Se prima potevano nascere dei problemi di incongruenza, adesso stiamo freschi!

<< Una nuova tecnica di datazione dei siti archeologici basata su evidenze statistiche potrebbe costringere gli scienziati a riscrivere numerose pagine dei libri di storia, sopprattutto quella più antica.
I metodi classici per la datazione dei reperti sono due: la stratigrafia, che attraverso l'analisi degli strati di terreno permette di dire quale ritrovato è più antico e quale più recente all'interno di uno scavo, e il radiocarbonio, che misurando le quantità di isotopi del carbonio presenti in un reperto, ne consente la datazione, ma con qualche centinaio di anni di approssimazione.
Alex Bayliss,ricercatore dell'agenzia britannica English Heritage, ha applicato l'analisi statistica baynesiana ai reperti raccolti in centinaia di diversi scavi effettuati in tutto il Regno Unito.
Questo metodo misura le probabilità del verificarsi di un evento non in termini di frequenza o proporzione, ma come livelli di fiducia nel verificarsi di un dato evento. Per esempio: "Il sole è sorto e tramontato per miliardi di anni. Il sole è tramontato anche stanotte. Con un'elevata probabilità, il sole domani sorgerà."
Con l'aumentare della disponibilità di dati il grado di fiducia cambia, quindi la stima diventa sempre più precisa.
Questo approccio matematico all'archeologia ha permesso a Bayliss di reintrepretare la storia dei primi insediamenti agricoli britannici datandoli attorno al 4050 a.C anzichè attorno al 6000.>>
http://www.focus.it/dal-mondo/storia/una-nuovo-metodo-di-analisi-statistica-dei-siti-archeolgici-cambia-le-datazioni-dei-reperti_17062011_1030_C13.aspx

Peace
RedPill