Sempre.
Inviato il: 12/8/2011 2:16
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